emozioni e relazioni interpersonali

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MOTIVAZIONI
• MOTIVAZIONE: Condizione che fornisce ENERGIA
al comportamento, gli impone una DIREZIONE e lo
SOSTIENE finche’ la meta non viene raggiunta.
•OMEOSTASI: Costanza delle Condizioni Interne
(glicemia, CO2-O2, temperatura, equilibrio idrosalino) Motivazione regolativa e non-regolativa
•MOTIVAZIONE PROPOSITIVA: Comportamento
diretto al raggiungimento di un goal (potere,
affiliazione, successo)
MOTIVAZIONI
• Bisogni (Needs): Stati di carenza come
conseguenza della percezione della mancanza di
qualcosa di essenziale e importante (cibo, amore,
conoscenza)
• Motivi (Drives): Stati di attivazione per soddisfare i
bisogni. Sovrintendono alle azioni volte al
soddisfacimento di un bisogno attribuendogli priorita’.
Garantiscono un livello di attivazione finche’ il
bisogno non viene soddisfatto ed il livello di
attivazione diminuisce - Rinforzo e Punizione: Un
comportamento che riduce un Motivo (Drive) e
soddisfa un bisogno viene rinforzato e verra’ ripetuto
in futuro con maggiore probabilita’
MOTIVAZIONI
• Incentivi: Oggetti o condizioni associate con la
sensazione, da parte del soggetto, del
soddisfacimento di bisogni (Piacere). Primari:
Indipendenti dall’apprendimento. Soddisfano alla prima
presentazione (gusto dolce, sensazione sessuale).
Secondari: Associati ai primari grazie l’apprendimento
(denaro, alta votazione ad un esame)
• Aspettative: Rappresentazioni di mete future.
Anticipano il piacere del soddisfacimento di un bisogno
• Scopi: La meta ultima del comportamento “motivato”
(promozione, laurea)
Baseline
H 2O
Dolce
Acido
Amaro
MOTIVAZIONI
• PRINCIPIO GENERALE DELLA MOTIVAZIONE =
EDONISMO
COMPORTAMENTO RIVOLTO ALLA RICERCA
DEL PIACERE E ALL’ EVITAMENTO DEL DOLORE
IN QUESTO MODO SI FAVORISCE LA
SOPRAVVIVENZA E LA RIPRODUZIONE
•Perchè frequento la lezione di psicologia?
• mi interessano gli argomenti
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(Per me stesso)
ho difficoltà ad affrontare i libri di testo da solo/a
dopo la lezione, lo studio è già fatto a metà
c’è la firma di frequenza
voglio farmi vedere dal docente
i docenti tendono a dare voti più alti a chi frequenta
i miei genitori pagano per me e vogliono che io segua
gli altri studenti mi hanno consigliato di seguire
mi piace incontrare in classe i compagni di corso
voglio prendere un buon voto
voglio prendere un buon voto per far felice mia madre
La Gerarchia dei Bisogni di MASLOW
MOTIVAZIONI
• Le motivazioni psicologiche piu’ elevate: conoscenza,
stima, amore divengono importanti SOLO DOPO che i
bisogni elementari (fame, sete, sicurezza) sono stati
soddisfatti
• Chi e’ in lotta per la sopravvivenza e deve procurarsi
cibo e sicurezza non avra’ tempo ed energia da dedicare
agli interessi intellettuali ed estetici
• Il motivo piu’ elevato l’AUTOREALIZZAZIONE viene
raggiunto SOLO quando tutti gli altri bisogni sono stati
soddisfatti
MOTIVAZIONI
• ESTRINSECHE: Finalizzate al raggiungimento di mete
esterni: denaro, potere, oggetti
• INTRINSECHE: Finalizzate al piacere ottenuto da certi
comportamenti che non necessariamente condurranno al
raggiungimento di una meta
GIOCO (curiosita’, novita’, esplorazione)
Valore adattivo: Conoscenza di oggetti e Cooperazione
Sociale
CREATIVITA’ (sintesi, uso di conoscenza per risolvere
problemi, dare un senso agli eventi)
APPRENDIMENTO (fornire una ricompensa-estrinseca
diminuisce la frequenza di un comportamento intrinseco
perche’ diminuisce la percezione di autoefficacia di
piacere “non faccio questo perche’ e’ divertente ma
perche’ ottengo una ricompensa)
MOTIVAZIONI
• Motivazione alla Riuscita o al Successo: Le persone
sono piu’ motivate ad impegnarsi quando percepiscono che
possono riuscire traendone il massimo vantaggio
Autoregolazione (fermarsi o proseguire in un’attivita’,
Predisporre un piano di azione, Dividere una meta in step)
• Persone Motivate: Tendono a cimentarsi in compiti
moderatamente difficili, ma eccitanti (sfide), ed evitano
quelli troppo facili e troppo difficili (non delegano)
• Persone Meno Motivate: Tendono a cimentarsi in
compiti o estremamente facili o estremamente difficili
evitando quelli moderatamente difficili (delegano -politici)
• Chi ha paura di fallire (Non Motivato) Sceglie compiti
facili in cui non si puo’ fallire o, paradossalmente, compiti
molto difficili in cui non c’e’ timore di fallire dato che tutti
falliscono
MOTIVAZIONI
• Convinzioni di Autoefficacia: Convinzioni sulle
capacita’ di essere all’altezza della situazione:
formazione e realizzazione dei propositi. Lezioni tratte
dall’Esperienza: Massimo vantaggio dalle proprie
potenzialita’ e dalle risorse ambientali disponibili. Questa
convinzione mobilizza le energie di cui disponiamo.
• Convinzioni di “Essere in grado di”: La prova dei fatti
porta ad abbandonare le convinzioni illusorie
• Convinzioni di “Non essere in grado di”: Possono
essere piu’ resistenti nel tempo, in quanto tendono a non
essere mai messe alla prova dei fatti. Soggetti che
possiedono le capacita’ per svolgere un compito non si
cimentano mai con esso e mantengono la loro
convinzione di NON autoefficacia.
EMOZIONI
• EMOZIONE: Esperienza soggettiva di eventi con
un contenuto affettivo
EMOZIONI
• EMOZIONI ADATTATIVE: Affetti positivi e negativi
preparano e guidano comportamenti motivati che
promuovono la sopravvivenza e la riproduzione
(Darwin) Agiti o interpretati (espressioni facciali)
Comunicazione non Verbale: I neonati comunicano gli
stati emotivi attraverso le espressioni facciali (entro i
sei mesi tutte le emozioni fondamentali vengono
espresse)
EMOZIONI
EMOZIONI
• FISIOLOGICO: cambiamenti fisiologici di molte
risposte vegetative-sistema nervoso autonomo (es:
frequenza cardiaca, sudorazione, secrezione
ormonale, respirazione, vasodilatazione e
vasocrostrizione (temperatura cutanea), motilita’ e
funzionalita’ digestiva ed intestinale)
La postura “suggerisce” lo stato emozionale
• Espressioni facciali emozionali indotte. Variazioni
fisiologiche vegetative (attori)
Variazioni Fisiologiche Vegetative Indotte
EMOZIONI
• Espressioni facciali indotte
EMOZIONI
• COMPORTAMENTALE (AZIONI-Sistema Motorio
Emotivo): posture, espressioni facciali, reazioni di
fuga o attacco
• COGNITIVO: sentimenti soggettivi (amore, odio),
memorie, idee, pianificazione di azioni, interpretazione
in base ai nostri obiettivi e al nostro benessere
EMOZIONI
EMOZIONI
• ESPRESSIONI FACCIALI: Universali, quindi con una
base piu’ biologica che culturale per le emozioni
universali. “Ha degli occhi dolci” “Ha una faccia che
non mi piace” “Amore a prima vista” “Piu’ belli perche’
innamorati”
• ESPLICITARE LE EMOZIONI: Regole culturali molto
diverse (paesi del nord o anglosassoni “freddi”, paesi
del sud o latini “emozionali”)
• SESSO: In generale le donne sono piu’ pronte e piu’
disinibite ad esplicitare le emozioni degli uomini
(differenze derivanti dal ruolo parentale). Non significa
necessariamente che abbiano un vissuto piu’ intenso.
LA BOCCA PIU’ IMPORTANTE DEGLI OCCHI
TONO DELLA VOCE
• Prosodia Propositiva: contenuto semantico e
lessicale di un’espressione verbale (emisfero
SINISTRO)
• Prosodia Affettiva: contesto emozionale e tono di
un’espressione verbale (studi su pazienti con lesioni
evidenziano una superiorita’ dell’emisfero DESTRO
(Aprosodia) per questo aspetto della comunicazione
verbale) (superiorita’ orecchio sinistro per il
riconoscimento dello stato emozionale dal tono)
• Giudizio sociale basato sul tono della voce: Una
persona che parla a bassa voce viene spesso giudicata
come gentile e dolce, una persona che parla ad alta
voce viene spesso giudicata come arrogante e
impulsiva. “Il tono della voce tradisce la menzogna”
EMOZIONI E FUNZIONI COGNITIVE
• DECISION MAKING: Gli stati emozionali guidano i
soggetti nelle loro decisioni. Quando esiste un conflitto
fra stato emozionale e razionalita’, solitamente il primo
prende il sopravvento.
• Gli affetti come fonti di informazione
• Alcune decisioni possono essere prese basandosi
sullo stato dell’umore nel momento in cui si deve
prendere una decisione. Percio’, senza valutare
obiettivamente gli elementi in proprio possesso.
EMOZIONI E FUNZIONI COGNITIVE
• ATTENZIONE: Gli indizi emozionali attirano
l’attenzione (una persona che piange o che grida per la
paura o che ride)
• Valore adattivo: Stimoli potenzialmente pericolosi
generano stati emozionali nelle persone che attirano la
nostra attenzione e da questi prendiamo delle decisioni
sul nostro agire
• Le parole a contenuto emozionale (violenza, eros)
attirano la nostra attenzione nella lettura
RIDERE FA BENE
• Evidente implicazione di questa ricerca nella terapia
dei disturbi affettivi
• Migliora la circolazione sanguigna
• Benefici simili all’esercizio fisico
ODORI SIMILI A ORMONI SESSUALI
• Nei maschi un ormone estrogeno (femminile) attiva
l’ipotalamo dorsomediale e l’amigdala bilateralmente
• Nei maschi un ormone androgeno (maschile) non
attiva significativamente nessuna area
• Nelle femmine un ormone estrogeno (femminile)
attiva l’insula e le regioni olfattive
• Nelle femmine un ormone androgeno attiva
l’ipotalamo (ventromediale) e l’amigdala destra
ODORI SIMILI A ORMONI SESSUALI
• Femmine e maschi valutavano gli odori AND ed EST
in ugual modo per quanto riguarda la piacevolezza,
familiarita’, intensita’ e irritabilita’
EMOZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI
• Le emozioni hanno un valore adattativo anche nelle
relazioni interpersonali
• Soggetti che si uniformano alle regole non vengono
allontanati da un gruppo sociale
• Soggetti inseriti socialmente hanno piu’ probabilita’ di
riprodursi
EMOZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI
• SENSO DI COLPA: Il senso di colpa ha un valore
adattivo nelle relazioni interpersonali perche’ la
percezione di una nostra responsabilita’ sullo stato di
salute altrui ci porta ad evitare comportamenti
potenzialmente pericolosi per gli altri e a favorire
comportamenti che rafforzano le relazioni interpersonali
• Mostrare il proprio senso di colpa, dimostra che vi e’
un interessamento sulle condizioni altrui
• Indurre il senso di colpa influenza il comportamento
altrui!!!!!!!!
EMOZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI
• IMBARAZZO: L’imbarazzo (arrossire) dimostra un
senso di colpa per una trasgressione di una norma
sociale
• Chi dimostra imbarazzo viene percepito come
sottomesso e suscita da parte del gruppo sociale piu’
simpatia e disponibilita’ al perdono.
• Quindi, anche l’imbarazzo consolida le relazioni
interpersonali e l’integrazione sociale
• Scuse non-verbali
• Arrossire per l’imbarazzo e’ un reazione tipicamente
umana
EMOZIONI E LESIONI
MIDOLLARI
• Piu’ alto e’ il livello della lesione
e minore e’ l’esperienza emotiva
• “Una specie di rabbia fredda”
“Grido e impreco perche’ ogni
tanto si fa cosi’” “Un tipo di
rabbia mentale” “Non c’e’ il
calore che provavo di solito”
“Dico di avere paura ma non mi
sento impaurito davvero, non
c’e’ quella tensione quella
agitazione quel vuoto nello
stomaco che provavo prima”
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