IDENTIFICAZIONE DI UNA NUOVA MUTAZIONE IN POSIZIONE -52 (G->A) DEL BETA DIRECT REPEAT ELEMENT DEL PROMOTORE DEL GENE Β-GLOBINICO I. Asunis, V. Faa, A. Meloni, F. Incani, T. Tuveri, L. Saba, R. Puddu, P. Moi, M.C. Rosatelli Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologie, Università degli Studi di Cagliari Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia, CNR, Cagliari Servizio di Screening e Consulenza Genetica, P.O. Microcitemico, ASL8, Cagliari In questo lavoro descriviamo una nuova mutazione del promotore del gene β-globinico identificata in un soggetto sardo con normali indici eritrocitari, ma con livelli di HbA2 borderline (3,6%) e lieve sbilanciamento del rapporto biosintetico alfa/beta (1,27). Poiché il coniuge del probando era eterozigote beta-talassemico (βth 39/ β A) e si trovava in stato di gravidanza avanzata, il caso è stato ulteriormente approfondito. L’analisi di sequenza ha identificato una mutazione G->A, in posizione -52 dal Cap all’interno del Direct Repeat Element (DRE), un elemento regolatore situato a monte del TATA box. Allo scopo di definire il ruolo patogenetico della mutazione abbiamo eseguito studi d’espressione in vivo e in vitro e studi d’interazione DNA-proteine. Da tali studi è emerso che la mutazione non causa riduzione dell’mRNA β-globinico reticolocitario, mentre provoca una riduzione di circa il 50 % dell’attività del promotore β globinico in cellule MEL. Con esperimenti di supershift abbiamo dimostrato che il β-DRE è un sito di legame per Sp1 e che la mutazione -52 ne altera il legame. Il bambino, nato dalla coppia, eterozigote composto per le due mutazioni parentali, è all’età di sei mesi clinicamente asintomatico e presenta un quadro ematologico da portatore sano di beta talassemia, confermando quanto dimostrato in vitro. I nostri dati dimostrano che la mutazione -52 è un difetto lieve che quando associata ad un allele β° grave non produce un fenotipo patologico