ISDE Italia News A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente Numero 376 (15 Gennaio 2010) In questo numero……… - Aderisci all’Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE Italia! Nella rubrica "Prossimi eventi e scadenze": - L’impatto ambientale del fumo di tabacco. Le cicche di sigaretta:un rifiuto tossico dimenticato - 21 Gennaio, Roma. - La nostra salute quanto dipende da noi stessi, quanto dal dottore e quanto da chi ci amministra? Una riflessione su Pistoia e dintorni - 22 Gennaio, Pistoia. - Workshop internazionale e primo Istituto Rifiuti Zero d’Italia - 23 Gennaio, Capannoni (LU). - Medici e industria farmaceutica: interessi comuni o conflitto di interessi? 27 Febbraio 2010 - Montecchio Precalcino (VI). - V° convegno nazionale triennale della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata “Ripensare la cura. L’omeopatia nell’approccio integrato alle malattie croniche”. - 13-14 Marzo, Firenze. - Bimbimbici: concorso nazionale di disegno 2010 - Gennaio-Maggio 2010. - Forum e marcia della pace da Perugia ad Assisi - 14-16 Maggio PerugiaAssisi. Nella rubrica "Politica”: - Gli incentivi illeciti dello Stato italiano all'energia prodotta con gli inceneritori. Partecipa alla vertenza per riavere indietro il 7% versato in questi anni con la bolletta dell'energia elettrica. - 18 Gennaio, Bologna. - Marino propone di istituire la figura del Garante della Salute. - "Finanziaria 2010: azzerate le politiche ambientali" di Stefano Lenzi. - "Il Trattato di LisbonA: come cambierà la nostra vita?" di Paolo Barnard. - "La salute dell'America" di Federico Rampini. - Com’è andato il seminario “Accesso alle informazioni ambientali: diritti, politiche e strumenti per la trasparenza ambientale.”. Nella rubrica "L'associazione e i lettori di ISDE Italia News segnalano…": - 2010: anno internazionale della biodiversità. - La nave dei veleni. - Vogliono mettere 15 piattaforme petrolifere sulle nostre coste. - La pubblicità diretta dei farmaci da prescrizione: la risposta del Direttore Generale dell'Agenzia italiana del farmaco e quella delle associazioni promotrici dell’iniziativa. - Con gli Indios contro il disboscamento dell'Amazzonia. Nella rubrica "Liberi di fare quello che gli pare”: - C'è troppo razzismo in giro! TUTTI GLI UOMINI SONO RESPONSABILI DELL'AMBIENTE. I MEDICI LO SONO DUE VOLTE. FINO A QUANDO POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI ? ADERISCI ALL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA! L'Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia è nata per stimolare l'impegno dei medici per la salvaguardia dell'ambiente sia in quanto medici che abitanti della terra dal momento che i rischi per la salute sono inequivocabilmente legati al degrado ambientale e agli stili di vita, i medici devono orientare il loro ruolo professionale e civile per promuovere la salute anche attraverso scelte di tutela ambientale. L'Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia vuole valorizzare il ruolo di interfaccia che il medico può svolgere tra il mondo della ricerca scientifica e quello dei tecnici che si occupano di salute, per una corretta diffusione delle conoscenze relative ai problemi della salute legati all'ambiente. "Uomo sano in ambiente sano": potrebbe essere il raggiungimento di questo obiettivo la spinta decisiva ad accogliere le istanze e i progetti dell'Associazione Medici per l'Ambiente e a condividerne mission e impegno. Tutti gli uomini sono responsabili dell'ambiente, i medici lo sono due volte. Confermare il tuo sostegno all'Associazione, farla conoscere ad altri colleghi, promuoverne l'iscrizione nella struttura in cui lavori, contribuire alla costituzione di una nuova sezione può aiutarci a rendere Medici per l'Ambiente più forte. L'Associazione ISDE Italia si è andata sviluppando negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale, con l'iscrizione di oltre X soci e la costituzione delle sue 28 sezioni. Tra gli obiettivi principali dell'Associazione si indicano: Recuperare il ruolo etico della professione medica. Promuovere l'impegno dei medici per la salvaguardia dell'ambiente. Privilegiare le politiche di prevenzione. Informare e coinvolgere sulle problematiche ambientali pazienti, colleghi, studenti,insegnanti,cittadini in generale. Avere una solida base culturale e scientifica sui problemi ambientali promuovendo corsi di formazione, ricerche, convegni. Svolgere sulle tematiche "Ambiente e Salute" un ruolo di unione tra società scientifiche, centri di ricerca, associazioni non governative (ambientaliste e non), associazioni di cittadini, settori professionali, istituzioni e popolazioni, sia a livello internazionale che locale. Fino a quando un medico può rimanere passivo? Per sostenere le attività dell’ISDE, per combattere le cause delle malattie, oggi più che mai abbiamo bisogno del tuo aiuto! Associati! E’ semplice: basta scegliere la quota (annuale 50,00 euro; triennale 100,00 euro) da versare mediante bollettino postale sul c/c n° 14313522 intestato ad Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, Via della Fioraia n. 17/19, 52100 Arezzo, specificando nella causale: "iscrizione annuale/triennale di … (nome e cognome dell'associato)". E non è tutto! Contattandoci (tel. 0575-22256, Fax 0575-28676, e-mail: [email protected]; sito web: www.isde.it) e indicandoci la tua casella di posta elettronica verrai inserito in un indirizzario che ti permetterà di ricevere "ISDE Italia News", la newsletter dell'Associazione. PROSSIMI EVENTI E SCADENZE L’IMPATTO AMBIENTALE DEL FUMO DI TABACCO. LE CICCHE DI SIGARETTA:UN RIFIUTO TOSSICO DIMENTICATO ENEA organizza per Giovedì 21 Gennaio 2010 a Roma l'iniziativa "L’impatto ambientale del fumo di tabacco. Le cicche di sigaretta:un rifiuto tossico dimenticato". L’inquinamento è un’alterazione dell’ambiente che produce disagi o danni più o meno permanenti. Contribuisce all’inquinamento tutto ciò che è pericoloso o altera in modo significativo le caratteristiche chimico fisiche dell’acqua, dell’aria e del suolo. La combustione del tabacco produce più di 4500 sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una quota di queste sostanze resta imprigionata nel filtro e nella porzione di tabacco non consumato (cicca di sigaretta). Il carico nocivo di tale prodotto è rilevante: infatti, ogni giorno i fumatori immettono nell’ambiente del territorio nazionale circa 195 milioni di cicche. Il fumo di tabacco è stato classificato come carcinogeno di Classe 1 dallo IARC, nonché inquinante tossico per l’aria. Poiché le cicche contengo gli stessi agenti chimici del fumo sarebbe opportuno considerarle come un rifiuto tossico per l’ambiente e come tale andrebbero trattate. Contrariamente a tale principio, le cicche vengono abbandonate nell’ambiente in modo selvaggio e senza alcuna attenzione. Al di là delle strategie generali di controllo del tabagismo, la giornata di studio pone il focus sul potenziale impatto ambientale del tabacco e sulle problematiche connesse al corretto smaltimento delle cicche. Info: www.enea.it/eventi/eventi2010/FumoTabacco210110/ImpattoAmbientaleFuno210110. html; [email protected] LA NOSTRA SALUTE QUANTO DIPENDE DA NOI STESSI, QUANTO DAL DOTTORE E QUANTO DA CHI CI AMMINISTRA? UNA RIFLESSIONE SU PISTOIA E DINTORNI CittadinanzAttiva Onlus, Medicina Democratica ed ISDE Italia organizzano per Venerdì 22 Gennaio 2010 a Pistoia l'incontro "La nostra salute quanto dipende da noi stessi, quanto dal dottore e quanto da chi ci amministra? Una riflessione su Pistoia e dintorni". Interverranno Patrizia Gentilini, medico oncoematologo ISDE Italia "Ambiente e salute: lo stato delle conoscenze"; Vitale Mundula, medico nutrizionista, Coordinatore Cittadinanzattiva Pistoia "I consumi alimentari attuali sono incompatibili con la salute umana e ambientale"; Michelangiolo Bolognini, medico igienista Medicina Democratica "Due aspetti critici: rifiuti e acqua"; Aldo Fedi, Centro di Riferimento Regionale Prevenzione Igiene e Sicurezza nel Florovivaismo "Piano mirato prevenzione igiene e sicurezza nel florovivasimo: primi risultati e attuali programmi di lavoro". Sono invitati a partecipare e contribuire alla discussione i cittadini, le forze politiche, le Associazioni. Info: [email protected]; [email protected] WORKSHOP INTERNAZIONALE E PRIMO ISTITUTO RIFIUTI ZERO D’ITALIA Fonte: Ambientefuturo News del 4 Gennaio 2010. Il Comune di Capannoni (LU), Comune dei primati, sarà il primo in Italia (ed uno dei primi in Europa) a strutturare un organismo finalizzato a “monitorare” il rifiuto residuo a valle” delle stesse RD porta a porta “stressando” a favore di una sensibilizzazione costruttiva del mondo della produzione, chiamato ad assumersi per intero la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) al momento della progettazione industriale di beni di consumo ed imballaggi. Non solo l’istituto individuerà la tipologia dei materiali e/o polimateriali che risultano non riciclabili e/o non compostabili che a dispetto delle alte rese di RD continuano a costituire un “problema” per la gestione dei rifiuti ma muoverà un ulteriore passo: quello di indicare concretamente nuove di modalità progettuali degli stessi prodotti “incriminati” per poter costringere il mondo della produzione ad “incorporare” dalla “culla alla culla” i costi stessi delle merci immesse sul mercato, intrecciando, così anche gran parte degli aspetti che identificano i criteri della effettiva “sostenibilità ambientale” (ecco perché la struttura si chiamerà Istituto Rifiuti Zero e non semplicemente “Centro di Ricerca sul rifiuto residuo”). A patrocinare la proposta lanciata dal primo Comune italiano rifiuti zero sarà proprio Paul Connett che presiede (a titolo gratuito) , tra l’altro, l’Osservatorio verso rifiuti zero istituito con delibera Comunale. La presentazione del progetto sarà occasione di uno workshop internazionale che, in collaborazione con la Zero Waste International Alliance e con GAIA Europa si protrarrà per tutto il giorno del 23 Gennaio 2010. Info: www.ambientefuturo.org; [email protected] MEDICI E INDUSTRIA FARMACEUTICA: INTERESSI COMUNI O CONFLITTO DI INTERESSI? Sabato 27 Febbraio 2010 a Villa Nievo Bonin Longare a Montecchio Precalcino (VI) la Società Medico Chirurgica Vicentina In collaborazione con no grazie pago io organizzano il convegno "Medici e Industria farmaceutica: interessi comuni o conflitto di interessi?". Il rapporto tra operatori sanitari e industria del farmaco è oggetto di crescente attenzione in tutto il mondo, sia per i possibili conflitti di interesse ad esso sottesi che per l’influenza che i mezzi di promozione dell'industria possono avere sul comportamento degli operatori sanitari, anche senza che essi ne siano consapevoli. La discussione su questo tema, ben più vivace altrove, è presente anche in Italia dove è però relegata in ambiti ristretti e fatica a trovare spazio per un dibattito sereno e approfondito. Contrariamente a quanto comunemente crede la maggior parte degli operatori sanitari, esiste ampia evidenza della possibile influenza da parte dell’industria del farmaco sul comportamento dei singoli medici, di gruppi, di Associazioni di ammalati e di cittadini, fino alle Istituzioni, attraverso le più svariate modalità di promozione. Info: www.socmedchirvic.it; [email protected]; [email protected]; [email protected] V CONVEGNO NAZIONALE TRIENNALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI OMEOPATIA E MEDICINA INTEGRATA “RIPENSARE LA CURA. L’OMEOPATIA NELL’APPROCCIO INTEGRATO ALLE MALATTIE CRONICHE”. A Firenze il 13 e il 14 Marzo 2010 presso l'Auditorium “Al Duomo”, si svolgerà il V Convegno Nazionale Triennale della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata “Ripensare la Cura. L’Omeopatia nell’approccio integrato alle malattie croniche”. Le malattie croniche sono uno degli aspetti più importanti della problematica sanitaria del nostro tempo in tutto il mondo. E’ proprio a proposito delle malattie croniche che si evidenzia un marcato bisogno di integrazione, espresso in primis dai malati, delle cure convenzionali con terapie complementari. Lo dimostrano numerosi dati riportati in letteratura scientifica come, ad esempio, la richiesta di terapie complementari in più del 60% dei pazienti oncologici compreso i bambini. In tutto il mondo sono numerose le esperienze di ospedali e cliniche universitarie che oggi offrono un modello di cure integrate in cui la medicina convenzionale realizza un’alleanza con le cure delle medicine complementari, particolarmente l’Omeopatia. Le conferme scientifiche di efficacia di un tale modello di approccio terapeutico integrato sono in continuo aumento anche grazie alle pubblicazioni provenienti dai centri ospedalieri in cui tali pratiche integrate sono in uso. Il convegno vuole fare il punto sulle problematiche umane, deontologiche, etiche, sanitarie dei cittadini affetti da malattie croniche (Malattia di Crohn, colite ulcerosa, tiroiditi autoimmuni, sindrome della fatica cronica, oncologia, etc.) e offrire ai partecipanti i risultati delle ricerche scientifiche delle cure integrate provenienti, tra gli altri, da alcuni tra i più noti centri in cui esse si praticano, come l’Istituto Tumori di Milano, l’Ospedale omeopatico di Glasgow, la Clinica Universitaria di Strasburgo. Convenzione per i Soci ISDE: I Soci ISDE che desiderano partecipare al Convegno possono iscriversi alle stesse condizioni di iscrizione dei Soci SIOMI (80 Euro per iscrizioni pervenute entro il 10 Febbraio 2010 segnalando sulla scheda: Socio ISDE). Info: www.siomi.it BIMBIMBICI: CONCORSO NAZIONALE DI DISEGNO 2010 Affinché Bimbimbici non si riduca esclusivamente ad una gioiosa biciclettata in sicurezza lungo le vie cittadine, ma diventi un progetto completo e a lungo termine di promozione alla mobilità lenta e sostenibile, è stato coinvolto anche il mondo delle scuole attraverso la proposta di specifici percorsi didattici, tra i quali spicca il Concorso Nazionale di Disegno. Il concorso 2010, dal titolo “LA MIA CITTÁ IN BICI”, è rivolto a tutti i bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado, per stimolarli alla riflessione sulla mobilità sostenibile ed avviarli a un percorso di educazione all’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto che consente di valorizzare itinerari alternativi nelle nostre città e di ridurre l’utilizzo dell’auto laddove possibile. Il Concorso, che sarà possibile svolgere da Gennaio fino a Maggio 2010, può essere organizzato localmente da Istituti scolastici, Comuni ed Associazioni. L’adesione al Concorso è gratuita. Info: www.bimbimbici.it/club/le_iniziative.asp; [email protected] FORUM E MARCIA DELLA PACE DA PERUGIA AD ASSISI La prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi si svolgerà Domenica 16 Maggio 2010. La Marcia sarà preceduta da un grande Forum della pace che si terrà a Perugia, Venerdì 14 e Sabato 15 Maggio. La data è stata scelta per facilitare la partecipazione delle scuole, degli studenti e degli insegnanti impegnati in percorsi di educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, ai diritti umani e alla pace, all’intercultura, alla legalità e alla solidarietà. L’obiettivo di fondo. “Abbiamo bisogno di un’altra cultura!”. Con questo slogan la prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi intende invitare tutti, cittadini e istituzioni, a promuovere una nuova scala di valori, sostituendo la cultura della violenza e della guerra con la cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza, sostituendo l'esclusione con l'accoglienza, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il riconoscimento dell’altro, l’egoismo con la solidarietà, l’illegalità con la legalità, la separazione con la condivisione, l'arricchimento con la giustizia sociale, la competizione selvaggia con la cooperazione. La nuova Marcia Perugia-Assisi deve essere l’occasione per rinnovare ed estendere la cultura e l’impegno per la pace e i diritti umani del nostro paese. Protagonisti saranno i giovani, le scuole, i nuovi italiani, gli immigrati e le città della pace e dei diritti umani. Info: www.perlapace.it/index.php?id_article=3324 POLITICA GLI INCENTIVI ILLECITI DELLO STATO ITALIANO ALL'ENERGIA PRODOTTA CON GLI INCENERITORI. PARTECIPA ALLA VERTENZA PER RIAVERE INDIETRO IL 7% VERSATO IN QUESTI ANNI CON LA BOLLETTA DELL'ENERGIA ELETTRICA. Ecologisti SPA organizzano a Bologna il 18 Gennaio 2010 un incontro pubblico. I processi di smaltimento tramite combustione di rifiuto urbano, residuo di raffinazione e scarto industriale, sono stati e sono ancora massicciamente incentivati dallo stato italiano nonostante il divieto imposto dalla legge europea (Direttiva 2001/77). Preziose risorse da dedicare alle vere fonti rinnovabili, pagate da tutti i cittadini sull'importo della bolletta ENEL (oltre il 7%), dal 1992 sono state invece illecitamente dirottate a petrolieri e inceneritoristi. La privatizzazione degli utili e la socializzazione delle perdite in Italia assume proporzioni inquietanti. L'incidenza dei tumori infantili cresce in Italia ad un ritmo annuo del 2%, un valore doppio rispetto al resto d'Europa. Per i bambini compresi tra 0 e 12 mesi di vita cresce addirittura al ritmo del 3,2% annuo, dato quest'ultimo certamente non imputabile al loro stile di vita. Nel 1991 l'Italia attraversava un periodo di carenza energetica. Per stimolare la produzione di energia, alternativa a quella fossile, sono stati introdotti i contributi CIP6/92. Tali fondi sono stati finanziati da tutti i titolari di utenza elettrica, che si sono visti aumentare l'importo delle bollette di oltre il 7%. Tutti, quindi, abbiamo contribuito a finanziare i CIP/6, ma solo pochi privilegiati ne hanno beneficiato: tra questi spiccano le raffinerie di petrolio e gli inceneritori di rifiuti. Solo per il 2006 l'importo dei CIP/6 è stato di 3,5 miliardi di euro. Il decreto 79 del 1999 ha creato il Gestore Servizi Elettrici (GSE) in sostituzione dell'ENEL nella gestione della rete elettrica. La Direttiva europea 2001/77 ha poi sancito che i rifiuti non biodegradabili fossero esclusi dagli incentivi. La legge italiana, col decreto 387 del 29/12/2003, non ha però recepito tale Direttiva e di conseguenza l'Europa ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia. La soluzione con lo stop agli incentivi, anche se in parte vanificata da alcune deroghe, è arrivata solo con la finanziaria 2007. Per questo, è un nostro diritto chiedere il rimborso dei nostri soldi utilizzati per incentivare attività non previste dalle norme europee, dal 2001 ad oggi. Intervengono: il Prof. PAUL CONNETT, docente di Chimica Generale, Chimica dell'Ambiente e Tossicologia alla St. Laurence University di New York; Gabriele Bollini, Rete Ecologista Bolognese; conduce Roberta Rendina, Presidente di Ecologisti SPA (Socialità per Azioni di Ecologia Attiva). MARINO PROPONE DI ISTITUIRE LA FIGURA DEL GARANTE DELLA SALUTE Fonte: SanitaNews del 7 Gennaio 2010. Realizzare in Italia una struttura “al di sopra delle parti” e che assuma le funzioni di una Agenzia del “Garante per la salute” con l'obiettivo di verificare la qualità delle cure e dei servizi prestati dal Servizio sanitario nazionale. E' quanto prevede il disegno di legge che vede come primi firmatari il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, Ignazio Marino (PD), e la capogruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro. Anche in riferimento agli ultimi casi di presunta mala-sanità e disservizio verificatisi nelle ultime ore in alcune regioni Marino ha sottolineato come nel nostro Paese sia giunto il momento di istituire una struttura al di sopra delle parti con funzioni di Garante della salute. FINANZIARIA 2010: AZZERATE LE POLITICHE AMBIENTALI di Stefano Lenzi. Nel disegno di legge sulla Finanziaria 2010 non c'è traccia di alcun impegno concreto per il rispetto del Protocollo di Kyoto, né dei 200 milioni di euro che erano stati destinati dal governo Prodi a un Fondo rotativo utile anche per le imprese. Zero euro per la Conferenza nazionale sulla biodiversità, ridotto di 2/3 il bilancio del Ministero dell'Ambiente, soli 276 milioni di euro complessivi al comparto della tutela ambientale. Ed è mistero sulla copertura per gli interventi sull'efficienza energetica degli edifici. Si vuole ridurre in ginocchio il Ministero dell'Ambiente e rendere marginale l'investimento dello Stato in campo ambientale, non mantenendo gli impegni internazionali (su clima e biodiversità) ribaditi dall'Italia al recente vertice del G8. E' quello che emerge dal disegno di legge sulla Legge Finanziaria 2010 e da una lettura più accurata del Bilancio del ministero preposto. Cominciamo da questo secondo aspetto per la sua valenza strutturale. Il WWF Italia l'aveva preannunciato già lo scorso anno analizzando i tagli alle spese dei vari dicasteri contenuti nel primo decreto Tremonti (DL 112/2008): in tre anni, dal 2009 al 2011, i fondi del Ministero dell'Ambiente sarebbero stati ridotti del 52%. Il taglio previsto nell'ambiziosa manovra triennale stabiliva, infatti, già un anno fa, una riduzione nel triennio di 678 milioni di euro sui 1.300 milioni di euro realmente disponibili nel 2008. Ora è la stessa ministra Stefania Prestigiacomo a denunciare una situazione ancora più grave, dovuta ad un ulteriore ridimensionamento, che fa passare il bilancio del Ministero dai circa 1.700 milioni di euro garantiti dal governo Prodi, ai 1.265 garantiti quest'anno, ai 738 milioni circa del 2010, per arrivare ai 590 milioni del 2011. Quindi con un dimezzamento in soli due anni e una riduzione dei 2/3 in tre anni. E' un andamento a valanga, in senso figurato, della riduzione di capacità di intervento istituzionale in campo ambientale, proprio quando disastri annunciati da Messina a Ischia, obbligherebbero a interventi qualificati e innovativi a tutela del territorio, del paesaggio e della biodiversità. Questa tendenza di fondo trova conferma anche nel peso del tutto marginale che hanno le politiche ambientali nella legge Finanziaria 2010, configurando quella che, come WWF Italia, abbiamo definito con un'immagine figurata un'Italietta, incapace di futuro. IL TRATTATO DI LISBONA: COME CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA? di Paolo Barnard. "Il Trattato di Lisbona [...] si tratta di una colossale mole di modifiche apportate ai due trattati fondamentali della UE.... Ogni singolo articolo del Trattato, inclusi gli annessi e i protocolli, assume una forza enorme, spessissimo sovranazionale, cioè più potente di qualsiasi legge nazionale degli Stati membri della UE [...] L’intera opera è stata architettata in modo da essere incomprensibile e letteralmente illeggibile dagli esseri umani ordinari, inclusi i nostri politici. [...] Questo labirinto non è accidentale. Come spiega il parlamentare europeo danese Jens-Peter Bonde, i primi ministri erano pienamente consapevoli che il Trattato non sarebbe mai stato approvato se fosse stato letto, capito e sottoposto a referendum. La loro intenzione era di farlo approvare senza sporcarsi le mani con i loro elettori”. Info: www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139 LA SALUTE DELL'AMERICA di Federico Rampini. Fonte: La Repubblica del 3 Agosto 2009. Una bocciatura, o una riforma annacquata per non dare fastidio all’establishment assicurativo- farmaceutico-ospedaliero, avrebbe effetti deleteri sul prestigio di Obama. Per azzoppare il presidente si è messa in movimento la formidabile macchina da guerra del “capitalismo sanitario”. Con mezzi finanziari illimitati, campagne pubblicitarie dai toni angoscianti,tattiche calunniose. La Grande Armada ostile alla riforma include almeno quattro componenti. Compagnie dalle polizze-salute esose. Medici-capitalisti, azionisti degli stessi ospedali dove prescrivono ai pazienti le analisi su cui loro prelevano una percentuale. Industrie hi-tech delle apparecchiature biomediche. Avvocati specializzati nei processi per “errore medico”, i pescecani del contenzioso giudiziario che costringono anche i dottori più onesti a proteggersi moltiplicando procedure inutili. E' la stessa coalizione di poteri forti che nel 1993 fece deragliare la riforma di Bill e Ilary Clinton, e diede un duro colpo alla credibilità di quell'amministrazione. I metodi della lobby sanitaria sono sconcertanti: menzogne, annunci terrificanti mirati alle fasce più deboli della società. Pur di affondare l’idea del “polo pubblico”, la santa alleanza del capitalismo sanitario non bada a spese. I finanziamenti ai partiti politici erogati dalle tre lobby alleate - assicurazioni, industria farmaceutica, business ospedaliero privato – sono già balzati fino a 500 milioni di dollari sul finire dell'anno scorso. L'escalation avanza, nel 2009 batteranno ogni record. Con una logica rigorosamente bi-partisan: un tanto ai repubblicani, un tanto ai democratici. E non sono soldi elargiti a pioggia, ma mirati con cura. In queste ultime settimane una marea di donazioni (tutte dichiarate e quindi legittime in base alla legge Usa) sono andate ai Blue Dog, la corrente moderata del partito democratico: sono i deputati in bilico, che sulla sanità potrebbero passare dalla parte dei repubblicani e sabotare definitivamente il piano Obama. Info: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/03/lasalute-dell-america.html COM’È ANDATO IL SEMINARIO “ACCESSO ALLE INFORMAZIONI AMBIENTALI: DIRITTI, POLITICHE E STRUMENTI PER LA TRASPARENZA AMBIENTALE.” Fonte: ARPAT News n. 227-2009. Si è trattato di un confronto aperto con esperti del settore, soggetti pubblici coinvolti nella tutela del diritto all’informazione ambientale, nonché con rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle imprese. In occasione della manifestazione Dire & Fare, il 28 Ottobre 2009, ARPAT ha organizzato un seminario di studio sul tema “Accesso alle informazioni ambientali: diritti, politiche e strumenti per la trasparenza ambientale”. Il processo di progressivo riconoscimento del diritto dei cittadini all’informazione ambientale, oltre a costituire un elemento di democrazia, rappresenta un forte fattore di miglioramento dei processi di assunzione delle decisioni pubbliche e, più in generale, dell’agire della Pubblica amministrazione. La libera accessibilità delle informazioni ambientali rappresenta inoltre una condizione necessaria per una modifica del ruolo dei cittadini, nel senso di una loro maggiore consapevolezza dei problemi ambientali e una garanzia per il loro effettivo coinvolgimento nei processi decisionali. In particolare, alle Autorità pubbliche è richiesta l’individuazione di strategie, percorsi e strumenti per un efficace garanzia del diritto all’informazione ambientale sia dal punto di vista dell’accesso, che dal punto di vista della diffusione. Particolarmente importanti sono le modalità organizzative e procedurali, ivi inclusa l’analisi dei limiti dell’accesso e della diffusione delle informazioni (v. privacy, riservatezza industriale e commerciale, segreto per indagini penali, ecc.). Il seminario ha inteso fare il punto di tutto ciò, prendendo le mosse dalla propria esperienza di ente depositario di dati e informazioni ambientali chiamato a gestire frequenti richieste di informazione del pubblico. Il tutto in un confronto aperto con esperti del settore, soggetti pubblici coinvolti nella tutela del diritto all’informazione ambientale, nonché con rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle imprese. Info: www.arpat.toscana.it/arpatnews/2009/227-09-seminario-accesso-informazioniambientali/ L'ASSOCIAZIONE E I LETTORI DI ISDE ITALIA NEWS SEGNALANO… 2010: ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA’ Fonte: ARPAT News n. 1-2010 www.arpat.toscana.it/arpatnews/2010/001-10-2010anno-internazionale-della-biodiversita2019/ Le Nazioni Unite hanno dichiarato che il 2010 sarà l'Anno Internazionale della Biodiversità. Si tratta di una iniziativa che si propone di aumentare la consapevolezza del ruolo fondamentale che la biodiversità svolge nell’assicurare la vita sulla Terra. Attività per la promozione della biodiversità si svolgeranno in tutto il mondo, molti paesi lanceranno campagne di comunicazione, organizzeranno eventi, conferenze e altre manifestazioni sul problema della biodiversità. La tutela della biodiversità è nel nostro interesse. Le risorse biologiche sono i pilastri su cui è stata costruita nostra civiltà. I prodotti della natura sono utilizzati da industrie così diversi come l'agricoltura e le aziende farmaceutiche. La perdita di biodiversità minaccia i nostri approvvigionamenti alimentari, le fonti di legno, di medicinali e di energia e quindi costituisce un pericolo per l’ambiente come per l’uomo. Info: www.cbd.int/2010/welcome/ LA NAVE DEI VELENI Il WWF Italia ha avviato dal 1° Ottobre 2009 l’“Operazione Trasparenza” sulla delicata questione delle “navi dei veleni” per contrastare il traffico illecito di rifiuti pericolosi e radioattivi via mare, spesso coniugato con il traffico illegale di armi, nonché sullo specifico e non secondario filone, che fa parte del problema più generale, delle “navi a perdere” che, secondo quanto emerge da numerose indagini ufficiali, giacerebbero sui fondali delle nostre acque territoriali marine o anche in acque internazionali nel Mediterraneo meridionale. WWF Italia intende sollecitare un’azione concorde e coordinata di Governo, Parlamento e Magistratura perché finalmente lo Stato, che in queste vicende ha grandi responsabilità, smantelli o renda perlomeno inoffensiva una rete criminale che ha usato il Mediterraneo come una discarica, in spregio alla Convenzione di Londra sul dumping e della Convenzione di Barcellona per la protezione dai rischi di inquinamento. Di questi argomenti, in vista di un’eventuale iniziativa pubblica promossa da un cartello di associazioni e organizzazioni “virtuose” da organizzare nel 2010, è stato parlato in occasione di una prima riunione il 22 Dicembre 2009 durante la quale si è arrivati alla conclusione di provare a dare vita, sulla base di un documento da condividere, ad un Osservatorio su queste vicende che compia azioni mirate nei confronti delle istituzioni governative e parlamentari e nei confronti della magistratura. Nella seconda riunione dello scorso 11 Gennaio è stata scritta la prima bozza del “Carta” fondante l'Osservatorio e una bozza della lettera per il Ministro della Salute. Per l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia sta seguendo i lavori il Dr. Ferdinando Laghi, coordinatore della Calabria e referente di Castrovillari (CS). Info: [email protected]; [email protected] VOGLIONO METTERE 15 PIATTAFORME PETROLIFERE SULLE NOSTRE COSTE Sulle coste della Puglia (Mola, Monopoli, Ostuni, ecc...) in arrivo 15 piattaforme petrolifere ad opera della Northern Petroleum. Il progetto, che data da oltre un anno, ma di cui le popolazioni interessate sono rimaste inspiegabilmente all'oscuro, ha ricevuto l'OK di Roma da parte dei Ministri Prestigiacomo e Bondi. Si preannuncia un ennesimo disastro: inquinamento ambientale ed implosione dell'economia locale (crollo di attività turistiche, agricoltura, pesca). Appena la notizia ha cominciato a diffondersi vi sono state numerose iniziative volte ad una adeguata informazione delle popolazioni della costa culminate con un partecipatissimo incontro con la Prof.ssa Maria Rita D'Ortona, fisico, che vive e lavora in California. Info: www.monopolitube.it; [email protected] LA PUBBLICITÀ DIRETTA DEI FARMACI DA PRESCRIZIONE: LA RISPOSTA DEL DIRETTORE GENERALE DELL'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO E QUELLA DELLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DI QUESTA INIZIATIVA Nell'ISDE Italia News n. 367 del 13 Novembre 2009 era stato pubblicizzato un appello contro la pubblicità diretta dei farmaci da prescrizione promosso in primis da "No Grazie Pago Io!" a cui hanno aderito varie associazioni. Il Prof. Rasi, Direttore Generale dell'AIFA, ha risposto alla lettera sulla pubblicità diretta dei farmaci. "Con riferimento alla Vostra mail relativa a quanto in oggetto indicato, si rappresenta che l'Italia si è adoperata affinché la direttiva europea sulla comunicazione al pubblico di informazioni sui medicinali per uso umano soggetti a prescrizione medica venisse ritirata, per evitare che tale comunicazione degenerasse di fatto in pubblicità. Si fa presente, inoltre, con grande soddisfazione, che anche grazie all'intervento dell'attuale Ministro, Prof. Ferruccio Fazio, la direttiva europea è stata ritirata. Cordiali saluti. Prof. Guido Rasi Direttore Generale Agenzia Italiana del Farmaco” E’ stata inviata oggi una risposta, anche a firma dell’ISDE Italia, al Prof. Rasi e, per conoscenza, al Ministero della Salute On. Fazio. Chi fosse interessata ad averla può richiederla all’indirizzo di posta elettronica della nostra segreteria [email protected] CON GLI INDIOS CONTRO IL DISBOSCAMENTO DELL'AMAZZONIA Il Perù è al centro di violenti scontri: gruppi di indigeni cercano disperatamente di proteggere l'Amazzonia contro, il disboscamento e la coltivazione su larga scala nella foresta pluviale. E' possibile firmar una petizione che esorta il Presidente Alan Garcia a cessare immediatamente la soppressione forzata delle proteste degli indigeni, sospendere le leggi che aprono l'Amazzonia alle industrie estrattive e ad impegnarsi in un dialogo genuino con i gruppi indigeni. Se riuscite a contattare altri, forse riusciamo a salvare un altro pezzo di "polmone" della terra oltre che la dignità e la libertà di chi vive in e di questa foresta, non solo per gli Indios Pacha Mama ma anche per noi: Madre Terra. Info: www.avaaz.org/it/peru_stop_violence/96.php?CLICK_TF_TRACK LIBERI DI FARE QUELLO CHE GLI PARE… C'È TROPPO RAZZISMO IN GIRO! Fonte: Tavola della Pace. C'è troppo razzismo in giro! Ed a Rosarno ha mostrato il suo volto peggiore: violenza, sfruttamento, illegalità, criminalità organizzata, discriminazioni, violazione dei diritti umani. C'è da vergognarsi!!! Non solo per quello che è accaduto, ma per i silenzi, le complicità, l'indifferenza delle istituzioni, di tanti politici e cittadini. Stanno distruggendo i valori su cui si regge la convivenza nel nostro paese. Stiamo perdendo la nostra umanità. Abbiamo bisogno di un'altra cultura: i diritti umani. Info: www.perlapace.it/index.php?id_article=3610&PHPSESSID=64b9398728dc718a64d63 848daff69ae; [email protected] Scadenza per segnalazioni di eventi e manifestazioni Chi fosse interessato a segnalare eventi affinché vengano pubblicati nell'ISDE Italia News, può farlo inviando l'informativa entro 10 giorni prima dell'evento stesso. Sarà così possibile elaborare le news e pubblicarle in un arco di tempo che renderà possibile ai lettori di organizzarsi nell'eventualità che vogliano partecipare all'iniziativa d'interesse. La newsletter è un organo ufficiale di stampa dell'Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, curata da Roberto Romizi e Silvia Caruso. Viene pubblicata con il supporto di Banca Etruria www.bancaetruria.it Per cancellazioni, iscrizioni o eventuali suggerimenti ti preghiamo gentilmente di contattare: [email protected] I numeri arretrati sono disponibili sul sito dell'Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia www.isde.it Via della Fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo - Tel. 0575/22256 - Fax. 0575/28676 E- mail: [email protected]