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Nell'antica Grecia erano i giochi pubblici che si svolgevano con cadenza quadriennale presso il santuario di
Zeus a Oli mpia. Oli mpia era considera ta sacra e inviolabile; divenne un centro privilegia to e le feste
olimpiche costi tuirono addiri ttura la base del sistema cronologico ellenico: si ricordavano gli avveni menti in
base alle gare e ai loro vinci tori. Si correva il diaulo, o doppio stadio, il dolico, corsa di resistenza, si
pra ticava la lotta e il penta thlon che comprendeva: lancio del disco, del giavellotto, corsa dello stadio, sal to
in lungo e lotta; consacrava il vero protagonista dei giochi, il cui fisico meglio espri meva l’ideale greco di
forza e armonia. Furono soppresse dall'impera tore Teodosio nel 393. Il barone franc ese Pierre de
Coubertin su ispi razione degli antichi giochi olimpici, fece rinascere le Oli mpiadi, come segno di fratellanza
e pace. L'emblema dei giochi oli mpici, inaugurato nelle oli mpiadi del 1920, è costi tui to da 5 cerchi di colore
diverso (uno per ogni continente) intreccia ti su fondo bianco. Nel 1932, a venti sei anni, in piena depressione
economica acquistò navi mercantili a prezzi bassissi mi, e fondò un i mpero a ma toriale che continuò a
prosperare; formò una delle più potenti flotte di petroliere d el mondo e nel 1957 fondò la compagnia aerea
Olympic Airways. Presente sul jet set internazionale, incontra Maria Callas e a bordo del suo panfilo il
“Cristina” scoppia la passione per la giovane soprano. Nel 1964 inizia a corteggiare Jacqueline L. Bouvier,
vedova del presidente a mericano Kennedy, che sposa nel 1968. Il 23 gennaio del 1973 un i mmenso dolore lo
colpisce: Alessandro, l’unico figlio maschio muore in un incidente aereo.
A controllare la poleis erano in genere gli uomini di poche famiglie nobili di grandi
proprietari terrieri: una ristretta aristocrazia dominava sul popolo (demos in
greco), formato da contadini, commercianti, artigiani. All’interno della città vi
erano spesso contrasti tra il partito aristocratico, che sosteneva il potere della
nobiltà, e quello democratico, che difendeva i diritti del popolo. Spesso i nobili
erano costretti a rinunciare ad una parte del proprio potere in favore degli uomini
del popolo, il cui intervento era necessario in guerra: i piccoli proprietari, infatti,
combattevano come fanti (opliti), accanto alla nobiltà a cavallo. Tra queste città
aristocratiche era considerata anche Sparta, la più potente polis del
Peloponneso. Qui vi era una situazione complessa, perché accanto ai cittadini
spartani (gli spartiati), che erano in minoranza, vi erano i discendenti delle
popolazioni che abitavano la regione prima dell’arrivo degli spartani. Nei grandi
centri commerciali, come Atene, commercianti e artigiani erano molto numerosi e
spesso accumulavano grandi ricchezze: essi non accettavano di essere esclusi dal
governo della città, dato che le decisioni prese riguardavano direttamente le loro
attività, ed appoggiavano le richieste di una maggiore democrazia. Tra tutte le
città greche, quella in cui il popolo riusciva a partecipare pienamente al governo
della polis fu Atene. Le decisioni d’interesse comune venivano prese da
un’assemblea di cittadini, qualunque fosse la loro condizione sociale; ne erano
però escluse le donne, che in Grecia non partecipavano mai alla vita politica.
A controllare la poleis erano in genere gli uomini di poche famiglie nobili di
grandi proprietari terrieri: una ristretta aristocrazia dominava sul popolo
(demos in greco), formato da contadini, commercianti, artigiani. All’interno
della città vi erano spesso contrasti tra il partito aristocratico, che sosteneva il
potere della nobiltà, e quello democratico, che difendeva i diritti del popolo.
Spesso i nobili erano costretti a rinunciare ad una parte del proprio potere in
favore degli uomini del popolo, il cui intervento era necessario in guerra: i
piccoli proprietari, infatti, combattevano come fanti (opliti), accanto alla
nobiltà a cavallo. Tra queste città aristocratiche era considerata anche Sparta,
la più potente polis del Peloponneso. Qui vi era una situazione complessa,
perché accanto ai cittadini spartani (gli spartiati), che erano in minoranza, vi
erano i discendenti delle popolazioni che abitavano la regione prima dell’arrivo
degli spartani. Nei grandi centri commerciali, come Atene, commercianti e
artigiani erano molto numerosi e spesso accumulavano grandi ricchezze: essi
non accettavano di essere esclusi dal governo della città, dato che le decisioni
prese riguardavano direttamente le loro attività, ed appoggiavano le richieste
di una maggiore democrazia. Tra tutte le città greche, quella in cui il popolo
riusciva a partecipare pienamente al governo della polis fu Atene. Le decisioni
d’interesse comune venivano prese da un’assemblea di cittadini, qualunque
fosse la loro condizione sociale; ne erano però escluse le donne, che in Grecia
non partecipavano mai alla vita politica.
La Grecia è una repubblica democratica. Con il referendum popolare del 1974 la Grecia
è diventata una Repubblica democratica. Questa importante scelta politica ha consentito
al Paese di avviarsi all'ingresso nella Comunità europea (1981), di consolidarsi ed
integrarsi nelle politiche comunitarie.
Servizio di Intelligence Nazionale : Ethniki Ypiresia Pliroforion - E.Y.P.
Distribuzione della popolazione
40%
60%
popolazione
rurale
popolazione
urbana
Il Prodotto interno lordo (PIL) della Grecia nel ''99 e'' stato di
128 miliardi di dollari, la stima per il 2000 e'' di 133 miliardi di
dollari, ma il reddito pro-capite dei greci (sui 13 mila dollari
annui, 20.ma posizione mondiale) e'' pari al 72% della media
europea. Per questo, l''obiettivo di Simitis e del ministro delle
Finanze Iannis Papantoniou e'' di portare il reddito pro-capite
all''80% della media europea entro il 2004. Il 2004 non e'' solo
la scadenza del mandato del governo, ma l''appuntamento delle
Olimpiadi di ''Atene 2004'' a cui la Grecia si prepara dal ''96,
con investimenti per opere pubbliche e infrastrutture del valore
di 45 mila miliardi di lire, oltre a quelle degli impianti sportivi.
L''economia greca e'' cosi'' suddivisa (dati ufficiali ''98):
- Agricoltura................................................................. 8,3%
- Industria totale.........................................................29,4%
- Manifatturiera...........................................................19,2%
- Costruzioni ................................................................8,1%
- Energia, gas, elettric. ...............................................2,1%
- Servizi (compr. turismo e trasp. navali)..................62,3%.
La parte continentale del paese comprende a nord la Tracia e la Macedonia, prolungata a sud
dalla penisola Calcidica; al centro l'Epiro, separato dalla Tessaglia dalla catena del Pindo; a
sud il Peloponneso, penisola unita al continente dall'istmo di Corinto, attraversato
dall'omonimo canale, e l'Attica.
La parte insulare include numerose isole (circa 2.000), la maggior parte delle quali si trova
nel mar Egeo (Vedi anche isole Egee): al nord, le Sporadi settentrionali, le isole di Taso,
Samotracia e Lemno, al largo della Calcidica e della Tracia; a est, al largo della costa turca, le
isole di Lesboe Chio e, più a sud, le isole del Dodecaneso (o Sporadi meridionali); al centro,
Eubea e le Cicladi, separate a sud dall'isola di Creta dalla sezione del mar Egeo denominata
Mar di Creta. Egina è la principale delle isole situate nel golfo di Salonicco. Nel mar Ionio, a
nord-ovest del Peloponneso, sono situate le isole Ionie.
Il territorio greco presenta una morfologia assai varia in cui si distinguono i rilievi delle
regioni centrali, le pianure e gli altipiani della Tessaglia orientale, della Macedonia e della
Tracia, le penisole montuose della Calcidica e del Peloponneso.
Nell'area centrale del paese si innalzano i monti del Pindo, che si estendono parallelamente
alla costa ionica e dai quali si diramano catene minori una delle quali, nella sezione
settentrionale del paese, comprende il monte olimpo (2.917 m), la vetta più elevata della
Grecia. I versanti occidentali del Pindo digradano nei più modesti rilievi dell'Epiro e, a sud-est,
nella fertile pianura della Tessaglia. A nord-est, in Tracia e nella Macedonia centrale, i monti
Radopi digradano dalla frontiera bulgara fino alla pianura costiera. A nord del golfo di Corinto,
nella Grecia centrale, si eleva il Parnaso (2.457 m).
Le coste del paese sono in prevalenza molto frastagliate, alte e rocciose, soprattutto sul
versante ionico, a esclusione della Tracia dove i rilievi digradano in una piana costiera bassa e
paludosa.
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