AIOM NEWS NEWSLETTER DIGITALE DELL’AIOM – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA Anno 2 – Numero 17– 27 aprile 2004 Ricerca 01. ITALIANI SCOPRONO MECCANISMO D'AZIONE RAPAMICINA 02. SENO, GENE LONGEVITÀ POTREBBE AIUTARE A CURARLO News 01. NASCE FABBRICA PER ADDESTRARE CELLULE SENTINELLA 02. IL VACCINO È LA NUOVA STRATEGIA MA IL CAMMINO È ANCORA LUNGO 03. SIRCHIA, VICINA RIVOLUZIONE DIAGNOSI E CURA 04. SIRCHIA, BENE DIAGNOSI E CURE MA PIÙ PREVENZIONE 05. IN INGHILTERRA L’INFORMAZIONE SU TUMORI AL SENO E’ CONFUSA E FUORVIANTE 07. SANITÀ: SPORTELLO CANCRO SU CORRIERE.IT 08. VERONESI, PER POLMONE MORTALITÀ AUMENTA TRA DONNE Dalle Regioni GAVA (VENETO), DIAGNOSI PRECOCE È PRIORITÀ Annunci 01. ISTITUZIONE BORSA DI STUDIO IN ONCOLOGIA INTITOLATA AL DR. MAURIZIO ROSSI 02. MANAGEMENT IN ONCOLOGIA AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM Ricerca 01. ITALIANI SCOPRONO MECCANISMO D'AZIONE RAPAMICINA Un gruppo di ricercatori italiani ha scoperto il meccanismo con cui l'antibiotico rapamicina (sirolimus) inibisce la crescita tumorale. Lo studio pubblicato su Nature Medicine rivela che il farmaco 'disattiva' una proteina, la 'mTOR', che protegge le cellule neoplastiche. I risultati dello studio, condotto sui topi, mostrano infatti che la mTOR blocca i processi di eliminazione delle cellule 'impazzite'. Pier Paolo Pandolfi, del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center (New York) e Paola Londei, dell'Università di Bari, sostengono inoltre che la rapamicina potrebbe essere efficace contro molte forme di tumore, poiché la mTOR agisce su due geni, l'Akt e il PTEN, implicati nella genesi di molti tipi di cancro. Per capire il ruolo della mTOR nell'insorgenza del cancro sono stati modificati geneticamente dei topi, in maniera da aumentare l'attività del gene che è il suo 'bersaglio'principale, l'eIF-4E. Dopo un anno, le osservazioni indicavano che gli animali avevano sviluppato linfomi, angiosarcomi, tumori polmonari e al fegato. Le analisi effettuate sui linfomi hanno rivelato che l'eIF-4E potenziava l'azione di geni che impediscono l’apoptosi delle cellule malate. Secondo i ricercatori, questi risultati suggeriscono che molti tipi di tumore possano dipendere da un'iperattivazione dell'eIF-4E controllata dalla mTOR e, quindi, potrebbero essere curati con la rapamicina. Infatti, molte forme tumorali umane sono dovute a mutazioni che 'spengono' il gene PTEN, un inibitore della mTOR, o da mutazioni che 'accendono' il gene AKT1, che invece stimola la mTOR. INDICE 02. SENO, GENE LONGEVITÀ POTREBBE AIUTARE A CURARLO Studiare i geni della longevità non servirà a creare dei 'Matusalemme' ma potrebbe aiutare a sconfiggere il tumore al seno: uno di questi geni, infatti, ha svelato la sua vera identità di 'oncosoppressore', cioè gene che serve a frenare la moltiplicazione cellulare impedendo l'innescarsi di crescite tumorali. A scoprirne le potenzialità è stato un gruppo dell'Università del Texas presso l'Anderson Cancer Center, che ha pure evidenziato come il gene risulti essere spento in due donne su tre col cancro alla mammella. Ciò lo rende un possibile nuovo bersaglio per terapie anti-tumore, ha riferito Mien-Chie Hung che ha condotto lo studio. Inoltre, poiché quando il gene rimane attivo la prognosi delle pazienti è migliore, spiegano gli scienziati sulla rivista Cell, la sua funzionalità potrebbe essere usata per predire la gravità del male e personalizzare le cure. Il gene in questione, che gli esperti conoscono per la sua capacità di aumentare la longevità in alcuni animali di laboratorio, si chiama 'FOXO3' e produce la proteina Forkhead box class O3. I ricercatori stavano studiando la capacità di cellule sane di trasformarsi in tumorali quando si sono imbattuti nella funzione di FOXO3. Hanno visto che FOXO3 impedisce questa trasformazione e che invece un altro gene, 'IKK', disattiva FOXO3 innescando la trasformazione neoplastica. Quindi hanno pensato di rintracciare FOXO3 nel tumore mammario di un campione di 131 donne. Questo li ha portati a confermare le sue funzioni di oncosoppressione ed a fiutare la possibilità di 'escogitare' qualche nuova cura. Ma, non contenti, gli scienziati hanno voluto vedere cosa succedeva 'modificando' FOXO3 in modo da renderlo inattivabile da IKK: il risultato della modifica è stato di aumentare l'oncoprotezione fornita a cellule di laboratorio. Anche se questa tecnica si profila come un'idea per nuove cure, hanno sottolineato gli scienziati, non siamo ancora vicinissimi alla pratica clinica. Prima si deve quantomeno comprendere il nesso tra l'oncosoppressione mediata da FOXO3 e la sua azione vincente sulla longevità; già questa sarebbe la risposta a 'una domanda da un milione di dollari', ha concluso Hung. INDICE News 01. NASCE FABBRICA PER ADDESTRARE CELLULE SENTINELLA Prende il via all'Istituto Superiore di Sanità il primo laboratorio-fabbrica di cellule “sentinella” che saranno addestrate e armate per combattere i tumori. Prelevate dal sangue del malato e addestrate a riconoscere le cellule tumorali, queste cellule chiamate dendritiche per la loro forma ramificata, saranno reiniettate nel paziente dove dirigeranno una strategia d'attacco contro vari tipi di tumori. Impartiranno cioè ordini contro le cellule malate e a tutto l'esercito cellulare del sistema di difesa dell'organismo. L'annuncio è di Filippo Belardelli virologo dell'ISS che sta avviando il primo centro pubblico per l'Immunoterapia Clinica Sperimentale. Le cellule dendritiche, ha spiegato il ricercatore, fanno parte del sistema immunitario e si possono considerare vere e proprie sentinelle, sempre vigili a controllare l'eventuale ingresso di agenti estranei dell'organismo. Quando fiutano la presenza del nemico ne 'costruiscono l'identikit' e lo espongono alla propria superficie ordinando ad altre cellule di difesa, i linfociti, di cercarlo ed attaccarlo. Hanno potere anche contro i tumori i quali, a differenza dei tessuti sani, portano su di sé delle molecole 'etichetta', gli antigeni. Questi sono naturalmente usati dalle dendritiche per riconoscere agenti estranei ed indurre le difese del corpo a combatterli. Purtroppo però la risposta immunitaria spontanea contro il cancro è molto blanda e da sola non è sufficiente, soprattutto se il paziente è immunocompromesso. Ecco perché l'equipe di Belardelli ha intuito che per uccidere il tumore fosse necessario 'caricare' le cellule dendritiche, rendendole cioè più stimolate ad entrare in azione. Le cellule dendritiche, per le quali l'Istituto ha già due brevetti di produzione, una volta prelevate dal paziente su cui poi saranno reintrodotte, diventeranno quindi dei veri e propri farmaci antitumorali personalizzati per riconoscere e dare battaglia al tumore. Saranno prelevate 'immature' dal sangue del paziente per poi essere sottoposte al processo di addestramento all'attacco in laboratorio. Questo processo consiste nel coltivarle in provetta insieme ad altre cellule del sangue, stimolandone la crescita con sostanze naturali come l'interferone alfa. Il passo successivo è di metterle faccia a faccia con l'antigene da riconoscere, caricando le cellule che vengono poi reiniettate al paziente. Le prime sperimentazioni della nuova tecnica che consiste in un vero e proprio vaccino antitumore, saranno condotte all'Istituto Regina Elena di Roma. Si cominceranno a trattare tutti quei pazienti con tumori contro i quali l'organismo è in grado di attivare una sia pur minima risposta immunitaria spontanea (colon-retto, prostata, melanoma, carcinoma renale) tutti tumori che espongono molecole antigeniche contro cui addestrare le cellule sentinella. “Le speranze sono alte visti i test promettenti sugli animali - spiega Belardelli - anche perché si sta iniziando a pensare a processi di immunizzazione anti-cancro da somministrare in associazione a terapie adiuvanti, come l'interferone o la chemioterapia”. INDICE 02. IL VACCINO È LA NUOVA STRATEGIA MA IL CAMMINO È ANCORA LUNGO “Contro il melanoma servono nuovi approcci terapeutici. E lo studio pilota al via a Roma, che combinerà la chemioterapia con un vaccino terapeutico, sarà molto importante in questo senso. Anche se, per validare questa nuova strategia, il cammino è abbastanza lungo”. Parola di Francesco Cognetti, direttore scientifico dell'Istituto Regina Elena di Roma, che insieme al Policlinico di Tor Vergata ospiterà il trial ISS per testare sui primi 12 pazienti con melanoma la nuova strategia che abbina dieci dosi di vaccino 'made in Italy' con cicli di chemioterapia. Uno studio che durerà circa un anno. “Il melanoma è in crescente aumento, e contro le forme limitate e locali - dice l'esperto - l'unica terapia curativa è rappresentata dalla chirurgia. Quando lo spessore del cancro supera i 4 mm, il rischio di recidive è di oltre il 30%, e solo metà dei pazienti sopravvive a cinque anni”. Si tratta di un nemico insidioso, contro il quale “è urgente trovare nuove armi”, dice Cognetti. Grazie a questo studio pilota “esploreremo la tossicità del trattamento e la risposta dei pazienti”. “Abbiamo molte speranze - aggiunge Filippo Belardelli dell'Istituto Superiore di Sanità - sulla base dei dati ottenuti sugli animali. Fino ad oggi i vaccini terapeutici erano stati testati su pazienti terminali, ora abbiamo l'opportunità di inserirli nella strategia terapeutica in particolari momenti di somministrazione della chemioterapia”. Gli studi ISS sugli animali (con antigeni del melanoma più interferone alfa e chemioterapia) hanno portato al 100% di guarigione dei tumori, sostiene Enrico Proietti dell'ISS. “Ora speriamo di capire - conclude - se possiamo aspettarci risultati simili anche per l'uomo”. INDICE 03. SIRCHIA, VICINA RIVOLUZIONE DIAGNOSI E CURA “Siamo alle porte di una rivoluzione immensa che, tra qualche anno, permetterà diagnosi e cure dei tumori personalizzate”. Lo afferma il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, commentando con soddisfazione l'avvio dei due progetti di ricerca oncologica previsti dall'accordo Italia-Usa, siglato con il collega Tommy Thompson nel marzo 2001. “E' cambiato lo scenario - sottolinea il ministro, alla presentazione dei progetti all'ISS - che si apre di fronte ai malati di cancro. Una volta diagnosi e terapie erano grossolane e tardive. Oggi la ricerca sta bruciando le tappe e mi auguro che nel giro di qualche anno sarà possibile diagnosticare molto precocemente il cancro, controllare meglio la malattia, selezionare i pazienti in base a caratteristiche genetiche e garantire cure su misura e non più tossiche”. Speranze sempre più concrete per i malati, ma anche “la possibilità per la ricerca italiana di migliorare conoscenze e tecniche, grazie agli scambi con i colleghi americani, e per le industrie la possibilità di riprendere con slancio la propria attività”. Al via l'accordo Italia-Usa per la lotta ai tumori, con due progetti di ricerca per diagnosi davvero precoci e cure personalizzate per i tipi di cancro più diffusi o a maggiore mortalità. Ospedali e centri clinici del nostro Paese, coordinati dall'Istituto Superiore di Sanità, lavoreranno a stretto contatto con i laboratori del National Cancer Institute, scambiandosi 'cervelli', informazioni e tecnologie. L'obiettivo è trasferire i risultati delle ricerche al servizio dei pazienti nel più breve tempo possibile. I risultati saranno disponibili nel giro di due, tre anni. I due progetti sono stati illustrati la scorsa settimana all'ISS, alla presenza del ministro della Salute Girolamo Sirchia. Per la realizzazione sono stati assegnati 10 milioni di euro dall'Italia, e altri 6 milioni sono già stati stanziati. “Questo - sottolinea dal presidente dell'ISS Enrico Garaci - è un accordo storico, rispetto a quelli 'virtuali' del passato. Ci sono le risorse e si concentra l'attenzione su progetti specifici. Il primo darà la possibilità, grazie a tecnologie moderne e sofisticate, di diagnosi molto precoci, già possibile per i tumori dell'ovaio. Il secondo permetterà di sviluppare farmaci 'intelligenti' per terapie personalizzate”. “La lotta al cancro - afferma Joe Harford, del National Cancer Institute - richiede una grande collaborazione fra più Paesi, come quella al terrorismo, per avere successo”. Il primo progetto, spiega Sergio Pecorelli, dell'Universita' di Brescia, “punta a identificare nel sangue le 'spie', cioè particolari assetti proteici, per identificare le persone a rischio di sviluppare un tumore o quelle con malattia a uno stadio assolutamente iniziale. Questo permetterà interventi precoci e mirati per il cancro del colon, mammella, polmone e ovaio”. I markers vengono scovati analizzando i sieri dei pazienti, forniti dagli IRCCS e dai Centri oncologici italiani e raccolti nella 'Biobanca nazionale' all'ospedale Maggiore di Milano. L'Istituto Regina Elena di Roma, per esempio, ha già a disposizione circa 1.500 sieri. Un database, consultabile online, raccoglie i dati clinici-patologici. I liquidi biologici saranno studiati negli Usa, ma contemporaneamente la tecnologia necessaria all'analisi sieroproteomica e fosfoproteomica sarà trasferita nei centri di riferimento italiani. Lo studio di campioni di tessuto tumorale, messo a confronto con i risultati ottenuti dai sieri, permetterà di individuare le proteine 'colpevoli' della comparsa del tumore. Obiettivo del secondo progetto, afferma Carlo Croce, del Kimmel Cancer Center di Filadelfia, “è sviluppare una nuova classe di farmaci basati sui geni 'MicroRna', che regolano la proliferazione, la differenziazione e la morte di tutte le cellule e sono alterati in quelle neoplastiche. Questi 'micro-geni' possono essere usati come farmaci, inserendoli nelle cellule in cui sono assenti o funzionano male”. Una nuova generazione di farmaci anti-tumorali, dunque, in grado di 'svegliare' le proteine capaci di sopprimere l'avanzata del tumore. “La comprensione del funzionamento dei geni 'MicroRna' è una rivoluzione”, sottolinea Croce. Esperimenti sono in corso sui topi affetti da una forma di leucemia e i test sull'uomo dovrebbero cominciare fra uno o due anni. “Stiamo bruciando le tappe - sostiene Cesare Peschle, dell'ISS - Fino a tre anni fa, quando sono stati scoperti nel verme, di questi geni non si sapeva nulla. La ricerca di base ha fatto progressi enormi”. INDICE 04. SIRCHIA, BENE DIAGNOSI E CURE MA PIÙ PREVENZIONE “L'Italia ha raggiunto risultati di grande rilievo per la diagnosi e terapia dei tumori, come testimonia il nuovo censimento delle strutture oncologiche. Ma bisogna accelerare sulla prevenzione, perché sia davvero attiva”. Lo sottolinea il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, commentando con soddisfazione i dati del Libro bianco dell'Associazione di Oncologia Medica, presentati al CNR a Roma. “Entro tre anni afferma Sirchia - contiamo che sia operativo il sistema di prevenzione attiva, a cui stiamo lavorando con le Regioni. Per essere efficaci, gli screening per la diagnosi precoce dei tumori non possono essere lasciati al buon cuore della gente: saranno le istituzioni a sollecitare i cittadini a fare i test. L'obiettivo è passare dal 50% di persone che oggi si sottopongono agli screening all'80%”. 'Accelerare' sulla prevenzione è una delle priorità dell'accordo siglato con gli assessori regionali alla Sanità. “Non appena sarà ratificato dalla Conferenza dei presidenti - spiega il ministro - partiranno i tavoli tecnici sulla prevenzione di tumori, ma anche di malattie cardiovascolari e diabete”. Con un emendamento al DL sulle emergenze, saranno destinati 40 milioni di euro alla prevenzione oncologica. Diagnosi precoce, ma non solo. Il ministro non arretra nella lotta agli stili di vita poco sani. “Fumo e cattiva alimentazione - ribadisce - sono tra i principali responsabili dell'insorgenza dei tumori. E' nostro dovere continuare a 'martellare' i cittadini e dire come stanno le cose, senza paura della critiche”. Infine, una 'tirata d'orecchie' ai medici sulle terapia del dolore. “I dati del censimento sono molto positivi - afferma - dimostrano l'enorme sforzo compiuto dalle Regioni, soprattutto meridionali, e dagli oncologi per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Ma la cultura di questo Paese, e della classe medica, non è ancora matura per capire che il dolore dei malati va sedato. La gente muore ancora fra mille sofferenze e questa è una vergogna”. INDICE 05. IN INGHILTERRA L’INFORMAZIONE SU TUMORI AL SENO È CONFUSA E FUORVIANTE In alcune aree del Regno Unito l'informazione sulle tecniche di diagnosi del cancro al seno, come gli screening o l'autopalpazione, sono confuse e non tengono conto delle differenze culturali. E' quanto denunciato in uno studio britannico, condotto dalla Metropolitan University di Londra e pubblicata sul Journal of Medical Ethics. La ricerca ha analizzato materiale stampato e online su screening e autopalpazione, e 20 gruppi di discussione, 12 dei quali in lingue diverse dall'inglese. Le donne che avevano preso parte a queste riunioni non avevano mai avuto un cancro al seno e vivevano ad Hackney, un'area multiculturale ma poco sviluppata a nord est di Londra. Dall'analisi dei gruppi di discussione, è emerso che le donne non sapevano con certezza dove guardare per trovare eventuali anomalie, visto che le illustrazioni mostravano immagini di seni sani e per lo più di donne bianche. Alcune pensavano addirittura che il cancro alla mammella colpisca solo donne giovani, sempre a causa delle immagini fuorvianti. Gli scienziati hanno rilevato molta confusione anche nelle informazioni sui programmi di screening, con poca considerazione nell'uso delle immagini e delle metafore nelle varie lingue. Ma anche i tempi in cui un cancro può svilupparsi risultavano poco chiari. Non era presente, infine, alcun avvertimento sulla possibile alterazione del tessuto mammario in caso di terapie ormonali. INDICE 06. MIELOMA, OTTIMI RISULTATI DA NUOVE TERAPIE Una nuova terapia che associa il talidomide (un antiemetico impiegato nel passato per il trattamento dell’emesi gravidica e che negli anni Sessanta aveva causato numerosi casi di malformazioni congenite a causa della sua teratogenicità), alla vecchia chemioterapia orale ha dato ''eccellenti risultati'' nella cura del mieloma multiplo, una delle forme più gravi di cancro del sangue. E' quanto emerge dai dati presentati la scorsa settimana dal gruppo di lavoro dell'ospedale Molinette di Torino, in occasione del congresso internazionale ''Multiple Myeloma 2004''. L' incontro è stato presieduto dal professor Mario Boccadoro (responsabile della Ematologia universitaria delle Molinette) e dal professor Alessandro Pileri. La novità più significativa che viene presentata è l'introduzione di nuovi farmaci (il Talidomide e il Velcade). Il Velcade ha già ottenuto l'autorizzazione all' uso clinico, il Talidomide la otterrà presto. Non agiscono come la vecchia chemioterapia, ma in modo più intelligente e specifico sulle cellule tumorali (ad esempio non fanno cadere i capelli). Si sapeva già che in pazienti incurabili avevano ottenuto “ottimi risultati”, come ha riconosciuto la Food and Drug Administration (FDA) americana. “La combinazione delle vecchie strategie più i nuovi farmaci possono essere la formula di successo - affermano gli organizzatori del meeting torinese - i risultati preliminari sono stati eccellenti, forse anche superiori al trapianto di midollo osseo”. Su 100 pazienti sottoposti alla nuova terapia per un anno, il 50% ha presentato una remissione praticamente completa della malattia. I ricercatori sottolineano anche che la terapia orale ha notevoli vantaggi rispetto a una, come il trapianto, che dura mesi e prevede lunghi ricoveri in camera sterile. INDICE 07. SANITÀ: SPORTELLO CANCRO SU CORRIERE.IT Dalla collaborazione tra Corriere della Sera e Fondazione Umberto Veronesi è nato 'Sportello Cancro', un censimento completo di tutti i centri dove si curano i tumori che i cittadini possono consultare sul sito www.corriere.it/sportello-cancro. L' iniziativa è stata presentata giovedì presso la sede del quotidiano di via Solferino dallo stesso oncologo Umberto Veronesi, dal direttore del giornale Stefano Folli e da Cesare Romiti. Sono per ora 723 gli ospedali censiti dallo sportello in 7 regioni (Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Campania, Puglia, Liguria, pari a circa il 58% della popolazione secondo i dati ISTAT) che per ora hanno spedito le proprie schede inserite nel database, 3.500 i medici presenti, 1.200 i messaggi arrivati al Forum. Il censimento delle eccellenze ospedaliere è stato fatto selezionando ogni categoria diagnostica secondo alcuni parametri di riferimento accettati dalla comunità scientifica internazionali allo scopo di definire i diversi standard di qualità. Sul sito si trovano inoltre notizie sulle ricerche scientifiche, sui nuovi farmaci, sulle procedure diagnostiche e anche sul mondo del volontariato. INDICE 08. VERONESI, PER POLMONE MORTALITÀ AUMENTA TRA DONNE La lotta contro il cancro va avanti con successo, tanto che per tutte le tipologie della malattia la curva della mortalità è discendente. Ma c'è un' eccezione in cui gli studiosi stanno verificando un incremento dei casi di morte: il tumore del polmone nella donna. Lo ha detto l' oncologo Umberto Veronesi alla presentazione dello 'Sportello cancro' che si trova sul sito del Corriere della Sera. “E' l' unica curva ascendente che stiamo registrando - ha sottolineato Veronesi - e naturalmente deriva dal fatto che le donne generalmente fumano più degli uomini. E' in pratica lo stesso fenomeno che ha riguardato i maschi 15 o 20 anni fa”. Le donne, ha specificato Veronesi, hanno cominciato a fumare più tardi degli uomini e mentre questi ora stanno smettendo “la parabola delle donne che fumano è in aumento”. Tuttavia, ha sottolineato ancora Veronesi, tutti gli indicatori dicono che “di cancro si guarisce sempre più frequentemente in tutta Europa”. Ci sono, però, due condizioni da rispettare per continuare e vincere la battaglia: “La diagnosi precoce - ha sottolineato - che deve entrare sempre più a far parte del nostro costume perché ormai quasi tutti i tumori presi nella fase iniziale possono arrivare a guarigione, ed una corretta ed efficace informazione. Nel primo caso come nel secondo gli organi di informazione hanno un ruolo fondamentale, però ancora l'informazione è un po' confusa”. Diagnosi precoce significa fare accertamenti in corrispondenza delle età a rischio. “Non dobbiamo aspettare che il tumore insorga - ha sottolineato l' oncologo - ma siamo noi che dobbiamo cercarlo nel suo insorgere”. E, quando “lo scoviamo”, ha aggiunto Veronesi, “bando alle crisi esistenziali perché l'autocommiserazione cancella la volontà di lottare e crea le condizioni di un fatalismo negativo”. Anche in questo, ha concluso, “gli organi di informazione sono importanti”, perché se “un malato sa subito dove e a chi rivolgersi per affrontare la malattia, anziché affidarsi al solito circuito informativo di parenti e amici, certamente ne trae un beneficio psicologico che è di grande aiuto per sconfiggere la malattia” INDICE Dalle Regioni GAVA (VENETO), DIAGNOSI PRECOCE È PRIORITÀ “La lotta al tumore del seno, attraverso la diagnosi precoce, è uno degli obiettivi prioritari del sistema sanitario del Veneto e, in questo settore, è molto importante il rapporto tra istituzioni sanitarie e volontariato, in particolare con la FAVO, la federazione che, a livello nazionale, raccoglie e coordina tutte le associazioni di malati e di volontari, nell'oncologia”. Lo ha affermato, in una nota, il vicepresidente della regione Veneto e assessore alla Sanità Fabio Gava, intervenendo al Censer di Rovigo al convegno 'Il volontariato in oncologia, possibile risposta al disagio', organizzato da ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) di Rovigo. All'incontro hanno preso parte, tra gli altri, anche l'assessore regionale al Bilancio Isi Coppola, il sindaco di Rovigo Paolo Avezzù, il presidente della Provincia Federico Saccardin e i direttori generali delle due aziende USL polesane, Adriano Marcolongo e Alberto Monterosso. “In tutte le malattie - ha aggiunto Gava - ma in particolare in quella oncologica, per i suoi risvolti umani e psicologici, l'alleanza con le associazioni di volontariato da parte del sistema sanitario è fondamentale: per questo la volontà di un percorso comune fra istituzioni e associazioni di volontariato è sicuramente un tema di grande attualità e grande interesse per la regione”. Isi Coppola ha sottolineato come la lotta al tumore al seno stia dando buoni risultati grazie ai programmi di screening effettuati ormai in quasi tutta la regione. “I risultati sono più che soddisfacenti - ha aggiunto l'assessore regionale al Bilancio - e l'andamento dei tumori al seno (i più diffusi tra le donne) secondo i dati del registro regionale è ormai analogo a quello degli altri tipi di cancro. Se è vero purtroppo che questi tumori sono in aumento, è vero anche che continua ad aumentare la sopravvivenza, grazie al miglioramento delle cure e alla diagnosi precoce resa possibile dallo screening mammografico”. “Questa è dunque la strada da seguire - ha concluso Isi Coppola - nella lotta contro questo tipo di tumore che è sempre stata una delle priorità della politica sanitaria, sociale e delle pari opportunità della regione del Veneto proprio perché nell'assistenza alle donne operate di tumore al seno sono impegnate numerose associazioni di volontariato”. INDICE Annunci 01. ISTITUZIONE BORSA DI STUDIO IN ONCOLOGIA INTITOLATA AL DR. MAURIZIO ROSSI L’Associazione lecchese per la lotta contro i tumori indice un concorso per una Borsa di Studio in Oncologia intitolata al compianto Dr. Maurizio Rossi, già Vice Presidente dell’Associazione. Per partecipare al concorso è necessario far pervenire domanda (esclusivamente via e-mail all’indirizzo [email protected]) entro il 30.04.2004. Requisiti per la partecipazione: Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita successivamente all’anno accademico 1999/2000; abilitazione all’esercizio della professione; interesse in campo oncologico, in particolare per i tumori della mammella. Titoli valutabili: curriculum vitae; voto di Laurea; pubblicazioni; frequenze o tirocini espletati in divisioni di Oncologia Medica. L’importo previsto lordo è di € 15.000,00. La durata della Borsa di Studio è di un anno e potrà essere svolta presso l’Ospedale di Gravedona (CO). Le domande verranno selezionate da una Commissione composta da quattro medici che fanno parte del Consiglio Direttivo e presieduta dal Presidente dell’Associazione, avv. Giuseppe Ambrogio INDICE 02. MANAGEMENT IN ONCOLOGIA Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento "Il Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico. Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049 8215804. E-mail:[email protected] INDICE Ricordiamo che la newsletter è aperta al contributo di tutti gli associati. Invitiamo quindi gli scritti all’AIOM a segnalarci eventuali lavori clinici pubblicati o in fase di pubblicazione, oppure iniziative del proprio centro che possano interessare anche la comunità degli oncologi. AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio VI CONGRESSO NAZIONALE AIOM Bologna, 21-24 Settembre 2004 – Palazzo dei Congressi www.aiom.it/Congresso2004/ CORSI AIOM-SIMG SULLA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO Elenchiamo le prossime date dei corsi organizzati dall’Aiom in collaborazione con la Società italiana di Medicina Generale. Alcune date sono provvisorie e potrebbero subire modifiche. Ricordiamo che i coordinatori regionali Aiom sono invitati a portare il loro saluto all’apertura dei corsi. Cuneo – 15 maggio (prof. Marco Merlano) Osimo (AN) – 20 maggio (prof. Stefano Cascinu) Rende (CS) – 22 maggio (prof. Salvatore Palazzo) CONGRESSO INTERREGIONALE AIOM ABRUZZO-LAZIO-MARCHE-MOLISE-TOSCANA-UMBRIA Perugia, 6-7 maggio 2004 – Hotel Le Tre Vascelle (Torgiano) Info: Studio E.R. Congressi - Gruppo Triumph - tel. 051 4210559 - [email protected] Per scaricare il programma in pdf clicca qui (211 kb) RECENTI PROGRESSI DI ONCOLOGIA GASTROENTEROLOGICA Abano Terme (PD), 6-7 maggio 2004 – Hotel Terme Alexander Palace Presidente prof. Giuseppe Cartei Segreteria scientifica: Istituto Oncologico Veneto – Tel. 049.8215901 – [email protected] Segreteria Organizzativa: Omnia srl – Tel. 06.4871366 – [email protected] Per informazioni, per scaricare il programma e la scheda di iscrizione clicca qui L’ONCOLOGIA MEDICA NELLA GESTIONE DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE E DELL’HOSPICE: ESPERIENZE A CONFRONTO Milano, 7 maggio 2004 – Aula Magna Università degli Studi - Via Festa del Perdono Info: EPB Congressi Tel. 02.4989818 La partecipazione al convegno è gratuita. Per informazioni, per scaricare il programma e la scheda di iscrizione clicca qui. (280 Kb) TRATTAMENTI INNOVATIVI NEL CARCINOMA POLMONARE NON A PICCOLE CELLULE Saronno, 8 maggio 2004 – Ospedale di Saronno Aula Magna Istituto Padre Monti (Via Legnani, 4) Segreteria Scientifica: Oncologia Medica 02.9613576 (G. Di Lucca, R. Morena, A.Storace) Segreteria Organizzativa M&B 011.4730433 [email protected] QUALITA’ IN ONCOLOGIA MEDICA 7° corso nazionale di formazione al management e alla comunicazione efficace nel team oncologico Roma 27/28/29 maggio – 17/18/19 giugno – 15/16/17 luglio 2004 A cura di AMOS, Associazione per il Management e la qualità nelle Organizzazioni per la Salute Segreteria organizzativa: Gamma Congressi – Tel. 0636300769 – [email protected] Per informazioni e per scaricare la locandina clicca qui (300kb) ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA - 6TH MILAN BREAST CANCER CONFERENCE Milano 16-18 Giugno 2004 Chair: Prof. Umberto Veronesi e Prof. Aron Goldhirsch Segreteria organizzativa: Karen Rogerson (CQ Travel) Tel. 02.480491 - [email protected] Per informazioni: www.breastmilan.com XVI PEZCOLLER SYMPOSIUM: “STEM CELLS AND EPIGENESIS IN CANCER” Trento, 10-12 Giugno 2004 Programma, form di registrazione e tutte le informazioni su www.pezcoller.it Federica Mandato - Segreteria Fondazione Pezcoller-Trento tel.0461 980250 Supplemento ad AIOM Notizie – Dir. Resp. Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo) Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001 Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione INDICE