Comunicato stampa CP_CES61-2008_CP_IT

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Comitato economico e sociale europeo
COMUNICATO STAMPA N. 61/2008
20 giugno 2008
Promuovere la politica della famiglia, l'occupazione
giovanile, la globalizzazione e il futuro del modello
sociale europeo: questo il messaggio lanciato dal forum
dei cittadini europei a Breslavia
Il 19 e 20 giugno 2008 il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e la città di
Breslavia hanno organizzato congiuntamente un forum dei cittadini europei dal titolo
Verso un'Europa della solidarietà. I partecipanti hanno espresso il loro appoggio alla
dichiarazione finale contenente una serie di raccomandazioni sui seguenti aspetti:
politica della famiglia, conciliazione della vita familiare e professionale, occupazione
giovanile, globalizzazione, realtà sociali e futuro del modello sociale europeo. Il forum ha
attratto oltre 300 partecipanti tra politici polacchi - tra cui l'ex Presidente Lech Wałęsa membri del CESE, esponenti del mondo accademico e stakeholder di grande esperienza,
rappresentanti della società civile organizzata polacca ed europea, ed anche tantissimi
giovani.
Dando il benvenuto ai partecipanti, la vicepresidente del CESE Jillian van Turnhout ha dichiarato
che il coinvolgimento autentico e costante dei cittadini e delle organizzazioni della società civile e
non governative nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche consentirà di soddisfare le esigenze
reali dei cittadini e di sviluppare in loro un senso di appartenenza alla realtà europea. L'UE ha
bisogno di un progetto autentico e di contenuti con i quali i cittadini si possano identificare.
Nel suo discorso di grande impatto il sindaco di Breslavia Rafal Dutkiewicz ha posto in rilievo
l'importanza della solidarietà, della democrazia, dell'istruzione e dell'innovazione per il futuro
dell'Europa, affermando che la creazione di istituti di insegnamento solidi, che promuovano le
scienze, le tecnologie e l'economia innovativa, costituisce un requisito essenziale per le società
moderne.
L'ex Presidente della Polonia Lech Wałęsa ha evidenziato il ruolo della democrazia e dei valori
universali - soprattutto la solidarietà - nel processo di integrazione europea, dichiarando che la
globalizzazione si deve basare su questi valori che rispettano le religioni e le culture diverse.
Il ministro polacco della Scienza e dell'istruzione superiore Barbara Kudrycka, sottolineando
l'importanza dei modelli di comportamento nell'orientare i giovani, ha dichiarato che, se si vuole
che i propri figli siano rispettosi dei valori, la loro vita quotidiana dovrà essere costellata di esempi
positivi. Se questi valori saranno distrutti per ottenere benefici senza futuro - ha aggiunto - le
nuove generazioni si troveranno poi senza alcun punto di riferimento a cui appigliarsi. All'apertura
del forum sono intervenuti anche la prof.ssa Martha Nussbaum dell'Università di Chicago e il
viceministro polacco del Lavoro e della politica sociale Radosław Mleczko.
Nel corso del forum, articolato su due giorni, numerosi gruppi di lavoro hanno affrontato temi
diversi con il contributo diretto dei partecipanti. Tra questi temi figuravano il futuro del modello
sociale europeo, la globalizzazione, le sfide demografiche e la politica della famiglia, l'istruzione e la
IT
Comitato economico e sociale europeo
formazione, il riconoscimento sociale del lavoro giovanile, l'occupazione per i giovani e i lavoratori
anziani, l'assicurazione sociale nel contesto della lotta alla povertà.
Il secondo giorno i partecipanti hanno votato i temi che giudicavano più importanti, vale a dire:
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la politica della famiglia e la conciliazione tra vita familiare e professionale,
l'occupazione giovanile,
la globalizzazione, le realtà sociali e il futuro del modello sociale europeo.
I rappresentanti dei tre gruppi di lavoro che hanno ottenuto maggiori consensi sono stati invitati a
presentare le loro raccomandazioni nel corso del dibattito generale. Tali raccomandazioni sono
state poi inserite nelle conclusioni finali discusse dai partecipanti al termine del forum.
Il testo della dichiarazione e i risultati per esteso delle discussioni in seno ai gruppi di lavoro sono
disponibili sul sito del CESE:
http://www.eesc.europa.eu/sections/soc/index_fr.asp?id=4020013socfr.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Karel Govaert, servizio Stampa del CESE
Rue Belliard 99, B-1040 Bruxelles
tel. +32 2 546 9396/9586; cell. +32 475 75 32 02
e-mail [email protected]
sito web http://www.eesc.europa.eu/
Comunicati stampa:
http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_en.asp (in inglese)
http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_fr.asp (in francese)
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) rappresenta le diverse componenti economiche e
sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma del 1957, è un organo
istituzionale consultivo. Questa sua funzione consultiva permette ai suoi membri, e quindi alle
organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale comunitario. Il CESE è
composto di 344 membri, che sono nominati dal Consiglio.
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