I.S.I.S.S. Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore PIETRO GIORDANI Via Lazio, 3 - 43122 Parma - Tel. 0521272405/272418 Fax 0521272435 e-mail: [email protected] sito: www.ipsgiordani.it Codice Fiscale 80011950344 PROGRAMMAZIONE di SCIENZE INTEGRATE: SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA anno scolastico 2015/2016 DOCENTI CLASSI Prof. Castellano Salvatore Mario Prof.ssa Palmieri Daniela CLASSI PRIME corso professionale diurno servizi commerciali e servizi sociosanitari OBIETTIVI TRASVERSALI DI BASE – Primo biennio (Condivise dal Collegio Docenti e dai Dipartimenti Disciplinari) Per gli obiettivi sia didattici sia educativi-comportamentali, trasversali per tutte le classi del biennio si fa riferimento al relativo documento. FINALITÀ FORMATIVE DELLA DISCIPLINA A LIVELLO MINISTERIALE (Ricavate dalle linee guida ministeriali ed elaborate dal dipartimento disciplinare) Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina: utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi. riconoscere gli aspetti geografici , ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo FINALITÀ FORMATIVE DELLA DISCIPLINA A LIVELLO D'ISTITUTO (Ricavate dal quadro delle competenze d’Istituto ed elaborate dal dipartimento disciplinare) COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di materia e di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. ABILITA’ DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE SVILUPPATE NELLE SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici..) o di oggetti artificiali o consultazione di testi e manuali o media Organizzare e rappresentare dati Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori Interpretare un fenomeno naturale dal punto di vista energetico Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della Pagina di 11 2 società Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema. Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano. Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici. RISULTATI MINIMI ACCETTABILI SCIENZE INTEGRATE-SCIENZE DELLA TERRA (Ricavate dalle linee guida ministeriali ed elaborate dal Dip. Disciplinare) Descrivere in modo semplificato la struttura della materia. Conoscere quali sono le proprietà dell’acqua e perché l’acqua è essenziale per la vita sulla Terra. Descrivere le tappe del ciclo dell’acqua. Conoscere come si divide l’atmosfera. Conoscere nelle linee essenziali i fenomeni che avvengono in troposfera. Sapere com’è fatta una nuvola, come avviene la sua formazione e come si dissolve. Conoscere come avviene la formazione della pioggia, della nebbia, della neve e della grandine. Saper definire acque dolci e salate. Riconoscere i serbatoi idrici sulla Terra. Saper descrivere nelle linee essenziali i movimenti del mare. Sapere che cosa determina il tempo atmosferico. Spiegare la differenza tra tempo e clima. Sapere che cos’è l’effetto serra. Conoscere le principali cause di inquinamento dell’acqua, del suolo, dell’aria. Assumere comportamenti responsabili al fine di evitare l’inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque. Sapere come è fatto l’interno della Terra. Sapere in cosa consiste la teoria della tettonica delle placche. Sapere dove sono localizzati sulla Terra i vulcani e i terremoti. Conoscere nelle linee essenziali i criteri di classificazione delle rocce. Spiegare in che modo si formano i vari tipi di rocce. Spiegare perché i fenomeni sismici e vulcanici sono correlati tra loro. Sapere che gran parte dell’Italia è a elevato rischio sismico. Saper adottare comportamenti corretti in caso di un evento sismico. Definire la biosfera nei suoi componenti. Riconoscere un habitat naturale da uno artificiale. Conoscere il ruolo dei produttori, dei consumatori e dei decompositori. Considerare la biosfera come sistema integrato. Individuare nelle attività umane un pericolo per gli equilibri ecologici. Riconoscere in alcuni eventi quotidiani le conseguenze dei moti della Terra. Saper utilizzare le coordinate geografiche. Pagina di 11 3 SOMMARIO DELLA PROGRAMMAZIONE MODULARE Num. Modulo TITOLO CLASSI PRIME Num. ore 0 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE SCIENZE DELLA TERRA 10 1 IL SISTEMA TERRA 20 2 3 4 LE DINAMICHE DELLA TERRA LA BIOSFERA LA TERRA NELLO SPAZIO 16 10 10 Periodo di svolgimento Settembre/ottobre Ottobre/novembre/ dicembre Gennaio/febbraio Marzo/aprile Maggio/giugno Monte ore previsto: 2 ore settimanali per un totale di 66 ore annue METODOLOGIE E MODALITA’ DIDATTICHE Si adotterà una metodologia varia al fine di stimolare la curiosità, la partecipazione e il coinvolgimento degli studenti. Le strategie didattiche adottate tenderanno a favorire l’inclusione di alunni con BES. Ci si avvarrà delle seguenti strategie: Gli argomenti trattati verranno proposti in forma problematica utilizzando una didattica sia di tipo deduttivo che induttivo al fine di favorire la ricerca di un metodo di lavoro scientifico (gli obiettivi del modulo verranno sempre esplicitati) Nello svolgimento dei contenuti si farà costante riferimento alla realtà quotidiana; verrà effettuata attività di laboratorio di ricerca attraverso raccolta di articoli da quotidiani/riviste riguardanti eventi che potranno accadere in corso di anno scolastico, semplici esperienze con materiali di facile reperibilità e nel rispetto delle norme di sicurezza. L’attualizzazione delle conoscenze permetterà di costruire un percorso parallelo al corso disciplinare. Le lezioni frontali si alterneranno a lezioni in forma di conversazione guidata con particolare attenzione al coinvolgimento dell’intera classe al dibattito. Gli alunni verranno invitati ad avviare un percorso di autovalutazione al fine di potenziare la consapevolezza del proprio apprendimento. Al termine di ogni unità didattica si effettuerà in classe un ripasso generale degli argomenti trattati al fine di preparare gli alunni alla verifica sommativa. MODALITA’ DI VERIFICA DEI MODULI Le verifiche formative si baseranno su: Correzione di esercizi e questionari assegnati a casa. Interventi di commento o di chiarimento durante le lezioni. Per accertare l’acquisizione dei contenuti e il possesso delle competenze e abilità, al termine di una o più unità didattiche, si effettueranno le valutazioni sommative sulla base di: Interrogazioni orali. Questionari scritti. Prove semistrutturate. Lavori di gruppo e lavori di ricerca (valutazione con peso diverso). Le verifiche verranno strutturate secondo modalità e contenuti in linea a quanto svolto durante le lezioni. Pagina di 11 4 Le competenze e le abilità di base vengono articolate nella programmazione modulare che segue. Modulo 0 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE SCIENZE DELLA TERRA tipologia disciplinare OBIETTIVI COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. CONOSCENZE Le sfere della Terra: atmosfera, idrosfera, litosfera, biosfera. La composizione della materia Atomi e molecole Elementi e composti Miscugli omogenei ed eterogenei Stati di aggregazione e passaggi di stato (cenni). ABILITA’ Descrivere in modo semplificato la struttura della materia. Saper riconoscere i vari stati di aggregazione e modalità di passaggio di stato. Modulo 1 IL SISTEMA TERRA tipologia disciplinare OBIETTIVI UNITA’ 1: LA SFERA DELL’ARIA COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE La struttura dell’atmosfera dalla superficie terrestre allo spazio vuoto. La composizione dell’aria. Cicli biogeochimici. La pressione atmosferica: come varia e come si misura. I venti costanti e periodici. Pagina di 11 5 ABILITA’ Conoscere le caratteristiche particolari dell’atmosfera terrestre e capire il ruolo delle sue diverse parti. Sapere quali fattori causano le differenze della pressione e come si originano i venti. Sapere come avviene la circolazione atmosferica su grande e piccola scala. Conoscere e rappresentare i cicli di materia nel sistema terra. UNITA’ 2: IL TEMPO E IL CLIMA COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE Come si formano le nuvole. Le goccioline di nube e le gocce di pioggia. I diversi tipi di precipitazioni. Aree cicloniche e anticicloniche. Il tempo atmosferico e le previsioni del tempo. Il clima. I principali climi sulla Terra. Gli agenti esogeni modellatori dei paesaggi. L’inquinamento atmosferico e l’effetto serra. ABILITA’ Sapere com’è fatta una nuvola, come avviene la sua formazione e come si dissolve. Conoscere come avviene la formazione della pioggia, della nebbia, della neve e della grandine. Sapere che cosa sono e come si formano le aree di alta e di bassa pressione. Sapere in quali condizioni atmosferiche il tempo è bello o brutto. Conoscere la distinzione tra tempo atmosferico e clima. Saper affrontare il dibattito sulle attuali variazioni climatiche con riferimento alle variazioni del passato. Descrivere il ruolo degli agenti atmosferici nella degradazione meccanica e chimica delle rocce. Conoscere le cause dell’inquinamento atmosferico e sapere quali misure adottare per contrastarlo. UNITA’ 3: LA SFERA DELL’ACQUA COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Pagina di 11 6 CONOSCENZE Il ciclo dell’acqua. Acque dolci e salate. Le proprietà dell’acqua. La composizione delle acque salate e i fattori che concorrono alle variazioni della densità dell’acqua. Correnti e maree. Le acque dolci: fiumi, laghi e ghiacciai. Le acque sotterranee. L’acqua dolce come risorsa. L’azione modellante delle acque correnti, dei ghiacciai e del mare. ABILITA’ Conoscere i principali serbatoi delle acque terrestri. Le proprietà dell’acqua. Comprendere e descrivere le fasi del ciclo dell’acqua. Saper spiegare come si originano i moti del mare e conoscere l’importanza delle correnti. Saper descrivere a grandi linee i fiumi, i ghiacciai e i laghi. Sapere che cosa sono le falde acquifere e come si formano le sorgenti. Avere comportamenti adeguati alla consapevolezza che l’acqua dolce è una fondamentale risorsa per l’umanità. Capire l’azione di erosione, di trasporto e di deposito delle acque correnti. Saper distinguere l’azione di modellamento delle acque correnti e dei ghiacciai. OBIETTIVI MINIMI Conoscere quali sono le proprietà dell’acqua e perché l’acqua è essenziale per la vita sulla Terra. Descrivere le tappe del ciclo dell’acqua. Conoscere quali sono le principali fonti di inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo. Sapere che cosa determina il tempo atmosferico. Sapere che cos’è l’effetto serra. Assumere comportamenti responsabili al fine di evitare l’ inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque. Sapere come è fatto l’interno della Terra. Conoscere la differenza tra minerali e rocce e i vari tipi di rocce. Spiegare la differenza tra tempo e clima. Spiegare in che modo si formano i vari tipi di rocce. Sapere com’è fatta una nuvola, come avviene la sua formazione e come si dissolve. Conoscere come avviene la formazione della pioggia, della nebbia, della neve e della grandine. Saper distinguere un’area ciclonica da un’area anticiclonica. Pagina di 11 7 Modulo 2 LE DINAMICHE DELLA TERRA tipologia disciplinare OBIETTIVI UNITA’ 4: LA SFERA DELLE ROCCE COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE • • • • • La struttura interna della Terra I minerali (cenni) Classificazione delle rocce (cenni). Ciclo litogenetico Il carbone e il petrolio. Le frane. Il suolo: formazione, composizione e strati (cenni) ABILITA’ Saper definire un minerale. Saper riconoscere i principali tipi di rocce. Saper spiegare sulla base delle loro caratteristiche l’origine delle rocce magmatiche. sedimentarie e metamorfiche. Sapere come si formano i combustibili fossili. Riconoscere le responsabilità dell’uomo sul territorio in merito al rischio idrogeologico . UNITA’ 5: LA LITOSFERA IN MOVIMENTO COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE La distribuzione di vulcani e terremoti. Le dimensioni e i moti delle placche. Margini divergenti, trascorrenti e convergenti. I rift oceanici e continentali, l’espansione dei fondi oceanici e la formazione di nuovi oceani. I margini trascorrenti e i terremoti. I margini convergenti e l’orogenesi. Dalla deriva dei continenti al paleomagnetismo. I punti caldi. L’ipotesi delle celle convettive. Pagina di 11 8 ABILITA’ Collegare i fenomeni che avvengono sulla superficie terrestre con quanto avviene all’interno della Terra. Saper individuare nella tettonica delle placche la teoria in grado di interpretare la distribuzione dei vulcani e dei terremoti. Conoscere i vari tipi di placche e i loro movimenti reciproci. Saper collegare i fenomeni che si verificano sulla superficie terrestre in relazione ai margini divergenti, trascorrenti e convergenti. Saper spiegare la formazione delle montagne, con particolare riferimento alle Alpi e dell’Himalaya. Acquisire consapevolezza dello sviluppo storico della teoria della tettonica delle placche. UNITA’ 6: I VULCANI E I TERREMOTI COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. CONOSCENZE L’origine del calore terrestre. I vari tipi di magmi e lave e l’attività vulcanica. Eruzioni esplosive e effusive. Gli edifici vulcanici. I prodotti piroclastici. Le manifestazioni vulcaniche secondarie. I segnali premonitori e i fattori di rischio vulcanico. I vulcani in Italia. Il comportamento duttile o fragile delle rocce. Pieghe e faglie. L’origine dei terremoti; ipocentro ed epicentro. Come si propaga l’energia di un sisma. Le onde P, S e L e loro registrazione. Le onde sismiche e la struttura interna della Terra. La scala Mercalli e scala Richter Il rischio sismico: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. Il rischio sismico in Italia. ABILITA’ Collegare i fenomeni vulcanici con la struttura interna della Terra. Conoscere le connessioni tra il tipo di lava basica o acida e l’attività di un vulcano. Conoscere le connessioni tra la forma dell’edificio vulcanico e il tipo di lava. Conoscere i fattori di rischio dei vulcani quiescenti. Saper analizzare il rischio vulcanico e adottare comportamenti adeguati rispetto a esso. Sapere che la formazione delle faglie e la loro attività è all’origine dei sismi. Sapere come si propaga l’energia di un terremoto. Sapere che cos’è un sismogramma e come si legge. Sapere come si misura la forza di un terremoto e capire il significato di magnitudo. Sapere che gran parte dell’Italia è a elevato rischio sismico. Saper adottare comportamenti corretti in caso di un evento sismico. Pagina di 11 9 OBIETTIVI MINIMI Sapere come è fatto l’interno della Terra: principali caratteristiche di crosta, mantello, nucleo. Descrivere la morfologia dei fondali oceanici. Conoscere la Teoria della deriva dei continenti. Descrivere la formazione di catene montuose e oceani secondo la Teoria della tettonica delle placche. Conoscere la struttura di un vulcano. Sapere dove sono localizzati sulla terra i vulcani e i terremoti. Spiegare perché i fenomeni sismici e vulcanici sono correlati tra loro. Sapere che gran parte dell’Italia è a elevato rischio sismico. Saper adottare comportamenti corretti in caso di un evento sismico. Modulo 3 LA BIOSFERA tipologia disciplinare OBIETTIVI UNITA’ 8: GLI ORGANISMI E L’AMBIENTE COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE Le componenti biotiche e abiotiche degli ambienti. Popolazioni, specie, comunità, ecosistemi, biosfera. Habitat e nicchia ecologica. Le interazioni tra gli organismi. Catene e reti alimentari. Il ciclo della materia e il flusso dell’energia. Sapere che negli ecosistemi vi è una continua interazione tra gli organismi e l’ambiente fisico. Conoscere il ruolo dei produttori, dei consumatori e dei decompositori. Conoscere i vari tipi di interazioni tra gli organismi con particolare riferimento a catene e reti alimentari. Sapere che negli ecosistemi la materia viene riciclata e l’energia fluisce. Individuare nelle attività umane un pericolo per gli equilibri ecologici. Comprendere che la biosfera è un sistema globale formato da tutti gli ecosistemi della Terra. ABILITA’ Pagina di 11 10 OBIETTIVI MINIMI Definire la biosfera nei suoi componenti Riconoscere un habitat naturale da uno artificiale Conoscere il ruolo dei produttori, dei consumatori e dei decompositori Considerare la biosfera come sistema integrato Individuare nelle attività umane un pericolo per gli equilibri ecologici Modulo 4 LA TERRA NELLO SPAZIO tipologia disciplinare OBIETTIVI UNITA’ 9: IL PIANETA TERRA COMPETENZE Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE La forma della Terra. I moti di rotazione e di rivoluzione e loro conseguenze. Le stagioni. L’orientamento. Il reticolato geografico: meridiani e paralleli. Latitudine e longitudine. I fusi orari. ABILITA’ Visualizzare nello spazio la Terra e collocare i suoi movimenti in un’ottica tridimensionale. Saper distinguere tra moti apparenti e reali. Dare una spiegazione del succedersi delle stagioni e del significato di equinozio e solstizio. Saper spiegare la diversa durata del dì e della notte nel corso delle stagioni. Saper localizzare la posizione di un punto sulla Terra utilizzando la latitudine e la longitudine. OBIETTIVI MINIMI Descrivere i componenti del Sistema solare. Elencare i moti della Terra e riconoscerne in alcuni eventi le conseguenze. Individuare la posizione di un punto sulla superficie terrestre a partire delle sue coordinate geografiche. Pagina di 11 11