Partiti ed elezioni 10 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Conclusioni
Per una tipologia dei partiti politici
• PARTITI DI ELITE
• PARTITI DI MASSA
partito pigliatutto
• PARTITI ELETTORALI
partito di cartello
Partiti di élite
• Partiti «aristocratici» e «borghesi» o conservatori e liberali
• Collocati in un contesto «criptodemocratico» relativo agli sviluppi che dalle
monarchie costituzionali conducono alle monarchie parlamentari
• I partiti si presentano come formazioni volte alla «rappresentanza
individuale»
• L’attività partecipativa si risolve sostanzialmente nell’atto del voto
• Attività di pressione diretta a ottenere benefici selettivi da parte di deputati
e ministri (ministerialismo)
• Non una vera e propria membership ma gruppi di sostenitori limitati ed
elitari che si organizzano come comitati elettorali
• Formazioni leggere
• Partiti di «quadri», «partiti intermittenti di élite», partiti «top-down»
• Altre definizioni:
• «Partiti elettorali-legislativi» cioè partiti che rispondono principalmente ad
esigenze di coordinamento dell’azione parlamentare e di raccordo tra
governo e assemblee rappresentative
• La mobilitazione delle risorse per i partiti d’élite non è problematica e per
lo più avviene attraverso canali personalistici
• Il potere politico nell’era dei partiti d’élite conserva ancora forti tratti
patrimoniali. La politica costituisce un’attività volontaria, il che però non
significa che non alimenti rendite politiche anche illegali (corruzione)
• Il parlamentarismo aveva bisogno di semplici partiti parlamentari
(orientati all’interno); diversamente, con i primi allargamenti del
suffragio si sviluppano dei partiti elettorali (vote-seeking party)
• Il «partito di massa» – o «burocratico» o «organizzativo di massa» –
strutturato quanto a organizzazione e con funzione stabilizzatrice
riguardo alle dinamiche inter-partitiche (sistema partitico)
• Con la massificazione della politica l’infrastruttura del potere (anche
nei regimi non democratici) finiva per poggiare su «partiti solidificati»
e penetranti coattivamente la società
• Nei partiti di massa l’organizzazione della partecipazione e il
coordinamento dell’azione collettiva rappresentano un problema cruciale
• Con la comparsa dei partiti di massa, la partecipazione politica diventa
principalmente un fatto associativo, si partecipa attraverso e nei partiti
• L’organizzazione deve essere in grado di distribuire incentivi di solidarietà e
ideologici che allettino i militanti, gli iscritti, i simpatizzanti
• Nella tensione tra organizzazione (dei leader) e associazione (degli iscritti)
troviamo uno dei principali dilemmi cui deve far fronte il partito di massa: il
dilemma efficienza vs. democrazia
• I partiti funzionano da istituzioni di integrazione sociale e politica, mirano
ad affermare e preservare delle identità collettive espressive delle
molteplici divisioni che tagliano la società
• Con la fine dell’età dell’oro degli anni Sessanta la politica di massa in
Europa registra una cesura cruciale. Il regime politico subisce una
serie di trasformazioni che lo conducono ad assumere la
configurazione della «democrazia del pubblico»
• La scomparsa dell’opposizione implicita nel modello del partito
pigliatutto
• La «presidenzializzazione della politica» sta ad indicare lo
sbilanciamento degli equilibri istituzionali a favore dell’esecutivo
• Il partito elettorale considera l’organizzazione un costo più che una
risorsa e gli stessi apparati burocratici sono visti come un blocco
all’innovazione e alla flessibilità strategica
• Tanto la stabilizzazione, che riguarda oltre ai finanziamenti anche
l’acquisizione di risorse organizzative e l’accesso alla televisione,
quanto la commercializzazione, che espone i partiti alla logica della
pressione degli interessi economici, hanno rilevanti conseguenze
sull’autonomia e sul grado di competitività dei partiti
• La cartellizzazione produce lo scollamento tra funzioni istituzionali e
funzioni rappresentative o, se preferisce, nella polarizzazione tra
privilegi, di cui i partiti godono grazie all’accesso allo Stato, e
legittimità sociale, poiché percepiti sempre di più in modo negativo
dai cittadini