didattica dei media

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INSEGNAMENTO DI
DIDATTICA DEI MEDIA
LEZIONE II
“IPERTESTI E WEB ANTOLOGIE CON WORD”
PROF.SSA ELVIRA VENTRE
Didattica dei media
Lezione II
Indice
1
L’ipertesto un modo “naturale” di elaborare le idee----------------------------------------------- 3
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La sintassi dell’ipertesto ---------------------------------------------------------------------------------- 5
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3
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Costruire un ipertesto------------------------------------------------------------------------------------- 6
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3.1 Vediamo come con Word si possono costruire ipertesti-------------------------------------------- 7
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3.2 La mappa dell’ipertesto --------------------------------------------------------------------------------- 8
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3.3 Salva come pagina Web --------------------------------------------------------------------------------- 9
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3.4 Adesso vediamo l’opzione Inserisci segnalibro --------------------------------------------------- 10
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3.5 Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad un file esterno) ------------------------- 11
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3.6 Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad segnalibro) ------------------------------ 12
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Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
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Lezione II
1 L’ipertesto un modo “naturale” di elaborare le
idee
0B
Un libro, una ricerca, una lettera, un articolo di giornale sono redatti in forma sequenziale: la
trattazione e lo svolgimento, dell'argomento cioè, vengono fatti partendo dall'inizio e sviluppando
man mano le varie parti in modo da formare un tutt'uno.
I testi, a volte, contengono immagini, grafici o note che hanno lo scopo di rappresentare
meglio e approfondire il pensiero dell'autore, ma si tratta, per lo più, di elementi che incidono poco
sulla struttura lineare del testo.
Anche nella lettura, generalmente, il procedimento è analogo: si inizia dalla prima pagina e
si prosegue fino all'ultima.
Non sempre, tuttavia, è cosi: non vi è mai capitato di essere talmente curiosi di conoscere il
finale di un racconto da leggerne le ultime pagine per conoscere l’esito della storia? Oppure, quante
volte non avete resistito alla tentazione di “saltare" pagine noiose?
Per fare un altro esempio, apri un testo scolastico, su cui hai passato ore di studio: le pagine
sono piene di segni, sottolineature con più colori, annotazioni varie, schizzi, schemi e così via.
Se poi riflettiamo, su come generalmente si procede nello studio di una lezione, o nella
stesura, di una ricerca, noteremo che, solitamente, non ci limiti a leggere dall'inizio alla fine il testo,
ma riguardiamo anche gli argomenti collegati a ciò che stiamo studiando, telefoniamo ad un amico
per farci spiegare un concetto poco chiaro, rileggiamo gli appunti presi durante la lezione, e così
via.
Insomma, non adottiamo completamente il sistema lineare e sequenziale con cui è strutturato
il libro, ma lo adattiamo alle nostre esigenze, seguendo soprattutto un nostro percorso logico
cercando di formare delle associazioni di idee.
La nostra mente, infatti, non sempre elabora idee in sequenza; il nostro pensiero, spesso, si
rinnova in continuazione, rincorre e formula incessantemente nuove idee, associa e incasella nuovi
concetti e nuove esperienze collegandoli con i precedenti.
Anche il nostro comportamento quotidiano non è di tipo sequenziale; non ci limitiamo,
infatti, a compiere azioni una di seguito all'altra, ma svolgiamo più azioni contemporaneamente.
Ad esempio, mentre stiamo passeggiando con un amico, chiacchieriamo, guardiamo le
vetrine, salutiamo qualcuno, controlliamo l'ora per non rientrare in ritardo, ecc.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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Oppure, mentre stiamo svolgendo un lavoro, ascoltiamo anche musica o magari facciamo
uno spuntino.
Il termine ipertesto indica, appunto, un testo non lineare, che consente a chi scrive di fare dei
collegamenti seguendo associazioni di idee diverse e a chi legge di decidere quali collegamenti
seguire, quale percorso di lettura scegliere.
Se avete avuto modo di "navigare" in Internet, avete già consultato l'ipertesto più ramificato
che esista: la rete, infatti è un enorme ipertesto da scoprire e consultare attraverso i link
(collegamenti).
Attualmente, con l’utilizzo della tecnologia consentita dal computer, si possono progettare
anche ipermedia (che sono un’espansione naturale di un ipertesto), cioè documenti che, oltre ai
collegamenti testuali, contengono collegamenti a oggetti multimediali (videoclip, suoni, animazioni,
ecc.)
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2 La sintassi dell’ipertesto
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I documenti (testi, immagini, suoni) che compongono l’ipertesto vengono chiamati nodi e
sono collegati tra loro mediante i cosidetti collegamenti ipertestuali, o link.
I collegamenti ipertestuali possono essere di varia natura e assumere forme diverse: pulsanti,
immagini, parole o frasi, ecc.
Anche l'ipertesto ha una sintassi da rispettare, che riguarda le modalità di montaggio e di
collegamento dei nodi che lo compongono.
Esistono quattro modi principali per organizzare la sintassi di un ipertesto:
•
Organizzazione di tipo lineare: produce ipertesti in cui da ogni “scheda”
(nodo dell’ipertesto) è possibile accedere ad una scheda successiva (nodo
successivo) o retrocedere a quello precedente.
•
Organizzazione ad albero o gerarchica: è simile all’organizzazione di un
libro suddiviso in capitoli e paragrafi.
•
Organizzazione combinata: ha una organizzazione mista sia orizzontale
(muoversi sequenzialmente) sia verticale mediante i collegamenti gerarchici.
•
Organizzazione a rete o ipertestuale: consente la progettazione di ipertesti
caratterizzati dalla massima liberta nei percorsi associativi.
Vi sono attualmente in circolazione moltissimi ipertesti e ipermedia di ottima qualità e
relativi ai più svariati argomenti, anche di uso prettamente scolastico, che spaziano dall'architettura
e dall'arte alle scienze, all'economia, ecc.
Molti di questi ipertesti sono reperibili in Internet e rappresentano lo sforzo di insegnanti e
studenti che si sono attivati per sviluppare un linguaggio multimediale e ipertestuale.
Sono ottimi sia i progetti più semplici sia i progetti più vasti, veramente interessanti, che
indicano una completa padronanza del mezzo e 1'espandersi della piena creatività.
Molti altri ipertesti, inoltre, sono reperibili sul mercato e possono integrare la normale
attività didattica.
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3 Costruire un ipertesto
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La costruzione di un ipertesto va intesa come un'occasione per analizzare il percorso logico
del nostro pensiero e, soprattutto, per organizzarlo e presentarlo in modo comprensibile agli altri.
Un ipertesto, come si è detto, sviluppa il testo non in forma sequenziale ma associativa; per
questo motivo le informazioni raccolte devono essere organizzate in unità autonome e collegate da
nessi logici.
Un ipertesto ben strutturato deve permettere di navigare al suo interno e consentire al lettore
di seguire una sua lettura. personale.
Una abilità del creatore di ipertesti, quindi, consiste nel fornire gli strumenti perché la
navigazione sia agevolata il più possibile dalla presenza di collegamenti logici facilmente
riconoscibili e attivabili.
La strutturazione e la suddivisione delle informazioni sono un compito che spetta all'autore e
che può essere facilitato dalle varie applicazioni di software appositamente creati come, ad esempio,
Toolbook o Ulisse.
Non è tuttavia necessario possedere programmi specifici perché, attualmente, le applicazioni
contenute in Office (in particolare Word e PowerPoint) consentono di creare ipertesti con
l’applicazione di procedure abbastanza semplici e facili da apprendere.
Occorre comunque ricordare che la qualità degli strumenti a disposizione e la capacità di
utilizzarli bene rappresentano senza dubbio un vantaggio per la realizzazione di ipertesti validi.
Le fasi relative alla progettazione di un ipertesto o di un ipermedia possono così essere
sintetizzate:
1. individuare l’argomento su cui basare l'ipertesto;
2. chiarire gli obiettivi da conseguire, rapportati ai soggetti a cui l’ipertesto si rivolge;
3. raccogliere la documentazione necessaria;
4. organizzare i singoli documenti che costituiscono i nodi dell'ipertesto;
5. procedere operativamente alla realizzazione dell'ipertesto;
6. pubblicare l’ipertesto.
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3.1
Lezione II
Vediamo come con Word si possono costruire ipertesti
Il programma di videoscrittura Word non è stato creato appositamente per la progettazione e
la costruzione di ipertesti, ma alcune procedure ne consentono l'utilizzo per la creazione di semplici
documenti multimediali e ipertestuali.
Avete già avuto modo, ad esempio, di inserire note e commenti all'interno di un testo: il
contenuto di questi commenti viene visualizzato a video se il cursore si posiziona sulla parola o
sulla frase alle quali essi sono stati aggiunti. Questa procedura permette di inserire brevi frasi per
chiarire un concetto o riportare il significato di parole.
Bene, Word oltre all’inserimento dei commenti (le nostre note dell’ipertesto), permette
attraverso il comando “Collegamento ipertestuale” di spostarsi rapidamente tra scheda e scheda
dell’ipertesto oppure su e giù all’interno di una stessa scheda mediante l’opzione segnalibro..
Vediamo ora pochi comandi in sequenza per realizzare un ipertesto con word.
1. Salva come pagina Web
2. Inserisci commento
3. Inserisci segnalibro
4. Crea un collegamento ipertestuale ad un file esterno
5. Crea un collegamento ipertestuale ad un segnalibro
L’ipertesto è aperto nel senso che i suoi “confini” sono espandibili a dismisura… tutto
dipenderà dalla Vostra abilità ma soprattutto dalla vostra fantasia.
Intanto vediamo insieme la mappa concettuale del nostro ipertesto.
Prima di disegnarla proviamo ad immaginarla.
Un ipertesto dovrà (come ogni libro) avere una copertina ed un indice.
A partire dall’indice dovrà essere possibile raggiungere tutte le schede di “primo livello” e a
partire da queste ultime, tutte le schede di “secondo livello”.
Non solo dall’interno di alcune schede dovrà essere possibile raggiungere delle sezioni
interne alla scheda oppure degli approfondimenti interni all’ipertesto (altre schede o espansione
multimediali) oppure esterni all’ipertesto (link a siti web).
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3.2
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La mappa dell’ipertesto
L’ipertesto è come una città.
Piazze, strade principali e vicoli.
Per percorrerlo tutto senza perdersi è necessaria una mappa.
Qui è facile vedere che la scheda che ha maggiori espansioni è la scheda dedicata ai
Funnies; seconda è la scheda “gli albi a fumetti” con una sola espansione.
Sta a Voi ,dunque, completare la mappa e quindi la città.
Nella cartella “doc” sono raccolte tutte le schede dell’ipertesto.
La prima operazione che farete è trasformare tutte le schede da formato *.doc a formato
*.html.
Il formato html (Hyper Text Markup Language) è il formato universale della rete per cui tale
“conversione” sarà utile per pubblicare l’ipertesto in Internet.
Quando parliamo di “Web antologie” intendiamo proprio questo. Trasformare un ipertesto le
cui schede sono state realizzate con word, in un “antologia” pronta per la rete… per l’appunto una
“web antologia” proprio perché può essere “pubblicata” in rete.
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Antologia
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progettata
in
Web antologia
Word
Tutti i file sono in formato
*.doc
Tutti i file sono in formato
html
3.3
Salva come pagina Web
Per salvare un file come pagina Web…
1.
Fate un doppio clic sul menu File.
2.
Fate un clic sul comando Salva come pagina Web.
Si aprirà la finestra Salva con nome…
1.
Nella casella Nome file: scrivete il nome del file.
2.
Nella casella Tipo file: selezionate il tipo di file desiderato.
3.
Fate clic sul pulsante Salva.
Una volta effettuato il salvataggio Word provvede, automaticamente a creare una cartella,
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nomefile_file nella quale include tutte le immagine convertite automaticamente nei formati *.jpg e
*.npg.
Nel caso in cui le immagini siano state inserite e ridimensionate all'interno di un documento,
al momento della conversione in HTML, Word le salverà anche in formato *.png (Portable
Network Graphics).
3.4
Adesso vediamo l’opzione Inserisci segnalibro
Questa opzione è fondamentale se si vogliono generare degli ipertesti con Word.
Ricordiamo, a tale proposito, che i segnalibro e i collegamenti ipertestuali sono conservati
quando il documento viene salvato come pagina Web.
Per inserire un segnalibro…
1.
Stabilite in quale punto del documento vuoi inserire un segnalibro.
2.
Selezionate la parola o frase che deve diventare un segnalibro.
3.
Fate un doppio clic sul menu Inserisci.
4.
Fate un clic sul comando Segnalibro.
5.
Nella casella Nome segnalibro digitate una parola (senza spazi).
6.
Fate clic sul pulsante Aggiungi.
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In un normale documento di Word, titoli indicizzabili di capitoli e di paragrafi vengono
considerati automaticamente come segnalibri.
3.5
Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad un
file esterno)
Ecco la funzione, secondo noi più importante, per generare ipertesti. Il collegamento
ipertestuale permette di creare link ai più svariati oggetti: segnalibro, file, indirizzi web.
Word smette di essere un word processor orientato al proprio PC e diventa, di fatto, una vera
e propria finestra sul mondo.
Per inserire un collegamento ipertestuale:
1.
Stabilite in quale punto del documento vuoi inserire un collegamento
ipertestuale.
2.
Selezionate la parola o frase che deve diventare una hotword (la parola dalla
quale partirà il link).
3.
Fate un doppio clic sul menu Inserisci.
4.
Fate un clic sul comando Inserisci Collegamento Ipertestuale.
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Nella finestra che si apre potete decidere se collegarvi ad un segnalibro, ad un file, oppure
ad una pagina Web. Nell'esempio faremo un collegamento a un file (quindi un link all'esterno del
documento). Proseguiamo…
5.
Nella casella Descrizione digita il testo che dovrà comparire quando passete il
mouse sulla parola attiva.
6.
Selezionate (nella cartella corrente) il nome del file desiderato (ovvero il file
a cui giungerà il link).
7.
Confermate con OK.
3.6
Inserisci collegamento ipertestuale (collegamento ad
segnalibro)
Per inserire un collegamento ipertestuale ad un segnalibro:
5.
Stabilite in quale punto del documento vuoi inserire un collegamento
ipertestuale.
6.
Selezionate la parola o frase che deve diventare una hotword (la parola dalla
quale partirà il link).
7.
Fate un doppio clic sul menu Inserisci.
8.
Fate un clic sul comando Inserisci Collegamento Ipertestuale.
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Nella finestra che si apre decidi di collegarti ad un segnalibro…
8.
Nella casella Descrizione digitate il testo che dovrà comparire quando
passerete il mouse sulla parola attiva.
9.
Fate clic sul pulsante segnalibro e nella finestra che si aprirà selezionate il
nome del segnalibro desiderato (il segnalibro è il luogo del documento in cui giungerà il
link).
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10.
Conferma con OK.
11.
Il nome del segnalibro sarà inserito nella finestra Digitare il nome del file o
della pagina Web.
12.
Terminate la sequenza facendo un clic sul pulsante OK.
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