Seguì corsi di medicina e teologia con
risultati poco esaltanti tuttavia era un
eccellente raccoglitore e studioso di
scienze naturali e insetti in particolare
 Poco dopo la laurea gli si offri di
partecipare come gentiluomo di
compagnia del capitano della nave
Beagle

In molti libri di testo leggerete che
Darwin era il naturalista di bordo della
Beagle
 Non è esattamente così
 Le navi da guerra inglesi con compito di
esplorazione avevano a bordo un
medico il cui ruolo era anche quello di
naturalista
 L’equipaggio della Beagle aveva già un
naturalista a bordo

Nelle navi inglesi l’ammiraglio aveva solo
rapporti formali con l’equipaggio
 Se voleva avere rapporti amichevoli
doveva ospitare a sue spese un
gentiluomo di alta società suo pari
 Solo una persona interessata ad
esplorare il mondo poteva accettare di
fare un lungo viaggio
 Per questo la scelta è caduta su un
giovane naturalista di buona famiglia

Tenerife Canarie
Il 27/12/1831 la Beagle parte per un
lungo viaggio il cui scopo lo studio
geografico delle coste de Sudametrica
 Tocca le isole Canarie e le isole di
Capoverde e approdò in Brasile
 Inizia a collezionare esemplari di animali
e piante
 Esplora la foresta tropicale e il
Sudamerica via terra fino a Buenos Aires

Visita molti bacini sedimentari ricchi di
fossili
 Nel 1834 la Beagle parte da Buenos Aires
verso le Falkand per poi superare lo
Stretto di Magellano
 Visita il Cile e il 20 febbraio del 1835
assiste al terremoti che distrusse Valdivia
 Visita le Ande e ha modo di costatare
che gli animali della costa orientale del
Sudamerica sono diversi da quelli della
costa occidentale
 Terremoto Cile

Le Galapagos
Il 15 settembre 1835 fa rotta per le isole
Galapagos dove rimare per circa un
mese
 Qui rimase particolarmente colpito dalla
diversità degli animali che abitavano
ciascuna isola
 In particolare ciascuna isola aveva
specie di fringuelli e tartarughe
caratteristici

Il rientro
Tocca Thaiti, la Nuova Zelanda,
Australia, Sumatra e le isole Mauritius
 Passa il capo di Buona Speranza e
rientra in Inghilterra il 20 ottobre del 1836

Un viaggio di esprerinza
Il viaggio non produsse rivoluzioni
particolari nel pensiero di Darwin ma
inserì alcuni dubbi nelle sue certezze
 Alla partenza e al ritorno era ancora un
sostenitore del creazionismo
 La sua attività si limitava ad osservare,
raccogliere, catalogare spedire
esemplari in patria
 Tuttavia lo studio popolamento delle
isole iniziò a mettere qualche germe del
dubbio che poi diete i sui frutti

Gli atolli
Bisogna calarsi nel clima dell’epoca
 Darwin parte come geologo pertanto
non sorprende che molte descrizioni che
riporta siano di carattere geologico
 Dal viaggio riporta osservazioni che lo
porteranno a sviluppare una teoria sulla
formazione degli atolli corallini ancora
oggi accettata

Lyell e l’attualismo
Darwin porta con se il primo volume
appena uscito dei principi di geologia di
Lyell e riceve il secondo volume durante
il viaggio
 In essi Lyell riprende e rielabora le teorie
di Hutton
 Darwin utilizza l’attualismo per spiegare
la formazione degli atolli corallini

Charles Lyell
La genesi degli atolli
Darwin spiega la formazione degli atolli
ipotizzando la presenza di in isola in lento
spofondamento
 Dapprima i coralli formano una scogliera
 Poi si passa allo stadio di isola con
laguna e barriera corallina
 Infine l’isola risulta completamente
sommersa ma i coralli continuano a
circondarla formando un atollo

Le opere di Darwin
Il viaggio di un naturalista
intorno al mondo
Quando Darwin rientra in patria era
diventato un naturalista famoso ed
apprezzato dai colleghi
 Trasforma i suoi appunti in un bellissimo
libro “Viaggio di un naturalista intorno al
mondo”
 Questo divenne in breve tempo un
successo editoriale

La riflessione


1.
2.
La riflessione su questa esperienza di
viaggio fu fondamentale per la
maturazione del pensiero di Darwin
Particolare importanza ebbero due
constatazioni
La successione il cambiamento delle
faune con la variavione della latitudine
e degli ambienti
Il popolamento delle isole
I fringuelli delle Galapagos
La fauna delle Galapagos è particolare
per ogni isola
 Nelle varie isole i fringuelli si distinguono
per la forma del becco diversa in
funzione della loro alimentazione dovuta
alle risorse presenti sulle isole (insetti,
semi, semi col guscio duro ecc.)
 La forma di questi becchi è funzionale
per le risorse disponibili
 Sono diventati un classico della biologia
moderna

La spiegazione

1.
2.
3.


Darwin suppose che:
In passato un singolo gruppo di fringuelli
appartenenti ad una medesima specie
doveva essere arrivato alle Galapagos
Successivamente su ciascuna isola
dovevano essersi prodotte delle varietà
Da ciascuna varietà col tempo doveva
essersi originata una nuova specie
Problema: come poteva avvenire ciò?
 è compatibile col lamarkismo?
L’origine delle specie 1859
Fornisce prove a sostegno dell’evoluzione
 Non utilizza la parola evoluzione perché alla
sua epoca era legata a un’altra teoria
biologica perciò parla di “origine comune
modificata”
 Nella sua opera Darwin cerca di dare una
spiegazione al disegno degli organismi, alla
loro complessità e alla loro diversità come
risultato di processi naturali
 Il processo principale che agisce è la
“selezione naturale” ma come ci arriva?

La lotta per l’esistenza
Darwin fu ispirato delle teorie di Thomas
Malthus
 Malthus sosteneva che mentre le
popolazioni umane crescono in
progressione geometrica le risorse
crescono il progressione aritmetica
 Questo scatenerà una competizione per
il cibo all’interno della specie umana per
procurarsi terre da coltivare, cibo e
acqua

Darwin applica questo concetto al
mondo vivente introducendo il concetto
di “lotta per l’esistenza”
 Gli organismi competono
continuamente per le risorse naturali
 Se non sono in grado di ottenere risorse
sufficienti muoiono e non lasciano
discendenza
 Ha introdotto fatti nuovi?
 Ha reinterpretato fatti noti con un
concetto nuovo

La selezione artificiale
Gli allevatori ottenevano varietà particolari
di piante e animali attraverso incroci
selettivi
 Per ottenere piccioni con un gozzo grosso si
incrociavano fra loro piccioni con un gozzo
più pronunciato del normale
 Proseguendo gli incroci selettivi per diverse
generazioni si ottenevano varietà col gozzo
grosso
 Questo prende il nome di “selezione
artificiale”

La selezione naturale
Gli organismi che casualmente nascono
con caratteristiche più adatte
all’ambiente in cui vivono hanno
maggiori possibilità di sopravvivere e
riprodursi
 La generazione successiva eredita
queste caratteristiche in misura
maggiore delle altre
 La percentuale di queste caratteristiche
aumenta all’interno della popolazione

Col tempo le caratteristiche
vantaggiose diventano predominanti
all’interno della popolazione
 Questa teoria prese il nome di teoria
dell’evoluzione per selezione naturale
 Le variazioni adatte all’ambiente si
diffondono
 Quelle dannose vengono eliminate

Disegno e selezione


1.
2.
Il disegno degli organismi è emerso in
modo graduale e cumulativo
Il disegno è dovuto a:
gli ambienti che sono sempre in
trasformazione
Variazioni disponibili al momento
Darwin e il creazionismo
La teoria fu osteggiata aspramente dai
creazionisti perché osteggiava quella
del progetto divino
 Veniva completamente ribaltato il
concetto di San Tommaso sull’ordine e la
funzionalità della natura basata sul
progetto divino e quindi della sua prova
dell’esistenza di Dio basata sull’ordine
naturale

Il ritardo di Darwin
Darwin iniziò a lavorare alla sua teoria
nel 1836 e per questo scrisse diversi
taccuini e due bozze l’ultima delle quali
nel 1844
 Diete disposizione che quest’ultima fosse
pubblicata in caso di una sua prematura
scomparsa
 L’origine delle specie vide la luce solo ne
1859, 15 anni dopo

Perché
Esula dal nostro compito affrontare il
perché ma questo ci fa capire come fosse
diversa la scienza del 1800 da quella di
oggi
 Oggi un articolo va pubblicato al più presto
possibile
 La versione più semplice è che
consapevole del valore rivoluzionario della
sua opera Darwin volesse essere al sicuro
da eventuali critiche e prepararsi ad una
adeguata difesa

Russel Wallace
Giunse in modo indipendente alla
selezione naturale
 Nel 1858 inviò un suo manoscritto a
Darwin
 Ecco come lo commentò “se Wallace
avesse avuto in mano la bozza del mio
manoscritto non avrebbe potuto farne
una sintesi migliore”

Biografia
Un compendio del saggio del 1844 e lo
scritto di Wallace furono letti in una
riunione della Linnean Society il 1° luglio
del 1858
 A Wallace non interessava il disegno ma
la tendenza delle specie ad allontanarsi
dal tipo originario
 Wallace pensava che l’evoluzione fosse
un progresso cosa che Darwin rifiutava

La rivoluzione darwiniana
Dopo Darwin la biologia, come la fisica e la
chimica e la geologia, diventa qualcosa di
completamente comprensibile dalla mente
umana senza ricorrere a cause
sovrannaturali
 Il grande successo di Darwin fu quello di
mostrare come la complessa funzionalità
degli esseri viventi sia spiegabile con
processi naturali (selezione naturale)senza
chiamare in causa un creatore o un altro
agente esterno

Una sola teoria o 5?
Dall’analisi accurata del pensiero di
Darwin si evince che le teorie che
propose furono 5
1. Evoluzione in quanto tale: al mondo
creato Darwin contrappone una natura
in perenne divenire
2. Discendenza comune: tutti i gruppi di
organismi sarebbero discesi da un
antenato comune

3) La moltiplicazione delle specie: essa
suppone che le specie si moltiplichino
sia suddividendosi in specie figlie per
divergenza sia con popolazioni
fondatrici
4) La gradualità dell’evoluzione: il
cambiamento evolutivo ha luogo
attraverso il mutamento graduale delle
popolazioni e non per comparsa
improvvisa
5) l’evoluzione tramite selezione naturale:
Non tutte sono state accettate, alcune
solo nel 1930
Fatto 1: le popolazioni hanno un
potenziale di crescita esponenziale
(superfecondità: una coppia fa molto di
più di 2 figli)
 Fatto 2: le popolazioni sono stabili (molti
di questi figli quindi muoiono)
 Fatto 3: Le risorse in natura sono limitate
(ci sono molte meno risorse di quelle
che sarebbero necessarie)

Deduzione 1: c’è una lotta per
l’esistenza fra i vari individui di una stessa
specie e fra questi e individui di altre
specie
 Fatto 4: gli individui sono unici (non c’è
un individuo uguale all’altro perciò c’è
variabilità fra gli individui)
 Fatto 5: la maggior parte delle variazioni
presenti negli individui è ereditabile

 Fra
gli individui si assiste ad
una sopravvivenza
differenziale dovuta all’azione
della selezione naturale
Questo
fatto determina
attraverso molte
generazioni l’evoluzione
delle specie
A questo punto bisogna fermarci: Darwin
non aveva una teoria valida sulla
trasmissione dei caratteri dai genitori ai
figli ne di come potesse mantenersi la
variabilità specie
 Occorrerà occuparci di un suo
contemporaneo che in un monastero
stava eseguendo esperimenti di questo
tipo: George Mendel
 Il genio di Darwin
