Starter naturali per la "Qualità" dei prodotti agro-alimentari Settore enologico Nel settore enologico i lieviti giocano un ruolo da protagonisti perché è principalmente a loro che si deve ciò che di positivo o di negativo avviene nel corso della vinificazione. Nella maggior parte dei casi, i lieviti dotati delle migliori caratteristiche enologiche non sono presenti nel mosto, o lo sono in piccolo numero, cosicché la fermentazione avviene ad opera di specie o colture naturali non idonee; il risultato è un vino di qualità e stabilità scadenti. Ma a questo stato di cose si può porre rimedio in modo estremamente semplice: aggiungendo ai mosti i lieviti buoni poco frequenti, così da invertire a loro vantaggio le condizioni di partenza. L'uso di lieviti selezionati per la fermentazione dei mosti è sempre consigliabile; diventa ancora più importante quando il quadro microbiologico naturale è particolarmente sfavorevole. E' questo il caso dei mosti delle zone a clima temperato-caldo, quali quelle dell'Italia meridionale in generale e della Sicilia in particolare. L'utilizzazione di lieviti selezionati per la guida delle vinificazioni, oltre a prevenire l'insorgenza di problemi, ha anche il grande merito di consentire la "progettazione" del vino, decidendo prima della fermentazione quali caratteri - aromatico, secco, frizzante, ecc. - il vino dovrà avere ed imponendoli con l'uso del lievito più adatto. E' importante, per essere competitivi, adeguare in tempo la nostra produzione a queste nuove possibilità offerte dalle biotecnologie microbiche. Nella tabella successiva vengono riportati i più importanti agenti della fermentazione vinaria in nostro possesso. Specie Caratteristiche Impiego Saccharomyces cerevisiae Di caratteristica forma ellittica, si ritrova sempre nel mosto. Produce elevate quantità di alcol e pochi acidi grassi a basso peso molecolare. Tollera fino al 16-17° di alcol. Induce nel mosto la fermentazione alcolica (trasformazione di zuccheri in alcol in assenza di ossigeno) Saccharomyces bayanus o uvarum Ha caratteristiche analoghe all'ellipsoideus; presente con una certa frequenza sulle uve delle regioni calde ed assolate. E' il più resistente all'alcol (fino a 18°). Utilizzato per la produzione di vini spumanti e per l'invecchiamento dei vini (produce acetato di etile). Provoca rifermentazioni in bottiglia. Starter naturali per la "Qualità" dei prodotti agro-alimentari Kloechera apiculata Inizia la fermentazione alcolica, produce Da completare poco alcol (5%) e notevoli quantità di acidi volatili. Schizosaccharomyces pombe Non partecipa attivamente al processo fermentativo, ma è comunque molto interessante perché in grado di abbassare l'acidità del mosto (produce alcol a partire da acido malico secondo la fermentazione malo-alcolica) e quindi del vino. Secerne una (1-4)-glucosidasi extracellulare la cui produzione permane anche in presenza di glucosio, ai bassi valori di pH del vino ed ha la sua massima attività alla temperatura di circa 40°C. E' stato anche dimostrato che il suddetto enzima libera, durante la sua attività, terpeni come il linalolo ed il geraniolo (aumentano notevolmente il bouquet del vino). Debaryomyces hansenii Impiegato per guidare la fermentazione malolattica dei vini. Variazione del corredo aromatico sia nei vini che nei succhi di frutta. Possibile chiarificazione del prodotto a causa della liberazione degli antociani (nel vino e nei succhi) che una volta idrolizzati vengono ossidati da altri enzimi con conseguente perdita di colore. Possibilità di ottenere vini rosé a partire da uve rosse. Possibile impiego nei vini spumanti o nei vini liquorosi (% zuccherina intorno a 5) per aumentare il corredo aromatico. Inoltre il Biolab del Consorzio Catania Ricerche dispone di una collezione di lieviti, appartenenti al genere Saccharomyces, isolati da vini siciliani ed in misura minore da vini passiti. Questi si contraddistinguono per l'elevata capacità fermentativa e la facile adattabilità ai parametri chimico-fisici dei mosti provenienti da uve siciliane. Si ipotizza il loro impiego come starter in quei vini dotati di scarso vigore fermentativo. Nella tabella seguente vengono elencati i ceppi in nostro possesso ed appartenenti alle specie Saccharomyces cerevisiae (Sc) e Saccharomyces bayanus (Sb). Vino "Sicilia" Vini passiti Sc 15 Sc 18 Sc 25 Sc 28 Sc 33 Sc 38 Sc 48 Sc 49 Sc 53 Sc 58 Sc 71 Sc 110 Sc 111 Sc 115 Sc 116 Sb 285 Sb 288 Sb 292 Sb 300 Sc 4F Sc 5F Sc 6F Starter naturali per la "Qualità" dei prodotti agro-alimentari Sc 122 Sc 211 Sc 215 Sc 219 Sc 222 Sc 223 Sc 311 Sc 316 Sc 318 Sc 320 Sc 322 Sc 411 Sc 413 Sc 417 Sc 419 Sc 422 Sc 510 Sc 512 Sc 517 Sc 519 Sc 520 Sc 524 Ceppi di lievito da vino isolati da mosti in fermentazione: Cultivar Provenienza N. isolati Nero d’Avola Chiaramonte G. (RG) 131 Moscato di Noto Noto (SR) 56 Malvasia delle Lipari S.M.Salina (ME) 44 Inzolia Patti (ME) 64 Zibibbo di Pantelleria Marsala (TP) 48