Cistectomia radicale nell'anziano: valutazione della mortalità peri-operatoria nella nostra esperienza Introduzione L'incidenza della neoplasia vescicale aumenta con l'età, con un picco nella settima decade di vita con aumento di 3.6 volte. Cistectomia radicale è il trattamento standard in caso di recidiva della malattia ad alto rischio e quelli muscolo-invasivo. Considerando che l'aspettativa di vita è in aumento, in proporzione di eseguire la cistectomia in aumento i pazienti anziani. Abbiamo valutato la nostra esperienza, al fine di rilevare se cistectomia radicale è una procedura sicura anche in pazienti anziani, che hanno più fattori di comorbidità. Materiali e metodi Abbiamo condotto un'analisi retrospettiva di 418 cistectomie radicali, di cui 398 eseguite per carcinoma della vescica tra il 1988 e il 2010. Il follow-up medio è stato di 28,5 mesi (range 4-152 mesi). Abbiamo confrontato la sopravvivenza e la mortalità peri-operatoria (a 30 e a 90 giorni) nei pazienti di età inferiore (gruppo A) e superiore o uguale a 75 anni (gruppo B). Risultati L'età media è di 67 aa. (range 33-91). Dei 398 pazienti 303 erano di età inferiore ai 75 anni con età media di 64 anni, 95 avevano un'età superiore ai 75 anni con età media di 78,2 anni. Il tasso di mortalità totale è stato del 54% (216 decessi). 52 pazienti sono sxstati esclusi in quanto non nota la causa di morte. La mortalità cancro specifica è stata del 70,3% (116/164) e non sono emerse differenze significative (p = 0,24) tra i due gruppi (A = 70%, 86/116; B = 75%, 30/116). Valutando la mortalità perioperatoria a 30 giorni, 9 pazienti sono deceduti con un tasso di mortalità del 2,7%. Nessuna differenza statisticamente significativa è stata rilevata tra i due gruppi (A = 5/303, 1.6%; B = 4/95, 4.2%; p = 0,1). Il tasso di mortalità a 90 giorni è stato del 5,3% (21 decessi) ed è risultato del 3,6% nel gruppo A (11/303) e del 10,5% nel gruppo B (10/95), con una differenza statisticamente significativa (p = 0.017). La sopravvivenza media generale è stata di 3,7 anni, risultando superiore nel gruppo A, anche se non viene raggiunta la significatività statistica (3.9 Vs 2.9 anni, p = 0.11) Discussione e Conclusioni La gestione ottimale dei pazienti anziani con carcinoma invasivo della vescica è una questione controversa. La cistectomia radicale in questo gruppo di pazienti è sottoutilizzata, perché non è chiaro se il rischio di morbilità e di mortalità sia superiore ai benefici. Nella nostra esperienza la cistectomia radicale in pazienti anziani fornisce un buon controllo locale della malattia con sopravvivenza paragonabile a quella dei pazienti più giovani, rappresentando un'importante opzione terapeutica, fattibile e relativamente sicura. A nostro avviso la migliore strategia terapeutica in questi pazienti dovrebbe essere un approccio che prenda in considerazione il rapporto rischio-beneficio in relazione a comorbilità, aspettativa e qualità di vita.