Basilico Genovese
Nome geografico abbinato
“Basilico Genovese”per le produzioni a marchio D.O.P.
Sezione merceologica di appartenenza
Erbe fresche (aromi)
Certificazioni
DOP
La denominazione di origine controllata "Basilico Genovese” viene riservata alle produzioni di
Ocimum basilicum – tipo genovese, ottenute nel territorio dei comuni del versante tirrenico della
Liguria, con delimitazione individuabile nello spartiacque. Questo in quanto la produzione sui
versanti settentrionali reca un caratteristico “odore di menta” che l rappresenta una tara per l’uso in
cucina di questa pianta. Il condizionamento deve avvenire nella stessa zona. Il nucleo originario di
produzione era circoscritto all’areale genovese. Consolidandosi le condizioni favorevoli di mercato
per il largo consumo di basilico per la preparazione di numerose ricette e del celeberrimo pesto
genovese, la zona di produzione si è allargata investendo anche tutta la fascia marittima del
territorio ligure.
Consorzio di tutela
http://www.parco-basilico.it
Territorio interessato alla produzione
La zona di produzione del “BASILICO GENOVESE” D.O.P. è delimitata al solo versante
tirrenico del territorio amministrativo della Regione Liguria con delimitazione
individuabile nello spartiacque. Nella stessa zona deve avvenire il condizionamento,
garantendo in tal modo la rintracciabilità e il controllo della denominazione e preservando
le caratteristiche qualitative del prodotto, facilmente deteriorabile.
Le produzioni sono realizzabili durante tutto l’arco dell’anno, sia in serra che in pieno
campo.
Stima quantità prodotte
“Basilico
Genovese”,
anno
2009:
q
20.000
per
la
trasformazione,
42.500.000 piantine per la trasformazione.
(Fonte: Confersercenti Liguria)
Il “Basilico genovese” DOP costituisce una larga parte della produzione totale di basilico
della Liguria.
Descrizione sintetica del prodotto:
Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia
delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica. Viene impiegato
largamente nella cucina mediterranea e del Sud-est asiatico per il suo caratteristico
profumo. Il basilico genovese si distingue per le foglie di dimensioni medio-piccole, con
forma ovale e convessa ed il colore verde tenue che le caratterizza.
La denominazione di origine protetta “BASILICO GENOVESE”, di seguito indicata con la
sigla DOP, è riservata, nel settore orticolo, a basilico (Ocimum Basilicum L.) di tipologia
genovese.
Caratteristiche nutrizionali
Valori nutrizionali di 100 grammi di Basilico Genovese fresco:
Energia 30-40 kcal
Se la parte edibile è il 100%:
Acqua superiore al 90%, 4% di carboidrati, 1% di grassi, 2,5 % di proteine, 4% fibre. Ricco
in vitamina K.
Stagionalità
Il prodotto è disponibile durante a partire dalla fine dell’inverno (indicativamente
febbraio) successivo alla raccolta e molitura delle olive, fino a esaurimento scorte.
Shelf-life (stabilità di conservazione)
Il basilico può essere commercializzato in mazzetti e bouquet, nel caso in cui venga
commercializzata l’intera pianta (con radici); oppure come prodotto semilavorato, in
aggiunta ad altri ingredienti. Nel primo caso la deperibilità del prodotto è elevata, ed è
legata alla vitalità della piantina. Nel secondo caso, il semilavorato può essere conservato
in cella frigorifera per tempi più lunghi.
Ulteriori modalità di commercializzazione possono riguardare le foglie in vaschette (che
NON si possono fregiare di certificazione DOP).
Modalità di consumo:
Si possono individuare due grossi tipi di consumo:
 Consumo fresco, attraverso l’utilizzazione come ingrediente in preparazioni di
cucina;
 Come prodotto trasformato (es. PESTO).
Modalità di preparazione (solo DOP)
 Basilico da commercializzare fresco: la pianta intera è confezionata a mazzi con
almeno due coppie di foglie vere (in particolare una coppia di foglie vere
completamente distesa e la seconda in fase di formazione) e, al massimo, con
quattro coppie di foglie vere. Sono identificabili due tipologie di mazzi: il mazzo
piccolo o “mazzetto” e il mazzo grande o “bouquet”.
 Basilico per la trasformazione: per la trasformazione artigianale e/o industriale è
necessario impiegare porzioni di piante integre con massimo quattro coppie di
foglie vere. Il basilico dovrà essere avviato alla trasformazione unitamente alla
documentazione fiscale relativa, che dovrà riportare la definizione DOP.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:
Coltivazione in serra o in pieno campo, con semina primaverile (eccetto colture in serra
con semina anche invernale) e cicli di taglio ripetuti, oppure sradicamento delle piantine
per la preparazione di mazzi.
La conservazione avviene in sacchi o casse, in cella frigorifera.
Innovazioni di prodotto, processo e/o confezionamento
L’introduzione di innovazioni di prodotto riguarda il miglioramento delle condizioni
fitosanitarie nei cicli di coltivazione e l’introduzione di meccanismi di rintracciabilità del
prodotto finito.
In crescita appare la produzione di pesto, che costituisce il “naturale” sbocco per la
produzione DOP della Liguria.
Particolare interesse rivestono metodi di coltivazione a basso impatto ambientale.