IL DOLORE ONCOLOGICO Dr. Rossella Marzi STADIAZIONE DEL DOLORE ONCOLOGICO FENOMENO DINAMICO INTERVENTI FARMACOLOGICI INTERVENTI NEUROLESIVI INTERVENTI ASSISTENZIALI CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE fase iniziale fase intermedia fase avanzata fase terminale DOLORE acuto persistente cronico DOLORE ACUTO nocicettivo breve spinge il malato al consulto medico DOLORE PERSISTENTE da infiltrazione dei tessuti: NOCICETTIVO da infiltrazione dei nervi: NEUROPATICO DOLORE PERIFERICO (nocicettivo ) superficiale (somatico) profondo profondo (viscerale) (somatico) DOLORE PERIFERICO SUPERFICIALE avvertito in sede di stimolo da infiltrazione della cute e/o delle mucose DOLORE PERIFERICO PROFONDO (viscerale) vago,sordo,poco localizzato per le molteplici afferenze alla stessa radice dorsale dovuto all’invasione di parenchimi o visceri cavi * torace * addome alto * addome in toto * pelvi DOLORE PERIFERICO PROFONDO somatico ossa muscoli vasi linfatici dura madre DOLORE NEUROPATICO (da anomala attività nervosa) da demielinizzazione da neuroma da deafferentazione da lesione del SNC DOLORE NEUROPATICO - nervi cranici fossa cranica anteriore - media I - VI dolore se interessamento del V fossa cranica posteriore VII - XII dolore se interessamento del IX, X, XI (base lingua - gola - orecchio - occipite) RADICOLOPATIA cervicale brachiale toracica lombosacrale C2 - C3 C5 - T1 T1 - T12 L1 - S2 DOLORE DA TERAPIA Chirurgica post - dissezione collo post- toracotomia post - mastectomia post - nefrectomia DOLORE DA TERAPIA Chemioterapia: - neurite post-HZ - neuropatia tossica DOLORE DA TERAPIA Telecobaltoterapia: fibrosi attinica del -plesso brachiale -plesso lombosacrale DOLORE NON ASSOCIATO 3 - 10% dei casi da protratta immobilizzazione * periartrite scapolo - omerale * periartrite coxo - femorale * decubiti VALUTAZIONE DEL DOLORE credere sempre al paziente anamnesi generale ed oncologica E.O. generale ed algologico tests neurologici autocompilazione cartella SCOPI DELLA TERAPIA ANTALGICA identificare le cause per impostare la corretta terapia prendere in carico il malato prima possibile cancellare l’angoscia del dolore cercando di prevenirlo mantenere il sensorio integro e limitare gli effetti collaterali CRITERI GENERALI preferire la via orale impiegare dosi individualizzate alleviare il dolore a riposo alleviare il dolore incidente ridurre l’insonnia scegliere il farmaco in base all’intensità del dolore se necessario usare più farmaci assumere i farmaci ad orari fissi effetti collaterali? In Italia………... -150.000 decessi/anno per cancro; il dolore può essere trattato con relativa semplicità a domicilio nel 70% dei casi dal medico di base Nel rimanente 30%………. …….è necessario ricorrere a tecniche antalgiche invasive Schema OMS 1997 Terapia farmacologica 1) FANS 2) Oppioidi deboli 3) Oppioidi forti Adiuvanti Tecniche di neurolesione Tecniche di neuromodulazione Cause di insuccesso Diffusa mancanza di riconoscimento,da parte dello stesso personale sanitario,dell’esistenza di mezzi efficaci per il controllo del dolore Scarso interesse della maggioranza dei governi Paura di una possibile “tossicodipendenza”qualora gli oppioidi forti fossero più ampiamente disponibili Troppo recente introduzione dell’insegnamento dell’Algologia nel Corso di Laurea in Medicina Conseguente scarsa conoscenza del problema da parte della maggioranza dei medici di base Inoltre…. Spesso il medico di base si trova di fronte prescrizioni specialistiche sulle quali è poco informato :temendo possibili effetti collaterali preferisce modificare tali prescrizioni L’ideale sarebbe poter accedere, anche in forma anonima, ad un “ufficio informazioni”…….. Ecco perché…. E’stato aperto dal prof. Tiengo un sito web: digitando www.goodeveningdoctor.it chi lo vorrà potrà mettersi in contatto con uno specialista algologo. E’ in via di attivazione la prima rivista di Medicina Palliativa online Qualche osservazione su…………... ………..le vie di somministrazione alternative: via epidurale via intratecale