Sempre più diffusa oggi è l’alimentazione alternativa, ma pochi si chiedono il suo reale significato.Per parlarne bisogna innanzi tutto capire perché “alternativa” o meglio a che cosa si riferisce; è necessario indagare sul cambiamento delle abitudini alimentari negli ultimi 50’ anni.La necessità di conservare gli alimenti più a lungo, di poterli trasportare con facilità dai luoghi di produzione a quelli di consumo, cioè le città, hanno indotto le industrie alimentari ad eliminare dai prodotti i componenti che potessero più facilmente degradarsi. Dalla farina, dal riso e da altri prodotti alimentari furono eliminate le parti esterne che sono ricche di lipidi, proteine, vitamine e fibre grezze e sottoposti a processi di raffinazione. A distanza di qualche decennio, ci si è resi conto che i componenti eliminati erano indispensabili per il nostro organismo in quanto evitano gravi malattie intestinali poiché l’alimentazione risulta spesso sbilanciata e carente rispetto ad alcuni componenti degli alimenti. Si è iniziato così a “praticare” un’alimentazione diversa che privelegiasse il consumo di alimenti freschi, genuini, non trattati industrialmente. Così è nata l’alimentazione alternativa sulle pratiche alimentari volte a ritrovare un diverso rapporto tra il cibo e l’uomo che ne fa uso, riscoprendo le abitudini alimentari dell’epoca preindustriale. Quasi tutte le discipline che fanno capo all’alimentazione alternativa provengono dall’ Oriente. Una sana alimentazione si realizza quando c’è equilibrio tra due elementi opposti. In tal modo, infatti, i credenti delle Religioni occidentali si tengono lontani dalle malattie che non sono altro che l’effetto del prevalere di un carattere su quello opposto e viceversa. Questa pratica venne portata in Europa da un uomo orientale che si chiama Nyoti Sa Kurezawe.La sua teoria fu oggetto di interesse da parte della popolazione italiana. Ecco le principali teorie da lui praticate: largamente diffusa in Francia la MACROBIOTICA: un elemento fondamentale della Macrobiotica è l’ avversione totale per la carne e i prodotti raffinati. La carne per loro è un vero e proprio veleno, con essa si introducono nell’organismo potenti tossine in grado di causare malattie e di determinare aggressività, violenza e irascibilità; queste teorie non sono però provate. I macrobiotici fanno lo stesso discorso per lo zucchero bianco. Per loro la dieta dovrà essere a base di cereali e di leguminose; alcoolici, zuccheri e carne dovranno essere eliminati oppure acquistati in negozi specializzati. Si sconsiglia di intraprendere una dieta macrobiotica senza che si sia approfondita la conoscenza di questa disciplina. NATURISMO E EUBIOTICA: il naturismo vede un rapporto meno violento e aggressivo dell’uomo nei confronti della natura in generale, e pertanto anche della alimentazione; un importante passo per realizzare un mondo di amore anziché di odio. L’eubiotica, “scienza della vita sana“, ricalca i principi macrobiotici di cui abbiamo precedentemente parlato. Alla luce di quanto abbiamo letto sull’alimentazione alternativa possiamo affermare che è semplicemente un’illusione pretendere di cambiare la vita semplicemente nutrendosi con miglio o raccogliendo erbe “miracolose” con le mani, così come sostenere che bisogna essere in equilibrio con la natura e con l’alimentazione in un mondo così ingiusto, dove la vita scorre frenetica per molti uomini mentre altri vivono in realtà disperate di fame, di miseria e d’ignoranza. Riportiamo, a titolo di curiosità, qualche ricetta consigliata dagli eubiotici dove viene utilizzato un particolare ingrediente chiamato “TAMARI”(salsa di soia fermentata). Crema di ortiche: dosi per 8 persone 200 gr. di cipolla 1 kg. di foglie di ortiche 5 cucchiai di farina di frumento o altra 4 cucchiai di tamari sale, pepe 2 cucchiai di olio 2 l. di acqua Procedimento: Tagliate grossolanamente le cipolle e fatele rosolare per un istante. Aggiungete le ortiche lavate bene e tritatele. Lasciate cuocere per ¾ d’ora e passate il tutto. Legatele quindi con la farina, stemperate in un po’ d’acqua e fate bollire per 5 minuti. Condite con tamari, sale e pepe. Polenta alla frutta: dosi per 6 persone 200gr.di farina di mais 1 l. d’acqua 1 cucchiaino di sale un pugno di uvette gonfiate nell’acqua salata Procedimento: Versate la farina di mais nell’acqua salata e portate a ebollizione. Fate cuocere a fuoco basso per mezz’ora mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. La polenta sarà cotta quando comincerà a staccarsi dalla pentola. Unitevi l’uvetta, versate in una teglia unta e lasciatela raffreddare. Tagliatela a fette e fatela dorare in padella. Questa polenta si serve con dello yogurt. VEGETARIANISMO: Questa dieta consiste nel nutrirsi di soli prodotti vegetali. Il suo scopo è alimentarsi senza uccidere animali. Questa è una dieta varia che mantiene il corpo in buona salute. LA BIODINAMICA :La biodinamica prende anche il nome di agricoltura biologica che consiste nella produzione di alimenti senza fertilizzanti chimici, antiparassitari e pesticidi .Ci sono parecchie leggende su questo tipo di alimentazione che non si riscontra nella realtà scientifica. Il consumatore acquista i prodotti biologici pensando che siano meno inquinati degli altri, ma alla fine sono identici ma costano di più. CONCLUSIONI: Le discipline e le pratiche alternative di cui abbiamo finora parlato se da un lato partono da considerazioni generali e valide, dall’altro propongono soluzioni limitate, poiché non affrontano il problema alla radice. Il ritorno ad un’alimentazione più sana ed equilibrata non può avvenire individualmente ma con uno sforzo collettivo attraverso una maggiore informazione ed educazione alimentare, per far sì che non diventi una pratica alimentare destinata solo alle classi sociali più abbienti. Molte industrie alimentari hanno saputo sfruttare a proprio vantaggio questo ritorno ad un’alimentazione meno raffinata orientandosi verso la produzione dei così detti alimenti “completi” denominati di volta in volta genuini, dietetici, alternativi, integrali, i quali vengono venduti a prezzi molto elevati.