ISDE Italia News A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente Numero 415 (12 Novembre 2010) In questo numero……… Nella rubrica "Prossimi eventi e scadenze": - International Congress “Environment and Health”, International Society of Doctors for the Environment – ISDE 20th Anniversary - 19-20 Novembre, Arezzo. Risultati della Campagna Black Carbon- ECOPASS 2010 - 17 Novembre, Milano. Terza edizione del Master di Medicina Integrata - dal Febbraio 2011, Polo didattico Colle Val D'Elsa (SI). Termine iscrizioni 23 Dicembre. Salute e Ambiente: il documento sull’inceneritore - 15 Novembre, Lavis (TN). Nella rubrica "Cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico": - "Cambiamenti climatici e salute" di Giuseppe Primavera. Nuovo rapporto HEAL e HCWH "Agire adesso per una migliore salute: un obiettivo di riduzione del 30% per la politica climatica dell'UE". In Italia si respira benzo(a)pirene. Appello congiunto dei pediatri italiani contro il DDL 155 (13/8/2010) dagli alti costi umani e ambientali. Inquinamento atmosferico. Legambiente alla Camera dei Deputati presentata la Petizione sul Benzo(a)pirene. Giornata mondiale per i diritti della madre terra. Verso Cancun 2010: cambiamo il sistema per non cambiare il clima. "Ethics and climate change publication" di M. Mascia e L. Mariani, Fondazione Lanza. Il riscaldamento globale e la nostra salute. Diversi Paesi europei prevedono di superare i limiti previsti per le emissioni in atmosfera. "Claude Allègre vs i climatologi francesi: la bataille per i cambiamenti climatici" di F. Colleoni, con la collaborazione di M. Vichi e S. Coyaud. Nella rubrica "L'associazione e i lettori di ISDE Italia News segnalano…": - Contro il conflitto d'interessi: una firma per Raphel Rossi. "Valutazioni sugli effetti nocivi delle turbine eoliche" di Giuseppe Miserotti. Inceneritore a domicilio. Fondazione Società di Studi Politici. Aderisci all’Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE Italia! PROSSIMI EVENTI E SCADENZE International Congress ENVIRONMENT AND HEALTH International Society of Doctors for the Environment – ISDE 20th Anniversary Arezzo, 19-20 November 2010 L’evento (IN ALLEGATO) si svolgerà ad Arezzo il 19 e 20 Novembre 2010 in occasione del 20° anniversario dalla costituzione dell’International Society of Doctors for the Environment (ISDE): rappresenta un momento importante per conoscere e confrontarsi con i nostri amici e colleghi. La partecipazione è gratuita ed è riservata agli iscritti ISDE Italia e a coloro che intendono diventarlo: infatti in sede convegnistica sarà possibile regolarizzare le quote d’iscrizione. L’accesso alle colazioni di lavoro, peraltro gratuite, saranno consentiti solo agli iscritti all’evento. E’ inoltre prevista la traduzione simultanea italiano-inglese e inglese-italiano. La International Society of Doctors for Environment (ISDE) è stata creata a Cortona, in Italia, nel 1990 con l’obiettivo di rafforzare l’impegno dei medici rispetto alla salvaguardia dell’ambiente. I principali obiettivi dell’ISDE sono recuperare il ruolo etico della professione medica, promuovere l’impegno rispetto alla protezione dell’ambiente, promuovere misure di prevenzione primaria, informare e coinvolgere pazienti, colleghi, studenti, insegnanti e cittadini nelle problematiche ambientali, avere un ruolo nello stabilire collegamenti solidi ed efficienti tra società scientifiche, centri di ricerca, associazioni governative e non su questioni chiave relative ad ambiente e salute. (Tomatis L. GEA European Journal of Aerobiology and Environmental Medicine 2006) Un mondo globalizzato, interdipendente, caratterizzato dal crescente movimento di individui e popolazioni – e dove il disagio non riconosce i confini – comporta che la salute sia divenuta una questione globale. La salute globale è determinata da fattori che travalicano i confini nazionali – quali il commercio internazionale, i cambiamenti climatici, l’inquinamento, le guerre, il degrado ambientale e la povertà. E’ nostra responsabilità sfruttare le opportunità della globalizzazione per migliorare la salute delle persone in tutto il mondo. Il cancro è la principale causa di morte a livello mondiale: conta 7.9 milioni di morti (circa il 13% di tutte le morti) nel 2007. I tumori a carico di polmoni, stomaco, fegato, colon e seno rappresentano le principali cause di morte per cancro ogni anno. Si stima che le morti per tumore nel mondo continueranno a crescere, fino a 12 milioni di morti nel 2030. Eppure circa il 30% di queste morti può essere prevenuto. I tumori aumentano come risultato dell’interazione tra i fattori genetici individuali e le seguenti tre categorie di agenti esterni: agenti cancerogeni fisici quali radiazione ultravioletta, particolato ultrafine e radiazioni ionizzanti; agenti cancerogeni chimici, quali asbesto, componenti del fumo di tabacco, aflatossine (contaminanti degli alimenti) e metalli pesanti come l’arsenico (contaminante dell’acqua potabile); agenti cancerogeni biologici, quali infezioni dovute a virus, batteri o parassiti. Recentemente alcuni ricercatori dell’International Agency for Research on Cancer hanno usato l’ampio database europeo sui casi di tumore in bambini e adolescenti per stimare l’andamento dell’incidenza e della sopravvivenza in Europa: l’analisi di 113.000 casi di tumori infantili e di oltre 18.000 casi di tumore in adolescenti nel corso degli anni ‘70, ‘80 e ‘90 ha mostrato come l’incidenza sia cresciuta ogni anno di circa l’1% nei bambini e dell’1,5% negli adolescenti. Gli aumenti sono stati registrati virtualmente per tutti i tipi di cancro nei bambini più piccoli, mentre tra gli adolescenti i maggiori cambiamenti sono stati relativi per carcinomi, linfomi, sarcomi dei tessuti molli, tumori da cellule germinali e del sistema nervoso centrale. Tali risultati sono una chiara riprova dell’incremento continuo nell’incidenza dei tumori nell’infanzia e nell’adolescenza durante i passati decenni e di un’accelerazione di questa tendenza. Non dovremmo dimenticare che il cancro è una malattia che si può prevenire. La vera sfida è la prevenzione primaria: da quando la “guerra al cancro” è stata dichiarata nel 1971, non ci siamo battuti contro i veri nemici, gli agenti cancerogeni. Una reale diminuzione dell’incidenza del cancro può e deve essere ottenuta eliminando gli agenti cancerogeni dall’aria che respiriamo, dall’acqua che beviamo, dai prodotti che usiamo, dai luoghi in cui lavoriamo e dal cibo di cui ci nutriamo. Ambienti sani e sicuri, liberi da sostanze cancerogene, dovrebbero essere un diritto alla nascita per tutti i nostri bambini. La teoria delle origini fetali delle malattie dell’adulto (Developmental Origins of Health and Disease – DOHaD) porta nuove chiavi nello studio della patogenesi delle malattie. Abbiamo compreso che una scarsa crescita fetale, scarse dimensioni alla nascita e uno stress embrio-fetale sono seguiti da un maggior rischio di malattie coronariche, ictus, ipertensione, diabete di tipo 2, osteoporosi e tumori. Questo ha condotto all’ipotesi che tali patologie abbiano origine già in utero a causa di una nutrizione non bilanciata, dello stress materno e delle sostanze chimiche tossiche. La teoria delle origini fetali delle malattie dell’adulto è adesso un’area di ricerca che sta crescendo sia nelle scienze di base che in quelle cliniche: se così tante malattie risultano connesse a perturbazioni fetali (ambientali), allora è necessario agire con sforzi concertati al fine di prevenire tali malattie prima che le generazioni successive siano duramente colpite. Tutti dovremmo sapere che i bambini sono i più vulnerabili ed esposti alla contaminazione da parte di molti inquinanti pericolosi; che un gran numero di queste sostanze o prodotti tossici vengono trasportati attraverso la placenta e passano al feto; che molte di queste sostanze chimiche si accumulano nel tessuto adiposo dell’uomo e si ritrovano nel latte materno; che, inoltre, i bambini possono ingerire e/o respirare queste sostanze o prodotti perfino dentro le loro abitazioni. Per tutte queste ragioni l’ISDE ha combattuto per 20 anni in tutto il mondo per il “diritto del bambino a non essere inquinato”. Dobbiamo convincerci che il mondo si trovi adesso nel momento più opportuno immaginabile per raggiungere questi obiettivi di salute globale e gli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio (che vanno dal ridurre della metà la popolazione che vive in condizioni di estrema povertà e soffre la fame, alla riduzione della mortalità infantile, al miglioramento della salute materna, alla lotta ad HIV/AIDS, tubercolosi e malaria, alla possibilità di un’educazione primaria universale, al garantire sostenibilità ambientale, obiettivi che costituiscono un piano concordato nel 2000 da tutti i 191 stati membri dell'ONU) e per mobilitare un’alleanza globale dedicata alla conquista di uno sviluppo umano basato su specifiche azioni in favore dei bambini. Info: [email protected] RISULTATI DELLA CAMPAGNA BLACK CARBON- ECOPASS 2010 Mercoledì 17 Novembre 2010 a Milano, si svolgerà un incontro sull’impatto delle limitazioni del traffico sulla qualità dell’aria durante il quale verranno presentati i risultati della campagna “Black carbon- Ecopass 2010”. Lo studio di esposizione personale e con stazioni fisse dell’indicatore di prossimità “black carbon” nelle zone della città soggette a diversa viabilità ha permesso di evidenziare una riduzione dei livelli di inquinamento da traffico del 52% in zona Ecopass e del 65% nella zona pedonale di Piazza Duomo rispetto alle zone senza limitazioni. Il miglioramento della qualità dell’aria è uno dei benefici attesi dagli interventi di limitazione del traffico veicolare nelle città metropolitane congestionate. Tuttavia la riduzione del livello degli inquinanti risulta di difficile misurazione se si utilizzano indicatori poco adatti a rilevare differenze a livello di microambiente, come il particolato (PM). In effetti un recente studio di esposizione personale non ha dimostrato differenze significative nelle concentrazioni di PM10 all’interno della zona Ecopass rispetto a quelle senza limitazioni. Il black carbon, o carbonio elementare, è un indicatore rappresentativo delle emissioni “fresche” carboniose (idrocarburi policiclici aromatici) a livello stradale e delle concentrazioni di inquinanti da traffico a breve distanza dalla sede stradale stessa. Lo studio di esposizione personale e con stazioni di monitoraggio fisse ha dimostrato che le concentrazioni di black carbon misurato a bordo strada sono significativamente inferiori nella zona Ecopass rispetto alla zona senza limitazioni di traffico. La concentrazione di black carbon presente nelle polveri sottili è risultata inferiore del 52% in zona Ecopass e del 65% nella zona pedonale di Piazza Duomo, nei confronti delle aree senza limitazioni di traffico. Questi dati offrono una serie di informazioni utili per le iniziative di controllo del traffico nella nostra città. Info: [email protected]; [email protected] L’USO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE TRA TECNOLOGIA AMBIENTE PAESAGGIO E SALUTE Il Gruppo di Lavoro Edilizia Bio-Ecosostenibile dei Comuni della ASL di Empoli organizza il seminario regionale "L’uso di fonti di energia rinnovabile tra tecnologia ambiente paesaggio e salute" per Giovedì 25 Novembre 2010 a Montelupo Fiorentino (FI). Il seminario, affrontando le latenti contraddizioni tra le disposizioni legislative di politica energetica e le normative di tutela del paesaggio, tra le politiche di sviluppo economico del territorio locale e le criticità delle componenti ambientali e della salute, ha lo scopo di comprendere ed individuare possibili metodologie valutative ed indirizzi di riferimento per la scelta, la localizzazione e la progettazione degli impianti per la produzione di energie rinnovabili nel rispetto della qualità della vita e della salute. Info: [email protected] TERZA EDIZIONE DEL MASTER DI MEDICINA INTEGRATA La terza edizione del Master di Medicina Integrata inizierà quest'anno nel mese di Febbraio 2011 presso il Polo didattico di Colle Val D'Elsa (SI). Il termine ultimo per l'iscrizione è il 23 Dicembre 2010. Al Master possono iscriversi laureati in medicina, farmacia e CTF e odontoiatria. Il Master si compone di un percorso comune da febbraio a giugno dedicato all'insegnamento dei concetti portanti della medicina integrata (sociologia, filosofia della medicina, psiconeuroendocrinoimmunologia, relazione medico-paziente, tecniche della comunicazione interpersonale, comunicazione internet, nutrizione) e di un percorso specialistico a scelta dello studente di Omeopatia clinica o di fitoterapia occidentale e orientale, o di agopuntura e MTC. Il Master biennale, da febbraio 2011 a giugno 2012, conferisce 80 CFU con esonero biennale dall'obbligo dei crediti ECM. Si compone di lezioni teoriche e di una parte pratica da effettuare per i medici presso l'Ospedale di Medicina Integrata di Pitigliano in collaborazione con il London Hospital for Integrated Medicine e con la Facoltà di Medicina Tradizionale di Pechino e i servizi pubblici delle ASL toscane che ospitano gli ambulatori pubblici delle medicine complementari. Per i Farmacisti presso Aziende produttrici di medicinali omeopatici e fitoterapici. Gli studenti soggiornano tre giorni al mese a Colle Val D'Elsa, hanno a disposizione strutture alberghiere a prezzi convenzionati e la mensa dell'Università per i pasti. Il titolo di Master è acquisito mediante discussione di una Tesi di Diploma nel mese di giugno e conferisce la qualifica (riconosciuta dallo stato italiano) di esperto in Medicina Integrata con indirizzo Omeopatia o Agopuntura o Fitoterapia. Info: [email protected]; [email protected]; [email protected]; http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.siomi.it/apps/vedipdf.ph p?id=895; http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.unisi.it/did/cperf/bando _MASTER_MEDICINA_INTEGRATA_1011.pdf; http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.unisi.it/postlaurea/modu linew%20ammissione%20master.htm; http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.youtube.com/watch?v=4 6gS1U52ggU SALUTE E AMBIENTE: IL DOCUMENTO SULL’INCENERITORE Il Coordinamento Trentino Pulito organizza, con il patrocinio dell'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia), dell'Associazione Geologia Medica (AGM Italia) e dell'Associazione Culturale Pediatri (ACP), per Lunedì 15 Novembre 2010 Auditorium di Lavis (TN), l'iniziativa "Salute e Ambiente". Verrà presentato il documento sull’inceneritore. Interverranno: Marco Rigo, Medico di Medicina Generale, APSS, Distretto Bassa Valsugana e Tesino, Trento; Maria Elena Dicarlo, Pediatra di Libera Scelta, APSS, Distretto Bassa Valsugana e Tesino, Trento; Giorgio Iobstraibizer, Geologia Medica – Università di Padova; Gianni Gentilini, Neurologo e Medico di Medicina Generale, APSS, Distretto di Trento e Valle dei Laghi, Trento; Giacomo Toffol, Pediatra, Referente del gruppo "Pediatri per un mondo possibile" Associazione Culturale Pediatri; Ernesto Burgio, Pediatra, Coordinatore Comitato Scientifico ISDE Italia, con un intervento su "Inceneritori: i rischi per la salute dell'adulto e del bambino"; Giovanni Invernizzi, Allergologo, Laboratorio per la Ricerca Ambientale SIMG/ISDE Sondrio, con un intervento su "Inquinamento atmosferico: i danni per la salute". Info: [email protected] CAMBIAMENTI CLIMATICI E INQUINAMENTO ATMOSFERICO CAMBIAMENTI CLIMATICI E SALUTE di Giuseppe Primavera. Una review, condotta nel Regno Unito dall’Agenzia per l’Ambiente, dall’Agenzia per la Protezione della Salute e da vari Istituti Universitari e interamente finanziata con fondi pubblici, (1. Boxall BA, Hardy A, Beulke S et al. Impacts of climate change on indirect human exposure to pathogens and chemicals from agriculture Environ Health Perspect 2009;117:508-514) mette a fuoco l’impatto del cambiamento climatico sulla dispersione di patogeni e agenti chimici provenienti dall’agricoltura e le possibili implicazioni sulla salute dell’uomo. Le vie principali di diffusione da tenere sotto controllo saranno l’acqua e il cibo, ma non sarà facile attribuire effetti sulla salute a specifici contaminanti agricoli, a causa della molteplicità dei patogeni e delle sostanze chimiche disperse nell’ambiente e delle vie di esposizione. Nonostante queste limitazioni parecchi studi, anche se non conclusivi, correlano esposizione a prodotti chimici dell’agricoltura e outcome di salute. L’uso massivo di pesticidi in particolare è stato messo in relazione con l’insorgenza di morbo di Parkinson, leucemie e linfomi, malformazioni congenite e alterazioni del rapporto neonati maschi/femmine; epidemie di Cryptosporidiosi e contaminazione dell’acqua con l’uso di letame; produzione di biotossine da fioriture algali indotte da nitrati di derivazione agricola; selezione di antibiotico-resistenza nei microbi. Le previsioni non sono rosee. Si prevede nel prossimo futuro un aumento di infestazioni e malattie in agricoltura, con un verosimile aumento dell’uso di pesticidi. Il cambiamento climatico potrà aumentare la produzione di micotossine e di aeroallergeni; potrebbero comparire nuovi patogeni, vettori e ospiti, con aumento di zoonosi e di uso di farmaci veterinari; l’aumentata richiesta di acqua in agricoltura potrà favorire l’uso di acqua contaminata; l’uso del compost potrebbe immettere nel terreno microbi, metalli pesanti e inquinanti organici persistenti. La diffusione della malaria sta già cambiando, anche le malattie trasmesse da zecche potranno aumentare, ma la storia di molte malattie ci insegna che i cambiamenti climatici non sono i principali determinanti, hanno più rilevanza le attività umane e il loro impatto ecologico. Anche il trasporto e l’esposizione potranno essere influenzati, soprattutto dagli eventi climatici estremi, che possono trasportare sostanze inquinanti lontano dalle zone di utilizzo o favorirne la loro concentrazione nei periodi di siccità. Purtroppo i modelli attuali sono probabilmente inappropriati per stimare l’impatto del cambiamento climatico sull’esposizione umana. E’ necessario lo sviluppo di dati sperimentali e modelli di vie di esposizione, con un approccio multidisciplinare che metta insieme il sapere di epidemiologi, tossicologi, agronomi, chimici, economisti. Info: http://pump.acp.it/ NUOVO RAPPORTO HEAL e HCWH "AGIRE ADESSO PER UNA MIGLIORE SALUTE: UN OBIETTIVO DI RIDUZIONE DEL 30% PER LA POLITICA CLIMATICA DELL'UE" ISDE Italia ha contribuito a diffondere il lancio da parte di Health and Environment Alliance (HEAL) and Health Care Without Harm (HCWH) Europe del nuovo rapporto "Agire adesso per una migliore salute: un obiettivo di riduzione del 30% per la politica climatica dell'UE". Lo studio analizza i benefici per la salute di una più forte azione dell'UE sul cambiamento climatico e prefigura i vantaggi economici, in particolare per la salute delle persone e dei sistemi sanitari, passando ad un obiettivo europeo di riduzione del 30% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto al 20% attualmente previsto). I benefici per la salute che lo studio calcola per l'Italia comprendono un aumento complessivo della speranza di vita di 16 mila anni diffusi in tutta la popolazione e migliori condizioni e inferiori costi sanitari: 1,5 milioni di giorni in di ridotta attività lavorativa; 138,000 giorni in meno di uso di farmaci respiratori; 16.000 visite in meno per le consultazioni sui sintomi respiratori e asma. Altro vantaggio, una forza lavoro più produttiva: si perderebbero 333.000 giornate di lavoro in meno ogni anno a causa di problemi cardiaci e respiratori. Chi fosse interessato a ricevere il comunicato stampa e il Background briefing diffusi dalle due organizzazioni può richiederli al nostro indirizzo [email protected] Il rapporto è invece consultabile su www.env-health.org/a/3585 e su www.noharm.org/europe/ IN ITALIA SI RESPIRA BENZO(A)PIRENE. APPELLO CONGIUNTO DEI PEDIATRI ITALIANI CONTRO IL DDL 155 (13/8/2010) DAGLI ALTI COSTI UMANI E AMBIENTALI Approvato dal Governo italiano un Decreto legislativo che rimanda i limiti richiesti dall’Unione europea delle emissioni di benzo(a)pirene, uno degli inquinanti più tossici e cancerogeni. L’Associazione Culturale Pediatri, la Società Italiana di Pediatria, la Federazione italiana Medici Pediatri chiedono ai Ministri che la decisione presa venga rivista con massima urgenza. A rischio la salute dei cittadini e bambini di tutto il Paese, in particolare quelli di Taranto dove ha sede l’acciaieria più grande d’Europa che immette il 98% del benzo(a)pirene presente nel quartiere più vicino. I bambini di Taranto e tanti altri hanno bisogno di "difensori". Info: [email protected]; [email protected]; [email protected] INQUINAMENTO ATMOSFERICO. LEGAMBIENTE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PRESENTATA LA PETIZIONE SUL BENZO(A)PIRENE Nomi illustri della politica di tutti gli schieramenti, del sindacato e del mondo scientifico hanno firmato la petizione sul benzo(a)pirene lanciata un mese fa da Legambiente per chiedere al Governo di rivedere con urgenza il decreto legislativo 155/2010, meglio noto come “legge salva Ilva”, che ha peggiorato la normativa sulla presenza di questo inquinante killer nell’aria delle grandi città italiane. Nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati sulla vicenda benzo(a)pirene Legambiente ha illustrato in Parlamento i dettagli della petizione. “Nonostante il benzo(a)pirene sia un potente cancerogeno - ricorda Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - il Governo con un decreto approvato in piena estate ha prorogato al 31 Dicembre 2012 la scadenza per ridurre la sua concentrazione nell’aria sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo. È una proroga imperdonabile che prolunga l’esposizione di milioni di cittadini ad un inquinante killer in città come Taranto, Trieste, Venezia o Padova o aree metropolitane come quelle di Milano e Torino. Per questo chiederemo alla Commissione ambiente della Camera dei deputati di attivarsi per convincere il governo a fare marcia indietro”. Con la petizione Legambiente chiede di ripristinare il termine temporale del 1999 per il raggiungimento dell’obiettivo di 1 nanogrammo per metro cubo nelle città con oltre 150.000 abitanti, oltre ad un maggior controllo sulla qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città. “Occorre ristabilire il potere d’intervento delle Regioni sull’inquinamento da benzo(a)pirene - concludono Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto - per attuare misure efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo che, vale la pena ricordarlo, è stato raggiunto da tempo in diverse città italiane. La riduzione delle emissioni di benzo(a)pirene deve essere ottenuta con interventi sugli impianti industriali e sulle altre fonti con costi anche rilevanti, perché il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori va garantito in ogni caso. Solo con un’industria innovativa e davvero sostenibile infatti il nostro Paese sarà in grado di affrontare in modo efficace la crisi economica e occupazionale, esorcizzando disastrose ipotesi di delocalizzazione degli impianti”. Per firmare la petizione www.legambiente.it/dettaglio.php?tipologia_id=17&contenuti_id=1767 Info: www.legambientetaranto.eu; [email protected]; GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI DELLA MADRE TERRA. VERSO CANCUN 2010: CAMBIAMO IL SISTEMA PER NON CAMBIARE IL CLIMA Il 12 Ottobre, anniversario della conquista delle Americhe, è stato scelto dai movimenti globali come giornata mondiale per i diritti della Madre Terra. Alla crisi economica e sociale, si è infatti sommata la drammaticità della crisi ecologica, di cui il cambiamento climatico è uno degli aspetti più evidenti e preoccupanti. I recenti negoziati ONU tenutisi a Tianjin, in Cina, hanno dimostrato la distanza siderale che c'è tra i Governi e i reali bisogni del pianeta e delle persone che lo vivono: nessun impegno sul taglio di emissioni di gas climalteranti, nessun impegno concreto sui fondi da stanziare per l'adattamento dei Paesi più poveri al cambiamento climatico, un appello delle organizzazioni ambientaliste a ricordare che di questo passo, entro il 2020, avremo superato per più di un terzo il limite di guarda delle concentrazione di CO2, con conseguenze inimmaginabili per gli ecosistemi e le società umane. Desertificazione, crollo dei raccolti in intere zone del pianeta, modifiche nella piovosità e nel livello delle acque dei mari, un colpo pesantissimo alle comunità più povere. Non sono le fosche previsioni di un indovino pessimista, ma i dati che emergono dagli studi del panel scientifico che monitora e registra i cambiamenti nella nostra atmosfera. Per far fronte a tutto questo è necessario ripartire dai nostri stili di vita per renderli più sostenibili e a misura di pianeta. Ma tutto ciò, seppur necessario, non è sufficiente. Bisogna ripartire da azioni politiche, di sensibilizzazione verso i cittadini, di pressione verso i decisori politici per cambiare modello di sviluppo. Info: www.altreconomia.it/site/fr_raggruppamento_detail.php?intId=9; http://fairwatch.faircoop.it ETHICS AND CLIMATE CHANGE PUBLICATION di M. Mascia e L. Mariani, Fondazione Lanza. Di quali concetti dobbiamo dotarci per interpretare correttamente e organicamente la questione del riscaldamento globale? E’ questa la domanda di fondo a cui prova a rispondere il volume. La pubblicazione si concentra sulla questione dell’elaborazione di criteri etici per un’equa distribuzione, nel tempo e nello spazio, degli oneri e delle responsabilità derivanti dalla necessità di ridurre i gas serra e, contestualmente, anche delle risorse atte a fornire alle varie comunità gli strumenti per adattarsi e rispondere al cambiamento climatico. Il principio-guida è sicuramente quello di giustizia da cui, nel libro, si dipanano le riflessioni in merito agli impatti del cambiamento climatico e al diritto delle generazioni, presenti e future, ad usufruire ad ugual titolo dei commons della terra, a prescindere dall’area geografica di provenienza o del livello di sviluppo. L’iniziativa editoriale si fa apprezzare per l’organicità e multidisciplinarietà dei contenuti che, nelle cinque sezioni in cui si articola, affrontano la problematica del riscaldamento globale da prospettive disciplinari e angolazioni filosofiche di partenza diverse. Scientifica: lo stato dell’arte della conoscenza del fenomeno e i possibili scenari futuri. Etico- filosofica: la ricerca di criteri equi e condivisi come base per il futuro accordo internazionale post Kyoto. Religiosa: il contributo delle tre principali fedi monoteistiche quali guide morali per una crescita della coscienza sociale rispetto ai rischi socio-ambientali. Economicofinanziaria: la ricerca di strategie di mitigazione efficienti da un punto di vista economico e l’assunzione di responsabilità da parte delle imprese. Sociologica: il livello di percezione sociale del fenomeno e il ruolo dei mass-media per una corretta informazione dell’opinione pubblica. Il volume, che raccoglie una selezione dei contributi presentati da esperti e studiosi italiani e internazionali in occasione di un convegno promosso dalla Fondazione Lanza, congiuntamente al Centro EuroMediterraneo per i Cambiamenti Climatici e con la collaborazione di Observa.Scienza&Società e Alleanza per il Clima Italia, si chiude con una dichiarazione ufficiale, una sorta di carta del metodo e delle raccomandazioni per le future negoziazioni a livello internazionale. Info: www.fondazionelanza.it/it/?q=epaethicsandclimatechange PC [email protected] IL RISCALDAMENTO GLOBALE E LA NOSTRA SALUTE Uno studio conferma la pericolosità dell'aumento delle temperature previsto a causa delle emissioni di gas serra. Enormi sarebbero i danni alla salute. Si segnala questo video: http://classmeteo.weather.com/classmeteo/opencms/it/video/primo_piano/classmet eo/primo_piano/0018_201010071425 Info: [email protected]; [email protected] DIVERSI PAESI EUROPEI PREVEDONO DI SUPERARE I LIMITI PREVISTI PER LE EMISSIONI IN ATMOSFERA Fonte: ARPATNews n. 175-2010. Rispetto ai quattro inquinanti disciplinati dalla direttiva NEC del 2009, gli Stati membri dell'UE registrano le maggiori difficoltà a rispettare i limiti di emissione per gli ossidi di azoto (NOx). Solo in 16 si aspettano di rispettare tali limiti a causa soprattutto delle emissioni prodotte dal trasporto su gomma. Il settore dei trasporti ha prodotto circa il 40% del totale delle emissioni di NOx della UE nel 2008 e, sebbene le emissioni complessive siano diminuite dal 1990, la riduzione non sempre ha corrisposto a quanto originariamente previsto. Questo in parte perché il settore è cresciuto più del previsto e in parte perché le norme sulle emissioni dei veicoli, in particolare quelle per i veicoli diesel, non hanno sempre garantito il livello previsto di riduzioni delle emissioni di NOx. Diversi Stati membri, compresa la Slovenia, la Svezia e il Regno Unito, prevedono di superare i rispettivi limiti per le emissioni di NOx con superamenti ridotti (meno del 5%). Al contrario, Francia e Spagna si aspettano di superare i propri limiti in misura rispettivamente del 32% e del 28%. Altri paesi, pur con valori assoluti di minor rilievo, prevedono di superare i limiti di un più ampio margine percentuale: in particolare l'Austria (42%), il Belgio (43%) e l’Irlanda (47%). Info: www.arpat.toscana.it/arpatnews/2010/175-10-direttiva-nec/ CLAUDE ALLÈGRE VS I CLIMATOLOGI FRANCESI: LA BATAILLE PER I CAMBIAMENTI CLIMATICI di F. Colleoni, con la collaborazione di M. Vichi e S. Coyaud. Da tempo, i climatologi francesi si scontrano con Claude Allègre, ex dirigente del gruppo di geochimica all’Institut de physique du globe, premio Crafoord nel 1986, e membro dell’Académie des Sciences, ministro per l’educazione, la ricerca e la tecnologia dal 1997 al 2000. Info: www.climalteranti.it/2010/09/12/claude-allegre-vs-i-climatologi-francesi-labataille-per-i-cambiamenti-climatici/ SEGNALAZIONI DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE E DEI LETTORI CONTRO IL CONFLITTO D'INTERESSI: UNA FIRMA PER RAPHEL ROSSI Fonte: www.ilfattoquotidinao.it Raphael Rossi, 35 anni, è specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, fino a quattro mesi fa era vicepresidente dell’Amiat (l’azienda municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. 3 anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare (anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e costoso: una cosina da 4 milioni di euro. Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l’acquisto. Allora s’è fatto vivo con lui l’ex presidente Amiat, Giorgio Giordano, facendogli balenare una bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all’acquisto. Rossi ha fatto ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s’è rivolto alla Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l’hanno invitato a fingere di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta. Anziché ricevere complimenti e incoraggiamenti dall’Amiat e dal Comune di Torino per il servigio reso alla collettività, Raphael è stato cacciato dall’Amiat e isolato dalla politica, anche dal suo partito. Un gruppo di cittadini ha lanciato un appello al Comune di Torino perché si costituisca parte civile e non lasci solo Raphael Rossi. Firma anche tu l'appello! Info: www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/un-mese-fa-nella-rubrica-di-report%E2%80%9Cc%E2%80%99e/75929/; www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/non-lasciamo-soli-gli-onesti/75838/ VALUTAZIONI SUGLI EFFETTI NOCIVI DELLE TURBINE EOLICHE di Giuseppe Miserotti. Fonte: "Professione & Clinical Governance" n. 5, Ottobre 2010. Quando si va a discutere di temi riguardanti la produzione di energia non ci si dovrebbe sottrarre a una valutazione più generale - possibilmente sempre rigorosamente scientifica - circa l'impatto che questa produce sugli ecosistemi e in particolare sulla salute dell'uomo. Un limite piuttosto preoccupante di queste valutazioni è costituito dal fatto che un cieco fideismo tecnologico porta a ritenere che tutto ciò che è possibile fare o produrre sia lecito senza prima avere valutato e pensato ai possibili effetti che quella tecnologia potrà determinare. Il caso della problematica dell'eolico è in questo senso paradigmatico. Info: [email protected] INCENERITORE A DOMICILIO Una tecnologia che permetterebbe la termodistruzione dei materiali in disuso là dove questi vengono prodotto. L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ricorda che qualunque processo di combustione ad alta temperatura è sempre e comunque un processo estraneo ai cicli naturali e che distruggere materia pensando di ricavarne energia è una pratica che contrasta con le più elementari leggi della fisica, se non altro perché - come dovrebbe essere ben noto - “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. La combustione di per sé comporta infatti la produzione di agenti tossici e nocivi anche partendo da materiali di per sé inerti: il fatto poi che le temperature raggiunte siano particolarmente elevate non offre alcuna garanzia, anzi, si avrà la formazione di particolato ancora più fine e quindi ancor più pericoloso, senza contare che sarà pressoché impossibile il controllo dei materiali in entrata. L’ISDE rammenta ancora una volta che la “strada maestra” per la gestione dei materiali postutilizzo/trasformazione (urbani/artigianali/industriali, ecc…) non può essere che quella della riduzione/riuso/riciclo totale, pratiche che – fra l’ altro - non solo permettono di non sprecare materia ma garantiscono il fiorire di attività collaterali con risparmio di risorse ed incremento dell’occupazione. I livelli di inquinamento dei nostri territori ed il degrado della qualità dell’aria, dell’acqua ed in generale del nostro habitat e le conseguenze gravissime che tutto ciò comporta sulla salute pubblica, in particolare dell’infanzia, non permettono più che si prosegua su strade senza ritorno, con tecnologie che non sono affatto innovative come si vorrebbe far intendere, ma obsolete, dispendiose e soprattutto ancora una volta pericolosissime per la salute umana. Info: [email protected] FONDAZIONE SOCIETÀ DI STUDI POLITICI Mercoledì 10 Novembre 2010 a Palazzo Serra di Cassano, Napoli, Salvatore Settis, Presidente Onorario della Società di studi politici, ha inaugurato l’anno accademico della fondazione con una prolusione sul tema: "Benedetto Croce e la tutela del paesaggio. Un esempio di buon governo". Info: www.studipolitici.it; [email protected] TUTTI GLI UOMINI SONO RESPONSABILI DELL'AMBIENTE. I MEDICI LO SONO DUE VOLTE. FINO A QUANDO POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI? ADERISCI ALL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA! "Uomo sano in ambiente sano": potrebbe essere il raggiungimento di questo obiettivo la spinta decisiva ad accogliere le istanze e i progetti dell'Associazione Medici per l'Ambiente e a condividerne mission e impegno. Tutti gli uomini sono responsabili dell'ambiente, i medici lo sono due volte. Confermare il tuo sostegno all'Associazione, farla conoscere ad altri colleghi, promuoverne l'iscrizione nella struttura in cui lavori, contribuire alla costituzione di una nuova sezione può aiutarci a rendere Medici per l'Ambiente più forte. Fino a quando un medico può rimanere passivo? Per sostenere le attività dell’ISDE, per combattere le cause delle malattie, oggi più che mai abbiamo bisogno del tuo aiuto! Associati! E’ semplice: basta scegliere la quota (annuale 50,00 euro; triennale 100,00 euro) da versare mediante bollettino postale sul c/c n. 14313522 intestato ad Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, Via della Fioraia n. 17/19, 52100 Arezzo, specificando nella causale: "iscrizione annuale/triennale di … (nome e cognome dell'associato)". E non è tutto! Inviandoci la scheda d’iscrizione debitamente compilata reperibile sul nostro sito web www.isde.it avrai modo di ricevere materiale prodotto dall’Associazione, tra cui "ISDE Italia News", la newsletter elettronica dell'Associazione. Scadenza per segnalazioni di eventi e manifestazioni Chi fosse interessato a segnalare eventi affinché vengano pubblicati nell'ISDE Italia News, può farlo inviando l'informativa entro 10 giorni prima dell'evento stesso. Sarà così possibile elaborare le news e pubblicarle in un arco di tempo che renderà possibile ai lettori di organizzarsi nell'eventualità che vogliano partecipare all'iniziativa d'interesse. La newsletter è un organo ufficiale di stampa dell'Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, curata da Roberto Romizi e Silvia Caruso. Viene pubblicata con il supporto di Banca Etruria www.bancaetruria.it Per cancellazioni, iscrizioni o eventuali suggerimenti ti preghiamo gentilmente di contattare: [email protected] I numeri arretrati sono disponibili sul sito dell'Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia www.isde.it Via della Fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo - Tel. 0575/22256 - Fax. 0575/28676 E- mail: [email protected]