Ipertesti e web antologie con Word di Domenico Corcione L’ipertesto un modo “naturale” di elaborare le idee Un libro, una ricerca, una lettera, un articolo di giornale sono redatti in forma sequenziale: la trattazione e lo svolgimento, dell'argomento cioè, vengono fatti partendo dall'inizio e sviluppando man mano le varie parti in modo da formare un tutt'uno. I testi, a volte, contengono immagini, grafici o note che hanno lo scopo di rappresentare meglio e approfondire il pensiero dell'autore, ma si tratta, per lo più, di elementi che incidono poco sulla struttura lineare del testo. Anche nella lettura, generalmente, il procedimento è analogo: si inizia dalla prima pagina e si prosegue fino all'ultima. Non sempre, tuttavia, è cosi: non ti è mai capitato di essere talmente curioso di conoscere il finale di un racconto da leggerne le ultime pagine per conoscere l’esito della storia? Oppure, quante volte non hai resistito alla tentazione di “saltare" pagine noiose? Per fare un altro esempio, apri un testo scolastico, su cui hai passato ore di studio: le pagine sono piene di segni, sottolineature con più colori, annotazioni varie, schizzi, schemi e così via. Se poi rifletti su come generalmente procedi nello studio di una lezione, o nella stesura, di una ricerca, noterai che, solitamente, non ti limiti a leggere dall'inizio alla fine il testo scolastico, ma riguardi anche gli argomenti collegati a ciò che stai studiando, telefoni a un amico per farti spiegare un concetto poco chiaro, rileggi gli appunti presi durante la lezione a scuola, ecc. Insomma, non adotti completamente il sistema lineare e sequenziale con cui è strutturato il libro, ma lo adatti alle tue esigenze, seguendo soprattutto un tuo percorso logico, e cerchi di formare delle associazioni di idee. La nostra, mente, infatti, non sempre elabora idee in sequenza; il nostro pensiero, spesso, si rinnova in continuazione, rincorre e formula incessantemente nuove idee, associa e incasella nuovi concetti e nuove esperienze collegandoli con i precedenti. Anche il tuo comportamento quotidiano non è di tipo sequenziale; non ti limiti, infatti, a compiere le azioni una di seguito all'altra, ma svolgi più azioni contemporaneamente. Ad esempio, mentre stai passeggiando con un tuo amico, chiacchieri, guardi le vetrine, saluti un compagno, controlli l'ora per non rientrare in ritardo, ecc. Oppure, mentre stai svolgendo i compiti a casa, ascolti anche la musica e magari fai uno spuntino. Il termine ipertesto indica, appunto, un testo non lineare, che consente a chi scrive di fare dei collegamenti seguendo associazioni di idee diverse e a chi legge di decidere quali collegamenti seguire, quale percorso di lettura scegliere. Se hai avuto modo di "navigare" in Internet, hai già consultato l'ipertesto più ramificato che esista: la rete, infatti, un enorme ipertesto da scoprire e consultare attraverso i link (collegamenti). Attualmente, con l’utilizzo della tecnologia consentita dal computer, si possono progettare anche ipermedia (espansione naturale di un ipertesto), cioè documenti che, oltre ai collegamenti testuali, contengono collegamenti a 1 oggetti multimediali (videoclip, suoni, animazioni, ecc.) La sintassi dell’ipertesto I documenti (testi, immagini, suoni) che compongono l’ipertesto vengono chiamati nodi e sono collegati tra loro mediante i cosidetti collegamenti ipertestuali, o link. I collegamenti ipertestuali possono essere di varia natura e assumere forme diverse: pulsanti, immagini, parole o frasi, ecc. Anche l'ipertesto ha una sintassi da rispettare, che riguarda le modalità di montaggio e di collegamento dei nodi che lo compongono. Esistono quattro modi principali per organizzare la sintassi di un ipertesto: Organizzazione di tipo lineare: produce ipertesti in cui da ogni “scheda” (nodo dell’ipertesto) è possibile accedere ad una scheda successiva (nodo successivo) o retrocedere a quello precedente. Organizzazione ad albero o gerarchica: è simile all’organizzazione di un libro suddiviso in capitoli e paragrafi. Organizzazione combinata: ha una organizzazione mista sia orizzontale (muoversi sequenzialmente) sia verticale mediante i collegamenti gerarchici. Organizzazione a rete o ipertestuale: consente la progettazione di ipertesti caratterizzati dalla massima liberta nei percorsi associativi. Vi sono attualmente in circolazione moltissimi ipertesti e ipermedia di ottima qualità e relativi ai più svariati argomenti, anche di uso prettamente scolastico, che spaziano dall'architettura e dall'arte alle scienze, all'economia, ecc. Molti di questi ipertesti sono reperibili in Internet e rappresentano lo sforzo di insegnanti e studenti che si sono attivati per sviluppare un linguaggio multimediale e ipertestuale. Sono ottimi sia i progetti più semplici sia i progetti più vasti, veramente interessanti, che indicano una completa padronanza del mezzo e 1'espandersi della piena creatività. Molti altri ipertesti, inoltre, sono reperibili sul mercato e possono integrare la normale attività didattica. Perché allora non costruire un ipertesto? Certamente non come mero esercizio per l’esecuzione corretta di procedure tecniche. La costruzione di un ipertesto va intesa come un'occasione per analizzare il percorso logico del nostro pensiero e, soprattutto, per organizzarlo e presentarlo in modo comprensibile agli altri. Un ipertesto, come si è detto, sviluppa il testo non in forma sequenziale ma associativa; per questo motivo le informazioni raccolte devono essere organizzate in unità autonome e collegate da nessi logici. Un ipertesto ben strutturato deve permettere di navigare al suo interno e consentire al lettore di seguire una sua lettura. personale. Una abilità 2 del creatore di ipertesti, quindi, consiste nel fornire gli strumenti perché la navigazione sia agevolata il più possibile dalla presenza di collegamenti logici facilmente riconoscibili e attivabili. La strutturazione e la suddivisione delle informazioni sono un compito che spetta all'autore e che può essere facilitato dalle varie applicazioni di software appositamente creati come, ad esempio, Toolbook o Ulisse. Non è tuttavia necessario possedere programmi specifici perché, attualmente, le applicazioni contenute in Office (in particolare Word e PowerPoint) consentono di creare ipertesti con l’applicazione di procedure abbastanza semplici e facili da apprendere. Occorre comunque ricordare che la qualità degli strumenti a disposizione e la capacità di utilizzarli bene rappresentano senza dubbio un vantaggio per la realizzazione di ipertesti validi. Le fasi relative alla progettazione di un ipertesto o di un ipermedia possono così essere sintetizzate: 1. individuare l’argomento su cui basare l'ipertesto; 2. chiarire gli obiettivi da conseguire, rapportati ai soggetti a cui l’ipertesto si rivolge; 3. raccogliere la documentazione necessaria; 4. organizzare i singoli documenti che costituiscono i nodi dell'ipertesto; 5. procedere operativamente alla realizzazione dell'ipertesto; 6. pubblicare l’ipertesto. Word e gli ipertesti Il programma di videoscrittura Word non è stato creato appositamente per la progettazione e la costruzione di ipertesti, ma alcune procedure ne consentono l'utilizzo per la creazione di semplici documenti multimediali e ipertestuali. Hai già avuto modo, ad esempio, di inserire note e commenti all'interno di un testo: il contenuto di questi commenti viene visualizzato a video se il cursore si posiziona sulla parola o sulla frase alle quali essi sono stati aggiunti. Questa procedura permette di inserire brevi frasi per chiarire un concetto o riportare il significato di parole. Bene Word oltre all’inserimento dei commenti (le nostre note dell’ipertesto) permette attraverso il comando “Collegamento ipertestuale” di spostarsi rapidamente tra scheda e scheda dell’ipertesto oppure su e giù all’interno di una stessa scheda mediante l’opzione segnalibro.. L’ipertesto “Il fumetto… ieri e oggi” è stato realizzato con pochi comandi che vedremo in sequenza. 1. 2. 3. 4. 5. Salva come pagina Web Inserisci commento Inserisci segnalibro Crea un collegamento ipertestuale ad un file esterno Crea un collegamento ipertestuale ad un segnalibro 3 L’ipertesto è aperto nel senso che i suoi “confini” sono espandibili a dismisura… tutto dipenderà dalla tua abilità ma soprattutto dalla tua fantasia. Intanto vediamo insieme la mappa concettuale del nostro ipertesto. Prima di disegnarla proviamo ad immaginarla. Un ipertesto dovrà (come ogni libro) avere una copertina ed un indice. A partire dall’indice dovrà essere possibile raggiungere tutte le schede di “primo livello” e a partire da queste ultime, tutte le schede di “secondo livello”. Non solo dall’interno di alcune schede dovrà essere possibile raggiungere delle sezioni interne alla scheda oppure degli approfondimenti interni all’ipertesto (altre schede o espansione multimediali) oppure esterni all’ipertesto (link a siti web). La mappa dell’ipertesto L’ipertesto è come una città. Piazze, strade principali e vicoli. Per percorrerlo) tutto (senza perdersi è necessaria una mappa. Qui è facile vedere che la scheda che ha maggiori espansioni è la scheda dedicata ai Funnies; seconda è la scheda “gli albi a fumetti” con una sola espansione. Sta a te completare la mappa e quindi la città. Nella cartella “doc” sono raccolte tutte le schede dell’ipertesto. La prima operazione che farai è trasformare tutte le schede da formato *.doc a formato *.html. Il formato html (Hyper Text Markup Language) è il formato universale della rete per cui tale “conversione” sarà utile per pubblicare il tuo ipertesto in Internet. 4 Quando parliamo di “Web antologie” intendiamo proprio questo. Trasformare un ipertesto le cui schede sono state realizzate con word, in un “antologia” pronta per la rete… per l’appunto una “web antologia” proprio perché può essere “pubblicata” in rete. Antologia progettata in Word Tutti i file sono in formato *.doc Web antologia Tutti i file sono in formato html 5 Salva come pagina Web Per salvare un file come pagina Web… 1. Fai un doppio clic sul menu File. 2. Fai un clic sul comando Salva come pagina Web. L'ipertesto un modo "naturale" di elaborare le idee Un libro, una ricerca, una lettera, un articolo di giornale sono redatti in forma sequenziale: la trattazione e lo svolgimento, dell'argomento cioè, vengono fatti partendo dall'inizio e sviluppando man mano le varie parti in modo da formare un tutt'uno. I testi, a volte, contengono immagini, grafici o note che hanno lo scopo di rappresentare meglio e approfondire il pensiero dell'autore, ma si tratta, per lo più, di elementi che incidono poco sulla struttura lineare del testo. Anche nella lettura, generalmente, il procedimento è analogo: si inizia dalla prima pagina e si prosegue fino all'ultima. Non sempre, tuttavia, è cosi: non ti è mai capitato di essere talmente curioso di conoscere il finale di un racconto da leggerne le ultime pagine per conoscere l'esito della storia? Oppure, quante volte non hai resistito alla tentazione di "saltare" pagine noiose? Per fare un altro esempio, apri un testo scolastico, su cui hai passato ore di studio: le pagine sono piene di segni, sottolineature con più colori, annotazioni varie, schizzi, schemi e così via. Documentazione Documentazione integrale del corso Presentazione integrale del corso Link Seminario on line Se poi rifletti su come generalmente procedi nello studio di una lezione, o nella stesura, di una ricerca, noterai che, solitamente, non ti limiti a leggere dall'inizio alla fine il testo scolastico, ma riguardi anche gli argomenti collegati a ciò che stai studiando, telefoni a un amico per farti spiegare un concetto poco chiaro, rileggi gli appunti presi durante la lezione a scuola, ecc. Insomma, non adotti completamente il sistema lineare e sequenziale con cui è strutturato il libro, ma lo adatti alle tue esigenze, seguendo soprattutto un tuo percorso logico, e cerchi di formare delle associazioni di idee. 6 La nostra, mente, infatti, non sempre elabora idee in sequenza; il nostro pensiero, spesso, si rinnova in continuazione, rincorre e formula incessantemente nuove idee, associa e incasella nuovi concetti e nuove esperienze collegandoli con i precedenti. Anche il tuo comportamento quotidiano non è di tipo sequenziale; non ti limiti, infatti, a compiere le azioni una di seguito all'altra, ma svolgi più azioni contemporaneamente. Ad esempio, mentre stai passeggiando con un tuo amico, chiacchieri, guardi le vetrine, saluti un compagno, controlli l'ora per non rientrare in ritardo, ecc. Oppure, mentre stai svolgendo i compiti a casa, ascolti anche la musica e magari fai uno spuntino. Il termine ipertesto indica, appunto, un testo non lineare, che consente a chi scrive di fare dei collegamenti seguendo associazioni di idee diverse e a chi legge di decidere quali collegamenti seguire, quale percorso di lettura scegliere. Se hai avuto modo di "navigare" in Internet, hai già consultato l'ipertesto più ramificato che esista: la rete, infatti, un enorme ipertesto da scoprire e consultare attraverso i link (collegamenti). Attualmente, con l'utilizzo della tecnologia consentita dal computer, si possono progettare anche ipermedia (espansione naturale di un ipertesto), cioè documenti che, oltre ai collegamenti testuali, contengono collegamenti a oggetti multimediali (videoclip, suoni, animazioni, ecc.). Si aprirà la finestra Salva con nome… 1. Nella casella Nome file: scrivi il nome del file. 2. Nella casella Tipo file: seleziona il tipo di file desiderato. 3. Fai clic sul pulsante Salva. Una volta effettuato il salvataggio Word provvede, automaticamente a creare una cartella, nomefile_file nella quale include tutte le immagine convertite automaticamente nei formati *.jpg e *.npg. Nel caso in cui le immagini siano state inserite e ridimensionate all'interno di un documento, al momento della conversione in HTML, Word le salverà anche in formato *.png (Portable Network Graphics). 7 Inserisci segnalibro Questa opzione è fondamentale se si vogliono generare degli ipertesti con Word. Si ricordi a tale proposito che i segnalibro e i collegamenti ipertestuali sono conservati quando il documento viene salvato come pagina Web. Per inserire un segnalibro… 1. Stabilisci in quale punto del documento vuoi inserire segnalibro. 2. Seleziona la parola o frase che deve diventare un segnalibro. un 3. Fai un doppio clic sul menu Inserisci. 4. Fai un clic sul comando Segnalibro. 5. Nella casella Nome segnalibro digita una parola (senza spazi). 6. Fai clic sul pulsante Aggiungi. In un normale documento di Word, titoli indicizzabili di capitoli e di paragrafi vengono considerati automaticamente come segnalibri. 8 Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad un file esterno) Ecco la funzione, secondo noi più importante, per generare ipertesti. Il collegamento ipertestuale permette di creare link ai più svariati oggetti: segnalibro, file, indirizzi web. Word smette di essere un word processor orientato al proprio PC e diventa, di fatto, una vera e propria finestra sul mondo. Per inserire un collegamento ipertestuale: Stabilisci in quale punto del documento vuoi inserire un collegamento ipertestuale. 2. Seleziona la parola o frase che deve diventare una hotword (la parola dalla quale partirà il link). 3. Fai un doppio clic sul menu Inserisci. 4. Fai un clic sul comando Inserisci Collegamento Ipertestuale. 1. Nella finestra che si apre puoi decidere se collegarti ad un segnalibro, ad un file oppure ad una pagina Web. Nell'esempio faremo un collegamento a un file (quindi un link all'esterno del documento). Proseguiamo… 5. Nella casella Descrizione digita il testo che dovrà comparire quando passerai il mouse sulla parola attiva. 6. Seleziona (nella cartella corrente) il nome del file desiderato (ovvero il file a cui giungerà il link). 7. Conferma con OK. 9 Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad segnalibro) Per inserire un collegamento ipertestuale ad un segnalibro: Stabilisci in quale punto del documento vuoi inserire un collegamento ipertestuale. 6. Seleziona la parola o frase che deve diventare una hotword (la parola dalla quale partirà il link). 7. Fai un doppio clic sul menu Inserisci. 8. Fai un clic sul comando Inserisci Collegamento Ipertestuale. 5. Nella finestra che si apre decidi di collegarti ad un segnalibro… 8. Nella casella Descrizione digita il testo che dovrà comparire quando passerai il mouse sulla parola attiva. 9. Fai clic sul pulsante segnalibro e nella finestra che si aprirà seleziona il nome del segnalibro desiderato (il segnalibro è il luogo del documento in cui giungerà il link). 10 10. Conferma con OK. 11. Il nome del segnalibro sarà inserito nella finestra Digitare il nome del file o della pagina Web. 12. Termina la sequenza facendo un clic sul pulsante OK. 11