Relazione sintetica Giornata informativa sul Disturbo da DEFICIT di Attenzione e Iperattività 19-12-’13 CONVEGNO ADHD 19-12-’13 ISTITUTO NEUROLOGICO MONDINO DOTT. BALLOTTIN- DOTT.SSA VLACOS- DOTT. CHIAPPEDI Progetto regionale Lombardia per intervenire sui tempi diagnostici dei vari istituti neurologici Per varie ragioni sono in aumento le richieste e i riconoscimenti diagnostici dei servizi territoriali L’immigrazione comporta fattori di rischio accresciuto nelle problematiche neurologiche e psichiatriche . Il servizio territoriale di npi formula la diagnosi e predispone opportune strategie terapeutiche non farmacologiche. Qualora venga ritenuta opportuna la prescrizione del metilfenidato o di Atomoxemina i pazienti vengono inviati ai centri di riferimento. L’Istituto Neurologico Mondino è centro nazionale ADHD di riferimento. Quali sono le caratteristiche dell’etichetta diagnostica ADHD? L’acronimo sta per un disturbo dell’area neuropsichiatrica, disturbo selettivo in un b.no che non ha altri disturbi. C’è un’ampia sovrapposizione tra DSA e ADHD. L’ADHD è ipercinetico , disattento. Il sintomo della disattenzione è evidente: facile distraibilità, ridotte capacità esecutive nello svolgimento dei compiti delle attività, interruzioni, ridotte capacità di esecuzione, attività motoria incongrua e afinalistica, gioco rumoroso e disorganizzato tanto a scuola che a casa. Sono parametri generici , ma ci sono modalità testali che riescono bene a individuarli. Secondo il DSM-IV esistono tre sottotipi ADHD: - prevalentemente inattentivo se prevalgono i sintomi di disattenzione prevalentemente iperattivo impulsivo se prevalgono i sintomi di iperattività e impulsività sottotipo combinato che unisce i due precedenti Troviamo poi altre forme : -disturbo della condotta -disturbo oppositivo provocatorio -disturbo da comportamento dirompente Tutti i bambini- adolescenti possono presentare uno o più comportamenti descritti, ma nell’ADHD tali comportamenti sono: - - inadeguati rispetto allo stadio di sviluppo perchè il problema è di natura neurobiologica (benchè l’intreccio tra ambiente e geni sia molto complesso , inestricabile e quasi mai chiarificabile) con insorgenza precoce (prima dei 7 anni) pervasivi, cioè espressi in contesti diversi significativamente interferenti con le attività quotidiane E’ necessario che siano presenti sei o più sintomi di inattenzione e di iperattività/ impulsività, che sono nove in totale, e che siano persistenti per almeno 6 mesi. Es: spesso non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro o in altre attività, spesso lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto spesso ha difficoltà ad attendere il proprio turno spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti spesso scorazza e salta ovunque spesso ha difficoltà a giocare o a dedicarsi a divertimenti in modo tranquillo spesso è sotto pressione spesso parla troppo spesso “spara” risposte prima che le domande siano state completate ,ecc, non in concomitanza di disturbi cognitivi e cioè è con normale intelligenza. I farmaci possono essere utili. Nel caso del Ritalin non ci sono pressioni della casa farmaceutica perché il farmaco costa pochissimo. Per la terapia farmaceutica vanno rispettate regole stabilite: un protocollo diagnostico terapeutico. (Nella regione Piemonte il Ritalin non può essere somministrato) DIAGNOSI DIFFERENZIALE…. sta a significare che i sintomi sono inquadrabili in una diagnosi o nell’altra e l’una esclude l’altra. L’ ADHD ha un esordio antecedente ai 7 anni e generalmente si presenta già a 2-3 anni. La diagnosi ADHD è clinica : dev’essere formulata nell’ambito di una valutazione globale del bambino e del suo ambiente (si basa sull’intervista del bambini e sull’osservazione diretta), sulla raccolta di informazioni da fonti multiple ( genitori e insegnanti) Non può fondarsi solo sui questionari (es. Conners) e i testi neuropsicologici. La valutazione dovrebbe essere molto ricca, globale e integrata e questo purtroppo non sempre avviene . QUADRO CLINICO Difficoltà relazionali: -emarginazione da parte dei coetanei – scarse amicizie durature- tendenza all’isolamento –rapporti con bambini più piccoli DIFFICOLITA’ SCOLASTICHE Rendimento inferiore alle potenzialità cognitive- disturbo attentivo- disturbo della memoria sequenziale……. BASSA AUTOSTIMA: demoralizzazione …… DISTRUBI DEL COMPORTAMENTO : comportamento negativista e provocatorio- crisi di collera ADHD in ETA’ PRESCOLARE: Comparsa di disattenzione , impulsività Possibile riduzione dell’iperattività Evitamento di compiti prolungati INTERVENTI NON FARMACOLOGIC I Dott.ssa VLACOS Meglio detti multidimensionali, coincidono con percorsi psicoeducativi: parent training con i genitori teachers training con gli insegnanti childrens training con i bambini PARENT TRAINING Percorso psicoeducativo di gruppo in cui sono invitati a partecipare i genitori dei bambini diagnosticati o con sospetto ADHD. Il P.T. sviluppa la comprensione del proprio stile educativo e innesca un processo di modificazione e valorizzazione delle competenze genitoriali ed evidenzia punti di forza e di debolezza del bambino . Modelli teorici di riferimento: Bambini provocatori Erickson “ Bambini con disturbi del comportamento, iperattività Aspetti organizzativi : Numero partecipanti 3-6 coppie per 9-10 incontri di 2 ore con frequenza mensile. Modalità di costruzione del gruppo: conferma della diagnosi di ADHD e relativa comorbilità, colloquio con i genitori per informarli sul PT, famiglie monoparentali, conflittualità coniugale, inappropriate aspettative dei genitori. Spesso nelle famiglie è presente una relazione disfunzionale all’ ADHD.: comandi vaghi e confusi, richiami continui non strutturati , continue punizioni, scarse gratificazioni, minacce, ipervalutazione dei comportamenti negativi e ipovalutazione di quelli positivi,ambivalenza, incoerenza nell’educazione dei figli. Le variabili più visibili nell’osservazione clinica: ambivalenza nel comportamento dei genitori Nove i temi degli incontri : -comprensione del problema (info obbiettivi, formazione del gruppo) -preparazione al cambiamento -complessità del problema(antecedenti del comportamento problema, conseguenze) -acquisizione di comportamenti che favoriscano l’autoregolazione -strategie (rinforzo, team out, problem solving- linguaggio interno) - linguaggio interno, - genitore come modello= genitore primo educatore del figlio -………………… Le esperienze dei gruppi: maggior controllo sulle emozioni, riconoscimento del ritardo dell’intervento, richiesta del coinvolgimento della scuola da parte delle insegnanti , dei bambini Efficacia del parent training: basso impatto sulla sintomatologia ADHD alto impatto sul benessere del bambino Obbiettivi da raggiungere per i bambini : autoregolazione consapevolezza Bibliografia: guide della Regione Lombardia sul sito dell’Istituto Mario Negri (nel nenù della Regione a sx, norme della Regione) per genitori e per insegnanti - pediatri. MIND FULLNESS Intervento sul bambino per aumentare - l’attenzione volontaria - la regolazione del comportamento La nostra attenzione funziona sulla base di -un sistema di allerta: risveglio dell’attenzione in situazioni di allerta -un sistema di orientamento con la rappresentazione del corpo che attiva capacità di vigilanza, controllo ,disimpiego di attività distraesti nella zona dei lobi frontali TEACHER TRAINING Per ora come progetto futuro. Gli insegnanti interessati, della primaria e della secondaria, possono chiedere l’iscrizione a questo percorso che si svilupperà a incontri, a gruppi di 7/10 persone presso L’Istituto C. Mondino [email protected] Bibliografia”Bambini precoci” ed. Ars Medica “L’alunno iperattivo in classe “ Di Pietro INTERVENTO FARMACOLOGICO NELL’ADHD Dott. ALESSIO CHIAPPEDI Il miglior effetto del farmaco si dispiega all’interno di una presa in carico globale del problema. METILFENIDATO = psicostimolante, nome commerciale RITALIN (effetti collaterali raramente riscontrati: alterazioni nella velocità di crescita: rallentamento , anomalie nel ritmo cardiaco) ATOMOXETINA = antidepressivo (effetti collaterali: alterazioni del ritmo cardiaco, istinto suicidario) , nome commerciale EQUASIM CLONIDINA = ipertensivo, nome commerciale CATAPRESAN, storicamente noto , poco usato perché ha un livello di efficacia minore sui sintomi ADHD. Ultimamente sono in uso EQUASIM per un rilascio prolungato in associazione con il RITALIN (anfetamina) la molecola è la stessa. Appartengono alla classe degli stupefacenti per cui esistono potenziali rischi per il loro impiego. Il Metilfenidato è stato ampiamente studiato, basti dire che in MED LAIN, a confronto, esistono meno studi sul paracetamolo. In Italia l’impiego di questi farmaci è una novità, negli USA e in Canada già in uso negli anni ’70. I due farmaci agiscono sul controllo della dopamina con un assorbimento gastrointestinale veloce, il loro effetto terapeutico è visibile in una settimana, non completo, ma con immediato aumento dell’attenzione . ATOMOXETINA = inibitore selettivo della noradrelina che è mediatore dell’attenzione , dell’impulsività, dei livelli di attività. Va somministrato una volta al giorno . Al confronto con il RITALIN non occorre doppia somministrazione come si vede dai grafici Non ci sono evidenze chiare sull’efficacia a lungo termine (3-6 mesi) Entrambi i farmaci risultano significativi versus il placebo La precedente terapia con acidi grassi (omega 3)sui sintomi ADHD si è rivelata di basso impatto. I bambini ADHD curati con terapia farmaceutica sono pochissimi :1/6 delle forme gravi, l’1% su una media del 23% che sono. I farmaci sono sottoposti a una normazione specifica: per la loro somministrazione serve un piano terapeutico. Vedi “Dialogo sui farmaci n°3 2007 *