Sintesi quadro europeo 1870-1900 Prevale in Europa una politica di potenza accentuata dalla ideologia nazionalista, cui si accompagnano politiche economiche protezionistiche indotte dalla Grande Depressione. Le tensioni si spostano dal suolo europeo all’area delle conquiste coloniali: i territori extra-europei entrano tutti, in forma più o meno diretta, nell’orbita di controllo delle potenze europee. Tale situazione di complessivo equilibrio, spesso definita come “sistema bismarckiano” (a sua volta collocato nel quadro più complessivo di equilibrio partorito dal congresso di Vienna e durato sino allo scoppio della I guerra mondiale) vede un iniziale avvicinamento della Germania ad Austria e Russia sancito col patto dei tre imperatori (1873) al fine di isolare la Francia, cui segue tuttavia una ridefinizione degli assetti in seguito al conflitto del 1877 tra Turchia e Russia (che vede la disfatta della prima), determinato dall’azione di sostegno avviata da quest’ultima nei confronti dei movimenti nazionalisti nei Balcani, che rientravano nei possessi ottomani. Il Congresso internazionale di Berlino del 1878, seguito alla guerra, stabilisce: - il ridimensionamento della Russia nei Balcani l’indipendenza di Serbia, Montenegro, Romania e Bulgaria; la Bosnia-Erzegovina diventa un protettorato austriaco La Gran Bretagna ottiene il controllo di Cipro dalla Turchia ed è quindi posta nelle condizioni di monitorare il canale di Suez, inaugurato nel 1869, e nevralgica via di accesso alla rotta per l’India. Il sistema delle alleanze si delinea inizialmente nella forma di una Triplice Alleanza stretta tra Germania, Austria e Italia (1882), scelta compiuta da quest’ultima per evitare l’isolamento internazionale, nonostante le proteste degli irredentisti che rivendicavano il possesso delle terre rimaste sotto il dominio austriaco (Trentino Alto Adige e Venezia Giulia). Austria e Russia diventano rivali in quanto si contendono il controllo dei Balcani, dove la Russia fomenta i nazionalismi in funzione antiaustriaca (in particolare nell’area serba, dove nascono organizzazioni terroristiche come la Mano Nera). Nel 1894 Francia e Russia rispondono alla triplice stringendo un trattato di mutua protezione. L’imperatore tedesco Guglielmo II (1888-1918) impone dal 1890 un nuovo corso, estromettendo Bismarck e avviando una politica estera e di riarmo aggressiva e sciovinista, anche in considerazione dell’avvicinamento tra Russia e Francia. La Germania è in cerca di materie prime e sbocchi di mercato per la propria produzione industriale in tumultuosa crescita. 1900-1914 La Gran Bretagna soffre la rivalità navale con la Germania e stringe con Russia e Francia la Triplice Intesa nel 1907 (Francia e GB si riconoscono reciprocamente le pretese rispettivamente sul Marocco e sull’Egitto). 1905-6: Prima crisi marocchina che vede un conflitto tra Germania e Francia per il controllo dell’area – risolta a favore della Francia che ottiene l’appoggio internazionale su sollecitazione della GB. 1911: Seconda crisi marocchina che vede nuovamente confrontarsi Francia e Germania – risolta a favore della Francia, che ottiene il completo controllo dell’area, salvo la concessione di una parte del Congo francese alla Germania. Intanto l’Impero ottomano è attraversato da forti tensioni e conflittualità. Gli armeni, minoranza cristiana insediata nell’area dell’Anatolia e della Cilicia, rivendicano la propria identità come nazione e ambiscono alla costituzione di uno stato indipendente. La repressione da parte dei turchi del movimento nazionalista armeno a cavallo tra i due secoli è feroce. D’altra parte la Turchia deve fare i conti anche con un movimento di opposizione interno di carattere nazionalista e laico che contrasta con la natura multietnica dell’impero e che si impone nel 1908 portando alla promulgazione di una costituzione (movimento dei “Giovani Turchi”, i cui membri iniziali erano studenti che in alcuni casi avevano ricevuto un’istruzione europea, e che trova seguaci anche all’interno dell’esercito). La crisi interna produce nuovi smembramenti: la Bulgaria diventa Regno, Creta si unisce alla Grecia, la Bosnia-Erzegovina (dove quasi la metà della popolazione è serba ortodossa) viene annessa all’Austria. Tra il 1911 e il 1912 la Turchia è impegnata anche contro l’Italia che ambisce al controllo della Libia. 1912: Prima guerra balcanica in cui Bulgaria, Serbia, Montenegro e Grecia attaccano l’impero ottomano al fine di spartirsi la Macedonia; l’intento riesce e contestualmente il trattato finale sancisce l’indipendenza dell’Albania, in modo da ostacolare l’accesso al mare della Serbia. 1913: seconda guerra balcanica causata dagli strascichi della prima guerra, che inducono la Bulgaria, insoddisfatta dal trattato, ad attaccare Grecia e Serbia, uscendone sconfitta e lasciando Serbia e Grecia libere di spartirsi la Macedonia.