Protocollo Riabilitativo della Complex Regioinal Pain Syndrome “Complex Reagional Pain Sindrome (CRPS)” è un disordine eterogeneo che rientra nello spettro dei disordini dolorosi di natura neuropatica. E’ infatti causato da un’anomala funzione delle terminazioni nervose (periferiche, autonomiche e sistema nervoso centrale) ma la fisiopatologia della CRPS è ancora in parte sconosciuta. La letteratura scientifica riconosce due tipi di CRPS: 1. CRPS di Tipo I: si presenta in assenza di un danno nervoso noto; 2. CRPS di Tipo II: si presenta in seguito ad un noto evento dannoso a carico dei nervi periferici. Attualmente i criteri diagnostici di CRPS rimangono puramente clinici. La gestione più appropriata della CRPS si basa su un approccio multidisciplinare che include l’intervento medico, psicologico, la fisioterapia e la terapia occupazionale. Gli obiettivi della Riabilitazione sono rappresentati da: Controllo del dolore Recupero funzionale con possibilità di gestire le attività della vita quotidiana Criteri diagnostici di CRPS 1. Il paziente deve avere un dolore continuo sproporzionato rispetto alla causa scatenante; 2. Il paziente deve presentare almeno uno di questi sintomi elencati nelle seguenti categorie, a carico delle estremità: disturbi sensitivi: iperestesia; disturbi vasomotori: asimmetria e/o cambiamenti della temperatura e/o del colore della pelle; disturbi della sudorazione: riferito edema e/o asimmetria o cambiamenti della sudorazione; disturbi motori e del trofismo: riferita riduzione del range di movimento e/o disfunzioni motorie (acile affaticabilità, tremori, distonie) e/o cambiamenti del trofismo (della pelle, dei peli, delle unghie). 3. Il paziente deve mostrare almeno uno dei segni elencati nelle seguenti categorie, a carico delle estremità: disturbi sensitivi: evidenza di iperalgesia (nel pungere) o allodinina (alla palpazione leggera) disturbi vasomotori: evidenza di asimmetria e/o cambiamenti della temperatura e/o del colore della pelle; disturbi della sudorazione: evidenza di edema e/o asimmetria o cambiamenti della sudorazione; - disturbi motori e del trofismo: evidenza di riduzione del range di movimento e/o disfunzioni motorie( facile affaticabilità, tremori, distonie) e/o cambiamenti del trofismo (della pelle, dei peli, delle unghie). Trattamento fisioterapico della CRPS Terapia fisica: TENS (ad alta frequenza e bassa intensità) Terapia occupazionale: dopo un’accurata valutazione della funzionalità e del range motorio del distretto esaminato, si inizierà a far eseguire movimenti delicati finalizzati al massimo recupero delle ADL Si prediligono i movimenti di “strofinamento” e il “sollevamento di un peso”. Il primo può essere eseguito usando una spazzola per pulire e lo si fa con il paziente in posizione quadrupeda (per le estremità superiori) o alzandosi dalla posizione seduta (per le estremità inferiori). Il secondo consiste nel far muovere efficacemente le estremità in avanti e indietro tenendo un peso tra le estremità stesse. Fisioterpia: si inizia con esercizi cauti assistiti e si deve assolutamente evitare di raggiungere la fatica muscolare. Per le prime 6 settimane la terapia fisica, la fisioterapia e la terapia occupazionale dovrebbero mirare a migliorare il livello funzionale e a controllare il dolore. Si possono eseguire a tal senso blocchi somatosensitivi o dei gangli simpatici (massimo 5) e ogni blocco dovrebbe comunque essere seguito da un programma di terapia fisica e occupazionale. Dopo le prime 6 settimane di cura si prendono in considerazione la consulenza psichiatrica o psicologica (se la disabilità persiste da oltre 3 mesi). BIBLIOGRAFIA 1. R. 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