Il modello attuariale per la descrizione della sopravvivenza Poiché si ha f x (t ) f 0 ( x + t ) = = µ (x + t ) S (x + t) t px f x (t ) = t p x µ ( x + t ) Osservazione: a meno di infinitesimi di ordine superiore al primo si ha P(Tx ≤ t + ∆t Tx > t ) ≅ µ ( x + t )∆t Si definisce vita media residua di una persona di età x +∞ ex = E (Tx ) = ∫ t dFx (t ) 0 Si ha +∞ +∞ +∞ +∞ 0 0 0 0 ex = E (Tx ) = ∫ t dFx (t ) = ∫ 1 − Fx (t ) dt = ∫ t p x dt = ∫ S (x + t) dt S ( x) 32 Il modello attuariale per la descrizione della sopravvivenza Si definisce tasso centrale di mortalità relativo all’intervallo di età ( x, x + 1) 1 ∫ µ ( x + t )S ( x + t ) dt mx = 0 1 ∫ S ( x + t ) dt 0 Più in generale si può definire il coefficiente di mortalità relativo all’intervallo di età ( x, x + n ) n ∫ µ ( x + t )S ( x + t ) dt n mx = 0 n ∫ S ( x + t ) dt 0 33 Tavole di mortalità TAVOLE DI MORTALITÀ In ambito attuariale la funzione di sopravvivenza è generalmente descritta mediante una tavola di mortalità o tavola di sopravvivenza. La tavola di sopravvivenza può essere interpretata come la tabulazione sugli interi di una funzione di sopravvivenza S ( x ) definita per x ≥ 0 , quindi di tipo continuo. x 0 1 2 M ω −1 ω S (x ) 1 0,99172 0,99105 M 0,00015 0 ω è detta età estrema ed è tale che S (ω − 1) > 0 ed S (ω ) = 0 Definiamo le grandezze che compaiono in una tavola di sopravvivenza. 34 Tavole di mortalità x 0 1 2 3 lx dx qx Lx mx 100.000 828 0,008280 99.586,00 0,008314 99.172 67 0,000676 99.138,50 0,000676 99.105 42 0,000424 99.084,00 0,000424 99.063 32 0,000323 99.047,00 0,000323 o Tx ex 7.881.389,00 7.781.803,00 7.682.664,50 7.583.580,50 78,81 78,47 77,52 76,55 M M M M M M M M 109 110 111 30 15 0 15 15 0,500000 1,000000 22,50 7,50 0,666667 2,000000 30,00 7,50 1,00 0,50 Si definiscono le seguenti grandezze Def. l x = l0 S ( x ) x = 0, 1, K , ω dove l0 è detto radice della tavola ed è fissato opportunamente, per esempio l0 = 100.000 lx Def. esprime il numero atteso di individui in vita all’età x , a partire da una collettività di l0 neonati, nell’ipotesi che la sopravvivenza sia descritta dalla funzione di sopravvivenza S ( x ) d x = l x − l x +1 x = 0, 1, K , ω d x esprime il numero atteso di decessi nell’intervallo di età ]x, x + 1] 35 Tavole di mortalità Si ha qx = 1 − px = 1 − S ( x + 1) l d = 1 − x +1 = x S ( x) lx lx Per definire le seguenti grandezze o Lx mx Tx ex occorre assumere che la distribuzione di probabilità, espressa attraverso la funzione di sopravvivenza S ( x ) , x ≥ 0 , sia dotata di funzione di densità continua Si ha allora f x (t ) = − f0 (x ) 1 d =− lx S (x) l x dx d d lx S (x) = − dx dx l0 µ (x) = d 1 d p = − l x +t t x dt l x dt µ (x + t ) = f0 (x ) = − f x (t ) 1 d =− lx +t l x + t dt t px e da queste si può calcolare la vita media alla nascita e0 e la vita media residua ex di un individuo di età x 36 Tavole di mortalità Si ha ω ω ωl 0 0 l0 e0 = ∫ S ( x) dx = ∫ x dx = ∫ l x dx 0 l0 Si definisce ω T0 = ∫ l x dx Def. 0 Poiché e0 = T0 l0 esprime la vita media alla nascita, allora T0 (NB: da non confondere con il n.a. durata aleatoria di vita alla nascita) rappresenta il numero atteso di anni vissuti da una collettività di l0 neonati 37 Tavole di mortalità Analogamente si ha ω−x ω−x ω−x 0 0 ex = ∫ t p x dt = ∫ lx +t dt = lx ∫ l x + t dt 0 lx ω = ∫ l y dy x lx Si definisce ω Tx = ∫ l y dy Def. x Poiché ex = Tx lx esprime la vita media residua di un individuo di età x , allora Tx (NB: da non confondere con il n.a. durata aleatoria di vita per un individuo di età x ) rappresenta il numero atteso di anni vissuti da una collettività di l x individui di età x 38 Tavole di mortalità Per il tasso centrale di mortalità relativo all’intervallo di età ( x, x + 1) si ha 1 1 mx = 0 1 = 01 0 0 ∫ µ ( x + t )S ( x + t ) dt ∫ S ( x + t ) dt ∫ f 0 ( x + t ) dt ∫ S ( x + t ) dt = S ( x ) − S ( x + 1) l x − l x +1 dx = = 1 1 1 ∫ S ( x + t ) dt ∫ l x +t dt ∫ l x + t dt 0 0 0 Si definisce 1 Lx = ∫ l x + t dt Def. 0 Poiché Lx = Tx − Tx +1 Lx esprime il numero atteso di anni vissuti da una popolazione di l x individui di età x , tra le età x ed x + 1 Si ha allora mx = dx Lx 39 Tavole di mortalità Osservazione: poiché nella tavola di sopravvivenza la funzione S ( x ) è definita sugli interi x = 0, 1, K , ω , per calcolare 1 Lx = ∫ l x + t dt 0 occorre approssimare l’integrale. Se si approssima l’integrale mediante l’area del trapezio, ovvero si considera l’interpolante lineare per definire la funzione l x +t per t ∈ (0,1) , si ottiene la seguente approssimazione l +l Lx ≅ x x +1 2 Essendo inoltre ω Tx = ∫ l y dy = Lx + Lx +1 + L + Lω −1 x si ottiene la seguente approssimazione ω − x −1 l +l Tx ≅ ∑ x + h x + h +1 2 h =0 e quindi l’approssimazione della vita media residua ex mediante la vita media completa 1 ω − x −1 l x + h + l x + h +1 ex = ∑ 2 lx h =0 o 40 Tavole di mortalità Osservazione poiché si ha S (x) = S ( x) S ( x − 1) S (1) ⋅ ⋅L S ( x − 1) S ( x − 2) S (0) per x = 1, 2,K, ω − 1 ed essendo S ( x) P (T0 > x) P(T0 > x , T0 > x − 1) = = = P (T0 > x T0 > x − 1) = p x −1 P(T0 > x − 1) S ( x − 1) P(T0 > x − 1) per x = 1, 2,K, ω − 1 si ottiene S ( x ) = p x −1 ⋅ p x − 2 ⋅L p0 per x = 1, 2,K, ω − 1 Quindi la stima della funzione di sopravvivenza, in un modello non parametrico, potrà essere ottenuta mediante la stima delle probabilità condizionate di sopravvivenza p x ovvero mediante la stima delle probabilità condizionate di decesso q x . 41 Stima delle probabilità di decesso mediante lo stimatore di Kaplan-Meier STIMA DELLE PROBABILITÀ DI DECESSO MEDIANTE LO STIMATORE DI KAPLAN-MEIER Obiettivo: stimare le probabilità q x , x = 0,1,K, ω − 1 Consideriamo la generica classe di età ]x, x + 1] e supponiamo di avere osservato in tale classe di età t1 , t 2 , K , t k con x < t1 < t2 < K < tk ≤ x + 1 d1 , d 2 , K , d k decessi alle età n j , j = 1, K , k , il numero di individui in vita all’età t j essendo che hanno dato luogo ai d j decessi Si noti che t0 = x rappresenta l’istante iniziale La stima di Kaplan-Meier per la probabilità q x è dj qˆ x = 1 − pˆ x = 1 − ∏ 1 − nj j =1 K 42