IL MALI Alcuni dati per iniziare... 1.240.000 Kmq (Italia 301.000) 14.500.000 ab (Italia 61.000.000) Ab/Kmq 11 (Italia 200) ISU 0,359, 175º posto (Italia 0,881, 25º) Capitale: Bamako Il territorio Prevalentemente pianeggiante NO sbocco al mare Centro-sud: fiume Niger (delta interno del Niger) Climi e ambienti Nord: clima desertico, arido (Sahara) Sud: savana, clima sub-tropicale stagione delle piogge (spesso scarse) da giugno a settembre e stagione secca con venti provenienti dal Sahara La popolazione Risiede soprattutto a Sud, in zone rurali Città principali: Bamako (1.800.000 ab), Timbuctù (60.000 ab), Gao (90.000 ab). Solo un abitante su 3 vive in città. Nord: oasi Crescita annua della popolazione: 3 % (raddoppio in 25 anni!), dovuta all’alto tasso di fecondità (6, contro l’1,2 italiano); metà popolazione minorenne! Lingue parlate L’80% della pop. è analfabeta Lingua ufficiale: Francese Lingua Bambara (la più parlata) Lingua Tuareg (oasi) Parlate molte lingue tribali Etnie Confini arbitrari, decisi dalla Francia 15 diversi gruppi etnici: i più diffusi sono i Bambara e i Mandinka Nord e centro: popoli nomadi e semi-nomadi, arabizzati (Tuareg) IN CONTRASTO Sud: popoli subsahariani (villaggi, pelle scura) Religioni Musulmana (90% della pop.) Cristiana (5%) Animista Indice ISU 0,359? Pochissimi medici e posti letto Accesso a servizi igienici adeguati solo per una minoranza della popolazione Accesso all'acqua potabile ridotto Oltre 1 bambino su 10 muore nel primo anno di vita (in Italia 7 su 1.000) Ogni 20 parti una donna muore Speranza di vita: 54 anni Tasso di alfabetismo: 80% L’economia Elevato debito estero Interessi da pagare Richiesta di nuovi prestiti PIL pro capite 500 euro (2012) (Italia 24.400) Settore primario Terreni aridi, tranne al sud, e precipitazioni scarse e irregolari Più dell’80% della pop. è sotto la soglia di povertà e pratica un’agricoltura e un allevamento di sussistenza MIGLIO PATATE DOLCI (BATATE) SORGO COTONE MANIOCA Il COTONE IN MALI Era il prodotto di punta delle esportazioni del Mali Gestito da multinazionali Con l’avvento delle fibre sintetiche la produzione è andata in crisi Come per molti paesi africani, il puntare su un solo prodotto di esportazione ha reso l’economia estremamente dipendente dalle fluttuazioni internazionali ARACHIDI KARITÉ Pesca (delta interno del Niger) Allevamento bovino, ovino, caprino e camelide MUTAMENTI CLIMATICI DEBBIO PASCOLO INTENSIVO DESERTIFICAZIONE RIDUZIONE TERRE COLTIVABILI MONOCOLTURE MULTINAZIONALI Settori secondario e terziario Risorse minerarie poco sfruttate (ferro, oro, uranio) Secondario: poche industrie alimentari Trasporti: 600 Km di ferrovie, poche buone arterie stradali Turismo in via di sviluppo Pochi investimenti in istruzione, sanità, infrastrutture e servizi; parte del P.I.L. utilizzata per l’acquisto di armi Un po’ di storia recente… Dal 1900 è inglobato nell’Africa Equatoriale Francese; imposta la monocoltura del cotone Indipendenza nel 1960, MA confini arbitrari che non rispettano la distribuzione dei gruppi etnici Dalla fine degli anni ’80 rivolte Tuareg, esclusi dal governo del Paese Gli ultimi anni Dal 2012: scontri tra il Movimento Nazionale di Liberazione di Azawad (il Nord berbero del Paese) e il governo del Mali Vittoria dei Tuareg, alleati con gruppi di fondamentalisti islamici, e indipendenza del Nord (Azawad) L’intervento francese Nel gennaio del 2013, su richiesta del governo del Mali, le truppe francesi sono intervenute (4.000 uomini) Riconquista di quasi tutti i territori del Nord che si erano resi indipendenti La pacificazione del Paese non è ancora completa Il delta interno del Niger Bamako Bamako Timbuctù Timbuctù Timbuctù Dov’è il Mali? La transizione demografica Dal satellite carta