Paolo Mazzola, M.D. ©PMJ MALATTIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE OSTEOARTROSI (=ARTROSI) Malattia molto comune nella popolazione, degenerativa, che colpisce le articolazioni, caratterizzata dalla perdita di cartilagine. Sintomi principali sono: dolore articolare (che migliora con il riposo), rigidità di breve durata, deformità ossea. Le articolazioni più colpite sono quelle delle mani, delle anche (coxartrosi), della colonna vertebrale (spondiloartrosi) e delle ginocchia (gonartrosi). Terapia: esercizio fisico regolare (non pesante), riduzione del peso corporeo, analgesici e antinfiammatori per controllare il dolore. Utile anche la fisioterapia. ARTRITE REUMATOIDE (AR) Fa parte delle malattie caratterizzate dalla presenza di autoanticorpi, ed è la più frequente. Determina un interessamento articolare sistemico (=a tutte le articolazioni del corpo), con graduale comparsa di dolore e rigidità articolare. Le prime articolazioni colpite sono in genere quelle piccole, delle mani e dei piedi gonfiore, rossore, calore in corrispondenza delle articolazioni colpite. Possono anche essere presenti sintomi generali: astenia, anoressia, dimagrimento. Terapia: farmaci antinfiammatori, sali d’oro, antimalarici. Se non sono efficaci, si ricorre a potenti antinfiammatori come i cortisonici e gli immunosoppressori. OSTEOPOROSI Malattia caratterizzata da diminuzione della massa ossea aumento della facilità con cui si possono avere fratture, in particolare al femore e alle vertebre. È più frequente nelle donne, dopo la menopausa ( calo degli ormoni estrogeni), ma da qualche anno è in aumento anche tra i maschi anziani. È favorita dall’abuso di alcool, fumo, e dall’abuso (per lunghi periodi) di alcuni farmaci (cortisonici). In genere non dà nessun sintomo, fino a quando non si ha un cedimento osseo o frattura. Diagnosi: M.O.C. (=Mineralometria ossea computerizzata). Terapia: supplemento di calcio e vitamina D per bocca, iniezioni con farmaci anti-riassorbitivi. FRATTURE E DISTORSIONI Frattura = rottura di un osso. Causa più frequente: trauma diretto o indiretto. Esistono però alcune fratture non dovute a traumi (=fratture spontanee), per cui è importante andare alla ricerca della causa potrebbe trattarsi di osteoporosi, o anche di un tumore o metastasi ossea. Pag. 1 di 2 Paolo Mazzola, M.D. ©PMJ Sintomi principali: dolore, deformazione ossea, impossibilità al movimento (=impotenza funzionale). Sono molto frequenti negli anziani, e bisogna ricordare che la loro guarigione in età avanzata è più lenta e a volte incompleta. Sedi importanti e frequenti di fratture sono femore, omero, vertebre (si parla anche di cedimenti vertebrali), bacino. Terapia: in genere una frattura è sintomo di fragilità ossea. Pertanto, nell’anziano è bene consigliare di assumere calcio 1 grammo al dì e Vitamina D (gocce o compresse), tutti i giorni. Una frattura guarisce molto più velocemente se sottoposta ad intervento chirurgico. È per questo che, nell’anziano, al giorno d’oggi la maggior parte delle fratture vengono operate (e non immobilizzate con il classico gesso per 30-40 giorni) l’immobilità nell’anziano (e non solo) è molto pericolosa! Figura: due tipi di frattura di femore (a sinistra) e un tipo di intervento chirurgico (posizionamento di chiodo endomidollare con 2 viti nel collo del femore). Distorsione = spostamento di un capo articolare rispetto all’altro, causato da un movimento anomalo e forzato. Lussazione = spostamento permanente e completo di almeno due ossa (vedi figure sotto: spalla). Sintomi sono: dolore intenso, gonfiore, deformazione dell’articolazione (se è presente lussazione). Pag. 2 di 2