Prima e dopo la teoria di Darwin Linneo (naturalista svedese 1707-1778): nel 1751 pubblicò Philosophia botanica dove affermava che le specie, create in forma eterna e immutabile secondo un progetto divino (creazionismo fissista). Buffon (naturalista francese 1707-1788) pensava che tutti gli esseri viventi derivassero dagli stessi antichissimi antenati. Nel 1780 ipotizzò che la Terra avesse 70000 anni quando invece l’idea prevalente era quella di una Terra creata circa nel 4000 a.C. (Il primate della Chiesa d’Irlanda, J. Ussher, basandosi sulle cronologie dell’Antico Testamento, nel 1650 scrisse un trattato nel quale riteneva che il mondo era stato creato a mezzogiorno del 23 ottobre del 4004 a.C.). Hutton (geologo scozzese 1726-1797) formulò il cosiddetto Principio dell’attualismo secondo il quale la Terra sarebbe stata modellata e trasformata da processi lenti e graduali (es erosione, deposito dei sedimenti etc.) che agivano in passato e che agiscono anche nel presente. Inoltre affermava che la Terra avesse una storia molto lunga. Lamarck (studioso francese 1744-1829) pubblica nel 1809 (anno in cui nasce C. Darwin) la sua teoria evoluzionistica basata sul principio dell’uso e del non uso, sull’ereditarietà dei caratteri acquisiti e sull’esistenza di un impulso inconscio che spinge gli esseri viventi verso una maggiore complessità. Cuvier (paleontologo francese e fondatore dell’anatomia comparata 1769-1832) tenace oppositore dell’evoluzione; sosteneva che la scomparsa della maggior parte delle specie esistenti sulla Terra era da attribuirsi a grandi e periodiche catastrofi (es. il diluvio universale). Secondo Cuvier gli organismi viventi erano i sopravvissuti delle catastrofi, però evitava di rispondere alla domanda riguardante l’origine degli organismi che apparivano dopo le estinzioni, era propenso a credere che provenissero da luoghi sconosciuti. La sua teoria non spiegava né come mai la maggior parte dei fossili fosse costituita da animali acquatici, i quali, ovviamente non potevano essere annegati durante il diluvio né il fatto che non sono stati mai trovati negli strati più profondi e più antichi fossili delle specie attuali. Lyell (geologo inglese 1797-1875) perfezionò le idee di Hutton e si opponeva alla teoria delle catastrofi. Contribuì a fondare una nuova scienza: la stratigrafia e sostenne il principio dell’attualismo e l’idea del gradualismo cioè i mutamenti della crosta terrestre sono il risultato di processi estremamente lenti che devono aver operato per tempi molto lunghi. Malthus (economista inglese 1766-1834) nel suo trattato del 1798 sosteneva che le risorse della Terra sarebbero presto diventate insufficienti per il sostentamento dell’umanità, poiché l’incremento della popolazione umana segue un ritmo molto più rapido di quello della produzione alimentare. Wallace (naturalista inglese 1823- 1913) nel 1858 inviò un manoscritto a Darwin in cui sintetizzava quanto aveva appreso nelle sue osservazioni in Amazzonia e nell’arcipelago malese esponendo un concetto di selezione naturale simile a quello a cui stava lavorando lo stesso Darwin. Darwin (naturalista inglese 1809-1882), il 1 luglio 1858, diede la propria comunicazione (riguardo all'Origine delle specie per selezione naturale) alla Linneian Society; insieme fu letta anche una comunicazione di Wallace che Darwin aveva ricevuto, in cui Wallace aveva esposto la formulazione di una sua teoria sull' origine della specie, da lui sviluppata indipendentemente, con molti punti in contatto con quella di Darwin. Nel 1859 viene pubblicato il libro “L’origine delle specie per selezione naturale”. Mendel (monaco e biologo nato a Heinzendorf che all’epoca era in Austria ora è nella Repubblica Ceca 1822-1884) nel 1864 scopre le leggi della genetica che verranno prese in seria considerazione solo 40 anni più tardi. Nel 1947 si tenne un congresso a Princeton “Genetica, paleontologia ed evoluzione” in cui fu sancita una profonda ed ampia convergenza di zoologi, paleontologi e genetisti sui meccanismi fondamentali attraverso cui si svolge l’evoluzione. La nuova teoria ampliava quella darwiniana in base alle nuove scoperte in campo biochimico, genetico e paleontologico però conservava i principi fondamentali e fu chiamata Teoria sintetica dell’evoluzione. Tra i fondatori ricordiamo Mayr, Simpson, Stebbins e Dobzhansky. Dobzhansky affermava: “In biologia niente ha senso se non in chiave evolutiva”. Negli anni settanta Eldredge, Stanley e Gould hanno proposto la teoria degli equilibri punteggiati che non si contrappone alla teoria sintetica dell’evoluzione ma offre ulteriori precisazioni e apre nuovi indirizzi di ricerca. N. B. studiare anche sul libro perché questa è solo una scheda riassuntiva