LA DEFLAZIONE AUMENTA L'andamento della DEFLAZIONE IN ITALIA inizia a diventare una questione seria. Con il rendimento dei Btp decennali pari all'1,56% significa che il costo reale del debito italiano è oggi pari al 2,06%. Più del doppio della crescita attesa del pil nel 2016, stimata all'1%. La deflazione ad aprile ha chiuso a -0,5% in peggioramento del 150% rispetto al mese precedente e del 25% rispetto alla previsione dell'Istat IN ASSENZA DI INTERVENTI STRAORDINARI DI PRIVATIZZAZIONI O DISMISSIONI DI PATRIMONIO STATALE IL DEBITO PUBBLICO CONTINUERÀ A CRESCERE Se LA DEFLAZIONE CONTINUERÀ A CRESCERE il suo impatto sui contratti non resterà circoscritto come è stato finora. Una deflazione allo 0,5% favorisce, non soltanto il rinvio delle spese e degli investimenti, ma anche una rivisitazione dei costi contrattuali dei fattori produttivi. Finora il governo Renzi ha prestato poca attenzione al pericolo deflazione sperando, forse, che qualche fatto esterno potesse finire per risolvere il problema. L'andamento della congiuntura più recente suggerisce all'esecutivo di adottare politiche più anticicliche rispetto a questo pericolo. ITALIA OGGI DEL 17/05/2016 di Edoardo Narduzzi Il costo italiano del debito è più del doppio della crescita. Questo periodo di deflazione dura da molti anni e crea un blocco degli investimenti sia pubblici che privati, a fronte di questo purtroppo non si sono viste politiche economiche adeguate che abbiano permesso dei miglioramenti per uscire da questa crisi.