Le tecnologie nella società della conoscenza

Le tecnologie nella società della conoscenza - Riflessioni
Sempre più numerose sono le esperienze innovative che vengono messe in essere nella scuola
perché sia al passo con i tempi in una società che cambia velocemente, per non correre il rischio di
creare una frattura tra ciò che si apprende a scuola e ciò che rappresenta la società.
Le attuali tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le tecnologie multimediali, si
configurano come tecnologie della mente e tali devono essere considerate dalla scuola, nell’insieme
dei profondi riflessi che esse hanno sullo sviluppo di differenti forme di pensiero e di conoscenza
rispetto ai tradizionali modi di apprendere e di insegnare.
Negli ultimi anni emerge con chiarezza come il passaggio dal testo stampato all'elaboratore e dalla
biblioteca alla rete Internet sia gravido di implicazioni profonde. La società dell’informazione prima
e la sua evoluzione in società della conoscenza poi, ci hanno traghettato verso un mondo fatto di
codici e linguaggi che si è molto evoluto, ad esempio, rispetto alla rigida sequenzialità e linearità
del testo scritto. Tutto questo emerge nella quotidianità delle nostre azioni che è mediata dalle
tecnologie: cellulare, computer, mp3, I-pod, come pure da siti e community quali YouTube,
Wikipedia, Facebook, divenuti la nuova “grammatica” dell’attuale generazione di ragazzi che
comunicano per acronimi ed elaborano flussi di informazione discontinui e paralleli. I nostri alunni,
infatti, sono sempre più abituati a ricevere ed elaborare informazioni molto rapidamente, il loro
cervello predilige i processi paralleli ed il “multitasking”, ovvero agire, percepire sensazioni,
emozioni, informazioni in contemporanea. Per superare lo scollegamento esistente tra la scuola e la
società occorre quindi, un radicale rinnovamento, occorre che la scuola ricerchi nuove forme di
espressione che possano esaltare la creatività di docenti e studenti, potenziando la comunicazione
didattica con i linguaggi multimediali e promuovendo nuove modalità di studio e di ricerca di
informazioni. La ricerca di informazioni e documenti acquisita attraverso internet ha potenzialità
enormi: mentre il reperimento del documento o del libro era in precedenza strettamente legato alla
biblioteca della scuola, o al più a quella della località in cui la scuola operava, internet mette ora a
disposizione dello studente dalle più importanti biblioteche mondiali a enormi banche dati sui più
svariati argomenti, consentendo attraverso link di dilatare la ricerca e di cogliere più facilmente le
interconnessioni esistenti tra le differenti discipline.
Le problematiche legate ai processi di ricerca non sono più relative al reperimento delle
informazioni, bensì alla selezione critica dell'enorme mole di dati rintracciabile in rete.
L'attendibilità e la validità di un libro può essere facilmente considerata dall'insegnante sulla base
dell'autorevolezza di chi l'ha scritto o della casa editrice che lo ha pubblicato; le fonti presenti su
internet, invece, proprio per l'abbondanza di siti esistenti, di cui è molto difficile valutare l'origine e
l'attendibilità, rendono ancora più necessarie operazioni di selezione e valutazione critica. La scuola
e gli insegnanti devono pertanto promuovere negli studenti adeguate capacità critiche, gli strumenti
mentali per gestire al meglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Le nuove tecnologie
offrono pertanto nuove opportunità alla scuola per assolvere ad uno dei suoi compiti principali:
formare individui dotati di spiccate capacità critiche ed analitiche che li rendano capaci di orientarsi
autonomamente ed efficacemente nella giungla dell’informazione digitale. Non si tratta soltanto di
possedere le capacità strumentali per padroneggiare un mondo sempre più computerizzato, ma di
sfruttare la modernità per raggiungere più agevolmente un obiettivo fondamentale: la capacità di
ragionare e di imparare.
Introdurre Internet nella didattica, per esempio, comporta una nuova alfabetizzazione culturale. Si
pensi all'ideazione e realizzazione di ipertesti, ovvero testi elettronici che possono essere sfogliati in
più direzioni in base all'interesse ed alle conoscenze dello studente, con spostamenti tematici e
cognitivi tramite semplici click del mouse. La creazione di un ipertesto presuppone una serie di
passaggi e operazioni molto differenti rispetto alla scrittura di un testo sequenziale: organizzazione
dei concetti principali in una struttura reticolare, raggruppamento dei nodi contenutistici secondo
una struttura gerarchica, inserimento di strumenti per la navigazione (links e menù). A sostegno
delle nuove tecnologie viene anche la concezione costruttivista, che riconosce all'allievo un ruolo
determinante nel processo di apprendimento e considera la conoscenza un prodotto che viene
costruito e non, come sostenevano gli oggettivisti, come qualcosa di oggettivo che deve essere solo
trasmesso a chi deve apprendere, da cui deriva il classico modello dell'istruzionismo, che vede
l'insegnante salire in cattedra e trasmettere la conoscenza a studenti che ricevono passivamente. Le
nuove tecnologie offrono inoltre una preziosa occasione per attuare esperienze di apprendimento
cooperativo. I benefici derivanti da una collaborazione didattica tra gli strumenti informatici e
l'insegnante, e tra questi e gli allievi sono molteplici. In primo luogo la tecnologia informatica
esercita una forte attrazione sugli alunni, grazie alla combinazione multimediale di testi, immagini e
suoni. Attraverso la progettazione di percorsi formativi ben strutturati e adattabili alle specifiche
esigenze della classe si mette in moto un processo di apprendimento non meccanico e passivo, ma
vissuto e partecipato, grazie anche all'adozione di software didattici non ripetitivi e rigidi e dotati di
interfaccia grafica accattivante. Gli insegnanti, attraverso l'uso di appositi programmi che
gestiscono i percorsi di apprendimento, possono inoltre monitorare più efficacemente il percorso
formativo degli alunni e valutare se apportare modifiche e diversificarlo in base alle differenti
capacità. Un uso corretto ed efficace della tecnologia informatica in ambito didattico non è
finalizzato pertanto alla cancellazione dell'insegnamento tradizionale, ma alla sua integrazione,
consentendo agli alunni di apprendere e gestire criticamente l'enorme massa di informazioni offerte
da nuove tecnologie in continua trasformazione. La vera sfida della scuola è aprirsi alle innovazioni
senza disperdere la missione dell'istruzione, quella di favorire la crescita degli studenti in un
contesto di reciproco rispetto, di collaborazione, di valorizzare i talenti e le vocazioni individuali,
formare persone in grado di pensare criticamente, dotate di “pensiero divergente” e reversibile,
capaci di orientarsi efficacemente nel complesso mondo globalizzato e digitale, al fine di
contribuire alla crescita dell’intera società.