Vdd Specchio cascode low-voltage Per limitare la caduta di tensione sullo I1 specchio, ovvero eliminare il compromesso tra accuratezza e output swing, abbiamo studiato la rete di polarizzazione del circuito cascode illustrata in figura. Abbiamo anche stabilito che M1 e M2 funzionano in saturazione se l’overdrive su M2 è inferiore ad una soglia Rimane da introdurre un’ulteriore ramo di polarizzazione per la generazione della tensione Vb b M2 NMOSEN W,L M1 NMOSEN W,L Caratteristica di trasferimento La caratteristica di trasferimento, confrontata con quella di uno specchio cascode semplice, mostra l’assenza della zona in cui uno solo dei due mosfet era in zona di triodo. Infatti, essendo polarizzati alla Vds minima, i dispositivi entrano simultaneamente in zona di triodo e rendono così minima la spesa in termini di caduta di tensione sullo specchio La tensione Vb, che deve garantire gli overdrive dei mosfet di uscita ed anche la soglia del mosfet cascode, la si genera con un ulteriore ramo di autopolarizzazione Vdd Generazione di Vb I1 M3 NMOSEN W,L Sul mosfet M1 la tensione VDS=VGS M2 NMOSEN W,L Sul mosfet M2 la tensione VDS<VGS dal momento che va tenuta in conto anche la caduta su M3 M1 NMOSEN W,L (continua) M3 in maniera che la sua VGS=VDS sia circa pari a VT (come?) In questo modo M2 è polarizzato al bordo della zona di pinch-off e si ha: Vdd In particolare si dimensiona I1 M3 NMOSEN W,L Vb = Vgs2 - VTH + Vgs1 = Vgs2 - VTH + Vgs1 - VTH + VTH Vov 2 Vov1 Vb M2 NMOSEN W,L M1 NMOSEN W,L Il circuito complessivo Lezione IX Amplificatori differenziali Premessa Nel corso di Elettronica analogica avete appreso le modalità di funzionamento ad ampi e piccoli segnali dell’amplificatore differenziale realizzato con mosfet. Ne conoscete le versioni a carico resistivo e carico attivo (specchio di corrente) Avete anche usato il circuito differenziale come elemento fondamentale per la realizzazione di un amplificatore operazionale CMOS Con queste basi, svilupperemo l’analisi di questo circuito con una maggiore attenzione riguardo ai criteri di progettazione e dimensionamento dei mosfet Amplificatore Differenziale con carico resistivo Carico resistivo Analisi ad ampi segnali La tensione differenziale di ingresso è data dalla differenza tra le tensioni gate-source di M1 e M2 Vin1 Vin 2 Vgs Vgs 2 Analisi ad ampi segnali Se M1 e M2 sono polarizzati in pinch-off possiamo scrivere le note equazioni delle correnti e risolverle per Vgs1 e Vgs2 2 1 W I D1 nCox Vgs1 VTH Vgs1 2 L 1 I D2 2 1 W nCox Vgs 2 VTH Vgs 2 2 L 2 2 I D1 VTH W nCox L 1 2I D 2 VTH W nCox L 2 … Sottraendo entrambi I membri, possiamo quindi valutare la tensione differenziale di ingresso in funzione della corrente di drain di M1 e M2 Vin1 Vin 2 2 I D1 2I D2 W W nCox nCox L 1 L 2 … Il nostro scopo è di valutare le correnti in funzione della tensione differenziale. Eleviamo quindi al quadrato entrambi I membri Vin1 Vin 2 2 2 I 2 I D 1 D2 W W n Cox n Cox L 1 L 2 2 (continua) Se M1 e M2 sono uguali e sviluppiamo il secondo membro 2 I D1 I D 2 I D1I D 2 2 I D1 2I D 2 I D1I D 2 2 W W nCox W W W nCox nCox nCox L 1 L 2 L 1 L 2 L Ricordando che I SS I D1 I D 2 1 2 W nCox Vin1 Vin 2 2 I SS I D1I D 2 2 L In definitiva Possiamo quindi scrivere le due equazioni che legano le correnti di drain alla tensione differenziale di ingresso e che, risolte, forniscono la caratteristica di trasferimento per ampi segnali del nostro amplificatore differenziale 1 2 W nCox Vin 2 I SS I D1 I SS I D1 2 L 1 2 W nCox Vin 2 I SS I D 2 I SS I D 2 2 L Caratteristica di trasferimento Zona di funzionamento lineare 55uA I(M2) I(M1) 50uA 45uA 40uA 35uA 30uA 25uA 20uA 15uA 10uA 5uA 0uA -500mV -300mV -100mV 100mV 300mV 500mV (continua) E’ anche utile vedere a quale tensione Vgs si mettono a lavorare M1 e M2 se ΔVin=0 2 I SS I SS 1 W nCox Vgs VTH 1,2 Vgs VTH 2 2 W L nCox L I SS Vgs VTH W nCox L Ancora ricordiamo che l’amplificatore differenziale con carico resistivo guadagna come un equivalente stadio a source comune Risposta al modo comune Il circuito in figura rappresenta un AD in configurazione di modo comune La polarizzazione viene effettuata attraverso un generatore di corrente di cui, a piccolo segnale, consideriamo la sola resistenza differenziale di uscita Vogliamo determinare il guadagno di questo stadio Mezzo circuito equivalente La simmetria del circuito ci consente di analizzarne solo la metà La corrente di polarizzazione si dimezza mentre la resistenza di uscita del generatore di corrente deve raddoppiare Il guadagno di questo stadio è dato da: Av RD 1 W 2 n Cox L I SS 2 2 RSS Esempio Supponiamo che Rss sia scelto in maniera da garantire una corrente di polarizzazione dello specchio pari ad 1 mA. Se (W/L)=20/0.5, μnCox=50uA/V2, VTH=0.6V e VDD=3V Qual è il minimo valore di modo comune che garantisce una caduta su Rss pari a 0.5V? Determinare Rd che impone un guadagno differenziale pari a 5 Cosa succede al circuito se il valore di modo comune aumenta di 50 mV? (a) Dal momento che su Rss devono cadere 0.5V il valore di Rss è pari a 1mA/0.5V=500Ω Per avere su Rss una caduta di 0.5V si deve avere che: I SS 1 2 W nCox VCM 0.5 VTH 0.5mA 2 2 L I SS 1 2 6 50 10 50 VCM 0.5 0.6 0.5mA 2 2 VCM 0.5 0.6 2 0.4 VCM 0.63 0.5 0.6 1.73V (b) Il guadagno è dato da: W Av g m RD 2nCox L I SS RD 2 2 50 106 50 0.5 103 RD se Av 5 R 3.16k Il livello di continua sui nodi di uscita è dato da Vout Vdd Rd I d 1.42V (c) Se il valore di modo comune aumenta di 50mV, anche il valore del potenziale di source dovrà variare di conseguenza e quindi i dispositivi vedranno ridotta la loro tensione Vds Di conseguenza i due mosfet si avvicinano alla zona di triodo Amplificatore asimmetrico Le variazioni di modo comune risultano essere molto dannose rispetto all’amplificazione di modo differenziale se, come è nella realtà, i due rami del differenziale non sono proprio uguali Supponiamo ad esempio che R1=Rd e R2=Rd+ΔRd e che il differenziale sia polarizzato con un generatore la cui impedenza di uscita è proprio Rss (continua) Si avrà: Vout1 RD 1 RSS 2 gm Vout1 Vout 2 VCM ; RD RD RD 1 1 R RSS SS 2g 2 gm m Vout 2 RD RD VCM 1 RSS 2 gm 2 g m RD VCM VCM 1 2 g m RSS Ovvero nasce una componente di modo differenziale in risposta ad un segnale dei modo comune!! (continua) Anche differenze tra i mosfet, che si manifestano come differenze di gm, portano a segnali differenziali dovuti a componenti di modo comune. E’ possibile provare che: Vout1 Vout 2 gm RD ACM DM VCM 1 2 gm1 gm 2 RSS Guadagno di conversione CM-DM Definizione Si definisce rapporto di reiezione di modo comune, o anche CMRR, il rapporto tra l’amplificazione di modo differenziale e l’amplificazione di conversione da modo comune a modo differenziale dovuta alle asimmetrie del circuito CMRR ADM ACM DM