Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 5 dicembre 2011 Abbiamo dimostrato il seguente: Teorema. 2 Se p è primo >2 si ha: (2 / p) = (1)( p 1)/8 Da tale Teorema precedente segue in pratica che (2 / p)= 1 a secondo se (p2-1)/8 è pari o dispari. Ma considerando la classe [p] in Z8 si ha [p]=[t] con t=1,3,5,7 (perché p è dispari), p=t+8k con k naturale. Si ha allora: (p2-1)/8 = (t2-1)/8+(8k2+2tk) Dunque (p2-1)/8 è pari se e solo se (t2-1)/8 è multiplo di 2, e ciò avviene solo per t=1,7. Riassumendo: (2 / p)=+1 se (p2-1)/8 è pari cioè se p1,7 (mod 8) (2 / p)= -1 se (p2-1)/8 è dispari cioè se p3,5 (mod 8) Per il calcolo del simbolo di Legendre (q / p) nel caso di q, p primi distinti > 2 può essere utile il seguente Teorema (di cui si omette la dimostrazione): Legge di reciprocità quadratica di Gauss. Se p,q sono primi >2 distinti si ha: (p / q)(q / p) = (-1)(p-1)(q-1)/4 Si può allora calcolare uno dei numeri (p / q), (q / p) conoscendo l’altro: infatti moltiplicando l’eguaglianza precedente per esempio per (p / q) (ricordando che (p / q)2=(1)2=1) si ha (q / p) = (-1)(p-1)(q-1)/4(p / q) Tutte le considerazioni già fatte permettono di costruire un algoritmo per il calcolo di (a / p), quando p>2 è un primo ed a>1 è un numero naturale qualunque non multiplo di p: - si rende a<p sostituendo a con la sua riduzione modulo p (per la proprietà 3) del simbolo di Legendre) - si fattorizza a in prodotto di potenze di primi distinti: a = p1k1 p2 k2 .... pr kr (pi primi distinti , tutti p perché p non è divisore di a) in modo da avere: r (a / p) = i 1 ki dispari ( pi / p ) e ricondurre il calcolo di (a / p) al calcolo di (pi / p) - se pi=2 si usa la formula già dimostrata per (2 / p) - se pi>2, si usa la legge di reciprocità quadratica per ricavare (pi / p) in funzione di (p / pi), ed essendo p>pi si riduce p modulo pi , si fattorizza tale riduzione in prodotto di primi, e si itera il procedimento. L’algoritmo precedente riconduce il calcolo a numeri sempre più piccoli: al limite alla fine si tratta 2 di calcolare un simbolo di Legendre del tipo (2 / p)= (1)( p 1)/8 o (1/p)=1 (perché 112 (mod p)). Esempio: Calcoliamo (338/131). Riducendo 338 modulo 131 si ottiene 76, quindi si deve calcolare (76/131). I fattori primi di 76 sono 2 (con molteplicità 2) e 19 (con molteplicità 1), quindi (76/131)=(19/131). Per la legge di reciprocità quadratica (essendo [(19-1)/2][(131-1)/2] dispari): (19/131)=-(131/19). Riducendo 131 modulo 19 si ottiene 17, da cui (131/19)=(17/19). Per la legge di reciprocità quadratica (essendo [(17-1)/2][(19-1)/2] pari): (17/19)=(19/17). Riducendo 19 modulo 17 si ottiene 2, da cui (17/19)=(2/17). Infine (2/17)=+1 (perché 171 (mod 8)). Riassumendo si ha (338/131)= -1 (quindi 331 non è resto quadratico modulo 131). Siamo ora in grado di dimostrare il criterio di Pepin per la primalità dei numeri di Fermat: Teorema di Pepin. Fr 1 Il numero di Fermat Fr = 2(2 ) +1 (con r>0) è un numero primo 3 2 -1 (mod Fr) Dimostrazione: (): Basta applicare l’implicazione () del Teorema di Proth-Pocklington, con n=Fr , h=1, a=3 (): Essendo 3, Fr primi dispari distinti (perché Fr>3 essendo r>0), per la legge di reciprocità quadratica si ha: r (3 / Fr) = (Fr / 3) (1) Fr 1 2 Ma (Fr-1)/2= 22 1 è pari (perché r>0), dunque (3 / Fr) = (Fr / 3). Valgono le seguenti congruenze modulo 3: r r r -1 Fr = 2(2 ) +1 = 4 (2 ) +1 1+1 2 (mod 3) Dunque, per la proprietà 3) del simbolo di Legendre e per la regola di calcolo di (2 / p) si ha: (3/Fr) = (Fr/3) = (2/3) = (-1)(9-1)/8 = -1 Per il criterio di Eulero si ha infine la tesi 3 Fr 1 2 -1 (mod Fr). Il teorema di Pepin permette di costruire un test deterministico di primalità per i numeri di Fermat r Fr = 2( 2 ) +1 (con r>0): 1) si calcola la riduzione Fr -1 3 2 modFr Fr 1 2) se tale riduzione è = (n -1) (ciò equivale alla congruenza 3 2 -1 (mod Fr)) si esce con output “Fr è primo”; in caso contrario si esce con output “Fr è composto”. Poiché si può utilizzare l’algoritmo della esponenziazione modulare, la complessità di tale test è di r r ordine O(x3), dove x=L(Fr)=2r+1 (perché 2( 2 ) < Fr< 2( 2 +1) ). I numeri di Fermat Fr hanno alcune interessanti applicazioni geometriche relative al cosiddetto problema della “ciclotomia”: fissato un naturale n>2, suddividere una circonferenza in n parti uguali (equivalentemente disegnare un poligono regolare di n lati iscritto nella circonferenza) usando solo riga e compasso. Per quali valori di n>2 il problema ha soluzione ? Per esempio per n=6 il problema ha soluzione: il lato dell’esagono regolare si può costruire con riga e compasso perché la sua ampiezza è uguale a quella del raggio della circonferenza circoscritta. Esiste un importante Teorema (di cui diamo solo l’enunciato): Teorema. Il problema della ciclotomia ha soluzione per tutti e soli i valori n>2 tali che n sia della forma: n = 2t Fr1 Fr2 .....Frm dove t 0, e Fr1 , Fr2 ,....., Frm sono numeri primi di Fermat distinti (al limite può essere anche m=0, quando n è una potenza di 2) Per esempio per n=7 il problema della ciclotomia non ha soluzione (perché 7 è primo ma non è un primo di Fermat): non è possibile costruire con riga e compasso il lato dell’ettagono regolare. Anche per n=9=32 il problema della ciclotomia non ha soluzione (perché 9 è il quadrato di un primo di Fermat): non è possibile costruire con riga e compasso il lato dell’ennagono regolare. Dimostriamo che i fattori primi dei numeri di Fermat Fr hanno una struttura particolare, per r>1. Teorema. Se r>1, per ogni divisore primo p di Fr= 2( 2 ) +1 si ha p 1 (mod 2r+2), quindi p=1+k2r+2 con k numero naturale. Dimostrazione: r r Per ipotesi p è divisore del numero dispari Fr, quindi p è primo >2. Si ha 2( 2 ) -1 (mod p). r +1 Essendo 2, p coprimi si ha [2] Zp* , [2]( 2 ) =[-1] 2 = [1], e se s=ord([2]) in Zp* , s è divisore di 2r+1, quindi s=2d con d r+1. Dimostriamo che d=r+1. Se per assurdo fosse d<r+1, sarebbe: r d r -d r -d [2]( 2 ) = ([2]( 2 ) )2 = ([2]s ) 2 =[1] r ed essendo 2( 2 ) -1 (mod p) si avrebbe 1 -1 (mod p), contraddizione perché p>2. Dunque d=r+1, s=2r+1. Ma il s=ord([2]) è divisore della cardinalità p-1 di Zp* , p-1=2r+1z con z naturale, e dunque p-1 è multiplo di 8 (perché r+1>2), ossia p 1 (mod 8). Per le proprietà del simbolo di Legendre si ha (2/p)=1, e per il criterio di Eulero 2(p-1)/2 1 (mod p), [2] (p-1)/2=[1], dunque s=ord([2]) è divisore di (p-1)/2, cioè (p-1)/2=hs=h2r+1 con h naturale da cui p-1=h2r+2 cioè la tesi. Per trovare un divisore primo di Fr (con r>1), si può allora implementare il seguente algoritmo: si fanno assumere in successione al parametro k i valori interi positivi k=1,2,…., verificando con l’algoritmo della divisione se il numero p=1+k2r+2 è divisore di Fr. Il minimo valore di k per cui p=1+k2r+2 è divisore di Fr fornisce con certezza un divisore primo p di Fr (se p per assurdo non fosse primo, p avrebbe un divisore primo p1<p, ma p1 sarebbe a maggior ragione divisore di Fr, quindi sarebbe della forma p1=1+k12r+2 con k1<k, contro la minimalità di k). Dopo avere trovato un divisore primo p di Fr, si può ripetere il ragionamento sul numero Fr /p per trovare altri divisori primi di Fr /p (e quindi di Fr) e pervenire infine alla completa fattorizzazione di Fr in prodotto di primi.