Cervello, ecco perché i ricordi belli durano a lungo, mentre quelli brutti svaniscono in fretta. Il cervello umano è programmato per ricordare più a lungo le emozioni positive, mentre tende a far sbiadire con maggior velocità le emozioni negative: a sostenerlo è un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Timothy Ritchie del Dipartimento di Psicologia dell'University of Limerick (Irlanda), secondo cui questo processo servirebbe a preservare la felicità, favorendo il superamento dei momenti negativi. Questo fenomeno, noto come Fading Affect Bias (FAB), era già noto alla comunità scientifica: ma poiché la gran parte delle ricerche su questo fenomeno erano state effettuate per la maggior parte negli Usa, non era chiaro se potesse riguardare anche altre culture. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Memory, mette per la prima volta in evidenza che questo fenomeno che porta al veloce sbiadimento dei ricordi spiacevoli riguarda tutte le culture e servirebbe "ad aiutare le persone a elaborare le negatività e ad adattarsi ai cambiamenti che avvengono nel proprio ambiente, mantenendo una visione positiva della vita" e, quindi, a favorire il superamento delle difficoltà. Per giungere ai loro risultati i ricercatori hanno coinvolto nello studio 562 individui tra afro-americani, ghanesi, tedeschi, nativi americani e neozelandesi e hanno chiesto loro di ricordare e raccontare per iscritto un certo numero di eventi accaduti nella loro vita e di riferire le emozioni che provarono allora e al momento in cui stavano riportando l’evento alla memoria. Gli studiosi hanno quindi esaminato le emozioni del passato con quelle del presente, rilevando che il fenomeno FAB si verifica in tutte le culture, indipendentemente dal background socio-culturale dei soggetti. Ricerca: http://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/09658211.2014.884138