Università degli Studi di Napoli “Federico II” Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Area Didattica di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Dipartimento di Fisica Laurea triennale in Fisica Studio della velocità di drift degli elettroni in una miscela di Ar-CO2 nel rivelatore MICRO-MEsh GAseous Structure Relatori: Candidato: Prof. Mariagrazia Alviggi Maria Teresa Camerlingo Dott. Camilla Di Donato N85/000331 Anno Accademico 2013/2014 RIVELATORI A GAS MICROMEGAS Due prototipi di Micromegas costituiscono il sistema di rivelazione dell’apparato sperimentale del presente lavoro. • Ionizzazione del gas Drift Electrode (HV1) Conversion gap Gap di drift e- Amplification gap Micromesh (V=0) E1 Anode Strips (HV2) E2 • Campo elettrico • Fenomeno di moltiplicazione a valanga di Townsend • RUOLO DEL MICROMESH Charged Particle • Strip resistive 2 Dipendenza della velocità di drift dai parametri più importanti Dalla trattazione classica: eE u mN 2 Si ottiene: + 2 E u P 1 2 Approssimazione a gas perfetto P N kT λ e σ sono funzioni dell’energia dell’elettrone e dipendono fortemente dalla miscela adoperata 3 MISCELA Ar-CO2 Si sfruttano le tipiche proprietà di gas nobile dell’ Ar e le proprietà di quencher della CO2 (gas poliatomico). I due gas presentano degli andamenti σ(ε) simili. minimo di Ramsa Il diverso comportamento di λ(ε) è responsabile dell’aumento della velocità di drift in miscele rispetto al caso di Ar puro. 4 STIMA DELLA VELOCITA DI DRIFT DEGLI ELETTRONI DI IONIZZAZIONE Supposta u approssimativamente costante e nota la distanza Δh percorsa dagli elettroni, occorre solo stimare il loro tempo di percorrenza Δt per ricavare la stima di u. h u t E’ ragionevole supporre che la distanza Δh percorsa dall’elettrone più distante dalla mesh sia pari alla profondità della gap di drift. Δt è l’intervallo di tempo impiegato dagli elettroni più distanti per raggiungere la mesh. 5 Selezione eventi e stima del tempo di salita del segnale indotto sulle strip x della camera Tagli sulla carica massima indotta qmax tra 80 e 1600 ADC count Fit della salita del segnale t T f t Q * 1 1 exp S T tempo corrispondente a Q/2 Q carica massima campionata S parametro relativo alla pendenza della funzione di fit 1 S Criteri di qualità sul fit 6 Stima del tempo Δt (1) Nell’ipotesi di “illuminazione uniforme” si attende che la distribuzione del tempo T di ciascuna strip abbia l’aspetto di una “box”, la cui ampiezza a metà altezza dà una stime del tempo Δt. SORGENTE ADOPERATA: RAGGI COSMICI posseggono una distribuzione angolare non uniforme. Effetti sulla forma della “box”. Taglio inferiore sulla molteplicità (3) è apportato quindi per ridurre l’effetto di sovrapposizione del segnale sulla stessa strip. Taglio superiore (7) è invece determinato dalla geometria del sistema del trigger esterno. 7 Stima del tempo Δt (2) Metodo A: Fit sugli istogrammi dei Metodo B: Fit sugli istogrammi dei tempi T del cluster tempi minimi e massimi del cluster Fit con funzioni f1 e f2 di tipo F-D Q Q 1 2 Il metodo B è stato implementato per ridurre la sottostima dei tempi (legame con forma della box) del metodo A. Distribuzione angolare dei cosmici e fluttuazioni statistiche nei processi di creazione delle coppie e--ione Fit con funzioni f1 su tmin e con f2 su tmax SOTTOSTIMA di Δt La stima di Δt 8 Andamento dei tempi minimi del cluster al variare della molteplicità Si sono indagate le ipotesi di partenza del metodo B: Si attende che sia il tempo minimo sia il tempo massimo varino in funzione della molteplicità del cluster fino a raggiungere dei valori limite. Simulazioni Distribuzioni osservate 10° 20° 30° Angolo di incidenza della traccia 20° Le distribuzioni osservate confermano le simulazioni convalidando il metodo B. 9 Andamento u(Edrift) (met. A e B) METODO A METODO B Lo scostamento tra le stime dei due metodi a velocità basse è minore poiché gli elettroni arrivano alla mesh più distanziati in tempo, riducendo l’effetto di accumulo sulla stessa strip. Gli andamenti ottenuti sono simili a quello simulato ma risultano traslati verso campi elettrici maggiori e velocità più elevate. Inoltre le stime ottenute con il met. B si avvicinano maggiormente ai valori simulati. 10 Discussione risultati (metodo B) (1) Le simulazioni sono effettuate a TPS mentre durante l’intera presa dati si sono osservate una variazione termica di 5.5 K e una barica di 2900 Pa, quindi si è ricavato l’andamento a TPS delle stime ottenute tramite la legge di scala. TPS METODO B N u N , E u N ; E N TPS TPS Le sole variazioni di T e P non giustificano lo scostamento tra gli andamenti osservati e quello simulato. 11 Discussione risultati (metodo B) (2) u(cm/μs) Lo scostamento tra le stime sperimentali e quelle simulate del caso Ar-CO2 con 2% di aria è minore del caso senza aria. Edrift(V/cm) Punto di massimo compreso nello stesso intervallo (600-800 V/cm). 12 Discussione risultati (metodo B) (3) Lo spostamento della velocità massima a valori maggiori del modulo del campo elettrico potrebbe anche indicare la presenza di una maggiore percentuale di CO2 . u(cm/μs) Si è quindi confrontato l’andamento con ulteriori simulazioni, a percentuali di CO2 vicine a quella nominale, trovando che l’andamento sperimentale (in cui si tiene conto solo del contributo dei tempi alle incertezze di u) risulta compatibile con la curva simulata per la miscela 90:10. Edrift(V/cm) 13 CONCLUSIONI • Le stime di u ottenute con entrambi i metodi mostrano un andamento della velocità di drift in funzione del campo simile a quello riportato in letteratura. I valori ottenuti si discostano da quelli simulati per circa il 10-15% per il metodo B, maggiormente per il metodo A. La minore “affidabilità” del metodo A è dovuta alla forma irregolare delle “box”, ottenute adoperando come sorgente i raggi cosmici. • La differenza osservata tra misure e simulazioni è imputabile a: • incertezza della miscela, sia riguardo alla percentuale di CO2 che all’eventuale presenza di aria; • incompletezza delle simulazioni, infatti riproducono le dipendenze di u dal modulo del campo elettrico e dalla miscela senza tenere però conto delle alterazioni introdotte dalla presenza del mesh. • Possibili prospettive future: • misura più accurata delle percentuali di gas. • sistema di tracciamento esterno che permetta di ricostruire la traiettoria dei raggi cosmici. 14