ISDE Italia News A cura dell`Associazione Medici per l`Ambiente

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ISDE Italia News
A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente
Numero 415 (12 Novembre 2010)
In questo numero………
Nella rubrica "Prossimi eventi e scadenze":
-
International Congress “Environment and Health”, International Society of Doctors for the
Environment – ISDE 20th Anniversary - 19-20 Novembre, Arezzo.
Risultati della Campagna Black Carbon- ECOPASS 2010 - 17 Novembre, Milano.
Terza edizione del Master di Medicina Integrata - dal Febbraio 2011, Polo didattico Colle
Val D'Elsa (SI). Termine iscrizioni 23 Dicembre.
Salute e Ambiente: il documento sull’inceneritore - 15 Novembre, Lavis (TN).
Nella rubrica "Cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico":
-
"Cambiamenti climatici e salute" di Giuseppe Primavera.
Nuovo rapporto HEAL e HCWH "Agire adesso per una migliore salute: un obiettivo di
riduzione del 30% per la politica climatica dell'UE".
In Italia si respira benzo(a)pirene. Appello congiunto dei pediatri italiani contro il DDL 155
(13/8/2010) dagli alti costi umani e ambientali.
Inquinamento atmosferico. Legambiente alla Camera dei Deputati presentata la Petizione sul
Benzo(a)pirene.
Giornata mondiale per i diritti della madre terra. Verso Cancun 2010: cambiamo il sistema
per non cambiare il clima.
"Ethics and climate change publication" di M. Mascia e L. Mariani, Fondazione Lanza.
Il riscaldamento globale e la nostra salute.
Diversi Paesi europei prevedono di superare i limiti previsti per le emissioni in atmosfera.
"Claude Allègre vs i climatologi francesi: la bataille per i cambiamenti climatici" di F.
Colleoni, con la collaborazione di M. Vichi e S. Coyaud.
Nella rubrica "L'associazione e i lettori di ISDE Italia News segnalano…":
-
Contro il conflitto d'interessi: una firma per Raphel Rossi.
"Valutazioni sugli effetti nocivi delle turbine eoliche" di Giuseppe Miserotti.
Inceneritore a domicilio.
Fondazione Società di Studi Politici.
Aderisci all’Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE Italia!
PROSSIMI EVENTI E SCADENZE
International Congress
ENVIRONMENT AND HEALTH
International Society of Doctors for the Environment – ISDE 20th Anniversary
Arezzo, 19-20 November 2010
L’evento (IN ALLEGATO) si svolgerà ad Arezzo il 19 e 20 Novembre 2010 in
occasione del 20° anniversario dalla costituzione dell’International Society of Doctors
for the Environment (ISDE): rappresenta un momento importante per conoscere e
confrontarsi con i nostri amici e colleghi. La partecipazione è gratuita ed è riservata
agli iscritti ISDE Italia e a coloro che intendono diventarlo: infatti in sede
convegnistica sarà possibile regolarizzare le quote d’iscrizione. L’accesso alle colazioni
di lavoro, peraltro gratuite, saranno consentiti solo agli iscritti all’evento. E’ inoltre
prevista la traduzione simultanea italiano-inglese e inglese-italiano.
La International Society of Doctors for Environment (ISDE) è stata creata a
Cortona, in Italia, nel 1990 con l’obiettivo di rafforzare l’impegno dei medici rispetto
alla salvaguardia dell’ambiente. I principali obiettivi dell’ISDE sono recuperare il ruolo
etico della professione medica, promuovere l’impegno rispetto alla protezione
dell’ambiente, promuovere misure di prevenzione primaria, informare e coinvolgere
pazienti, colleghi, studenti, insegnanti e cittadini nelle problematiche ambientali,
avere un ruolo nello stabilire collegamenti solidi ed efficienti tra società scientifiche,
centri di ricerca, associazioni governative e non su questioni chiave relative ad
ambiente e salute.
(Tomatis L. GEA European Journal of Aerobiology and Environmental Medicine 2006)
Un mondo globalizzato, interdipendente, caratterizzato dal crescente movimento di
individui e popolazioni – e dove il disagio non riconosce i confini – comporta che la
salute sia divenuta una questione globale.
La salute globale è determinata da fattori che travalicano i confini nazionali – quali il
commercio internazionale,
i cambiamenti climatici, l’inquinamento, le guerre, il degrado ambientale e la povertà. E’
nostra responsabilità sfruttare le opportunità della globalizzazione per migliorare la
salute delle persone in tutto il mondo.
Il cancro è la principale causa di morte a livello mondiale: conta 7.9 milioni di morti
(circa il 13% di tutte le morti) nel 2007. I tumori a carico di polmoni, stomaco, fegato,
colon e seno rappresentano le principali cause di morte per cancro ogni anno. Si stima
che le morti per tumore nel mondo continueranno a crescere, fino a 12 milioni di morti
nel 2030. Eppure circa il 30% di queste morti può essere prevenuto. I tumori
aumentano come risultato dell’interazione tra i fattori genetici individuali e le
seguenti tre categorie di agenti esterni: agenti cancerogeni fisici quali radiazione
ultravioletta, particolato ultrafine e radiazioni ionizzanti; agenti cancerogeni chimici,
quali asbesto, componenti del fumo di tabacco, aflatossine (contaminanti degli
alimenti) e metalli pesanti come l’arsenico (contaminante dell’acqua potabile); agenti
cancerogeni biologici, quali infezioni dovute a virus, batteri o parassiti.
Recentemente alcuni ricercatori dell’International Agency for Research on Cancer
hanno usato l’ampio database europeo sui casi di tumore in bambini e adolescenti per
stimare l’andamento dell’incidenza e della sopravvivenza in Europa: l’analisi di 113.000
casi di tumori infantili e di oltre 18.000 casi di tumore in adolescenti nel corso degli
anni ‘70, ‘80 e ‘90 ha mostrato come l’incidenza sia cresciuta ogni anno di circa l’1% nei
bambini e dell’1,5% negli adolescenti. Gli aumenti sono stati registrati virtualmente
per tutti i tipi di cancro nei bambini più piccoli, mentre tra gli adolescenti i maggiori
cambiamenti sono stati relativi per carcinomi, linfomi, sarcomi dei tessuti molli, tumori
da cellule germinali e del sistema nervoso centrale. Tali risultati sono una chiara
riprova dell’incremento continuo nell’incidenza dei tumori nell’infanzia e
nell’adolescenza durante i passati decenni e di un’accelerazione di questa tendenza.
Non dovremmo dimenticare che il cancro è una malattia che si può prevenire. La vera
sfida è la prevenzione primaria: da quando la “guerra al cancro” è stata dichiarata nel
1971, non ci siamo battuti contro i veri nemici, gli agenti cancerogeni. Una reale
diminuzione dell’incidenza del cancro può e deve essere ottenuta eliminando gli agenti
cancerogeni dall’aria che respiriamo, dall’acqua che beviamo, dai prodotti che usiamo,
dai luoghi in cui lavoriamo e dal cibo di cui ci nutriamo. Ambienti sani e sicuri, liberi da
sostanze cancerogene, dovrebbero essere un diritto alla nascita per tutti i nostri
bambini.
La teoria delle origini fetali delle malattie dell’adulto (Developmental Origins of
Health and Disease – DOHaD) porta nuove chiavi nello studio della patogenesi delle
malattie. Abbiamo compreso che una scarsa crescita fetale, scarse dimensioni alla
nascita e uno stress embrio-fetale sono seguiti da un maggior rischio di malattie
coronariche, ictus, ipertensione, diabete di tipo 2, osteoporosi e tumori. Questo ha
condotto all’ipotesi che tali patologie abbiano origine già in utero a causa di una
nutrizione non bilanciata, dello stress materno e delle sostanze chimiche tossiche. La
teoria delle origini fetali delle malattie dell’adulto è adesso un’area di ricerca che sta
crescendo sia nelle scienze di base che in quelle cliniche: se così tante malattie
risultano connesse a perturbazioni fetali (ambientali), allora è necessario agire con
sforzi concertati al fine di prevenire tali malattie prima che le generazioni successive
siano duramente colpite. Tutti dovremmo sapere che i bambini sono i più vulnerabili ed
esposti alla contaminazione da parte di molti inquinanti pericolosi; che un gran numero
di queste sostanze o prodotti tossici vengono trasportati attraverso la placenta e
passano al feto; che molte di queste sostanze chimiche si accumulano nel tessuto
adiposo dell’uomo e si ritrovano nel latte materno; che, inoltre, i bambini possono
ingerire e/o respirare queste sostanze o prodotti perfino dentro le loro abitazioni.
Per tutte queste ragioni l’ISDE ha combattuto per 20 anni in tutto il mondo per il
“diritto del bambino a non essere inquinato”.
Dobbiamo convincerci che il mondo si trovi adesso nel momento più opportuno
immaginabile per raggiungere questi obiettivi di salute globale e gli 8 Obiettivi di
Sviluppo del Millennio (che vanno dal ridurre della metà la popolazione che vive in
condizioni di estrema povertà e soffre la fame, alla riduzione della mortalità infantile,
al miglioramento della salute materna, alla lotta ad HIV/AIDS, tubercolosi e malaria,
alla possibilità di un’educazione primaria universale, al garantire sostenibilità
ambientale, obiettivi che costituiscono un piano concordato nel 2000 da tutti i 191
stati membri dell'ONU) e per mobilitare un’alleanza globale dedicata alla conquista di
uno sviluppo umano basato su specifiche azioni in favore dei bambini.
Info: [email protected]
RISULTATI DELLA CAMPAGNA BLACK CARBON- ECOPASS 2010
Mercoledì 17 Novembre 2010 a Milano, si svolgerà un incontro sull’impatto delle
limitazioni del traffico sulla qualità dell’aria durante il quale verranno presentati i
risultati della campagna “Black carbon- Ecopass 2010”. Lo studio di esposizione
personale e con stazioni fisse dell’indicatore di prossimità “black carbon” nelle zone
della città soggette a diversa viabilità ha permesso di evidenziare una riduzione dei
livelli di inquinamento da traffico del 52% in zona Ecopass e del 65% nella zona
pedonale di Piazza Duomo rispetto alle zone senza limitazioni. Il miglioramento della
qualità dell’aria è uno dei benefici attesi dagli interventi di limitazione del traffico
veicolare nelle città metropolitane congestionate. Tuttavia la riduzione del livello degli
inquinanti risulta di difficile misurazione se si utilizzano indicatori poco adatti a
rilevare differenze a livello di microambiente, come il particolato (PM). In effetti un
recente studio di esposizione personale non ha dimostrato differenze significative
nelle concentrazioni di PM10 all’interno della zona Ecopass rispetto a quelle senza
limitazioni. Il black carbon, o carbonio elementare, è un indicatore rappresentativo
delle emissioni “fresche” carboniose (idrocarburi policiclici aromatici) a livello
stradale e delle concentrazioni di inquinanti da traffico a breve distanza dalla sede
stradale stessa. Lo studio di esposizione personale e con stazioni di monitoraggio fisse
ha dimostrato che le concentrazioni di black carbon misurato a bordo strada sono
significativamente inferiori nella zona Ecopass rispetto alla zona senza limitazioni di
traffico. La concentrazione di black carbon presente nelle polveri sottili è risultata
inferiore del 52% in zona Ecopass e del 65% nella zona pedonale di Piazza Duomo, nei
confronti delle aree senza limitazioni di traffico. Questi dati offrono una serie di
informazioni utili per le iniziative di controllo del traffico nella nostra città.
Info: [email protected]; [email protected]
L’USO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE TRA TECNOLOGIA AMBIENTE
PAESAGGIO E SALUTE
Il Gruppo di Lavoro Edilizia Bio-Ecosostenibile dei Comuni della ASL di Empoli
organizza il seminario regionale "L’uso di fonti di energia rinnovabile tra tecnologia
ambiente paesaggio e salute" per Giovedì 25 Novembre 2010 a Montelupo Fiorentino
(FI). Il seminario, affrontando le latenti contraddizioni tra le disposizioni legislative
di politica energetica e le normative di tutela del paesaggio, tra le politiche di sviluppo
economico del territorio locale e le criticità delle componenti ambientali e della salute,
ha lo scopo di comprendere ed individuare possibili metodologie valutative ed indirizzi
di riferimento per la scelta, la localizzazione e la progettazione degli impianti per la
produzione di energie rinnovabili nel rispetto della qualità della vita e della salute.
Info: [email protected]
TERZA EDIZIONE DEL MASTER DI MEDICINA INTEGRATA
La terza edizione del Master di Medicina Integrata inizierà quest'anno nel mese di
Febbraio 2011 presso il Polo didattico di Colle Val D'Elsa (SI). Il termine ultimo per
l'iscrizione è il 23 Dicembre 2010. Al Master possono iscriversi laureati in medicina,
farmacia e CTF e odontoiatria. Il Master si compone di un percorso comune da
febbraio a giugno dedicato all'insegnamento dei concetti portanti della medicina
integrata (sociologia, filosofia della medicina, psiconeuroendocrinoimmunologia,
relazione medico-paziente, tecniche della comunicazione interpersonale,
comunicazione internet, nutrizione) e di un percorso specialistico a scelta dello
studente di Omeopatia clinica o di fitoterapia occidentale e orientale, o di agopuntura
e MTC. Il Master biennale, da febbraio 2011 a giugno 2012, conferisce 80 CFU con
esonero biennale dall'obbligo dei crediti ECM. Si compone di lezioni teoriche e di una
parte pratica da effettuare per i medici presso l'Ospedale di Medicina Integrata di
Pitigliano in collaborazione con il London Hospital for Integrated Medicine e con la
Facoltà di Medicina Tradizionale di Pechino e i servizi pubblici delle ASL toscane che
ospitano gli ambulatori pubblici delle medicine complementari. Per i Farmacisti presso
Aziende produttrici di medicinali omeopatici e fitoterapici. Gli studenti soggiornano
tre giorni al mese a Colle Val D'Elsa, hanno a disposizione strutture alberghiere a
prezzi convenzionati e la mensa dell'Università per i pasti. Il titolo di Master è
acquisito mediante discussione di una Tesi di Diploma nel mese di giugno e conferisce
la qualifica (riconosciuta dallo stato italiano) di esperto in Medicina Integrata con
indirizzo Omeopatia o Agopuntura o Fitoterapia.
Info: [email protected]; [email protected]; [email protected];
http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.siomi.it/apps/vedipdf.ph
p?id=895;
http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.unisi.it/did/cperf/bando
_MASTER_MEDICINA_INTEGRATA_1011.pdf;
http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.unisi.it/postlaurea/modu
linew%20ammissione%20master.htm;
http://nl.medikey.it/dm/r.aspx?i=364556386&u=http://www.youtube.com/watch?v=4
6gS1U52ggU
SALUTE E AMBIENTE: IL DOCUMENTO SULL’INCENERITORE
Il Coordinamento Trentino Pulito organizza, con il patrocinio dell'Associazione Medici
per l'Ambiente (ISDE Italia), dell'Associazione Geologia Medica (AGM Italia) e
dell'Associazione Culturale Pediatri (ACP), per Lunedì 15 Novembre 2010 Auditorium
di Lavis (TN), l'iniziativa "Salute e Ambiente". Verrà presentato il documento
sull’inceneritore. Interverranno: Marco Rigo, Medico di Medicina Generale, APSS,
Distretto Bassa Valsugana e Tesino, Trento; Maria Elena Dicarlo, Pediatra di Libera
Scelta, APSS, Distretto Bassa Valsugana e Tesino, Trento; Giorgio Iobstraibizer,
Geologia Medica – Università di Padova; Gianni Gentilini, Neurologo e Medico di
Medicina Generale, APSS, Distretto di Trento e Valle dei Laghi, Trento; Giacomo
Toffol, Pediatra, Referente del gruppo "Pediatri per un mondo possibile" Associazione
Culturale Pediatri; Ernesto Burgio, Pediatra, Coordinatore Comitato Scientifico ISDE
Italia, con un intervento su "Inceneritori: i rischi per la salute dell'adulto e del
bambino"; Giovanni Invernizzi, Allergologo, Laboratorio per la Ricerca Ambientale
SIMG/ISDE Sondrio, con un intervento su "Inquinamento atmosferico: i danni per la
salute".
Info: [email protected]
CAMBIAMENTI CLIMATICI E INQUINAMENTO ATMOSFERICO
CAMBIAMENTI CLIMATICI E SALUTE di Giuseppe Primavera.
Una review, condotta nel Regno Unito dall’Agenzia per l’Ambiente, dall’Agenzia per la
Protezione della Salute e da vari Istituti Universitari e interamente finanziata con
fondi pubblici, (1. Boxall BA, Hardy A, Beulke S et al. Impacts of climate change on
indirect human exposure to pathogens and chemicals from agriculture Environ Health
Perspect 2009;117:508-514) mette a fuoco l’impatto del cambiamento climatico sulla
dispersione di patogeni e agenti chimici provenienti dall’agricoltura e le possibili
implicazioni sulla salute dell’uomo. Le vie principali di diffusione da tenere sotto
controllo saranno l’acqua e il cibo, ma non sarà facile attribuire effetti sulla salute a
specifici contaminanti agricoli, a causa della molteplicità dei patogeni e delle sostanze
chimiche disperse nell’ambiente e delle vie di esposizione. Nonostante queste
limitazioni parecchi studi, anche se non conclusivi, correlano esposizione a prodotti
chimici dell’agricoltura e outcome di salute. L’uso massivo di pesticidi in particolare è
stato messo in relazione con l’insorgenza di morbo di Parkinson, leucemie e linfomi,
malformazioni congenite e alterazioni del rapporto neonati maschi/femmine; epidemie
di Cryptosporidiosi e contaminazione dell’acqua con l’uso di letame; produzione di
biotossine da fioriture algali indotte da nitrati di derivazione agricola; selezione di
antibiotico-resistenza nei microbi. Le previsioni non sono rosee. Si prevede nel
prossimo futuro un aumento di infestazioni e malattie in agricoltura, con un verosimile
aumento dell’uso di pesticidi. Il cambiamento climatico potrà aumentare la produzione
di micotossine e di aeroallergeni; potrebbero comparire nuovi patogeni, vettori e
ospiti, con aumento di zoonosi e di uso di farmaci veterinari; l’aumentata richiesta di
acqua in agricoltura potrà favorire l’uso di acqua contaminata; l’uso del compost
potrebbe immettere nel terreno microbi, metalli pesanti e inquinanti organici
persistenti. La diffusione della malaria sta già cambiando, anche le malattie trasmesse
da zecche potranno aumentare, ma la storia di molte malattie ci insegna che i
cambiamenti climatici non sono i principali determinanti, hanno più rilevanza le attività
umane e il loro impatto ecologico. Anche il trasporto e l’esposizione potranno essere
influenzati, soprattutto dagli eventi climatici estremi, che possono trasportare
sostanze inquinanti lontano dalle zone di utilizzo o favorirne la loro concentrazione nei
periodi di siccità. Purtroppo i modelli attuali sono probabilmente inappropriati per
stimare l’impatto del cambiamento climatico sull’esposizione umana. E’ necessario lo
sviluppo di dati sperimentali e modelli di vie di esposizione, con un approccio
multidisciplinare che metta insieme il sapere di epidemiologi, tossicologi, agronomi,
chimici, economisti.
Info: http://pump.acp.it/
NUOVO RAPPORTO HEAL e HCWH "AGIRE ADESSO PER UNA MIGLIORE
SALUTE: UN OBIETTIVO DI RIDUZIONE DEL 30% PER LA POLITICA
CLIMATICA DELL'UE"
ISDE Italia ha contribuito a diffondere il lancio da parte di Health and Environment
Alliance (HEAL) and Health Care Without Harm (HCWH) Europe del nuovo rapporto
"Agire adesso per una migliore salute: un obiettivo di riduzione del 30% per la politica
climatica dell'UE". Lo studio analizza i benefici per la salute di una più forte azione
dell'UE sul cambiamento climatico e prefigura i vantaggi economici, in particolare per
la salute delle persone e dei sistemi sanitari, passando ad un obiettivo europeo di
riduzione del 30% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto al 20% attualmente
previsto). I benefici per la salute che lo studio calcola per l'Italia comprendono un
aumento complessivo della speranza di vita di 16 mila anni diffusi in tutta la
popolazione e migliori condizioni e inferiori costi sanitari: 1,5 milioni di giorni in di
ridotta attività lavorativa; 138,000 giorni in meno di uso di farmaci respiratori;
16.000 visite in meno per le consultazioni sui sintomi respiratori e asma. Altro
vantaggio, una forza lavoro più produttiva: si perderebbero 333.000 giornate di lavoro
in meno ogni anno a causa di problemi cardiaci e respiratori.
Chi fosse interessato a ricevere il comunicato stampa e il Background briefing diffusi
dalle due organizzazioni può richiederli al nostro indirizzo [email protected]
Il rapporto è invece consultabile su www.env-health.org/a/3585 e su
www.noharm.org/europe/
IN ITALIA SI RESPIRA BENZO(A)PIRENE. APPELLO CONGIUNTO DEI
PEDIATRI ITALIANI CONTRO IL DDL 155 (13/8/2010) DAGLI ALTI COSTI
UMANI E AMBIENTALI
Approvato dal Governo italiano un Decreto legislativo che rimanda i limiti richiesti
dall’Unione europea delle emissioni di benzo(a)pirene, uno degli inquinanti più tossici e
cancerogeni. L’Associazione Culturale Pediatri, la Società Italiana di Pediatria, la
Federazione italiana Medici Pediatri chiedono ai Ministri che la decisione presa venga
rivista con massima urgenza. A rischio la salute dei cittadini e bambini di tutto il
Paese, in particolare quelli di Taranto dove ha sede l’acciaieria più grande d’Europa che
immette il 98% del benzo(a)pirene presente nel quartiere più vicino. I bambini di
Taranto e tanti altri hanno bisogno di "difensori".
Info: [email protected]; [email protected]; [email protected]
INQUINAMENTO ATMOSFERICO. LEGAMBIENTE ALLA CAMERA DEI
DEPUTATI PRESENTATA LA PETIZIONE SUL BENZO(A)PIRENE
Nomi illustri della politica di tutti gli schieramenti, del sindacato e del mondo
scientifico hanno firmato la petizione sul benzo(a)pirene lanciata un mese fa da
Legambiente per chiedere al Governo di rivedere con urgenza il decreto legislativo
155/2010, meglio noto come “legge salva Ilva”, che ha peggiorato la normativa sulla
presenza di questo inquinante killer nell’aria delle grandi città italiane. Nel corso di
un’audizione in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati sulla vicenda
benzo(a)pirene Legambiente ha illustrato in Parlamento i dettagli della petizione.
“Nonostante il benzo(a)pirene sia un potente cancerogeno - ricorda Stefano Ciafani,
responsabile scientifico di Legambiente - il Governo con un decreto approvato in piena
estate ha prorogato al 31 Dicembre 2012 la scadenza per ridurre la sua
concentrazione nell’aria sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo. È una proroga
imperdonabile che prolunga l’esposizione di milioni di cittadini ad un inquinante killer in
città come Taranto, Trieste, Venezia o Padova o aree metropolitane come quelle di
Milano e Torino. Per questo chiederemo alla Commissione ambiente della Camera dei
deputati di attivarsi per convincere il governo a fare marcia indietro”. Con la petizione
Legambiente chiede di ripristinare il termine temporale del 1999 per il raggiungimento
dell’obiettivo di 1 nanogrammo per metro cubo nelle città con oltre 150.000 abitanti,
oltre ad un maggior controllo sulla qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città.
“Occorre ristabilire il potere d’intervento delle Regioni sull’inquinamento da
benzo(a)pirene - concludono Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e
Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto - per attuare misure efficaci per
il raggiungimento dell’obiettivo che, vale la pena ricordarlo, è stato raggiunto da tempo
in diverse città italiane. La riduzione delle emissioni di benzo(a)pirene deve essere
ottenuta con interventi sugli impianti industriali e sulle altre fonti con costi anche
rilevanti, perché il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori va garantito in ogni
caso. Solo con un’industria innovativa e davvero sostenibile infatti il nostro Paese sarà
in grado di affrontare in modo efficace la crisi economica e occupazionale,
esorcizzando disastrose ipotesi di delocalizzazione degli impianti”.
Per firmare la petizione
www.legambiente.it/dettaglio.php?tipologia_id=17&contenuti_id=1767
Info: www.legambientetaranto.eu; [email protected];
GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI DELLA MADRE TERRA. VERSO
CANCUN 2010: CAMBIAMO IL SISTEMA PER NON CAMBIARE IL CLIMA
Il 12 Ottobre, anniversario della conquista delle Americhe, è stato scelto dai
movimenti globali come giornata mondiale per i diritti della Madre Terra. Alla crisi
economica e sociale, si è infatti sommata la drammaticità della crisi ecologica, di cui il
cambiamento climatico è uno degli aspetti più evidenti e preoccupanti. I recenti
negoziati ONU tenutisi a Tianjin, in Cina, hanno dimostrato la distanza siderale che
c'è tra i Governi e i reali bisogni del pianeta e delle persone che lo vivono: nessun
impegno sul taglio di emissioni di gas climalteranti, nessun impegno concreto sui fondi
da stanziare per l'adattamento dei Paesi più poveri al cambiamento climatico, un
appello delle organizzazioni ambientaliste a ricordare che di questo passo, entro il
2020, avremo superato per più di un terzo il limite di guarda delle concentrazione di
CO2, con conseguenze inimmaginabili per gli ecosistemi e le società umane.
Desertificazione, crollo dei raccolti in intere zone del pianeta, modifiche nella
piovosità e nel livello delle acque dei mari, un colpo pesantissimo alle comunità più
povere. Non sono le fosche previsioni di un indovino pessimista, ma i dati che
emergono dagli studi del panel scientifico che monitora e registra i cambiamenti nella
nostra atmosfera. Per far fronte a tutto questo è necessario ripartire dai nostri stili
di vita per renderli più sostenibili e a misura di pianeta. Ma tutto ciò, seppur
necessario, non è sufficiente. Bisogna ripartire da azioni politiche, di sensibilizzazione
verso i cittadini, di pressione verso i decisori politici per cambiare modello di sviluppo.
Info: www.altreconomia.it/site/fr_raggruppamento_detail.php?intId=9;
http://fairwatch.faircoop.it
ETHICS AND CLIMATE CHANGE PUBLICATION di M. Mascia e L. Mariani, Fondazione
Lanza.
Di quali concetti dobbiamo dotarci per interpretare correttamente e organicamente la
questione del riscaldamento globale? E’ questa la domanda di fondo a cui prova a
rispondere il volume. La pubblicazione si concentra sulla questione dell’elaborazione di
criteri etici per un’equa distribuzione, nel tempo e nello spazio, degli oneri e delle
responsabilità derivanti dalla necessità di ridurre i gas serra e, contestualmente,
anche delle risorse atte a fornire alle varie comunità gli strumenti per adattarsi e
rispondere al cambiamento climatico. Il principio-guida è sicuramente quello di
giustizia da cui, nel libro, si dipanano le riflessioni in merito agli impatti del
cambiamento climatico e al diritto delle generazioni, presenti e future, ad usufruire
ad ugual titolo dei commons della terra, a prescindere dall’area geografica di
provenienza o del livello di sviluppo. L’iniziativa editoriale si fa apprezzare per
l’organicità e multidisciplinarietà dei contenuti che, nelle cinque sezioni in cui si
articola, affrontano la problematica del riscaldamento globale da prospettive
disciplinari e angolazioni filosofiche di partenza diverse. Scientifica: lo stato dell’arte
della conoscenza del fenomeno e i possibili scenari futuri. Etico- filosofica: la ricerca
di criteri equi e condivisi come base per il futuro accordo internazionale post Kyoto.
Religiosa: il contributo delle tre principali fedi monoteistiche quali guide morali per
una crescita della coscienza sociale rispetto ai rischi socio-ambientali. Economicofinanziaria: la ricerca di strategie di mitigazione efficienti da un punto di vista
economico e l’assunzione di responsabilità da parte delle imprese. Sociologica: il livello
di percezione sociale del fenomeno e il ruolo dei mass-media per una corretta
informazione dell’opinione pubblica. Il volume, che raccoglie una selezione dei
contributi presentati da esperti e studiosi italiani e internazionali in occasione di un
convegno promosso dalla Fondazione Lanza, congiuntamente al Centro EuroMediterraneo per i Cambiamenti Climatici e con la collaborazione di
Observa.Scienza&Società e Alleanza per il Clima Italia, si chiude con una
dichiarazione ufficiale, una sorta di carta del metodo e delle raccomandazioni per le
future negoziazioni a livello internazionale.
Info: www.fondazionelanza.it/it/?q=epaethicsandclimatechange
PC [email protected]
IL RISCALDAMENTO GLOBALE E LA NOSTRA SALUTE
Uno studio conferma la pericolosità dell'aumento delle temperature previsto a causa
delle emissioni di gas serra. Enormi sarebbero i danni alla salute. Si segnala questo
video:
http://classmeteo.weather.com/classmeteo/opencms/it/video/primo_piano/classmet
eo/primo_piano/0018_201010071425
Info: [email protected]; [email protected]
DIVERSI PAESI EUROPEI PREVEDONO DI SUPERARE I LIMITI PREVISTI PER
LE EMISSIONI IN ATMOSFERA
Fonte: ARPATNews n. 175-2010.
Rispetto ai quattro inquinanti disciplinati dalla direttiva NEC del 2009, gli Stati
membri dell'UE registrano le maggiori difficoltà a rispettare i limiti di emissione per
gli ossidi di azoto (NOx). Solo in 16 si aspettano di rispettare tali limiti a causa
soprattutto delle emissioni prodotte dal trasporto su gomma. Il settore dei trasporti
ha prodotto circa il 40% del totale delle emissioni di NOx della UE nel 2008 e,
sebbene le emissioni complessive siano diminuite dal 1990, la riduzione non sempre ha
corrisposto a quanto originariamente previsto. Questo in parte perché il settore è
cresciuto più del previsto e in parte perché le norme sulle emissioni dei veicoli, in
particolare quelle per i veicoli diesel, non hanno sempre garantito il livello previsto di
riduzioni delle emissioni di NOx. Diversi Stati membri, compresa la Slovenia, la Svezia
e il Regno Unito, prevedono di superare i rispettivi limiti per le emissioni di NOx con
superamenti ridotti (meno del 5%). Al contrario, Francia e Spagna si aspettano di
superare i propri limiti in misura rispettivamente del 32% e del 28%. Altri paesi, pur
con valori assoluti di minor rilievo, prevedono di superare i limiti di un più ampio
margine percentuale: in particolare l'Austria (42%), il Belgio (43%) e l’Irlanda (47%).
Info: www.arpat.toscana.it/arpatnews/2010/175-10-direttiva-nec/
CLAUDE ALLÈGRE VS I CLIMATOLOGI FRANCESI: LA BATAILLE PER I
CAMBIAMENTI CLIMATICI di F. Colleoni, con la collaborazione di M. Vichi e S.
Coyaud.
Da tempo, i climatologi francesi si scontrano con Claude Allègre, ex dirigente del
gruppo di geochimica all’Institut de physique du globe, premio Crafoord nel 1986, e
membro dell’Académie des Sciences, ministro per l’educazione, la ricerca e la
tecnologia dal 1997 al 2000.
Info: www.climalteranti.it/2010/09/12/claude-allegre-vs-i-climatologi-francesi-labataille-per-i-cambiamenti-climatici/
SEGNALAZIONI DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE E DEI LETTORI
CONTRO IL CONFLITTO D'INTERESSI: UNA FIRMA PER RAPHEL ROSSI
Fonte: www.ilfattoquotidinao.it
Raphael Rossi, 35 anni, è specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta
differenziata, fino a quattro mesi fa era vicepresidente dell’Amiat (l’azienda
municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. 3
anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare
(anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e
costoso: una cosina da 4 milioni di euro. Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e
lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l’acquisto. Allora
s’è fatto vivo con lui l’ex presidente Amiat, Giorgio Giordano, facendogli balenare una
bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all’acquisto. Rossi ha fatto
ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s’è rivolto alla
Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l’hanno invitato a fingere
di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i
tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che
vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta. Anziché ricevere complimenti e
incoraggiamenti dall’Amiat e dal Comune di Torino per il servigio reso alla collettività,
Raphael è stato cacciato dall’Amiat e isolato dalla politica, anche dal suo partito. Un
gruppo di cittadini ha lanciato un appello al Comune di Torino perché si costituisca
parte civile e non lasci solo Raphael Rossi. Firma anche tu l'appello!
Info: www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/un-mese-fa-nella-rubrica-di-report%E2%80%9Cc%E2%80%99e/75929/;
www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/non-lasciamo-soli-gli-onesti/75838/
VALUTAZIONI SUGLI EFFETTI NOCIVI DELLE TURBINE EOLICHE di Giuseppe
Miserotti.
Fonte: "Professione & Clinical Governance" n. 5, Ottobre 2010.
Quando si va a discutere di temi riguardanti la produzione di energia non ci si
dovrebbe sottrarre a una valutazione più generale - possibilmente sempre
rigorosamente scientifica - circa l'impatto che questa produce sugli ecosistemi e in
particolare sulla salute dell'uomo. Un limite piuttosto preoccupante di queste
valutazioni è costituito dal fatto che un cieco fideismo tecnologico porta a ritenere
che tutto ciò che è possibile fare o produrre sia lecito senza prima avere valutato e
pensato ai possibili effetti che quella tecnologia potrà determinare. Il caso della
problematica dell'eolico è in questo senso paradigmatico.
Info: [email protected]
INCENERITORE A DOMICILIO
Una tecnologia che permetterebbe la termodistruzione dei materiali in disuso là dove
questi vengono prodotto. L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ricorda
che qualunque processo di combustione ad alta temperatura è sempre e comunque un
processo estraneo ai cicli naturali e che distruggere materia pensando di ricavarne
energia è una pratica che contrasta con le più elementari leggi della fisica, se non
altro perché - come dovrebbe essere ben noto - “nulla si crea e nulla si distrugge, ma
tutto si trasforma”. La combustione di per sé comporta infatti la produzione di agenti
tossici e nocivi anche partendo da materiali di per sé inerti: il fatto poi che le
temperature raggiunte siano particolarmente elevate non offre alcuna garanzia, anzi,
si avrà la formazione di particolato ancora più fine e quindi ancor più pericoloso, senza
contare che sarà pressoché impossibile il controllo dei materiali in entrata. L’ISDE
rammenta ancora una volta che la “strada maestra” per la gestione dei materiali postutilizzo/trasformazione (urbani/artigianali/industriali, ecc…) non può essere che
quella della riduzione/riuso/riciclo totale, pratiche che – fra l’ altro - non solo
permettono di non sprecare materia ma garantiscono il fiorire di attività collaterali
con risparmio di risorse ed incremento dell’occupazione. I livelli di inquinamento dei
nostri territori ed il degrado della qualità dell’aria, dell’acqua ed in generale del nostro
habitat e le conseguenze gravissime che tutto ciò comporta sulla salute pubblica, in
particolare dell’infanzia, non permettono più che si prosegua su strade senza ritorno,
con tecnologie che non sono affatto innovative come si vorrebbe far intendere, ma
obsolete, dispendiose e soprattutto ancora una volta pericolosissime per la salute
umana.
Info: [email protected]
FONDAZIONE SOCIETÀ DI STUDI POLITICI
Mercoledì 10 Novembre 2010 a Palazzo Serra di Cassano, Napoli, Salvatore Settis,
Presidente Onorario della Società di studi politici, ha inaugurato l’anno accademico
della fondazione con una prolusione sul tema: "Benedetto Croce e la tutela del
paesaggio. Un esempio di buon governo".
Info: www.studipolitici.it; [email protected]
TUTTI GLI UOMINI SONO RESPONSABILI DELL'AMBIENTE.
I MEDICI LO SONO DUE VOLTE.
FINO A QUANDO POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI?
ADERISCI ALL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE ITALIA!
"Uomo sano in ambiente sano": potrebbe essere il raggiungimento di questo obiettivo
la spinta decisiva ad accogliere le istanze e i progetti dell'Associazione Medici per
l'Ambiente e a condividerne mission e impegno. Tutti gli uomini sono responsabili
dell'ambiente, i medici lo sono due volte. Confermare il tuo sostegno all'Associazione,
farla conoscere ad altri colleghi, promuoverne l'iscrizione nella struttura in cui lavori,
contribuire alla costituzione di una nuova sezione può aiutarci a rendere Medici per
l'Ambiente più forte.
Fino a quando un medico può rimanere passivo? Per sostenere le attività dell’ISDE, per
combattere le cause delle malattie, oggi più che mai abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Associati!
E’ semplice: basta scegliere la quota (annuale 50,00 euro; triennale 100,00 euro) da
versare mediante bollettino postale sul c/c n. 14313522 intestato ad Associazione
Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, Via della Fioraia n. 17/19, 52100 Arezzo,
specificando nella causale: "iscrizione annuale/triennale di … (nome e cognome
dell'associato)".
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dell'Associazione.
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Chi fosse interessato a segnalare eventi affinché vengano pubblicati nell'ISDE Italia
News, può farlo inviando l'informativa entro 10 giorni prima dell'evento stesso. Sarà
così possibile elaborare le news e pubblicarle in un arco di tempo che renderà possibile
ai lettori di organizzarsi nell'eventualità che vogliano partecipare all'iniziativa
d'interesse.
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- ISDE Italia, curata da Roberto Romizi e Silvia Caruso.
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