Strategia e progettazione organizzativa Il ruolo della direzione strategica nella progettazione organizzativa Un'organizzazione viene creata per raggiungere un determinato scopo, che è deciso dall'amministratore delegato e dal team del top management. I top manager decidono l'obiettivo finale per cui l'organizzazione lotterà e determinano la direzione che prenderà per raggiungerlo. Sono questo obiettivo e questa direzione che determinano come l'organizzazione viene progettata e gestita. Infatti, la principale responsabilità del top management è di determinare gli obiettivi, la strategia e la struttura dell'organizzazione, con ciò adattando l'organizzazione ai cambiamenti dell'ambiente? I manager di livello intermedio fanno all'incirca le stesse cose con riferimento alle principali unità organizzative, nell'ambito delle linee guida fornite dal top management. Il processo di determinazione della direzione strategica ha inizio tipicamente con una rilevazione delle opportunità e delle minacce nell'ambiente esterno, comprese l'entità del cambiamento, l'incertezza e la disponibilità di risorse. 1 top manager rilevano anche i punti di forza e di debolezza interni per definire la competenza distintiva dell'azienda rispetto ad altre aziende del settore. La rilevazione dell'ambiente interno comprende spesso una valutazione di ogni unità organizzativa ed è determinata dalle performance passate e dallo stile di leadership del vertice e del team di top management. Il passo successivo consiste nella definizione della missione (missiorì) generale e degli obiettivi ufficiali basati sul corretto adattamento tra opportunità esterne e punti di forza interni. In seguito possono essere formulati specifici obiettivi e strategie operative per definire il modo in cui l'organizzazione deve soddisfare la missione generale. La progettazione organizzativa rappresenta il modo in cui obiettivi e strategie vengono implementati. La progettazione organizzativa consiste nell'amministrazione e nell'esecuzione del piano strategico. La direzione dell'organizzazione è ottenuta attraverso decisioni riguardanti la forma strutturale, tra cui la questione se l'organizzazione sarà progettata secondo un orientamento all'apprendimento oppure all'efficienza, così come le scelte relative ai sistemi informativi e di controllo, il tipo di tecnologia produttiva, le politiche per le risorse umane, la cultura e i collegamenti con altre organizzazioni. I cambiamenti concernenti struttura, tecnologia, politiche per le risorse umane, cultura e collegamenti interorganizzativi saranno discussi nei capitoli seguenti. Si noti inoltre, che le strategie sono spesso formulate nell'ambito della struttura corrente dell'organizzazione, cosicché tale struttura restringe o pone limiti a obiettivi e strategie. Più spesso di quanto non accada il contrario, tuttavia, i nuovi obiettivi e le nuove strategie sono selezionati basandosi sulle necessità ambientali, e successivamente il top management tenta di riprogettare l'organizzazione per raggiungere quei fini. Il ruolo del top management è importante perché i manager possono interpretare l'ambiente in modo diverso ed elaborare obiettivi differenti. Ad esempio, quando William Weldon subentrò a capo della Johnson & Johnson percepì la necessità di una maggiore collaborazione e condivisione di informazioni tra i diversi settori dell'azienda. La Johnson & Johnson è una organizzazione estremamente complessa, composta da più di 200 aziende riunite in tre divisioni: farmaceutica, delle apparecchiature mediche, della diagnostica. L'azienda finora ha prosperato grazie alla completa autonomia delle sue differenti unità; tuttavia Weldon ritiene che il sistema debba cambiare per affrontare l'attuale economia globale in rapido cambiamento, e ha stabilito nuovi obiettivi che richiedono ai manager di costruire alleanze trasversali tra le tre divisioni.5 Le scelte che i top manager fanno riguardo a obiettivi, strategie e progettazione organizzativa hanno un impatto straordinario sull'efficacia dell'organizzazione. Si rammenti che obiettivi e strategia non sono fissi o dati per scontati. I top manager e i manager di livello intermedio devono selezionare gli obiettivi per le rispettive unità, e l'abilità di fare queste scelte determina in larga misura il successo dell'azienda. La progettazione organizzativa è utilizzata per implementare obiettivi e strategie e con-zione, mentre nella seconda parte del capitolo affronteremo i diversi modi per valutare l'efficacia organizzativa. Definizione degli obiettivi Gli obiettivi rappresentano un impegno manageriale al conseguimento di determinati traguardi. Un obiettivo ben formulato è quantificabile o misurabile e presenta una scadenza temporale. Come ha giustamente osservato Bill Hewlett, co-fondatore di Hewlett-Packard, "Non possiamo gestire ciò che non possiamo misurare [...] e ciò che è misurabile può essere raggiunto". Un obiettivo concreto e misurabile possiede un valore a livello manageriale perché funge da parametro per una valutazione costante della performance e del progresso dell'impresa. Un'organizzazione che riesce sempre a raggiungere o superare i propri target di performance in genere è un operatore più valido rispetto a un concorrente che non riesce a raggiungere i propri obiettivi. L'esperienza di tante imprese e dei loro manager ci insegna che la capacità di indicare con precisione l'entità e il tipo di performance desiderata ed entro quando bisogna raggiungerla, per poi incalzare con le azioni e gli incentivi calcolati per il conseguimento dell'obiettivo, genera un notevole miglioramento della performance effettiva dell'impresa. Un simile approccio batte di gran lunga chi si affida a obiettivi vaghi come "massimizzare il profitto", "ridurre i costi", "incrementare l'efficienza" o "aumentare le vendite", senza alcuna indicazione dell'entità e dei tempi previsti. Allo stesso modo anche stimolare il personale a impegnarsi e dare il massimo per poi accontentarsi di qualunque risultato è una tattica altrettanto inefficace. La necessità di fissare obiettivi limite In linea di principio i manager dovrebbero sfruttare la definizione degli obiettivi come strumento per spingere l'organizzazione a realizzare pienamente il proprio potenziale e ottenere i migliori risultati possibili. Porre sfide al personale affinchè dia il massimo e spinga la performance sempre un po' oltre le aspettative stimola l'impresa a una maggiore creatività, a un ulteriore impegno per il miglioramento del rendimento finanziario e della posizione commerciale e ad azioni più mirate e consapevoli. Gli obiettivi limite fanno scaturire una performance eccezionale e proteggono le imprese da un facile appagamento con risultati modesti. Come affermò Mitchell Leibovitz, ex CEO del dettagliante di assistenza automobilistica e pezzi di ricambio Pep Boys, "se vuoi avere risultati scontati, fissa obiettivi scontati". // modo migliore per evitare risultati scontati è stabilire obiettivi limite e ricorrere a incentivi di retribuzione allo scopo di motivare i membri dell'organizzazione a raggiungere target di performance limite. Formulazione della strategia Per formulare una strategia occorre rispondere a una serie di domande su come accrescere il volume d'affari dell'impresa, come soddisfare i clienti, come battere le imprese rivali, come reagire ai cambiamenti nelle condizioni di mercato, come gestire ogni aspetto funzionale e sviluppare le competenze e le capacità necessarie e come raggiungere gli obiettivi strategici e finanziari. La formulazione della strategia richiede inoltre una sagacia imprenditoriale nel saper scegliere fra varie alternative, ricercando attivamente nuove opportunità di business o modi nuovi e più efficaci per condurre le attività già avviate. Tanto più rapidi sono i cambiamenti dell'ambiente esterno, tanto più è importante che i manager siano imprenditori validi, capaci di prevedere la direzione e l'intensità dei cambiamenti in atto e di rispondere con tempestivi adeguamenti strategici. I responsabili dell'elaborazione strategica devono prestare attenzione ai più precoci segnali di un cambiamento futuro ed essere disposti a sperimentare strade del tutto nuove per modificare la propria posizione di mercato preparandosi alle nuove condizioni del mercato. Quando lungo il cammino dell'impresa si presentano ostacoli inattesi spetta al management provvedere a un adattamento rapido e innovativo. Le strategie più azzeccate derivano in parte (o principalmente) da un comportamento diverso rispetto a quello dei concorrenti sui temi più rilevanti:sbaragliare la concorrenza con l’innovazione e dimostrarsi più efficienti, più creativi, capaci di rispondere più in fretta alle dinamiche competitive invece di limitarsi a seguire la massa. Tra i modelli per la formulazione di strategie vi sono il modello delle strategie competitive di Porter che fornisce uno schema per l'azione competitiva. Successivamente alla descrizione del modello, vedremo come le scelte strategiche influiscano sulla progettazione organizzativa. Le strategie competitive di Porter Michael E. Porter ha studiato diversi business e ha introdotto uno schema che descrive tre strategie competitive: leadership di costo, differenziazione e focalizzazione.21 La strategia di focalizzazione, con la quale l'organizzazione si concentra su uno specifico mercato o gruppo di acquirenti, si suddivide ulteriormente nella leadership di costo focalizzata e nella differenziazione focalizzata. Ciò porta a quattro strategie di base. Nell' utilizzare questo modello i manager valutano due fattori: il vantaggio competitivo e l'ambito competitivo. Riguardo al primo, i manager determinano se competere attraverso costi inferiori oppure attraverso la capacità di offrire prodotti e servizi unici e distintivi che possano meritare un premium prìce. I manager determinano quindi se l'organizzazione competerà all'interno di un ambito ampio (competendo in molti segmenti di clientela) oppure in un ambito ristretto (com-petendo in un segmento di clientela selezionato o in un gruppo di segmenti). Differenziazione. In una strategia di differenziazione, le organizzazioni cercano di distinguere i propri prodotti o servizi dagli altri competitori all'interno del medesimo settore. Un'organizzazione può utilizzare la pubblicità, alcune caratteristiche distintive del prodotto, un servizio fuori dalla norma o una nuova tecnologia al fine di ottenere una percezione del prodotto come unico. Questa strategia si rivolge solitamente a una clientela che non da particolare importanza al prezzo, quindi può risultare abbastanza profittevole. Le moto Harley Davidson, i capi d'abbigliamento Tommy Hilfiger e le automobili Jaguar costituiscono esempi di prodotti di aziende che adottano una strategia di differenziazione. Anche le imprese di servizi come la Aflac Insurance, la Four Season Hotels e la Starbucks Coffee possono adottare una strategia di differenziazione. Una strategia di differenziazione può ridurre la rivalità tra i concorrenti e scongiurare la minaccia di prodotti sostitutivi sfruttando il fatto che i clienti sono fedeli alla marca dell'azienda. In ogni caso, le aziende devono tenere a mente che le strategie di differenziazione di successo richiedono un certo numero di attività costose, quali la ricerca sul prodotto, la progettazione e una promozione massiccia. Le aziende che perseguono tali strategie hanno bisogno di solide capacità di marketing e di dipendenti creativi, ai quali vengano dati il tempo e le risorse per sviluppare innovazioni. Leadership di costo. La strategia di leadership di costo cerca di incrementare la quota di mercato enfatizzando i bassi costi rispetto ai concorrenti. Con una strategia di leadership di costo l'organizzazione ricerca in maniera aggressiva l'efficienza negli impianti, attua riduzioni dei costi e utilizza stretti controlli per realizzare prodotti più efficientemente dei propri concorrenti. Un buon esempio di strategia di leadership di costo è dato dalla compagnia aerea irlandese Ryanair. Una posizione di leadership di costo implica il fatto che l'azienda può vendere a prezzi inferiori di quelli dei concorrenti e continuare tuttavia a offrire una qualità analoga ottenendo profitti ragionevoli. Una strategia di leadership di costo può aiutare l'azienda a difendersi nei confronti degli attuali concorrenti perché i clienti non possono trovare prezzi inferiori altrove. Inoltre, se nel contesto fanno ingresso prodotti sostitutivi o potenziali nuovi concorrenti, il produttore a basso costo si trova in una posizione migliore per prevenire perdite di quota di mercato. Focalizzazione. Con la terza strategia di Porter, la strategia di focalizzazione, l'organizzazione si concentra su una specifica area di mercato o su un determinato gruppo di acquirenti. L'azienda cercherà di raggiungere alternativamente un vantaggio di costo o un vantaggio di differenziazione nell'ambito di un mercato ristretto. Un buon esempio di strategia di leadership di costo focalizzata è rappresentato dalla Edward Jones, un'agenzia di intermediazione con sede a St. Louis, che ha raggiunto il successo basando le proprie attività in zone rurali e piccole città degli Stati Uniti e fornendo agli investitori impieghi conservativi e di lungo periodo. Un esempio di strategia di differenziazione focalizzata è la Puma, azienda tedesca che produce abbigliamento per lo sport. Alcuni anni fa l'azienda era sull'orlo del fallimento. L'amministratore delegato Jochen Zeitz, di soli trent'anni all'epoca, rianimò il marchio puntando su gruppi selezionati di clienti, in particolare appassionati di atletica, e realizzando scarpe e abiti alla moda in grado di creare tendenza. La Puma "sta facendo di tutto per essere differente", afferma l'analista Roland Kònen, e vendite e profitti ne riflettono il cambiamento. La società è in attivo dal 1994 e le vendite aumentano più velocemente di quelle dei concorrenti.