Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Dipartimento di Salute Mentale – Azienda per i Servizi Sanitari n° 1 Triestina “VALORI DELLE PERSONE E…” IL RUOLO DEL SERVIZIO DI DIAGNOSI E CURA E LA SUA CONNESSIONE TERRITORIALE Cristina Brandolin Infermiera SPDC Trieste SPDC Una delle 6 UO del DSM, Ospedale Maggiore di Trieste 8 posti letto, 4 uomini – 4 donne 3 psichiatri Staff infermieristico: (16 inf. 7 donne, 9 uomini) 1 inf. Prof.le con funzioni di coordinamento 4 inf. Prof.li spec. Ass. psichiatrica 1 ass. sanitaria 6 inf. Prof. 4 inf. Gen. SPDC Interfaccia tra ospedale e territorio Aperto sulle 24 ore Lavora in stretto raccordo con il pronto Soccorso e con le altre Unità Operative del DSM Protocolli d’intesa che regolano le procedure di consulenza e presa in carico delle persone Obiettivo del Servizio di Diagnosi e Cura è di ridurre il più possibile la durata del ricovero ospedaliero, in linea con il principio di territorialità della cura Il ricovero presso l’SPDC (TSV o TSO) non può mai essere considerato alternativo o sostitutivo della presa in carico da parte del CSM di competenza Modello organizzativo di SPDC Opera in stretto collegamento con i CSM Permette alle persone, anche nelle situazioni più gravi, di mantenere i contatti con il proprio ambiente per un più agevole superamento della crisi Conferma la possibilità di evitare l’isituzionalizzazione ed il rischio di neomanicomialismo Il gruppo di lavoro è composto da operatori che hanno già fatto esperienza presso altri Servizi del Dipartimento di Salute Mentale e hanno fatto proprio il modello di lavoro in équipe multidisciplinare in ambito territoriale. SPDC Pronto soccorso psichiatrico attivo sulle 24 ore Un medico in sede durante il giorno, un medico reperibile h 20-8 per SPDC e CSM Tre infermieri e un medico h 8-20 Due infermieri e un medico reperibile h 20-8 Reperibilità infermieristica notturna Reperibilità medica festiva Funzioni e Compiti SPDC Regolamento del DSM del 28/12/1995 Osservazione e primo intervento e nei casi in cui non sia possibile mettere in atto idonee misure extraospedaliere, trattamenti sanitari in condizioni di degenza ospedaliera, volontari e/o obbligatori di concerto con il competente servizio territoriale o su richiesta espressa dallo stesso Funzioni e Compiti SPDC Consulenza psichiatrica per domande afferenti ai Servizi di Pronto Soccorso degli ospedali Generali o per richieste provenienti dalle UUOO ospedaliere cui non possono assolvere i CSM Osservazioni e trattamenti disposti dall’A.G. per imputati o detenuti da sottoporre a perizia psichiatrica o che necessitano di inquadramento diagnostico e trattamento Funzioni e Compiti dell’SPDC Nell’area dell’Emergenza psichiatrica pervenuta all’ospedale, spetta all’SPDC il coordinamento dei rapporti con i CSM territoriali, il Pronto Soccorso e le altre UUOO ospedaliere, il Comune, le diverse Agenzie dell’emergenza e dell’ordine pubblico Funzioni e Compiti dell’SPDC Uno specifico protocollo tra SPDC e Pronto Soccorso ospedaliero è stato concordato alla fine del 2003 ai fini di regolamentare le modalità di invio per consulenza, osservazione ed eventuale ricovero, di tutti i casi di acuzie psichiatrica Funzioni e Compiti dell’SPDC Per quanto attiene alle consulenze richieste dalle altre UUOO ospedaliere, queste vengono di norma eseguite dai CSM territoriali quando non urgenti e dall’SPDC nel caso abbiano caratteristiche di urgenza SPDC/CSM Ricorso in prima battuta in casi particolari: Per le emergenze notturne(CSM non fanno accoglienza di notte dopo le 20 salvo casi eccezionali), si trattiene la persona in “osservazione” finchè gli operatori del CSM competente per territorio non prendono contatti con lei all’SPDC (in genere in meno di 24 ore) SPDC/CSM Quando c’è un coinvolgimento della forza pubblica ed elevata resistenza del paziente a recarsi al CSM Comorbidità di condizioni organiche per cui è opportuna una valutazione medica e specialistica ospedaliera Invio in SPDC Per consulenza del PS (dimissione, osservazione, ricovero dopo 24 ore) Per TSO (ricovero immediato), stabilito dai CSM Ospitalità notturna utenti CSM, appoggio Ser.T Generalmente accesso in PS, poi invio per consulenza in SPDC decisa dal medico astante Identica procedura anche per accesso in ospedale con 118 e forze dell’ordine Diagnosi di invio dal PS Disturbi psicotici 60% Etilismo acuto 13% Demenza e disturbi psicorganici 8% Disturbi non psicotici della sfera affettiva 15% Disturbi di personalità e altre diagnosi 4% Tipologia utenza Stati ansiosi, somatizzazioni d’ansia, attacchi di panico…. Sindromi depressive (con o senza idee autolesive) Confusione mentale (con o senza idee persecutorie), demenza nell’anziano Ideazione delirante senza agitazione psicomotoria con richiesta autonoma di aiuto Tipologia utenza Crisi acute: tutte le situazioni in cui l’individuo arriva al servizio in uno stato di agitazione psicomotoria (psicosi acuta, tentamen, etilismo acuto…), accompagnato dalle agenzie dell’emergenza (118, 113, 112) con o senza familiari e personale sanitario del CSM Chi accede all’SPDC? Persone nuove ai Servizi che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età Persone con precedenti contatti Utenti del CSM su richiesta del Centro stesso (carenza p.l. o utente di difficile gestione) Utenti di servizi che non prevedono attualmente l’ospitalità notturna (Ser.T) o, in alcuni casi, pazienti di difficile gestione per i reparti ospedalieri Modulistica Sistema Informativo A ogni accesso viene compilato un modulo apposito dove sono riportati: Data e ora di entrata in reparto, data e ora di uscita Dati anagrafici, scolarità, condizione lavorativa, motivi del contatto e sua risoluzione (invio a casa,… invio al mmg, invio al CSM …) Modulistica Sistema Informativo Medico compila la parte inerente: orientamento diagnostico,diagnosi ICD10,consulenza, intervento terapeutico effettuato,esito dell’intervento Infermiere compila una parte del modulo e segna sul registro progressivo i dati anagrafici Una copia della consulenza specialistica ritorna al PS, una rimane in SPDC allegata al foglio di accoglimento Ogni contatto viene riportato anche sul registro dell’SPDC Bassa soglia di accesso (no liste d’attesa, accesso diretto per consulenze urgenti richieste dal mmg) Accoglienza (non ci sono limiti nell’orario di visita diurno) Porta aperta (risorse umane/relazionali) No contenzione meccanica Lavoro per obiettivi in coordinamento con il CSM di riferimento e/o Distretto, altri Servizi. Contatti SPDC 2005 Contatti : circa 2000 all’anno, 1960 nel 2005 ESITO: 19% invio a casa dopo colloquio 25% invio a casa dopo colloquio con consiglio di contattare il CSM 31% invio al CSM ¼ dei contatti si risolve con l’invio ad altri servizi sanitari o agenzie INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO 28% area dei disturbi psicotici (254 persone, circa 1/3 contatti) F20-F29 – ICD-X 23% area delle sindromi ansiose (216 persone) F40-F48 – ICD-X 2005 177 persone accolte e ricoverate presso l’SPDC prima del contatto con il CSM, anche in TSO (6) 17 persone in TSO nel DSM di Trieste nell’anno 2005 per 206 giornate di ricovero complessive 2005 In provincia di Trieste: 7 persone ricoverate in TSO ogni 100.000 abitanti (valore medio italiano: 20) 85 giornate di ricovero in TSO ogni 100.000 abitanti (valore medio italiano: 219) Num. utenti sottoposti a T.S.O a Trieste negli anni 1996-2004 40 35 35 30 26 28 27 24 23 25 17 20 16 14 15 10 5 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 18 15 14 12 10 12 11 10 9 9 7 6 6 6 3 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Tasso annuo di TSO nella popolazione di Trieste (x 100.000 ab.) Tasso ricoveri annui in T.S.O./10.000 ab. ( Progres-Acuti) < 2,0 > 2,1; < 2,9 > 3,0 Media : 2,4 Presenza di mezzi di contenzione nelle strutture psichiatriche italiane (Progres -Acuti) 90 80 78,4 70 60 % 50 40 30 21,6 20 10 0 SI NO