MUTAZIONE Il termine mutazione, in genetica, si riferisce a cambiamenti trasmissibili del materiale genetico. Può riferirsi al cambiamento di una singola coppia di basi nella sequenza di un gene, oppure può coinvolgere interi corredi cromosomici (poliploidia). Le mutazioni possono essere spontanee (l’operatore non è in grado di stabilirne la causa) o indotte (provocate dall’intervento diretto dello sperimentatore). Si dicono mutazioni geniche o mutazioni alleliche, quelle che si riferiscono al cambiamento di un allele a un’altra forma, conservando le caratteristiche di ereditarietà mendeliana Tasso di cambiamento delle frequenze alleliche sotto la pressione di mutazione Qualunque sia il tipo di mutazione, per semplificare, si consideri la mutazione come “passaggio da una forma allelica a un’altra”, sia essa completamente nuova o preesistente. Si indica con A1 A2 la mutazione d’allele A1 verso la forma A2. Se il processo è reversibile si indica con A1 A2 Tasso di cambiamento delle frequenze alleliche sotto la pressione di mutazione Il tasso di mutazione si indica in genere con la lettera . Quindi A1 A2 indica che il tasso di mutazione dalla forma A1 alla forma A2 è . Se anche la forma A2 può mutare apprezzabilmente nella forma A1, si adopera la lettera A1 A2 Quando vi è reversibilità del sistema, si indica come A1 A2 Mutazione unidirezionale Cosideriamo il caso in cui la mutazione può avvenire in una sola direzione A1 A2 in una popolazione in cui le frequenze a una data generazione di partenza siano p0 e q0 rispettivamente per gli alleli A1 e A2 E’ chiaro che ad ogni generazione la frequenza dell’allele A1 diminuisce a favore di A2. Mutazione unidirezionale Alla prima generazione q' q0 p0 che può essere anche espressa come q' q0 1 q0 e p' p0 1 e p'' p' 1 Alla seconda generazione q'' q' 1 q' p0 1 1 p0 1 2 Mutazione unidirezionale Alla terza generazione q''' q'' 1 q'' e p''' p'' 1 p0 1 1 2 p0 1 3 Mutazione unidirezionale In generale, alla n-sima generazione pn p0 1 n e quindi, poichè qn 1 pn avremo qn 1 p0 1 n qn 1 1 q0 1 n Mutazione unidirezionale La mutazione unidirezionale è un meccanismo che tende a sostituire un allele con la sua forma mutante. Quando n è grande, pn tende a 0 Mutazione unidirezionale Conoscendo il tasso di mutazione possiamo calcolare il numero di generazioni n necessario a A2 a passare dalla frequenza iniziale q0 a una data frequenza qn. Infatti da qn 1 1 q0 1 n possiamo ricavare n 1 n 1 qn 1 q0 1 q0 1 qn 1 q0 1 qn n ln 1 ln 1 q0 1 n Mutazione unidirezionale ln 1 n 1 qn ln 1 q0 1 qn n ln 1 ln 1 q0 n 1 qn ln 1 q0 ln 1 Mutazione unidirezionale Esercizio Frequenza iniziale q0 dell’allele A2 uguale a 0.01. Tasso di mutazione A1 A2 uguale a 1/10000 (ossia 0,0001) Dopo quante generazioni l’allele A2 raggiunge una frequenza qn pari a 0,05? n 1 qn ln 1 q0 ln 1 quindi, sostituendo i numeri n 1 0.05 ln 1 0.01 ln 1 0.0001 0.95 ln ln 0.9596 0.0412 0 . 99 412 ln 0.9999 ln 0.9999 0.0001 Mutazione unidirezionale Esercizio Frequenza iniziale q0 dell’allele A2 uguale a 0. Tasso di mutazione A1 A2 uguale a 1/10000 (ossia 0.0001) Dopo quante generazioni l’allele A2 si avvicina alla condizione di fissazione? Cioè raggiunga una frequenza qn pari a 0.9999? In questo caso n 1 qn ln 1 q0 ln 1 ln 1 qn ln 1 quindi, sostituendo i numeri ln 0.0001 9.2103 ln 1 0.9999 n 92103 ln 0.9999 0.0001 ln 1 0.0001 Mutazione bidirezionale Consideriamo il caso in cui la mutazione può avvenire in entrambe le direzioni, cioè un allele può mutare a altra forma e la forma mutante tornare a quella ancestrale (retromutazione) A1 A2 in una popolazione in cui le frequenze a una data generazione di partenza siano p0 e q0 rispettivamente per gli alleli A1 e A2 In presenza di mutazione e retromutazione a un locus non vi è fissazione di una delle forme alleliche, ma si arriverà a una situazione di equilibrio. L’equilibrio sarà raggiunto quando si formeranno tanti alleli A2 per mutazione da A1, quanti alleli A1 per retromutazione da A2 Mutazione bidirezionale Se a una data generazione le frequenze degli alleli A1 e A2 sono rispettivamente p0 e q0, alla generazione successiva, per effetto della mutazione e della retromutazione si ottiene: q' q0 p0 q0 che espressa in termini di q q' q0 1 q0 q0 q' q0 q0 q0 questa può essere usata in termini più generali per calcolare il cambiamento tra la frequenza q di una generazione e la frequenza q’ della generazione successiva q' q q q Mutazione bidirezionale L’equilibrio verrà raggiunto quando la frequenza q rimarrà invariata tra una generazione e la successiva, cioè quando q qn qn 1 0 che può anche essere scritta in questo caso come q q'q 0 quindi q q q q 0 q 0 q q Mutazione bidirezionale Quindi riassumendo, in presenza di mutazione dell’allele A1 ad A2 con tasso e retromutazione da A2 ad A1 con tasso le frequenze di A1 e A2 all’equilibrio saranno qˆ e analogamente pˆ Mutazione bidirezionale Esercizio Frequenza iniziale p0 dell’allele A1 uguale a 0,35. Tasso di mutazione A1 A2 uguale a 1/10000 (ossia 0.0001) Tasso di mutazione A2 A1 uguale a 5/10000 (ossia 0.0005) Quali saranno le frequenze di A1 e A2 all’equilibrio? q̂ pˆ 1.0 10 4 q̂ 0.1667 4 4 1.0 10 5.0 10 5.0 10 4 p̂ 0.8333 4 4 1.0 10 5.0 10 Destino di una singola mutazione Se una mutazione compare in una popolazione, è necessariamente presente in un individuo allo stato eterozigote (è infatti una sola). • qual è la probabilità che la mutazione scompaia perché non trasmessa? • qual è la probabilità che venga trasmessa alla generazione successiva? • qual è la probabilità che aumenti di frequenza perché trasmesse due, tre o più copie? Destino di una singola mutazione Se le dimensioni della popolazione sono costanti nel corso delle generazioni, cioè se la media dei discendenti per coppia è uguale a due, allora la probabilità di osservare x discendenti da un incrocio di una coppia qualsiasi segue la distribuzione di Poisson e 2 2 x P x x! In particolare la probabilità di 0 discendenti è P 0 e 2 0.135 Destino di una singola mutazione La probabilità che da un incrocio Aa x AA venga trasmessa la mutazione a è a priori 1/2 per ogni figlio. Quindi, considerando che la coppia può avere 0, 1, 2, 3, …, n discendenti, la probabilità che la mutazione non venga trasmessa se la coppia non ha figli, è P 0 e 2 se una coppia ha un solo figlio; P 0 | 1 1 e 2 1 e 2 1! 2 2 1 se la coppia ha due figli 2 e 2 1 e 2 P 0 | 2 2! 2 2! 2 2 Destino di una singola mutazione In generale, se la coppia ha n figli, la probabilità che l’allele mutante non venga trasmesso alla progenie è n e 2 2n 1 e 2 P 0 | n n! 2 n! Destino di una singola mutazione La probabilità che una copia della mutazione venga trasmessa alla progenie ha la stessa probabilità che non venga trasmessa, infatti 1/2 AA Aa x AA 1/2 Aa quindi, se una coppia ha un solo figlio e 2 21 P 1 | 1 1! 1 1 e 2 2 se la coppia ha due figli; e 2 22 P 1 | 2 2! 2 2 1 e 2 1 2 Destino di una singola mutazione In se una coppia ha n figli, la probabilità di trasmettere una sola copia della mutazione è n n e 2n 1 e 2 P 1 | n n 1! n ! 1 2 2