Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica

Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica
Approccio al bambino con malattie
neuromuscolari
Malattie neuromuscolari : inquadramento
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Le malattie neuromuscolari possono
interessare tutti i singoli elementi
costitutivi dell’unità motoria,quindi:
Malattie primitive del muscolo
(miopatie )
Malattie della giunzione
neuromuscolare (miastenie )
Malattie del nervo periferico
(neuropatie )
Malattie del motoneurone
(atrofie spinali)
N.B. Le forme di più frequente riscontro sono le
miopatie e le atrofie spinali.
Miopatie primarie: inquadramento clinico
Le miopatie primarie possono essere inquadrate
punto di vista clinico in due gruppi:
Miopatie che si estrinsecano con insufficienza muscolare progressiva:
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Distrofia muscolare progressiva tipo Duchenne

Distrofia muscolare progressiva tipo Becker

Distrofie dei cingoli
Miopatie che si estrinsecano nei primi anni di vita con ipotonia:

Miopatie congenite strutturali
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Miopatie metaboliche

Distrofia muscolare congenita

Distrofia miotonica congenita
dal
Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD)
Forma clinica più frequente di malattia
muscolare, legata all’assenza della
distrofina, una proteina del citoscheletro.
Il gene della distrofina si trova sul
cromosoma X. I segni clinici derivano
dalla debolezza muscolare:
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Andatura anserina
Iperlordosi lombare
Manovra di Gowers
oppure dalla necrosi graduale progressiva
delle fibre muscolari poi rimpiazzate da
tessuto connettivo:
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Notevole aumento livelli sierici di CPK
Pseudoipertrofia dei polpacci
Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD): manovra di Gowers
Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD): Quadro bioptico e
pseudoipertrofia dei polpacci (la cicatrice è esito della biopsia)
a) reperto bioptico normale
b) quadro distrofico
a)
b)
Distrofia Muscolare di Becker (BMD)
• E’ anch’essa trasmessa come carattere recessivo legato al cromosoma X.
• Si tratta di una forma allelica alla DMD che consente una produzione
parziale di distrofina normale o alterata.
• I segni clinici, pur ricalcando la DMD, sono più lievi e, in qualche caso,
addirittura minimi, limitandosi alla pseudoipertrofia dei polpacci.
Distrofie Muscolari
o Distrofinopatie?
Schema delle proteine
della fibra muscolare
• In seguito alla individuazione dei geni della
fibra muscolare e dei loro prodotti proteici, si
è avuta la possibilità di una specifica
correlazione clinico-molecolare per molte
delle miopatie note.
• Per tale motivo le Distrofie di Duchenne e di
Becker sono oggi anche note col termine di
Distrofinopatie
•Le Distrofie dei cingoli, designate sulla base
della distribuzione dell’ipostenia, in molti casi
sono associate ad alterazioni di altre proteine
dette sarcoglicani e quindi sono note anche
come Sarcoglicanopatie
Sarcoglicani
Distrofina
Distrofie dei cingoli
Caratteristiche:
• Disordini genetici molto eterogenei
• Epoca di esordio variabile
• Fenotipo clinico : sia grave Duchenne-like sia lieve o intermedio
• Forme autosomiche dominanti (LGMD 1 A-C) o recessive (LGMD 2 A-E)
• Sono colpiti maschi e femmine
Atrofie Muscolari Spinali
Affezioni dovute a lesioni delle cellule delle
corna anteriori del midollo spinale
Tre tipi noti:
malattia di Werdnig-Hoffmann,
m. di Kukelberg-Welander
forma intermedia

Malattia di Werdnig-Hoffmann :
- esordio alla nascita o entro 3 mesi
- ipotonia e ipostenia gravi
- muscoli del volto risparmiati
- torace a campana
- fascicolazioni (specie alla lingua)
- areflessia osteotendinea
- exitus entro il primo anno di vita
Indagini di laboratorio e strumentali utili per la
diagnosi delle malattie neuromuscolari
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Dosaggio ematico degli enzimi
muscolari:
- creatina chinasi (CK)
- aldolasi
- lattato deidrogenasi (LDH)
Esame elettromiografico :
registra l’attività elettrica
dell’unità motoria.
Reperti caratteristici delle
miopatie:
- aumento incidenza media dei
potenziali polifasici
- diminuzione d’ampiezza del
pattern interferenziale
Indagini di laboratorio e strumentali utili per la
diagnosi delle malattie neuromuscolari
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Biopsia muscolare :
indispensabile per la
diagnosi delle miopatie
congenite strutturali e delle
distrofinopatie non dovute a
delezione
Test genetico per
distrofinopatie (PCR) :
fornisce la diagnosi in circa il
66% dei casi (da delezione
genica) rendendo superflui
l’esame elettromiografico e
la biopsia muscolare
Biopsia chirurgica a cielo aperto
Approccio multidisciplinare alle malattie
neuromuscolari
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Valutazione neurologica
Valutazione internistica (in particolare
cardiologica e pneumologica)
Valutazione neuropsicologica (Q.I.)
Valutazione fisiatrica
Valutazione ortopedica