TOSSINFEZIONI ALIMENTARI MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI: o OCCASIONALMENTE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI (S. typhi) o ESCLUSIVAMENTE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI (TOSSINFEZIONI): affezioni dovute al consumo di alimenti contaminati da alcuni microrganismi la cui preventiva moltiplicazione negli alimenti costituisce il presupposto perché insorga la tipica sintomatologia. Si distinguono in: 1) INTOSSICAZIONI CAUSATE DA TOSSINE PRESENTI NEGLI ALIMENTI 2) INFEZIONI: la contaminazione e la moltiplicazione raggiungono cariche tali da indurre la malattia CLOSTRIDIUM PERFRINGENS VIBRIO PARAHAEMOLYTICUS BACILLUS CEREUS CLOSTRIDIUM BOTULINUM STAFILOCOCCHI ENTEROTOSSICI SALMONELLE DI ORIGINE ANIMALE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTOSSICAZIONI DA ESOTOSSINE INFEZIONE ACUTA INTOSSICAZIONI ALIMENTARI Quadri clinici provocati da tossine batteriche elaborate al di fuori dell’organismo, presenti negli alimenti e ingerite come tali (intossicazione stafilococcica) TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Quadri clinici provocati da tossine in parte preformate nell’alimento, in parte prodotte dal microrganismo nel lume intestinale (C. perfringens, B.cereus) AGENTI ETIOLOGICI DI INTOSSICAZIONE E TOSSINFEZIONE ALIMENTARE: AGENTE ETIOLOGICO SINTOMATOLOGIA ALIMENTI Staphylococcus aureus Gastroenterica Creme, latticini Clostridium botulinum Neurologica Conserve vegetali Clostridium perfringens Enterica Carni Bacillus cereus Gastrica Riso, vegetali Vibrio parahaemolyticus Enterica Pesce, crostacei Infezioni veicolate da alimenti elencate in ordine decrescente di pericolosità valutata sotto l’aspetto clinico ed epidemiologico MALATTIA Febbre tifoide e paratifoide Shigellosi Colera Brucellosi Epatite virale A Salmonellosi Infezioni diarroiche AGENTE EZIOLOGICO VEICOLO S. typhi, S. paratyphi A, B, C Acqua, alimenti vari S. Dysenteriae Acqua, alimenti vari V. Cholerae Acqua, alimenti vari B. melitensis, B. abortus Latte e formaggi non bonificati Virus dell’epatite A Acqua, alimenti vari, frutti di mare Salmonella Alimenti vari S. flexneri, S. sonnei, E. coli, Yersinia, Campylobacter Acqua, alimenti vari GLI ALIMENTI POSSONO SUBIRE UNA : CONTAMINAZIONE SIA PRIMARIA CHE SECONDARIA ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE Animale infetto CONTAMINAZIONE PRIMARIA Durante la macellazione Prima del raccolto Dopo il raccolto CONTAMINAZIONE SECONDARIA CONTAMINAZIONE PRIMARIA CONTAMINAZIONE SECONDARIA MODALITÀ CON CUI GLI SCHIZOMICETI PROVOCANO MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARI 1. schizomiceti presenti all’interno o sulla superficie dell’alimento contaminato in quantità o in concentrazione sufficienti per sopravvivere durante le fasi di manipolazione 2. Schizomiceti presenti all’interno o sulla superficie dell’alimento contaminato e che si moltiplicano o producono tossine 3. Schizomiceti all’interno o sulla superficie dell’alimento contaminato: superficie di preparazione → mani degli operatori → attrezzature → contaminazione di altri cibi CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI CHE RIDUCONO O INIBISCONO LA CRESCITA MICROBICA: pH Attività dell’acqua Potenziale di ossido-riduzione Composti antimicrobici naturali Tipo di sostanze nutritive presenti D.I.M DOSE MINIMA INFETTANTE È IL NUMERO O CONCENTRAZIONE DI SCHIZOMICETI NECESSARI PER INDURRE LA MALATTIA DIPENDE DALLE CARATTERISTICHE DI OSPITE, AMBIENTE, MICRORGANISMO SE LA CARICA È BASSA L’INDIVIDUO INFETTATO PUÒ DIVENIRE PORTATORE IL RICONOSCIMENTO DELLE MALATTIE INFETTIVE DI ORIGINE ALIMENTARE AVVIENE SULLA BASE DI: o ISOLAMENTO DELL’AGENTE CAUSALE o PERIODO DI INCUBAZIONE o QUADRO CLINICO o DURATA DELLA MALATTIA 248 episodi di tossinfezioni alimentari nel 2009 Il numero totale di casi: 1451 CASI DI TOSSINFEZIONI NOTIFICATI IN ITALIA: Salmonellosi e Botulismo ANNO SALMONELLOSI BOTULISMO 1994 21.350 26 1995 14.858 41 1996 15.560 58 1997 16.020 43 1998 14.358 33 2006 12 2007 3.384 2008 3.350 2009 2010 4.980 6000 20 STAPHILOCOCCUS AUREUS (A – B – C – D – E) Gram + Immobile Asporigeno Aerobio/anaerobio facoltativo Tossina termoresistente ad azione emetica PERIODO DI INCUBAZIONE: 1 - 8 h SINTOMI: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea ALIMENTI: dolci, gelati, creme, prosciutti, carni e formaggi FONTI DI CONTAMINAZIONE: CAPELLI FERITE MUCOSE UOMO FECI ALIMENTI LATTE ANIMALE FECI STAPHILOCOCCUS AUREUS UOMO FORUNCOLI – PATERECCI NASO/CAVO OROFARINGEO ATTREZZI, STOVIGLIE Infezione da microgocce (starnuto) ALIMENTI PRODUZIONE (≥ 106/g) CON FORMAZIONE DI TOSSINE UOMO MANI STAPHILOCOCCUS AUREUS TEMPERATURA OTTIMALE (30°C e 40°C) pH ELEVATO 106 – 109 batteri / g ENTEROTOSSINA MANIFESTAZIONI TOSSICHE CLOSTRIDIUM BOTULINUM Gram + Sporigeno Anaerobio obbligato Produttore di tossine (A – B – C – D – E – F – G) PERIODO DI INCUBAZIONE: 12 - 48 h SINTOMI: modesti disturbi gastroenterici, disturbi neurologici (vertigini, diplopia, midriasi, ptosi,disfagia, afonia, paralisi respiratoria) ALIMENTI: conserve sott’olio o alimenti sottovuoto, a debole acidità, di origine sia vegetale che animale, inadeguatamente sterilizzati CLOSTRIDIUM BOTULINUM TOSSINA: 15 minuti a temperatura di ebollizione SPORE: 360 min a 100°C 120 min a 105°C 36 min a 110°C 4 min a 120°C FATTORI CHE FAVORISCONO LA GERMINAZIONE E REPLICAZIONE DEL CLOSTRIDIUM BOTULINUM: o ANAEROBIOSI o pH (tra 4,6 e 9) o DISPONIBILITÀ DI ACQUA LIBERA ANDAMENTO DEL NUMERO DEI CASI DI BOTULISMO IN ITALIA DAL 1996 AL 2006 Anno M F Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 32 23 13 11 13 14 7 12 20 11 4 26 20 20 10 7 13 8 9 7 11 8 58 43 33 21 20 27 15 21 27 22 12 CLOSTRIDIUM PERFRINGENS Bacilli gram + Anaerobi Sporigeni Mobili Acapsulati PERIODO DI INCUBAZIONE: 8-24 h SINTOMI: forti dolori addominali, diarrea ALIMENTI: carni cotte, prodotti a base di carne, brodo, pollame CLOSTRIDIUM PERFRINGENS (TIPO A, B, C, D, E) SPORE PRESENTI PER SPORE TERMORESISTENTI CONTAMINAZIONE SUCCESSIVA SHOCK TERMICO GERMINAZIONE E MOLTIPLICAZIONE 43° - 45° C ELEVATA CONCENTRAZIONE BATTERICA (107-109 cell. Batt. X G INTESTINO TENUE SPORULAZIONE E PRODUZIONE DI ENTEROTOSSINA CLOSTRIDIUM PERFRINGENS UOMO / ANIMALE FECI BATTERI VEGETATIVI SPORE ACQUE REFLUE ALIMENTI RIPRODUZIONE (106 / g) BATTERI VEGETATIVI UOMO Sporulazione nell’intestino con formazione di tossine TERRENO POLVERE BACILLUS CEREUS Bacilli gram + β-emolitici Anaerobi Sporigeni PERIODO DI INCUBAZIONE: 8-24 h SINTOMI: diarrea, dolori addominali, nausea, vomito, febbricola, astenia ALIMENTI: creme dolci, budini, purea di patate BACILLUS CEREUS TERRENO POLVERE SPEZIE ALIMENTI RIPRODUZIONE (≥ 106 / g) CON FORMAZIONE DI TOSSINE UOMO BACILLUS CEREUS TOSSINA TERMOLABILE (56°C x 20’) DIARREA, DOLORI ADDOMINALI, ASSENZA DI FEBBRE, RARO IL VOMITO TOSSINA EMETICA TERMOSTABILE VOMITO, DOLORI ADDOMINALI, ASSENZA DI FEBBRE, DIARREA INFREQUENTE (8-16 h) (1-5 h) CREME, LATTE, CARNI COTTE, BRODO DI CARNE, BRODO VEGETALE (107-109 cell. batt. x g) RISO BOLLITO O FRITTO (108-109 cell. batt. x g) VIBRIO PARAHAEMOLYTICUS Gram – Mobile Non sporigeno Alofilo PERIODO DI INCUBAZIONE: 15 h SINTOMI: diarrea, dolori addominali, nausea, vomito, febbre ALIMENTI: pesce crudo, crostacei, molluschi VIBRIO PARAHAEMOLYTICUS SEDIMENTI, ACQUE MARINE E COSTIERE CROSTACEI, MOLLUSCHI PESCI UOMO RIASSUNTO DEI FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALL’INSORGENZA DI MALATTIE INFETTIVE DI ORIGINE ALIMENTARE Cottura o riscaldamenti scorretti Sostanze chimiche Scarsa igiene personale MALATTIE DI Contaminazioni crociate Manipolazione scorretta degli alimenti ORIGINE Insetti e roditori Addetti alla lavorazione alimentare portatori di infezioni ALIMENTARE Attrezzature sporche Regimi di temperatura sotto i limiti di sicurezza che permettono la Uso di alimenti avariati, crescita batterica Insalubri o inadatti FATTORI IMPLICATI NELL’INSORGENZA DI EPISODI DI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI: Inadeguata refrigerazione 46 % Intervallo di tempo tra preparazione e consumo (1-2 giorni) 21 % Portatori di germi patogeni 20 % Inadeguate cotture 16 % Insufficiente conservazione al caldo 16 % Insufficiente riscaldamento 16 % Ingestione di alimenti crudi contaminati 11 % Contaminazione crociata 7% Inadeguata pulizia delle attrezzature 7% PREVENZIONE: 1) EDUCAZIONE ALLA SALUTE (igiene delle mani) 2) ATTUAZIONE DI TUTTE LE NORME DI IGIENE OSPEDALIERA NEI REPARTI PER IMMATURI, PEDIATRICI E DI MATERNITÀ 3) DIFESA DEGLI ALLEVAMENTI 4) IGIENE DEGLI ALIMENTI (procedure HACCP – analisi dei rischi e controlli dei punti critici) 5) ALLATTAMENTO AL SENO