EDUCAZIONE (differenza\antitesi di significati ) (aiuto continuato ad un processo naturale..) ISTRUZIONE (costruire dentro) apporto rilevante dall’esterno di materiali intellettuali Attività per mezzo della quale si promuove la personalità umana QUINDI QUINDI L’EDUCAZIONE è un processo indirizzato a sollecitare la svolgimento naturale e globale della personalità(aspetto socio-affettivo) .. processo orientato alla trasmissione guidata di nozioni e comportamenti specifici(aspetto cognitivo) (possibile riduzione di un significato all’altro) 1 si avvale “di amplificatori” delle capacità mentali, fisiche e comunicative al fine di render capaci gli individui in alcuni campi dell’esperienza soluzione dell’antitesi educazione \istruzione formazione (utilizzato come sinonimo di educazione) far crescere una abilità inserendo qualcosa dall’esterno L’istruzione orientata ad un fine buono della comunità (che faccia riferimento ad un modello di convivenza) è subordinata all’educazione; l’educazione che si risolva in una serie di pratiche istruttive che sole hanno valore per l’individuo è subordinata all’istruzione come principio da cui dipende per la sua realizzazione 1 Processo aperto che coinvolge la molteplicità delle dimensioni dello sviluppo (Minerva) Dimensione cognitiva dimensione socioaffettiva Abilità percettivo motorie Linguistiche, logiche, etc abilità socioemotive:autonomia e responsabilità Primarie: memorizzare, operazioni elementari Secondarie: comprensione, applicare le informazioni apprese Superiore convergente: analisi e sintesi Superiore divergente: intuizione dallo stare con gli altri al condividere emozioni e valori Per educare bisogna saper apprendere L’apprendimento è correlato all’insegnamento da cui l’istruzione Insieme di comportamenti finalizzati all’apprendimento 2 Apprendimento Spontaneo: adulto\bambino programmazione, progettazione Apprendimento Artificiale : Apprendimento (Rogers) Apprendimento sterile Disinteresse verso i temi trattati 2 apprendimento significativo Sentimenti ed emotività del discente : partecipazione globale; automotivato; soddisfatto e interessato L’efficacia del processo di insegnamento è correlato anche al potenziale formativo dell’allievo Potenziale formativo Ciò che nell’uomo può essere sviluppato mediante educazione Quindi Se l’azione educativa si riferisce a ciò che può esser sviluppato nell’uomo allora l’uomo , ogni singolo uomo, possiede, in via presumibile, delle potenzialità individuali, delle abilità per cui può essere educato: l’educabilità3 L’educabilità si fonda: sulla neotenia sulla prolungata infanzia sull’uso di un linguaggio simbolico sulla socialità l’educazione come azione culturale che modifica l’esperienza degli individui Ha un limite in quanto non tutto è insegnabile o si può apprendere : l’educabilità è finita, ha un limite Educabilità Innatisti: fattori ereditari determinano I limiti dell’educabilità. (trasmissione genetica) Jean Piaget: stadi preordinati di sviluppo; ambientalisti: tuttò è determinato dall’ambiente Bruner: tutto può essere insegnato Ogni teoria educativa prevede un determinato significato del termine “educazione” riferito ad ogni singolo aspetto dell’essere umano. In questo senso la teoria prevede anche ciò che non può essere educato. E chiaro allora che ogni modello porta con sé delle definizioni suscettibili di essere verificate ed eventualmente confutate . Ad esempio come si stabilisce l’educabilità di un disabile o di una persona deprivata culturalmente ? (Pestalozzi) 3 1) 2) 3) 4) 5) Ma educabilità di cosa nell’individuo? Diversi aspetti: socialità attività cognitiva attività linguistico-comunicativa psicomotricità dimensione emozionale Su ognuno di questi punti, a seconda del modello teorico di riferimento, è possibile intervenire più o meno. E’ oggetto di dibattito se sia possibile intervenire sulla creatività, sul carattere, sulla capacità di avere successo o sull’intelligenza. In realtà, ad esempio sull’ultimo punto, è necessario disporre di una definizione di intelligenza4 per poterla misurare: posso misurare una abilità cognitiva (test psicometrici) ma posso misurare l’abilità socioemotiva? E chi può misurarla? Alla fine se disponiamo di una teoria che pensa l’uomo fatto in un certo modo, con certe abilità innate o meno, si corre il rischio di “costruire” un uomo ideale che nella realtà non esiste e che conferma apparentemente le ipotesi di partenza, una sorta di profezia che si autoavvera. Ma l’allievo che deve essere educato all’interno di una struttura scolastica può apprendere i contenuti trasmessi senza tener conto della sua motivazione allo studio? 5Ciò che attiva e dirige un soggetto verso una meta ben precisa Ma slow parla di bisogni come carenze che spingono un individuo a soddisfare tali carenze Ma slow: Autorealizzazione: essere ciò che si può essere (coincidenza tra sé ideale e reale) motivazione intrinseca: comportamento motivato dall’interno; estrinseca dall’esterno: rinforzo per Bruner il motivo intrinseco fa si che l’attività che si sta svolgendo sia piacevole di per sé, indipendentemente dalla ricompensa che si potrà ottenere (un nove come votazione)alla conclusione della attività. Un motivo intrinseco per eccellenza è la curiosità (del bambino ad esempio) che va assecondata inserendo il bambino in ambienti non monotoni e ripetitivi per quanto riguarda le motivazioni estrinseche su cui fondare l’azione pedagogica 4 se siamo in grado di strutturare un test intellettivo per misurare il Q:I delle persone è possibile agire sui singoli soggetti in modo da aumentare i valori dei punteggi ottenuti nei test da alcune popolazioni? Senz’altro, o quasi sicuramente, nei paesi industrializzati dove è possibile disporre di una struttura sempre più attenta alle esigenze dei bambini, anche se ottenebrata da distorsioni mass medianiche, i risultati dei test intellettivi sono andati sempre più aumentando. Questo dato confermerebbe (effetto Flynn) l’effetto dell’ambiente sulle prestazioni intellettive delle persone. Il cambiamento genetico come causa delle migliori prestazioni sembra infatti non risultare un’ipotesi attendibile vista la rapidità del cambiamento. 5 Per Bruner la caratteristica più singolare degli esseri umani è il loro apprendere. Per James, anche il comportamento istintivo dell’uomo non si ripete in quanto modificato dall’esperienza controllo degli stimoli esterni in grado di far produrre all’allievo un dato apprendimento indipendentemente dalla motivazione interna CONDIZIONAMENTO OPERANTE : Skinner L’insegnamento consiste nell’organizzazione sistematica delle contingenze rafforzative , ossia dei rinforzi Ma i risultati più efficaci sono quelli legati alle motivazioni intrinseche Bisogni e motivazioni sono rivolti ad una meta specifica mediante comportamenti del soggetto agente Ciò che organizza ed indirizza i comportamenti è l’interesse L’interesse risponde alla sollecitazione del bisogno tramite la mediazione della cultura e delle intelligenza (Decroly) Gli interessi fornisco la base per la disponibilità ad apprendere (Herbart) L’attività educativa quindi deve fondarsi sugli interessi naturali promuovendone di nuovi Se gli interessi e le motivazioni intrinseche sono centrali per l’attività educativa Allora È necessario coinvolgere l’alunno nella partecipazione attiva ed interessata all’attivià educativa della classe mediante una negoziazione reale: il contratto formativo Il contratto formativo tiene conto di motivazioni, mete interessi degli allievi impegnandoli in un reciproco dover rispondere di quanto negoziato: la responsabilità Il contratto può rivelarsi inefficace se:non è avvertito dall’alunno come vicino ai suoi interessi; come approfondimento della sua esperienza: 1) oggettiva del sapere2) soggettiva dei suoi interessi 3) storico-sociale del singolo Ma come si attua l’attività educativa? Secondo varie dimensioni: 1) asimmetria culturale 2) intenzionalità educativa verso il discente 3) disponibilità ad apprendere dell’allievo 4) condizionamento e conseguente apprendimento anche senza disponibilità ad apprendere nel caso del punto 4 resta da stabilire se l’apprendimento produca miglioramento delle disposizioni psiche dell’individuo (Brezinka) perché vi sia una buona relazione educativa e quindi cooperazione, secondo il punto 3,non ci si può limitare ad trasmettere una informazione, quasi che l’allievo fosse un contenitore vuoto,ma è necessario comunicare affinché si formi quella necessaria partecipazione attiva allo scambio di idee, valori, emozioni la comunicazione, per esser efficace, presuppone (Rogers): 1)accettazione 2) sincerità 3) comprensione empatica dell’altro nello specifico la comunicazione può essere analizzata secondo i principi della scuola dimpalo Alto: 1) ogni relazione è un sistema – una elemento del sistema interagisce con tutti gli elementi del sistema (non somma di parti) 2) interpunzione arbitraria della comunicazione: ognuno ritiene l’altro causa della propria risposta comunicativa mentre la comunicazione è circolare in quanto ognuno è contemporaneamente, causa ed effetto dei comportamenti comunicativi dell’altro 3) non si può non comunicare in quanto il non comportamento non esiste e ogni comportamento ha valore di messaggio 4) ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione tale che il secondo classifica il primo 5) ogni comunicazione prevede una relazione simmetrica o asimmetrica.Quella educativa è asimmetrica i messaggi contraddittori nella comunicazione sono: 1) doppio legame : sii spontaneo (il comando esclude il contenuto) 2) mistificazione: attribuzione di desideri inespressi e ritenuti tali 3) risposta tangenziale: non risposta alla domanda (guarda cosa abbiamo prodotto---R— domani dove vai? Pigmalione Le aspettative comunicate inconsapevolmente producono considerevoli effetti: gli insegnanti che hanno una buona opinione dei loro allievi producono riposte migliori nei discenti Alla fine per produrre una buona relazione comunicativa è bene metacomunicare ossia dialogare sul senso della relazione comunicativa, sul ruolo dei comunicanti, sul senso di quello che si vuole dire (ordine, comando, consiglio, etc.), sul significato intenzionale del messaggio, etc, insomma una contrattazione paritaria Apprendimento naturale : spontaneità della motivazione Possibilità di scelta libertà come fondamento dell’apprendimento in quanto senza libertà non si dà spontaneità né scelta. Possiamo dire che una relazione educativa che mira all’apprendimento naturale di un valore, idea, modalità sociale, etc, è una relazione libera perché il discente è motivato all’acquisizione dei contenuti trasmessi potendo scegliere tra diverse alternative educative. Assoluto pedagogico conciliazione? apprendimento artificiale: insegnamento di pratiche, modelli, valori, idee, che l’educando non può produrre in modo autonomono