PRINCIPI DI
PSICOFARMACOLOGIA
ANTIPSICOTICI
•L'iperattività dopaminergica nel sistema limbico è associata con i sintomi
positivi della schizofrenia
•La riduzione dell'attività dopaminergica nella corteccia prefrontale è
associata ai sintomi negativi di schizofrenia
ANTIPSICOTICI
I farmaci antipsicotici sono antagonisti
dopaminergici:
•Agendo
sulla
via
mesolimbica,
contrastano l’ipertono dopaminergico
responsabile dei sintomi positivi
•Agendo sulla via mesocorticale,
possono
peggiorare
la
funzione
prefrontale producendo sintomi negativi
secondari
•Agendo sulla via nigrostriatale, si
possono rendere responsabili di effetti
collaterali extrapiramidali
•Agendo sulla via tubero-infundibolare,
possono indurre iperprolattinemia (la
dopamina è il principale fattore che
inibisce la secrezione di prolattina)
ANTIPSICOTICI
SVILUPPO CRONOLOGICO DEI FARMACI ANTIPSICOTICI
ANTIPSICOTICI TIPICI
•Si legano strettamente ai recettori D2 e si dissociano lentamente
•Il blocco recettoriale è un effetto acuto, ma l’effetto antipsicotico di
manifesta dopo 15-21 gg
ANTIPSICOTICI TIPICI
•L’attività antipsicotica è associata a una percentuale di occupazione dei recettori D2
striatali compresi tra il 65-70%
•Gli effetti collaterali extrapiramidali si verificano con un’occupazione dei recettori D2
striatali >80%
ANTIPSICOTICI TIPICI
CLASSIFICAZIONE
•Butirrofenoni (aloperidolo, droperidolo, bromperidolo)
•Dibenzoxazepine (clotiapina)
•Fenotiazine
alifatiche (clorpromazina, promazina)
piperaziniche (flufenazina, perfenazina, trifluoperazina)
piperidiniche (periciazina, tioridazina)
•Tioxanteni (clopentixolo, zuclopentixolo)
•Difenilbutipiperidine (pimozide)
ANTIPSICOTICI TIPICI
ANTIPSICOTICI LONG ACTING O DEPOT
•Queste formulazioni contengono un antipsicotico iniettabile per via
intramuscolare che viene rilasciato molto lentamente nella circolazione
sanguigna e permette quindi di mantenere nel tempo l’effetto terapeutico
•Il loro utilizzo è indicato nei pazienti schizofrenici con scarsa adesione al
regime terapeutico (bassa compliance)
•Gli intervalli tra le somministrazioni dell’antipsicotico depot possono
variare da 2 a 6 settimane, secondo la varietà della patologia in atto e della
tollerabilità al farmaco
ANTIPSICOTICI ATIPICI
FARMACODINAMICA
•Ridotta
affinità
per
il
recettore
dopaminergico D2
•Selettività per i D2 mesolimbici e
mesocorticali
•Minor propensione ad indurre EPS
•Blocco serotoninergico/dopaminergico
•Maggior capacità di blocco dei recettori 5HT2A rispetto al blocco D2
•L’azione di blocco sul recettore 5-HT2A
sarebbe alla base della maggior efficacia sui
sintomi negativi (?)
• fast-off D2 (occupazione transitoria dei
recettori D2)
ANTIPSICOTICI ATIPICI
ANTIPSICOTICI ATIPICI
ARIPIPRAZOLO
•E’ un agonista parziale D2-D3
•Gli agonisti parziali si differenziano dagli
agonisti completi per la possibilità di
svolgere un’attività agonista o antagonista, in
funzione della sottopopolazione recettoriale
a cui si legano e della concentrazione locale
di dopamina.
•Essi riducono la sintesi e il rilascio di
dopamina
soltanto
in
condizioni
sperimentali di alta concentrazione basale
del neurotrasmettitore
•In assenza o scarsità di dopamina invece, gli
agonisti parziali come l’aripiprazolo si
legano ai recettori D2 determinando un
aumento netto dell’attività recettoriale,
anche se di livello inferiore rispetto al
neurotrasmettitore endogeno
ANTIPSICOTICI ATIPICI
ARIPIPRAZOLO
•L’aripiprazolo mostra un’alta affinità per i
recettori D2 (0,74 nM, maggiore di altri
antipsicotici atipici)
•L’affinità per i recettori D2 è maggiore
rispetto a quella per i recettori 5-HT2A
•Su volontari sani la somministrazione di
questo farmaco a dosaggi compresi tra 0,5 e 30
mg/die ha portato ad occupazione recettoriale
D2 dal 40 al 95%
•Nonostante ciò non si accompagna ad EPS
•Attività di agonista parziale 5-HT1A
EFFETTI COLLATERALI DEGLI
ANTIPSICOTICI
DISTURBI EXTRAPIRAMIDALI
Tipo di effetto
indesiderato
Sintomi clinici
Distonia
Contrazioni muscolari dolorose e involontarie
Acatisia
Stato di irrequietezza motoria accompagnato da ansia e disforia
Discinesia tardiva
Movimenti ripetitivi e stereotipati come oscillazioni del tronco,
movimenti delle dita delle mani o flessioni ed estensioni del
piede
Parkinsonismo
Tremore, stato di rigidità, lentezza dei movimenti
Sindrome maligna
da neurolettici
Iperpiressia, rigidità muscolare, instabilità autonomica
EFFETTI COLLATERALI DEGLI
ANTIPSICOTICI
ALTRI
Tipo di effetto
indesiderato
Sintomi clinici
Iperprolattinemia
Nella donna: tensione della ghiandola mammaria,
galattorrea, amenorrea, osteoporosi
Nell’uomo: ginecomastia, impotenza, riduzione della
libido, anorgasmia
Effetti anticolinergici
Xerostomia, visione offuscata, ritenzione urinaria, stipsi,
confusione mentale (anziani)
Effetti cardiovascolari
Tachicardia, ipotensione ortostatica, aritmie, aumento del
QTc
Effetti ematologici
Leucopenia, agranulocitosi
Effetti metabolici
Dislipidemia, incremento ponderale, aumento del rischio di
diabete tipo II, sindrome metabolica
EFFETTI COLLATERALI DEGLI
ANTIPSICOTICI