Economia Politica a.a. 2009- 2010 prof.sa A. Simonazzi Esercizi di Macroeconomia 1. Contabilità nazionale 1. Si spieghi la differenza fra beni finali e beni intermedi e si dica quali rientrano nel PIL. Il costo del lavoro (salari e stipendi) viene incluso nel computo del Valore Aggiunto? 2. Cos'è il valore aggiunto? ii) Che relazione c'è tra il valore aggiunto e il valore della produzione in un settore verticalmente integrato? iii) Si spieghi come varia il Valore aggiunto della Amministrazione Pubblica se aumentano gli stipendi dei dipendenti pubblici. 3. Si consideri un’economia in cui: 1) un’acciaieria acquista ferro dall’estero per un valore di 1000 e produce acciaio che vende a un laminatoio per un valore di 2000. 2) L’impresa vende l’acciaio stampato a un’impresa automobilistica per un valore di 4000. 3) L’impresa automobilistica vende le automobili al concessionario per un valore di 10000. 4) Il concessionario vende l’automobile al prezzo di 15000. Calcolare il valore aggiunto di ciascuna di queste attività. Se l’economia fosse costituita solo da queste quattro attività, a quanto ammonterebbe il suo Prodotto Interno Lordo? E a quanto ammonterebbe il Reddito Nazionale Lordo? 4. Che cosa è un indice dei prezzi? Quali indici dei prezzi conoscete? Cosa indica la locuzione "al costo dei fattori"? 5. Si consideri il seguente sistema economico che produce solo due beni finali: A e B. Per gli anni 2000 e 2001 si ha: A B 2000 quantità prezzo 600 100 800 400 2001 quantità 100 500 prezzo 300 600 Si calcoli il PIL a prezzi correnti nel 2000 e nel 2001. Si calcoli il PIL a prezzi costanti per il 2001, utilizzando come anno base il 2000. Si calcoli il deflatore del PIL con base 2000 = 100. 6. Investimenti massicci nella Cina meridionale da parte di imprese estere hanno determinato l'insorgere di un divario crescente fra PIL e PNL cinese". Si spieghi la ragione chiarendo la differenza fra le due definizioni. 1 7. Si supponga di disporre dei seguenti dati della contabilità nazionale: Prodotto interno lordo: 100 Risparmio delle famiglie: 20 Disavanzo del bilancio pubblico 0 Esportazioni 10 Investimenti lordi complessivi 25 Compilate il conto economico delle risorse e degli impieghi. 2. Determinazione del reddito di equilibrio nel breve periodo 1. Si mostri come in una economia chiusa senza settore pubblico la condizione di equilibrio fra domanda e offerta aggregata AD = Y possa essere espressa anche come condizione di uguaglianza fra risparmi e investimenti programmati. 2. L'uguaglianza tra risparmi e investimenti può essere intesa come identità statistica o come condizione di equilibrio. Discutere le due concezioni, evidenziando: (a) come si configurano i rapporti tra investimenti ex ante (decisi dalle imprese) investimenti ex post (realizzati), risparmi ex ante e risparmi ex post al di fuori della posizione di equilibrio. (b) In che modo reagisce l'economia al verificarsi di una situazione di eccesso di domanda di beni al disotto della piena occupazione e in che modo tale reazione influenza i valori degli investimenti e dei risparmi. 3. "Poiché i risparmi sono sempre identicamente eguali agli investimenti, un aumento dei risparmi determina un aumento degli investimenti". Si commenti e si qualifichi questa affermazione. 4. Si definisca il concetto di propensione marginale al consumo. Se il reddito di un'economia cresce in seguito a un aumento della produzione, la crescita indotta nei consumi è sufficiente a garantire l'equilibrio? Si giustifichi la risposta anche aiutandosi con un grafico. 5. Sia data la seguente situazione: Reddito Consumo Tempo 1 2000 2 3 . . N 1700 Risparmio 300 Investimenti Investimenti Investim. programmati non program. realizzati 300 0 300 La tabella mostra un'economia in equilibrio al tempo t = 1. La funzione del consumo è: C = 100 + 0,8Y (dove Y = reddito). 2 Al tempo 2 la propensione marginale al consumo scende a 0,75 e rimane stabile a questo valore. Completare la tabella mostrando i mutamenti delle variabili nei periodi successivi, 2 e 3. Mostrare infine la variazione dei valori di equilibrio al tempo N. Si assume che il consumo risponda immediatamente a ogni variazione del reddito e che le imprese aggiustino la produzione nel periodo successivo a ogni variazione della domanda. 6. "L'aumento della propensione al risparmio è condizione necessaria di un aumento degli investimenti". Commentare. 7. Consumi e risparmi possono aumentare insieme? 8. In quali dei seguenti casi si ha un aumento del moltiplicatore: a) aumento degli investimenti; b) aumento della propensione al risparmio; c) aumento del livello del reddito; d) aumento della propensione marginale al consumo; e) aumento di una componente autonoma della domanda. (giustificare la risposta) 9. Si consideri un'economia caratterizzata dalle seguenti relazioni: AD = C + I C = 100 + 0,8Y I = 200 i) si determini il livello di equilibrio del reddito e il risparmio complessivo in corrispondenza del reddito di equilibrio. ii) si supponga ora che la funzione del consumo sia: C = 50 + 0,8Y; di quanto varierebbe il risparmio complessivo rispetto al caso precedente? (si argomenti la risposta). 10. Una economia chiusa e senza intervento dello stato si trova inizialmente in una situazione di equilibrio con un reddito pari a 3000. Vi sono due classi sociali, lavoratori e capitalisti. I primi hanno una propensione media e marginale al consumo dell'80% e i secondi del 40%. La metà del reddito va ai salariati e l'altra metà ai profitti. A quanto ammontano gli investimenti? Descrivere le conseguenze di un aumento dei prezzi del 10% nell'ipotesi: (a) che i salari monetari aumentino anch'essi del 10%; (b) che i salari monetari rimangano invariati. 3. Economia chiusa con settore pubblico 1. Si consideri un’economia chiusa con un sistema di imposte fisse. Si descrivano gli effetti di un aumento della spesa pubblica su: il livello del reddito di equilibrio; il livello dei consumi e dei risparmi. I risparmi varierebbero dello stesso ammontare se vi fosse un sistema di imposte proporzionali al reddito? 2. Partendo dalla condizione di equilibrio in economia chiusa e con pubblica amministrazione e con un sistema di imposte proporzionali al reddito: S+T=I+G 3 si illustri come viene ristabilito l’equilibrio nel caso di una riduzione della spesa pubblica. 3. Se partiamo dalla condizione di equilibrio in economia chiusa e con un sistema di imposte proporzionali al reddito: S+T=I+G una riduzione della spesa pubblica pari a G determina (nel nuovo punto di equilibrio) a) una riduzione dei risparmi (S) di eguale ammontare della riduzione della spesa pubblica (G); b) i risparmi si riducono, ma meno della riduzione della spesa pubblica; c) i risparmi rimangono invariati perché gli investimenti non sono mutati. 4. Si consideri un'economia chiusa con settore pubblico in cui G=1000, I=1000, t=1/5 e c=3/4. i) Si scriva la condizione di equilibrio che mette in relazione immissioni e dispersioni del circuito reddito-spesa. ii) Se G aumenta di 100, come si ristabilisce la condizione di equilibrio tra immissioni e dispersioni? 5. Si consideri una economia chiusa con settore pubblico. Si supponga che la lotta all'evasione porti a un aumento di 1000 delle entrate fiscali. i) Qual'è l'effetto sul reddito di equilibrio se i maggiori introiti vengono spesi per beni e servizi pubblici. ii) Quale effetto si avrebbe se i maggiori introiti fiscali fossero invece utilizzati per finanziare maggiori trasferimenti (pensioni, sussidi ecc.) (nel caso in cui chi paga le imposte e chi riceve i trasferimenti abbiano diverse propensioni al consumo). iii) E se venissero utilizzati per ridurre il disavanzo pubblico? 6. Si definisca il saldo del bilancio pubblico e si spieghi su quali variabili si può operare per ridurre il disavanzo pubblico. i) Quali conseguenze possono derivare sul livello del reddito di equilibrio dalle singole manovre? ii)Quali effetti potrebbe avere sul disavanzo pubblico un aumento del reddito, indotto per esempio da un aumento degli investimenti? Moneta 1. Si illustri la funzione di domanda di moneta e si descrivano le conseguenze di un aumento del reddito e di un aumento del livello dei prezzi. Quali effetti possono derivare, sulla domanda di moneta e sull’equilibrio del mercato monetario, da un aumento dell’incertezza? (determinata per esempio dalla caduta delle principali borse). 2. Si spieghi il concetto di preferenza per la liquidità. Si discutano i limiti che incontra la Banca centrale nel ridurre il tasso di interesse quando il mercato unanimemente si aspetta un rialzo dei tassi. 3. Si descriva il processo messo in moto da un aumento di 100 euro di base monetaria provocato da operazioni di mercato aperto sulla creazione complessiva di moneta, ponendo in evidenza: i) le conseguenze che si produrranno sul mercato dei titoli; 4 ii) da quali circostanze dipende se verrà o no raggiunto il limite rappresentato dal moltiplicatore monetario; 4. Si descrivano i possibili effetti di una politica di mercato aperto restrittiva (da parte della Banca centrale) su: i) tasso di interesse; ii) domanda di investimento iii) livello del reddito di equilibrio; iv) saldo del bilancio pubblico IS-LM 1. In un grafico IS-LM mostrare: i) l'effetto di un aumento dell'imposta fissa; ii) l'effetto di un aumento della spesa pubblica; iii) l'effetto di un aumento della spesa pubblica finanziato con creazione di base monetaria. 2. Aiutandosi con un grafico, si illustri l'efficacia della politica fiscale nei due casi di domanda di moneta molto elastica o quasi rigida al tasso di interesse, spiegando le ragioni della differenza. 3. Si analizzino gli effetti di un aumento dell’offerta di moneta nel caso in cui gli investimenti non siano elastici rispetto al tasso di interesse. 4. Si supponga di partire da una situazione di sottoccupazione, in uno schema IS-LM. Quali effetti avrebbe un aumento della spesa pubblica: i) Sul reddito di equilibrio; ii) sul livello del tasso di interesse; iii) sulla spesa per investimenti; iv)sui risparmi. 5. In uno schema IS-LM quali conseguenze derivano da un aumento del livello generale dei prezzi? Come cambia l’equilibrio se le autorità monetarie mantengono invariata la quantità di moneta? 6. Con riferimento allo schema IS-LM, si illustrino le conseguenze di una riduzione esogena degli investimenti (dovuta per esempio al peggioramento delle prospettive economiche); Con riferimento al grafico, si spieghi come varia: i) il livello del reddito reale; ii) la domanda di moneta; iii) il saldo del bilancio pubblico (in caso di imposta proporzionale al reddito). Economia aperta 1. Si definisca la condizione di equilibrio di un'economia aperta con pubblica amministrazione in termini di immissioni e dispersioni. 5 ii) Quali variabili sono componenti "autonome" della domanda? Cosa significa? iii) Quali variabili sono funzione del reddito? 2. Si illustrino gli effetti di un aumento di un aumento delle esportazioni: i) sul livello del reddito di equilibrio; ii)sul livello dei risparmi; iii) ci sarebbero effetti sul moltiplicatore?. 3. Si supponga che il governo voglia ridurre il disavanzo pubblico attraverso una riduzione della spesa pubblica. Si analizzino le conseguenze su: i) reddito di equilibrio; ii) sul valore dei risparmi; iii) sul livello delle importazioni e sul saldo del bilancio con l'estero. 4. Se la recessione mondiale si traduce in minor domanda per i prodotti italiani, i) si descrivano gli effetti che si avranno sul reddito di equilibrio; ii) come varierà il saldo della bilancia commerciale; iii) ci saranno effetti sul saldo del bilancio pubblico? (se le imposte sono proporzionali al reddito) 5. Si supponga che il mondo sia costituito solo da due paesi: Germania e Italia. Quali effetti possono derivare sul reddito di equilibrio dell’ Italia da una politica di riduzione del disavanzo pubblico attuata dalla Germania (per esempio attraverso una riduzione della spesa pubblica tedesca). Domanda e offerta aggregata 1. Si spieghi come si ricava la funzione di domanda aggregata e perché è inclinata negativamente. Quali fattori determinano lo spostamento della funzione? 2. Si illustrino gli effetti di una politica monetaria espansiva nello schema IS-LM; come varia la funzione di DA? 3. Si confrontino gli effetti sulla funzione di domanda aggregata di una riduzione della offerta reale di moneta dovuta rispettivamente: i) a un aumento nel livello generale dei prezzi; ii) a una politica monetaria restrittiva. 4. Cosa rappresenta la curva di offerta aggregata di breve periodo? Che cosa determina lo spostamento della funzione? Come si passa dalla curva di offerta di breve periodo alla curva di offerta di lungo periodo? 5. Se il livello di reddito di equilibrio è inferiore al livello di reddito potenziale, si descriva come la variazione dei prezzi possa riportare il livello di reddito effettivo al livello potenziale (effetto ricchezza e effetto tasso di interesse). 6. E’ possibile che la curva di domanda aggregata sia verticale? (se ne illustrino le ragioni). Quali sono le implicazioni di una AD verticale per il meccanismo di aggiustamento automatico verso il pieno impiego? 6 Esercizi di microeconomia 1. Si definisca il concetto di elasticità della domanda al prezzo. ii) Si spieghi da cosa dipende l’elasticità. iii) Allo stato conviene tassare un bene perfettamente elastico o un bene a domanda più rigida? Giustificare la risposta. 2. Data la curva di domanda di un bene P = 200 – 3Q Si calcoli: i) il prezzo quando la quantità è uguale a 50 ii) si scriva la formula dell’elasticità della domanda al prezzo, e si calcoli l’elasticità in corrispondenza del prezzo trovato. 3. Date le seguenti funzioni di domanda e offerta di un bene: Q = 286 – 20P. d Q = 88 + 40P s Si determini la quantità di equilibrio e l’elasticità della domanda nel punto di equilibrio. In quel punto, la domanda è elastica o anelastica? 4. Si definisca a. il concetto di elasticità della domanda rispetto al reddito b. quando è che il bene A è un bene inferiore? c. si dica come varia la domanda del bene A al ridursi del suo prezzo, se il bene A è un bene inferiore, ma non un bene di Giffen. Teoria della scelta 1. Si tracci una curva di indifferenza e se ne spieghi il significato. Come si determina, dato un insieme di curve di indifferenza, quale sarà la combinazione di beni scelta dal consumatore? Si supponga ora che il prezzo del bene a aumenti. Si spieghi come varia la quantità domandata nel caso in cui il bene sia normale. 2. Dati due beni, a e b, si spieghi l’effetto reddito e l’effetto sostituzione nel caso dell’aumento del prezzo del bene a. 3. Un consumatore ha un reddito monetario Y = 1000 che utilizza completamente nell’acquisto di due beni A e B, i cui prezzi monetari sono p = 20 e p = 40. A B a. Scrivere e rappresentare graficamente il vincolo di bilancio. b. Tracciare una curva di indifferenza tangente al vincolo di bilancio e spiegare perché corrisponde al paniere di consumo ottimo. c. Come varia la scelta del paniere se il prezzo del bene A sale a 30? 4. Se un consumatore ha un reddito monetario Y = 100 che utilizza nell’acquisto di due beni, i cui prezzi sono p = 2 e p = 5. Le sue preferenze sono descritte dal SMS = (Q +4)/(Q ) A B B A a. Si definiscano le condizioni di scelta del consumatore e le si rappresenti graficamente. c. Si determinino le quantità domandate dei due beni. 7 5. a. Si definiscano le condizioni di scelta del consumatore e le si rappresenti graficamente. b. Quale è il valore del rapporto fra le utilità marginali nel punto di ottimo? c. Se un consumatore ha un reddito monetario Y = 360 che utilizza nell’acquisto di due beni, i cui prezzi sono p = 40 e p = 80. Le sue preferenze sono descritte dal SMS = Q /2Q , si calcolino le A B B A quantità domandate dal consumatore 6. Si illustri come si ricava la funzione di offerta di lavoro Teoria dell’impresa 1. Si descriva come si ricavano le curve del costo medio totale, del costo medio variabile e del costo marginale. Si traccino le tre curve su un grafico insieme alla curva del prezzo, in un mercato di concorrenza perfetta. Si dica se, nel caso da voi illustrato, l’impresa ha extra-profitti. 2. Si definisca la condizione di massimizzazione del profitto di un’impresa nel breve periodo. Si dica se questa condizione è compatibile con l’esistenza di extra-profitti (se ne spieghi la ragione, aiutandosi con un grafico). 3. Si definisca il concetto di costo marginale. Si illustri poi come l’impresa che opera in un mercato concorrenziale stabilisce la quantità da produrre. Si spieghi perché in questo modo l’impresa massimizza il profitto. 4. Si definisca il concetto di costo marginale e si mostri come l’impresa determina la quantità offerta (per la massimizzazione del profitto). b) Si spieghi perché il tratto crescente del costo marginale rappresenta la curva di offerta di breve periodo dell’impresa. c) Si illustri graficamente una situazione in cui l’impresa opera in perdita. 5. Le imprese che operano in un mercato concorrenziale ottengono un extraprofitto. i) Si illustri in un grafico il caso per la singola impresa. ii) Le imprese possono continuare a ottenere extra-profitti nel lungo periodo? Si motivi la risposta e si spieghi come si arriva all’equilibrio di mercato di lungo periodo. 6. Si definisca il concetto di prodotto marginale di un fattore. Si spieghi come si determina la quantità del fattore lavoro domandata dall’impresa. Qual è l’effetto del progresso tecnico sulla domanda del fattore? 7. Si definisca la condizione che guida la domanda di un fattore produttivo (per esempio il lavoro) da parte di un’impresa e se ne illustri graficamente la funzione. Si spieghi poi come varia la domanda del fattore se il suo prezzo diminuisce (spiegandone il motivo). 8. Si spieghi come si ottiene la curva del prodotto marginale del lavoro. b) Come si passa dalla funzione del prodotto marginale del lavoro alla funzione di domanda del fattore “lavoro”? c) Come si determina il salario di equilibrio? 8 Equilibrio economico generale e concorrenza imperfetta 1. a)Si tracci la frontiera delle possibilità di produzione e si spieghi il significato economico. b) Si spieghi perché è spesso rappresentata da una curva convessa. c) Cosa misura l’inclinazione della frontiera. d) Si spieghi infine cosa rappresenta un punto che giace all’interno della frontiera delle possibilità di produzione. 2. Si illustri graficamente la frontiera delle possibilità produttive (senza necessariamente fare tutti i passaggi per ricavarla) e se ne spieghi il significato. Si scrivano le condizioni per l’allocazione ottima delle risorse e la si illustri nel grafico. 3. Si definisca la frontiera delle possibilità produttive. a. Come viene definito il saggio marginale di trasformazione (SMaT)? b. Come si determina l’allocazione ottimale? 6. Si consideri il caso della concorrenza perfetta. Si illustri come si determina l’offerta di una singola impresa e del mercato nel breve periodo. Si mostri poi l’aggiustamento indotto da un aumento della domanda. Si consideri ora la funzione di offerta aggregata di breve periodo e si spieghi perché è inclinata positivamente (ricollegandosi alla curva di offerta di breve periodo dell’impresa in concorrenza perfetta). Come si raggiunge l’equilibrio di pieno impiego, partendo da una situazione di equilibrio di sottooccupazione? 7. Un’impresa con potere di mercato si confronta con la curva di domanda P = 240 – 2Q. La sua curva di costo marginale è: CMa = 30 + 3Q. Quali sono il prezzo e la quantità di massimo profitto dell’impresa? Si dica come cambiano prezzo e quantità prodotta se, fermo restando la funzione del costo marginale, la curva di domanda diventa: P = 300 – 3Q. 9