Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Sezione di Pediatria Nuove Linee Guida sulla terapia medica della Malattia di Crohn Pediatrica Casi clinici del mercoledì 3 Dicembre 2014 Tutor Prof. Erasmo Miele AIF Dr. Massimo Martinelli Obiettivi della terapia della Malattia di Crohn • Induzione della Remissione • Mantenimento della Remissione • Mucosal Healing • Miglioramento della qualità di vita • Miglioramento della crescita staturo-ponderale • Rapporto rischio/beneficio Scenario 1 Antonio, 8 aa Diarrea cronica insorta da circa 3 mesi, calo ponderale e dolori addominali ricorrenti in fossa iliaca destra. Ecografia delle ultime anse: ispessimento concentrico di circa 6 mm dell’ultima ansa Calprotectina fecale: 350 ug/g Scenario 1 EGDS: Esofago indenne; cardias continente; stomaco a pareti elastiche e normodistensibili; piloro pervio; bulbo duodenale e D2-D3 indenni. Ileo-colonscopia: esame eseguito fino all’ileo terminale, dove sono presenti ulcerazioni lineariformi della mucosa. A livello di tutti i segmenti colonici presenza di ulcerazioni aftoidi della mucosa circondate da mucosa sana. Quadro compatibile con ileocolite moderata da M. di Crohn (A1,L3,B1, G0). Istologia: Reperto compatibile con Malattia di Crohn moderata-severa Quale trattamento di induzione per Antonio? Cochrane Database Syst Rev. 2007 Terapia nutrizionale VS Steroidi • • • • Mucosal Healing Miglioramento nutrizionale globale Crescita staturo-ponderale Ridotti effetti collaterali Punti Pratici Nutrizione enterale esclusiva con formula polimerica Somministrata per os, con progressivo incremento dei volumi (max. in 2-4 giorni) 6-8 settimane di trattamento Fase di reintroduzione: un nuovo pasto ogni 2-3 giorni con progressiva riduzione del volume della formula per un periodo di 2-3 settimane Scenario 1 Inizia terapia nutrizionale esclusiva per 8 settimane Miglioramento dei sintomi e ripresa ponderale nel giro di 2 settimane (+2 Kg) Scenario 2 Rosa, 15 aa Diarrea mucoematica insorta da 20 gg con FE aumentata fino a 6-7 scariche/die Hb 9.5, Alb 2.3, PCR 54, VES 61 Calprotectina fecale: >500 ug/g Scenario 2 EGDS: Esofago indenne; cardias continente; stomaco a pareti elastiche e normodistensibili; piloro pervio; a livello del bulbo duodenale e D2-D3 presenza di alcune ulcerazioni aftoidi circondate da mucosa sana Ileo-colonscopia: esame eseguito fino all’ileo terminale, che appare indenne. A livello di tutti i segmenti colonici esplorati presenza di erosioni, edema e friabilità della mucosa con ulcerazioni lineariformi della mucosa. Tale quadro si presenta con aspetto a “salto”. Conclusioni: quadro macroscopico compatibile con pancolite di Crohn moderata-severa (A1-L2L4a-B1, G0) Istologia: Reperto compatibile con Malattia di Crohn moderatasevera (presenza di numerosi granulomi in tutti i segmenti colonici) Scenario 2 Inizia terapia nutrizionale esclusiva Scarsa compliance nonostante l’utilizzo di 2 diversi latti Aumento delle scariche evacuative e progressiva anemizzazione-Hb 8.5 Steroidi Punti pratici Steroide equivalenti raccomandato: prednisone/prednisolone o Dose:1 mg/kg/die (fino ad un massimo di 40 mg/die). In caso di non risposta può essere aumentato fino a 1.5 mg/die (max 60 mg/die) Durata: dosaggio massimo per le prime 2 settimane con progressivo decalage per altre 8 settimane circa secondo lo schema Scenario 2 Rosa inizia terapia con dosaggio di 40 mg/kg/die Progressiva riduzione normalizzazione dell’alvo metilprednisolone delle scariche al con Dimissione dopo circa 5 gg dall’inizio degli steroidi Quale terapia di mantenimento utilizzare nei 2 nostri pazienti? Mesalazina Immunomodulatori Quando iniziare precocemente un immunosoppressore CARATTERISTICHE PREDITTIVE DI UN PEGGIORE OUTCOME DI MALATTIA Azatioprina Cochrane Database Syst Rev 2009;1: Cd00006 Punti pratici-Tiopurine Dose: Aumentare settimanalmente fino a 2.0–2.5 mg/kg/die, per l’azatioprina; 1.0–1.5 mg/kg/die per la mercaptopurina. Monitoraggio periodico di emocromo, funzionalità epatica e pancreatica inizialmente ogni 1-2 settimane poi con frequenza decrescente fino alla stabilizzazione della dose Massima efficacia nel giro di 8-14 settimane Effetti collaterali-Tiopurine Leucopenia: ridurre il dosaggio in caso di N<1000 Pancreatite: solitamente entro le prime 6 settimane di terapia: sospendere la terapia Ipertransaminasemia: ridurre il dosaggio o interrompere la terapia N.B. Gli effetti collaterali sono strettamente legati all’espressione della TMPT (Tiometilpurintransferasi), enzima necessario per il metabolismo del farmaco. Esistono 3 polimorfismi del gene: -Normale espressione dell’enzima -Ridotta espressione dell’enzima -Assente espressione dell’enzima Punti pratici-MTX Dose:15 mg/m2 1 volta a settimana da aumentare fino 25 mg/m2; in caso di risposta e remissione completa è possibile dopo alcuni mesi ridurre la dose a 10-15 mg/m2 Via di somministrazione: sottocutanea. La somministrazione orale di acido folico (5 mg 24-72 h dopo il MTX, 1 volta a settimana) è consigliabile Raccomandato il monitoraggio funzionalità epatica periodicamente Test di gravidanza nelle donne di emocromo e Effetti collaterali-MTX Leucopenia Ipertransaminasemia Nausea, Vomito: in caso di scarsa tolleranza è possibile somministrare Ondansetron un’ora prima dell’iniezione per favorire la compliance alla terapia Controindicazione assoluta in gravidanza Quando iniziare precocemente un immunosoppressore CARATTERISTICHE PREDITTIVE DI UN PEGGIORE OUTCOME DI MALATTIA SCENARIO 2 SCENARIO 1 Scenario 1-Scenario 2 Pertanto sia Antonio che Rosa dopo l’induzione iniziano terapia con Azatioprina aumentata gradualmente fino al dosaggio di 2.5 mg/Kg Scenario 3 Silvia, 14 aa Insorgenza di tumefazione perianale, caratterizzata da secrezioni purulente dolente, Alvo regolare, tendenzialmente stitico e sporadici dolori addominali Scenario 3 Esami ematochimici: Hb 10.2, Albumina 2.7, VES 40, PCR 22, Fibrinogeno 420 Ecografia addome: ispessimento dell’ultima ansa ileale Visita chirurgica: presenza di ascesso perianale dolente alla palpazione, secernente secrezioni purulente. Si consiglia praticare terapia antibiotica e RMN pelvi prima di valutare terapia chirurgica. Scenario 3 EGDS: Esofago indenne; cardias continente; stomaco a pareti elastiche e normodistensibili; piloro pervio; bulbo duodenale e D2-D3 indenni. Ileo-colonscopia: esame eseguito fino alla valvola ileocecale, dove sono presenti ulcerazioni lineariformi della mucosa. Tutti i segmenti colonici appaiono indenni. A livello perianale si evidenzia la presenza di ascesso perianale. Non evidenziabile tramite fistoloso (A1,L1,B1, G0, p). Istologia: compatibile con M. di Crohn ileale Scenario 3 RMN pelvi: Nello scavo pelvico in corrispondenza della transizione sigmoido-rettale a sinistra da cui appaiono indissociabili ed in sede presacrale estese alla fossa ischio-anale si apprezzano multiple raccolte liquide da cui origina un tramite fistoloso esteso caudalmente sino al pavimento pelvico in sede perianale alle ore 56. Crohn Perianale Scenario 3 Silvia inizia terapia antibiotica Metronidazolo al dosaggio di 15 mg/Kg/die Considerato il reperto di tramite fistoloso riscontrato alla RMN pelvi si decide di sottoporre la paziente a drenaggio chirurgico dell’ascesso e posizionamento di setone Crohn perianale Infliximab Infliximab (IFX): anticorpo monoclonale chimerico antiTNFα Dose: 5 mg/kg/infusione Via di somministrazione: endovena Schema di trattamento: •Fase di induzione: 3 dosi in 6 settimane (0, 2 e 6 settimane) •Fase di mantenimento: 1 dose ogni 8 settimane •Possibilità di aumentare il dosaggio fino a 10 mg/Kg e ridurre l’intervallo di somministrazione a 4 settimane in caso di perdita di risposta al farmaco Adalimumab Adalimumab (ADA): anticorpo monoclonale umanizzato anti-TNFα Via di somministrazione: sottocutanea Schema di trattamento: •Fase di induzione: 2.4 mg/kg (max 160 mg) alla settimana 0 e 1.2 mg/kg (max 80 mg) alla settimana 2. •Fase di mantenimento: 0.6 mg/kg (max 40 mg) ogni 2 settimane •Possibilità di ridurre l’intervallo di somministrazione a 1 settimana in caso di perdita di risposta al farmaco REACH: Response and Remission Rates to Infliximab in Pediatric Patients With Moderate-to-Severe CD Response % of Patients 100 88 Remission p = 0.002 p < 0.001 80 59 60 64 56 33 40 24 20 n = 99 n = 66 0 Week 10 n = 33 n = 29 n = 17 Week 54 q8 n = 12 Week 54 q12 Hyams J, et al, Gastroenterology 2007;132:863–873 Clinical Response Clinical Remission 60 60 p = 0.0001 p = 0.007 40 40 36 28 20 0 14 20 15 ACCENT I Week 54 Placebo Infliximab 5 mg/kg 0 Hanauer SB, et al. Lancet. 2002;359:1541–1549. IFX vs ADA •I dati disponibili suggeriscono un‘ efficacia e un profilo di safety comparabili •Pertanto, possono essere utilizzati indifferentemente secondo la disponibilità, la via di somministrazione, la preferenza del paziente ed il costo. Effetti collaterali-antiTNF Reazione da ipersensibilità acute e ritardate all’infusione Immunosoppressione: opportunistiche aumentato rischio di infezioni Potenziale rischio di malignità: 30 pazienti con IBD trattati con IFX hanno sviluppato linfoma epatosplenico a cellule T. N.B. Tutti i pazienti praticavano terapia combinata con Azatioprina Punti pratici-antiTNF Non è raccomandata la pre-medicazione con paracetamolo, steroidi o anti-istaminici per prevenire reazioni da ipersensibilità Obbligatorio praticare screening per TBC (Rx torace, Mantoux, o IGRA) prima di iniziare il trattamento Altre indicazioni della terapia anti-TNF Scenario 3 Silvia inizia terapia con Infliximab con la fase di induzione Prosegue terapia di mantenimento con infusioni di IFX al dosaggio di 5mg/Kg ogni 8 settimane. Dopo circa 6 infusioni la lesione perianale risulta parzialmente cicatrizzata. TAKE HOME MESSAGES La terapia va modulata sulla base del fenotipo clinico del paziente Nella maggior parte dei casi in età pediatrica è necessario trattare aggressivamente la patologia fin dalla diagnosi Uno stretto follow up clinico-laboratoristico è necessario per monitorare l’attività di malattia e gli eventuali effetti collaterali della terapia