LA POLITICA INTERNAZIONALE NELL` ETA` DELL` IMPERIALISMO

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LA POLITICA INTERNAZIONALE NELL’ ETA’ DELL’ IMPERIALISMO (LDT. Pag.214-15 e 262-63)
Dopo il 1870 la situazione si complica: nazionalismi nell' area balcanica, nascita di Italia e Germania,
imperialismo e protezionismo generalizzati. Per evitare conflitti, nel periodo 1878/1914 si intreccia un
'concerto' di alleanze gestito (almeno fino al 1890) da Bismarck. L’ argomento è suddivisa in 3 parti:
1. AREE CALDE E MOTIVI DI CONFLITTUALITA'
1.1. Balcani- Area pericolosa a causa della ritirata dell' Impero Ottomano (Questione d'Oriente)
Austria: dopo la sua espulsione dalla 'Grande Germania' cerca espansione a sudest
Russia: Panslavismo, fomenta il nazionalismo di Serbia, Montenegro, Bulgaria e Grecia (anche in
tempi recentissimi ha protetto la Serbia di Milosevic).
Germania: unico amico dei Turchi, vuole mantenere la presenza ottomana nei Balcani .
Turchia: dal 1908 governo nazionalista dei 'Giovani Turchi', dismette progressivamente il suo impero in Europa. Ciò provoca tensioni (vedi 3).
NOTA: L' Italia ha una posizione ambigua, dal 1882 alleata dell' Austria (in funzione coloniale),
ma anche favorevole all' avanzata serba nei Balcani (questione delle terre 'irredente').
1.2. Francia/Germania: dopo la guerra del 1870, Alsazia-Lorena, ricca terra francese, alla Germania:
Revanchismo, cioé crescita di un intenso sentimento antitedesco in Francia.
1.3. I mari, le flotte da guerra: fino al 1890, la rinuncia tedesca a costruire una flotta da guerra rassicura la GB lasciandole il primato sui mari. Poi le cose cambiano (vedi 3).
1.4. Le Colonie e la loro spartizione: qui si distinguono 2 gruppi di Paesi: i primi arrivati (GB, F,R),
che dopo gravi tensioni si accordano; e gli ultimi arrivati (Italia, G, Belgio, Giappone), che non si
accontentano delle briciole e reclamano una ridefinizione generale delle aree di espansione:
- 1881: la F occupa la Tunisia, dura reazione dell’ Italia che entra nella Triplice Alleanza;
- 1898: incidente di Fashoda tra F e GB, seguita dalla "Intesa Cordiale" (1904) spartiz.Africa
- 1904/05: guerra Russo-Giapponese per la Manciuria e Sakhalin: secca sconfitta dei Russi;
- 1905/11: 2 "Crisi marocchine", di cui oltre.
1.5 Le ideologie dell' Imperialismo- La crisi del Positivismo e dell' ottimismo del periodo precedente dà
spazio ad una nuova cultura dell’ Irrazionale, spesso unita alla celebrazione della guerra:
- Nazionalismi esasperati e contrapposti, che alimentano tumultuose formazioni politiche di estrema destra, xenofobe, antisemite e bellicose.
- Irrazionalismo e Vitalismo filosofico: selezione del più forte, lotta per la vita tra le Nazioni,Volontà di Potenza, culti pagani della Vita, sono le dottrine delle borghesie nazionaliste;
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- Relativismo, Nichilismo, "Tramonto dell' Occidente ", in cui la esaltazione della forza è l’estrema
risorsa morale dell’ Occidente oramai privo di valori religiosi e culturali.
- Classe operaia e Interclassismo: 1) Mentre le classi dirigenti sono spinte ideologicamente a Destra
2) lo stesso proletariato (almeno in parte) viene co-optato dal Nazionalismo , ideologia inter2
classista che rivolge l' antagonismo di classe contro Nazioni avversarie .
NOTA: G. è il Paese-guida di questo periodo dal punto di vista della cultura e dei valori dominanti; l' Italia,
con e dopo Crispi (dopo il 1887), è sempre più affascinata dall’ autoritarismo bismarckiano e dall'
irrazionalismo filosofico. Le riviste fiorentine e il dannunzianesimo ‘di massa’ diffondono questi temi.
2. IL SISTEMA CONTINENTALE BISMARCKIANO 1873/1890
Lo scopo del cancelliere tedesco è duplice: 1) isolare la Francia; 2) congelare le tensioni nei Balcani (vedi
1.1); il mezzo è l' equilibrio come sistema di pesi e contrappesi. La potenza tedesca funge da 'guardiano'
alla pace in Europa; ciò comporta la rinuncia alla creazione di un Impero coloniale tedesco; il disinteresse
tedesco per le colonie è la causa del declino politico di Bismarck e del suo 'concerto'. In dettaglio:
- 1873/86: Patto dei 3 Imperatori (G, R, A), che obbliga le rivali Russia ed Austria a 'coabitare' in una
medesima alleanza militare con la Germania;
- 1877: Guerra Russo-Turca, vinta dai Russi per l' indipendenza di Serbia,Romania e Bulgaria; per
scongiurare nuovi conflitti in area balcanica, Bismarck attua il:
-1878: I° CONGRESSO DI BERLINO, basato su 'compensi' anche economici oltre che politici:
- alla Serbia, resa indipendente, è imposta la rinuncia a future annessioni;
- all' Austria è dato in compenso il protettorato sulla Bosnia-Erzegovina;
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Titolo si una notissima e monumentale opera del tedesco Oswald Spengler (1900), in cui si interpreta la storia universale come lotta
e succedersi di civiltà; l’ Occidente in declino è investito da una crisi spirituale a cui si può reagire tramite il Cesarismo, l’
affidamento del potere politico ad un capo carismatico. L’ imperialismo è, secondo l’ autore, il destino dell’ Occidente.
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Vedi il brano di pascoli La grande proletaria si è mossa (1912); vedi anche la distinzione di Corradini tra nazioni proletarie e
borghesi.
- alla GB è assegnata Cipro; alla F è dato il nulla osta alla conquista della Tunisia; la G ottiene il
monopolio sulla penetrazione commerciale nell' Impero Ottomano;
- la Russia non ottiene nessun compenso nei Balcani, ed anzi è diffidata da ulteriori ingerenze.
- 1882: TRIPLICE ALLEANZA tra Germania, Austria, Italia, con la quale l' Italia si lega al suo nemico
storico, rinunciando alle 'terre irredente' (Trento e Trieste); le viene in cambio promessa una futura
espansione in Africa.
- 1885: II° CONGRESSO DI BERLINO: vengono delineate le aree di influenza europea in Africa e Bismarck
accetta di porvi alcuni protettorati tedeschi (Togo, Camerun).
- 1886:disdetto il Patto dei 3 Imperatori (1873), nuove tensioni tra A e Russia.
- 1887/90: Trattato di Controassicurazione tra Germania e Russia, impegno reciproco alla non-aggressione ed al rispetto delle reciproche alleanze.
NOTA: si tratta un sottile equilibrismo; come scrive lo storico Luigi Salvatorelli, "la politica internazionale
bismarckiana dopo il 1870 fu un generale rinvio, imitato largamente da altri uomini politici, tedeschi e non
tedeschi; di rinvio in rinvio l' Europa arrivò al 1914 pronta per una guerra generale".
3. LA CRISI DEL MODELLO BISMARCKIANO: L' EUROPA VERSO LA GUERRA (LDT p. 295-97)
Nel 1888 muore il kaiser Guglielmo I ; gli succede il giovane Guglielmo II che nel 1890 licenzia Bismarck.
Viene inaugurato così la cosiddetta 'Weltpolitik’ basata su una aggressiva politica estera : 1) inserire la G.
nella corsa coloniale; 2) allargare i suoi confini anche in Europa; 3) surclassare F e GB in campo
commerciale. Inizia così una politica di riarmo sui mari che contravviene ai precedenti impegni assunti con la
GB. Negli ambienti di corte tedeschi si afferma la dottrina del Pangermanesimo, che assegna ai Tedeschi un
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ruolo di colonizzazione a est a danno degli Slavi. La casta politico-militare degli Junkers (da cui pure
Bismarck proveniva) assume, nel periodo 1890/1914, il pieno controllo della politica tedesca. La
concorrenza economica portata alla GB vede l' utilizzo di mezzi spregiudicati (dumping, guerra doganale). La
politica del 'nuovo corso' trasforma la G. da garante della pace a principale minaccia. Gli avvenimenti
politico-diplomatici più salienti del periodo 1890/1914 sono:
- 1890: viene disdetto dalla G. il Trattato di Controassicurazione (1887) nella erronea
convinzione che la Russia non si sarebbe mai alleata con F e GB;
- 1904 e 1907: superata ogni divergenza , si costituisce la TRIPLICE INTESA tra Russia, Francia e Inghilterra; la GB, tradizionalmente restia a schierarsi, si vede costretta dalla condotta tedesca.
Costituitosi in tal modo un Bipolarismo che contrappone la Triplice Alleanza (G,A,I) alla Triplice Intesa
(R,GB,F), inizia una escalation politico-militare, destinata a deflagrare nella Prima Guerra Mondiale :
- 1905 e 1911: Crisi Marocchine, ad un passo dalla guerra F e G per il possesso del Marocco;
- 1908: Crisi Balcanica: approfittando del colpo di Stato dei giovani Turchi, l' Austria trasforma
in annessione il suo precedente protettorato sulla Bosnia; vive proteste di Serbia e Russia.
- 1912: Prima Guerra Balcanica: Grecia e Serbia si espandono a spese della Turchia; per bilanciarne
la crescita viene creato lo stato-cuscinetto dell' Albania, su cui l’ Italia avanzerà pretese.
- 1913: Seconda Guerra Balcanica, espansione della Serbia, che si erge a ‘potenza regionale’; l’
equilibrio nei Balcani è minacciato; gli sconfitti (Bulgaria e Turchia) si alleano agli Imperi Centrali.
- 28 giugno 1914: L’ assassinio a Sarajevo dell’ erede al trono austroungarico, Francesco
Ferdinando, provoca una reazione a catena, di cui è in gran parte responsabile la Germania: é l’ inizio
della Prima Guerra Mondiale.
NOTA: L Italia, dopo la caduta di Crispi (1896) abbandona la politica filotedesca e si riavvicina all' Intesa con
una serie di trattati amichevoli. L' annessione austriaca della Bosnia (1908) riaccende l’irredentismo
antiasburgico. La conquista italiana della Libia (1912) allarma l’ Austria, e rende nuovamente tesi i rapporti
tra i due Paesi; ciò prelude al voltafaccia italiano del maggio 1915. Oramai pare impossibile una politica di
equilibrio date le tendenze militariste ed imperialiste di tutti. L’ estensione mondiale degli interessi europei
rende impraticabile la politica dei ‘compensi’: non resta che l’ uso della forza. Anche la cultura, quella
ufficiale come quella ‘ribelle’ delle avanguardie artistiche, inneggia alla guerra come ‘sola igiene del mondo’:
ma sarà una doccia gelata per tutti.
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In questo contesto nasce l’ espressione Mitteleuropa, intesa come progetto pangermanico di una Europa centrale di lingua e
cultura tedesca.
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