LEZIONI DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA Canale Dispari Anno Accademico 2005-2006 LA DEPRESSIONE DELL’ANZIANO PROF. ANTONIO CAPURSO Cattedra di Geriatria e Gerontologia Università degli Studi di Bari I DISTURBI DELL’UMORE DSM-IV-TR DISTURBO DEPRESSIVO DISTURBO MANIACALE CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI I DISTURBI DELL’UMORE DSM-IV-TR I DISTURBI DEPRESSIVI (UNIPOLARI) DISTURBI BIPOLARI Dist. Bipolare I (maniacale) Dist. Depressivo Maggiore Dist. Bipolare II (depressivo) Disturbo Distimico Dist. Ciclotimico Dist. Depressivo non specif. Dist. Bipolare non specific. ALTRI DISTURBI DELL’UMORE Disturbo dell’umore secondario a condizione medica Disturbo dell’umore indotto da sostanze Disturbo dell’umore non altrimenti specificato CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE MAGGIORE (DSM-IV-TR) A. Depressione dell’umore o perdita di interesse e di piacere per tutte le attività, da oltre 2 settim. più almeno 4 dei seguenti sintomi B. Anoressia (o bulimia) Perdita di peso (o aumento) Stipsi ostinata Insonnia costante (o ipersonnia) Agitazione psicomotoria (o rallentamento) Facile affaticabilità o mancanza di energie Sentimenti di autosvalutazione Sentimenti di colpa eccessivi o inappropriati Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi Pensieri ricorrenti di morte, tentativo di suicidio DEPRESSIONE MAGGIORE (DSM-IV-TR) DISTURBI SOMATICO-VEGETATIVI Anoressia (o bulimia) Perdita di peso (o aumento) Stipsi ostinata Insonnia costante (o ipersonnia) DISTURBI PSICOLOGICI Agitazione psicomotoria (o rallentamento) Facile affaticabilità o mancanza di energie Sentimenti di autosvalutazione Sentimenti di colpa eccessivi o inappropriati Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi Pensieri ricorrenti di morte, tentativo di suicidio DISTURBO DISTIMICO A - Umore depresso per almeno 2 anni B - Presenza di 2 dei seguenti sintomi 1) Scarso appetito 2) Insonnia o ipersonnia 3) Scarsa energia o astenia 4) Bassa autostima 5) Difficoltà di concentrazione 6) Difficoltà nel prendere decisioni 7) Sentimenti di disperazione VARIETA’ CLINICHE DELLA DEPRESSIONE A) FORMA AGITATA Irreqietezza, ansia, muoversi continuamente, incapacità di star fermo, aggressività A) FORMA IPOCONDRIACA Continue lamentele riferite a numerosi sintomi di scarso rilievo clinico A) FORMA RITARDATA Rallentamento psicomotorio, eloquio lento, movimenti rallentati, profonda stanchezza A) FORMA APATICA Assenza di ogni iniziativa, isolamento, disinteresse per il circostante CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI IL TONO DELL’UMORE NELL’ANZIANO Fattori endogeni Cerebropatia atrofica Cerebropatia vascolare Stato di salute Tono dell’umore Condizioni sociali Condizioni economiche Condizioni ambientali Fattori esogeni CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI IL TONO DELL’UMORE NELL’ANZIANO Fattori endogeni Cerebropatia atrofica Cerebropatia vascolare Stato di salute Tono dell’umore Condizioni sociali Condizioni economiche Condizioni ambientali Fattori esogeni CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI LA DEPRESSIONE DELL’ANZIANO FATTORI CHE FAVORISCONO L’INSORGENZA DI UNA CONDIZIONE DEPRESSIVA NELL’ANZIANO Solitudine Insonnia Patologie croniche Stato socio-economico ed abitativo Disabilità, non autosufficienza Consapevolezza di non avere “futuro” CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI L’ANZIANO E LA STAGIONE DELLE PERDITE 1) PERDITA DEL RUOLO SOCIALE ED ECONOMICO - Pensionamento - Esclusione da ruoli significativi (gli “ex”) - Cessazione di attività remunerate e gratificanti 2) PERDITA DELLA SALUTE E DELL’AUTOSUFFICIENZA - Invecchiamento fisiologico - Patologie acute e/o croniche 3) PERDITA DA LUTTO (per l’anziano inizia la stagione dei lutti) - Vedovanza - Perdita di persone care (familiari, amici) 4) PERDITA DEL RAPPORTO COL CONTESTO SOCIALE - Veloci cambiamenti sociali e produttivi - Mancanza di strumenti culturali adeguati - inadeguatezza dei sistemi assistenziali DE SENECTUTE – CICERONE La vecchiaia è infelice per almeno quattro motivi: Primo, perché allontana dalle occupazioni Secondo, perché rende più debole il corpo Terzo, perché priva di ogni piacere Quarto, perché non è lontana dalla morte CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI LA DEPRESSIONE DELL’ANZIANO L’ansia è un componente fondamentale della depressione dell’anziano ed è presente sia nella depressione agitata sia in quella apatica. L’ansia é attesa, aspettativa angosciosa CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DISTURBO DEPRESSIVO AGGETTIVI ED ESPRESSIONI ADOPERATE FREQUENTEMENTE DAL PAZIENTE DEPRESSO Triste Malinconico Angosciato Disperato Indifferente Irritabile Sentirsi giù Essere giù di corda Sentirsi abbattuto Sentirsi esaurito Sentirsi apatico Sentirsi assente CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DISTURBO DEPRESSIVO INFLUENZA DELLA CULTURA AMBIENTALE SULLA COMUNICAZIONE DEI SINTOMI - Paura di essere colpiti dal malocchio - Paura di essere stregati (avere la “fattura”) - Morsi della tarantola - Calore alla testa o alla pancia - Sensazione di vermi nella pancia - Sensazione di formiche sul corpo - Sentimenti vividi di essere visitati da defunti CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI IL TONO DELL’UMORE NELL’ANZIANO Fattori endogeni Cerebropatia atrofica Cerebropatia vascolare Stato di salute Tono dell’umore Condizioni sociali Condizioni economiche Condizioni ambientali Fattori esogeni CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI LA DEPRESSIONE DELL’ANZIANO La depressione dell’anziano è necessariamente una depressione anche biologica, cioè sostenuta anche da condizioni biologiche, legate soprattutto all’invecchiamento cerebrale CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI FORME PECULIARI DI DEPRESSIONE DELL’ANZIANO DEPRESSIONE VASCOLARE DEPRESSIONE POST-STROKE CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI STROKE ISCHEMICO CORTICALE Infarti Corticali SOTTOCORTICALE White Matter Lesion (WML) Sindrome Lacunare Infarti Strategici DEPRESSIONE VASCOLARE (VD) Vi sono evidenze cliniche e sperimentali che depongono per l’esistenza di un sottotipo di depressione ad insorgenza tardiva, di cui la cerebro-vasculopatia (CVD) potrebbe essere un fattore causale. Questa forma di depressione ad insorgenza tardiva è stata denominata “Depressione Vascolare” (Vascular Depression, VD) DEPRESSIONE VASCOLARE (VD) CRITERI PRINCIPALI A) Esordio della depressione dopo i 65 anni, o riacutizzazione di depressione dopo esordio di malattia vascolare B) Manifestazioni cliniche di malattia vascolare (pregresso stroke o TIA, deficit neurologici focali, fibrillazione atriale, infarto miocardico, vasculopatia aterosclerotica aortica, carotidea, periferica) C) Imaging (infarti corticali, sindrome lacunare, WMH) Alexopoulos GS et al. – Arch Gen Psychiatry 1997; 54: 915-922 DEPRESSIONE VASCOLARE (VD) CRITERI ACCESSORI A) Compromissione funzioni esecutive (planning, fluenza verbale, flessibilità mentale, inibizione della risposta) B) Rallentamento psicomotorio C) Ideazione depressiva (limitata) D) Limitato insight della malattia E) Disabilità fisica Alexopoulos GS et al. – Arch Gen Psychiatry 1997; 54: 915-922 FORME PECULIARI DI DEPRESSIONE DELLE PERSONE ANZIANE DEPRESSIONE VASCOLARE DEPRESSIONE POST-STROKE CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) La depressione è probabilmente il disordine emozionale più frequente e grave che segue ad uno stroke. Può insorgere una depressione maggiore o, più frequentemente, una depressione minore. CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) Il 20% degli stroke va incontro a sindrome depressiva. L’insorgenza può avvenire nei primi giorni o comunque entro due anni. La durata media della PSD va da 6 a 9 mesi CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI PSD: FREQUENZA (%) 1995 - 1999 DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) DEPRESSIONE MAGGIORE: 1) Depressione dell’umore o perdita di interesse e di piacere per quasi tutte le attività della vita, per almeno 2 settimane; 2) Almeno altri 4 sintomi della depressione DEPRESSIONE MINORE (PSD): 1) Depressione dell’umore o perdita di interesse della durata di più giorni: 2) Almeno altri 2 sintomi di depressione, che però non incontrano i criteri della depressione maggiore CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) Nella depressione minore, i sintomi depressivi vegetativi e quelli psicologici sono del tutto simili a quelli della depressione maggiore primaria CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) FATTORI DI RISCHIO DELLA PSD: Localizzazione dello stroke nella parte anteriore del lobo frontale di sin. Sesso femminile Familiarità per depressione o pregresso episodio depressivo Presenza di tratti psicotici Età giovane Presenza di più grave disabilità alle ADL Supporto familiare carente Presenza di eventi negativi CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) LESIONI DELL’EMISFERO SINISTRO ANTERIORE Correlazione inversa fra gravità della depressione e distanza della lesione cerebrale dalla regione pre-frontale. Più anteriore è il danno cerebrale, più severi sono i sintomi depressivi. Tale correlazione dura non meno di 6 mesi. Iacobini M et al – Ital J Neurol 1995; 16: 209-216 Herrmann M et al. J Neurol Neurosurg Psych 1993; 56: 672-678 Nerushima K et al. Essential Psychopharmacol 2002; in press CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI AREA CORTICALE Corteccia pre-frontale dorso-laterale SINDROME Sindrome laterale disesecutiva TRASCURATEZZA Sciatteria Fatuità Superficialità Mancanza di senso critico AREA CORTICALE Area pre-frontale laterale SINDROME Sindrome laterale disesecutiva Attività connesse con memoria ed informazioni spaziali SINDROME DISESECUTIVA Working memory Memoria remota Memoria visuo-spaziale Giudizio critico Planning-pianificazione Insight-introspezione Cura di se stessi Fluenza verbale AREA CORTICALE Corteccia orbito-frontale SINDROME Orbito-frontal disinhibited syndrome COMPORTAMENTO SOCIALE Indifferenza Disinibizione Aggressività Irritabilità Irascibilità Impulsività Volgarità Mancanza di tatto Mancato controllo emozionale AREA CORTICALE SINDROME Corteccia pre-frontale mediale Medial apathetic syndrome APATIA Disinteresse Assenza di iniziativa Scarsa motivazione Affettività piatta Espressione indifferente Rigidità e perseverazione AMIGDALA STIMOLAZIONE DELL’AMIGDALA Paura Ansia Tachicardia Ipertensione arteriosa Aumentata tensione muscolare Incremento delle catecolamine circolanti Stimolazione della secrezione di CRH (corticotropin-releasing hormon) LA MEMORIA PREFRONTALE Prefront. laterale Orbito-frontale M. Visuale M. Uditiva M. Tattile Working mem. M. Volti M. olfattiva M. gustativa Prefront. mediale M. spaziale Long term retrival DEPRESSIONE POST STROKE (PSD) IL SUPPORTO SOCIO-FAMILIARE Particolarmente importanti sono i cambiamenti sociali, emozionali e funzionali che investono il paziente colpito da stroke e che determinano la sensazione soggettiva (del paziente) di sentirsi ancora valorizzato agli occhi delle persone che contano per lui. Il supporto del coniuge risulta essere il fattore più importante per l’insorgenza o meno della PSD. Robinson RG et al. Arch Phys Med Rehabil 1985; 66: 496 CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI TEST DI LABORATORIO PER LA DEPRESSIONE DEPRESIONE – REPERTI DI LABORATORIO POLISONNOGRAFIA • Disturbo della continuità del sonno • Prolungamento della latenza del sonno • Aumento dei risvegli intermittenti • Risveglio precoce al mattino • Riduzione degli stadi 3 - 4 non REM • Ridotta latenza REM • Aumento della attività fasica REM • Aumento della durata del sonno REM DEPRESSIONE - LABORATORIO TEST DI SOPPRESSIONE AL DESAMETAZONE 1 mg di desametazione per os la sera. Il giorno successivo, tre prelievi di sangue, ore 8, 16, 23. Se in uno dei tre prelievi si osserva un valore di cortisolemia > 5 mg, il test è positivo per depressione (mancata inibizione della cortisolemia) FISIOPATOLOGIA E TERAPIA DELLA DEPRESSIONE FISIOPATOLOGIA DELLA DEPRESSIONE Neurotrasmettitori coinvolti nella depressione A. B. C. D. E. NORADRENALINA SEROTONINA ACETILCOLINA DOPAMINA AC. GAMMA-AMINOBUTIRRICO DEPRESSIONE: IPOTESI PATOGENETICHE NORADRENALINA DEPRESSIONE RIDOTTA MANIA AUMENTATA 5-OH RIDOTTA AUMENTATA La terapia con antidepressivi triciclici determina: DEFICIT RECETTORI POST-SINAPTICI RECETTORE POST-SINAPTICO DEPRESSIONE RECETTORE 1 e 5-OH DEPRESSIONE RECETTORE PRE-SINAPTICO 2 DEPRESSIONE Con conseguente ridotto stimolo retrogrado ed incremento della secrezione di noradrenalina. Da Bressler e Katz pag.333 Ansia cronica Noradrenalina • Attenzione • Motivazione • Energia Serotonina • Ansia • Irritabilità • Umore • Emotività • Funzioni cognitive • Impulsività • Reazione suicidaria • Sonno • Appetito • Funzioni sessuali • Aggressività Biggio B. VI Congr. Naz. Soc. It. Psicopatol., Roma 2001 NORADRENALINA vigilanza SEROTONINA ansia irritabilità impulsi cognitività emozioni sesso umore appetito motivazione aggressività spinta psicologica DOPAMINA EFFETTI DELLA SEROTONINA La serotonina è coinvolta nella regolazione di: -Ciclo sonno-veglia -Appetito -Comportamento sessuale -Aggressività CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI Terapia della depressione INIBIZIONE DEL RIASSORBIMENTRO DELLA NORADRENALINA E/O SEROTONINA Miglioramento dei sintomi somatici Stanchezza e affaticabilità, insonnia, anoressia, stipsi, palpitazione, dolori a varia localizzazione, fame d’aria Miglioramento dei sintomi psichici Umore depresso, anedonia, mancanza di interesse, sentimenti di svalutazione, indecisione, ridotta concentrazione, ansia Evoluzione degli inibitori della ricaptazione NA NA H1 5-HT 5-HT TCA 1 5-HT SSRI SNRI 1970-80 >1990 ACh-m 1950-60 ANTIDEPRESSIVI TCA TriCyclic Antidepressant IMAO Inibitori reversibili delle MAO SSRI Selective Serotonin Re-uptake Inhibitors SRNI Serotonin and Norepinepfrine Re-uptake Inhibitors NASSA Norepinephrine And Serotonin Selective Antidepressant NERI NorEpinephrine Re-uptake Inhibitors FARMACI ANTIDEPRESSIVI L’inibizione del reuptake di 5HT e NA è un meccanismo neurochimico associato all’azione terapeutica dei farmaci antidepressivi Antidepressivi triciclici imipramina, amitriptilina, clomipramina, desipramina, nortriptilina SSRI citalopram fluoxetina fluvoxamina paroxetina sertralina SNRI venlafaxina milnacipran duloxetina NASSA mirtazapina mianserina NARI reboxetina ATTIVITA DEI TCA SULLA SINAPSI ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI EFFETTI COLLATERALI EFFETTI ANTICOLINERGICI – ATROPINOSIMILI (blocco dei recettori muscarinici post-sinaptici) • vescica: ritenzione urinaria (blocco del detrusore) • occhio: midriasi, paralisi dell’accomodazione • mucose: secchezza, ipocloridria gastrica EFFETTI CARDIOVASCOLARI • ipotensione ortostatica • tachicardia • Onde T piatte – Disturbi della conduzione ANTIDEPRESSIVI SSRI EFFETTI COLLATERALI FREQUENTI POCO FREQUENTI EFFETTI GENERALI SINDROME SEROTONINERGICA Nausea, Borborigmi Diarrea Cefalea Insonnia Alterazione stato mentale Tremore Iperreflessia osteotendinea Mioclonie DEPRESSIONE VASCOLARE possibili limitazioni - Molte delle evidenze che supportano il concetto di VD sono di tipo associativo piuttosto che causali -Studi sulle alterazioni della sostanza bianca ed altri disordini rilevabili alla RMN hanno mostrato che la patologia depressiva è eterogenea e non confinata alla malattia vascolare. Non rappresenta quindi sicuramente l’unica tipologia di disturbo depressivo in età anziana. - La relazione tra VD e la demenza è un topic molto importante, ma ancora non del tutto chiaro. Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43 DEPRESSIONE VASCOLARE Implicazioni cliniche - Vi sono crescenti evidenze cliniche e sperimentali dell’esistenza di un sottotipo di depressione con insorgenza tardiva. La CVD potrebbe essere un fattore causale ed è stata denominata “depressione vascolare” (vascular depression, VD) -La VD può essere diagnosticata quando coesistono una ridotta ideazione di tipo depressiva, un disturbo psicomotorio più accentuato, apatia, deficit delle funzioni esecutive all’assessment neuropsicologico e alterazioni al neuroimaging RMN nei nuclei della base e della sostanza bianca. - La VD possiede implicazioni importanti per meglio comprendere la patogenesi, il trattamento e le prevenzione dei disturbi depressivi DEPRESSIONE VASCOLARE (VD) Presentazione clinica Criteri primari - Evidenza clinica e/o di laboratorio della presenza di malattia vascolare o fattori di rischio vascolari. Le manifestazioni cliniche possono includere un’anamnesi positiva per pregresso stroke o TIA, segni neurologici focali, fibrillazione atriale, angina, infarto del miocardio, ipertensione, dislipidemia e alterazioni del flusso carotideo. I reperti di laboratorio includono WMH significative nei territori delle arterie perforanti e infarti o evidenze di occlusioni carotidee o stenosi delle arterie del circolo di Willis - Esordio della depressione dopo i 65 anni d’età o alterazioni del decorso della depressione dopo l’esordio di malattia vascolare in pazienti con una depressione del tono dell’umore ad esordio precoce; sviluppo di episodi depressivi più frequenti e persistenti Alexopoulos et al. Arch Gen Psychiatry 1997;54:915-922 Implicazioni cliniche della depressione vascolare - Crescenti evidenze cliniche e sperimentali dell’esistenza di un sottotipo di depressione con insorgenza tardiva più frequente. La CVD potrebbe essere un fattore causale ed è stata denominata “depressione vascolare” (vascular depression, VD) - La VD può essere diagnosticata grazie ad una combinazione di una ridotta ideazione depressiva, un disturbo psicomotorio più accentuato, apatia, deficit delle funzioni esecutive all’assessment neuropsicologico e alterazioni al neuroimaging nei nuclei della base e della sostanza bianca alla risonanza magnetica - La VD possiede implicazioni importanti per meglio comprendere la patogenesi, il trattamento e le prevenzione dei disturbi depressivi Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43 Presentazione clinica della depressione vascolare CRITERI PRIMARI - Evidenza clinica e/o di laboratorio della presenza di malattia vascolare o fattori di rischio vascolari. Le manifestazioni cliniche possono includere un’anamnesi positiva per pregresso stroke o TIA, segni neurologici focali, fibrillazione atriale, angina, infarto del miocardio, ipertensione, dislipidemia e alterazioni del flusso carotideo. I reperti di laboratorio includono WMH significative nei territori delle arterie perforanti e infarti o evidenze di occlusioni carotidee o stenosi delle arterie del circolo di Willis - Esordio della depressione dopo i 65 anni d’età o alterazioni del decorso della depressione dopo l’esordio di malattia vascolare in pazienti con una depressione ad esordio precoce; sviluppo di episodi depressivi più frequenti e persistenti Alexopoulos et al. Arch Gen Psychiatry 1997;54:915-922 Presentazione clinica della depressione vascolare CRITERI ACCESSORI -Compromissione cognitiva delle funzioni esecutive (planning, astrazione, organizzazione), ma non limitata a queste aree cognitive - Rallentamento psicomotorio - Limitata ideazione depressiva (es. senso di colpa) - Limitato insight della malattia - Disabilità - Assenza di storia familiare per disturbi del tono dell’umore Alexopoulos et al. Arch Gen Psychiatry 1997;54:915-922 Possibili limitazioni al concetto di depressione vascolare - Molte delle evidenze che supportano il concetto di VD sono di tipo associativo piuttosto che causali -Studi sulle alterazioni della sostanza bianca ed altri disordini rilevabili alla RMN hanno mostrato che la patologia è eterogenea e non confinata alla malattia vascolare. Non rappresenta quindi sicuramente l’unica tipologia di disturbo depressivo in età anziana - La relazione tra VD e la demenza è un topic molto importante, ma ancora non del tutto chiaro Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43 Diagnosi di Post-Stroke Depression: adattamento dei criteri DSM-III e DSM–III-R Episodio depressivo maggiore Cinque o più sintomi oltre un periodo di due settimane, che causano angoscia o alterato stato funzionale e che non possono essere giustificati da un lutto o dovuti agli effetti di una sostanza. L’esclusione normale dei sintomi a causa di una sottostante condizione clinica non è da prendere in considerazione per la PSD Rigler SK. Clin Geriatr Med. 1999;15: 765-83. Diagnosi di Post-Stroke Depression: adattamento dei criteri DSM-III e DSM–III-R Disturbo depressivo minore Tono dell’umore depresso per più giorni, con altri sintomi depressivi che, però, non incontrano i criteri della depressione maggiore Disturbo distimico La persistenza dei sintomi oltre due anni non è da prendere in considerazione per la PSD Rigler SK. Clin Geriatr Med. 1999;15: 765-83. Post-stroke depression Decorso naturale della depressione – Remissione spontanea della depressione maggiore entro due anni dallo stroke – Mancata remissione spontanea della depressione minore nel 50% dei casi – Maggior rischio di depressione nei due anni successivi allo stroke acuto DEPRESSIONE VASCOLARE Presentazione clinica Criteri accessori - Compromissione delle funzioni esecutive (planning, astrazione, organizzazione), ma non limitata a queste aree cognitive - Rallentamento psicomotorio - Limitata ideazione depressiva (es. senso di colpa) - Limitato insight della malattia - Disabilità - Assenza di storia familiare per disturbi del tono dell’umore Alexopoulos et al. Arch Gen Psychiatry 1997;54:915-922 EPISODIO DEPRESSIVO MAGGIORE DSM – IV-TR (Text Revision) (2000) 5 o più dei seguenti sintomi, > 2 settimane: • umore depresso per la • • • • • maggior parte del giorno • perdita interessi e piacere • calo-aumento del peso • insonnia/ipersonnia • agitaz/rallentamento PM • autosvalutazione o colpa difficoltà concentrazione pensieri di morte non da farmaci disagio significativo faticabilità/anergia EPISODIO DEPRESSIVO MINORE DSM – IV-TR (Text Revision) (2000) Almeno 2 ma meno di 5 dei seguenti sintomi: • maggior parte del giorno • • perdita interessi e piacere • • • ipo/iperfagia • umore depresso per la • insonnia/ipersonnia • agitaz/rallentamento PM • astenia • disistima/sensi di colpa difficoltà concentrazione pensieri di morte non episodi di DM o maniacali compromissione funzionale Post-stroke dementia screening task MMSE, MSQ, SPMSQ, CCSE, Short Blessed Test •Sviluppati per identificare deficit cognitivi compatibili con l’AD •Basati sul linguaggio verbale, possono sottostimare le conseguenze derivanti da lesioni dell’emisfero sinistro e sovrastimare le conseguenze derivanti da lesioni dell’emisfero destro Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43 Post stroke dementia screening task Modified Mini-mental State Examination (3MS) •Con l’aggiunta di altri item e il giudizio sull’importanza relativa all’interno dello strumento di alcuni item , consente di testare un più ampio range di abilità cognitive rispetto al MMSE. •Il focus è ancora sui deficit corticali ed è solo leggermente più sensibile del MMSE in una popolazione con stroke Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43 Post stroke dementia screening task CAMDEX COGnitive Part (CAMGOG) •Attendibile e valido, consente di differenziare tra MCI e normale status cognitivo •Numero ristretto di item “sottocorticali”: task che esplorano le abilità costruttiva (disegno e prassia) possono essere un problema in pazienti con paresi Panza, Solfrizzi, D’Introno, et al. Dementia Update 2002; 13:26-43