L`imperialismo

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CAPITOLO 2
L’imperialismo
Il rapido evolversi dello sviluppo economico industriale fra XIX e XX sec. Finì per determinare contrasti fra diversi
stati europei. Il nazionalismo si trasformò in aggressivo espansionismo verso i paesi extraeuropei, a danno dei quali
ogni stato tendeva a crearsi un proprio impero: questo è l’imperialismo inteso come tendenza ad espandere il possesso
ed il controllo economico e politico sulla maggiore quantità possibile di territori. La penetrazione coloniale era
sostenuta dall’illusione della superiorità politica, culturale e biologica della razza bianca. Oltre ai fattori ideologici
ci furono moventi economici: aumentò la domanda europea dei prodotti e di conseguenza la domanda di materie
prime necessarie alla produzione: ma lì Europa non disponeva di sufficienti merci e materie prime e andò alla ricerca
di territori d’oltre mare poco sfruttati per reperire le materie prime. In questo modo l’Europa aumentò al sua
produzione e alzò il suo livello di produttività.
Nel 1884 venne inaugurata a Berlino con la partecipazione dei più importanti stati una conferenza internazionale per
gli affari africani nel corso della quale le maggiori potenze riuscirono ad assicurarsi il diritto di spartizione
dell’Africa. L’Inghilterra, la Francia il Belgio e la Germania avevano un vasto impero coloniale mentre Olanda
Portogallo e Spagna erano meno forti; alle potenze europee si affiancarono USA Giappone ed Italia.
Si venne a creare un contrasto tra le due maggiori potenze coloniali: Inghilterra e Francia che sembrò scoppiare nel
1898 dove truppe francesi ed inglesi si incontrarono a Fascioda. Il governo di Parigi impose alle truppe di
abbandonare la città per evitare una guerra coloniale. Da quel momento i rapporti tra Francia e Inghilterra
migliorarono sempre di più fino a confluire nella triplice intesa.
Belle epoque
Il radicale mutamento tecnologico della seconda metà dell’Ottocento suscitò un diffuso senso di euforia
accompagnato da una grande fiducia in un progresso materiale illimitato. Questo periodo dal 1885 al 1915 è detto
“Bella epoque”.
Nel 1888 dopo la morte di Guglielmo I era salito al trono Guglielmo II. Si liberò subito di Bismarck per poter
imprimere un nuovo corso alla politica estera tedesca. L’imperatore adottò una linea improntata al militarismo
appoggiando le aspirazioni di conquista divenute più imperiose che mai nel paese in seguito al crescente nazionalismo.
Il Kaiser (l’imperatore) costruì una operosa flotta militare e procedette ad un energico riarmo dell’esercito. Questa
politica allontanò dall’imperatore le simpatie dell’Europa, soprattutto dell’Inghilterra la quale era preoccupata per il
successo economico industriale dell’impero tedesco che possedeva un grande abbondanza delle materie prime.
Gulgielmo II non rinnovò il patto segreto con la Russia voluta da Bismarck avvicinando il governo zarista alla
Francia.
Le guerre balcaniche
Il progressivo declino dell’impero Ottomano aprì la strada all’espansionismo austriaco all’interno dell’Impero
ottomano il partito dei giovani turchi tentò di avviare un processo di liberalizzazione per modernizzare il paese.
L’Austria approfittò di questa fase di transizione per annettere nel 1908 la Bosnia Erzegovina. Questo gesto irritò la
Serbia, con l’appoggio della Russia, che aspirava a liberare dall’Austria le popolazioni delle Bosnia e riunirle in un
unico stato, la Iugoslavia. Nel 1912 le cose cominciarono a precipitare dando luogo alla prima guerra balcanica.
Mentre l’Italia stava conducendo la guerra contro la Libia la Serbia la Grecia il Montenegro e la Bulgaria si
coalizzarono per sottrarre all’Impero Ottomano la Macedonia. La guerra fu vinta dalla coalizione appoggiata dalla
Russia. Si arrivò al trattato di Londra del 1913 nel quale l’Impero turco rinunciò a tutti territori Europei tranne
Costantinopoli e gli stretti e riconobbe il regno indipendente di Albania. La pace durò due mesi e ci fu la seconda
guerra balcanica che si risolse con la pace di Bucarest che assegnava gran parte della Macedonia alla Serbia.
Nel 1893 la Francia firmò con la Russia un accordo di reciproca assistenza in campo militare. Il trattato tra Germania
e Austria del 1879, la duplice alleanza (divenuta triplice nel 1882 con l’ingresso dell’Italia) fu il primo passo nella
formazione di due blocchi di potenze contrapposte in Europa. Nel 1904 Inghilterra e Francia firmano un’intesa
cordiale che culminò nel 1907 con la formazione della triplice intesa.
© Federico Ferranti S.T.A.
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