AIOM NEWS
NEWSLETTER DIGITALE DELL’AIOM – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Anno 2 – Numero 01 – 6 Gennaio 2004
E-NEWS
01. FEGATO: EPATITE B ASINTOMATICA TRIPLICA RISCHIO CANCRO
02. AL VIA TEST SULL’ EFFICACIA PREVENTIVA DELL’ASPIRINA
03. FUNZIONA SU TOPI E CONIGLI UN POSSIBILE VACCINO ANTICANCRO
04. STUDI SULLA SALUTE DEI DUE SESSI PER CURE SU MISURA
CERCASI ONCOLOGO AD AOSTA
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
01. FEGATO: EPATITE B ASINTOMATICA TRIPLICA RISCHIO CANCRO
Anche quando non si vede il virus dell'epatite B è cancerogeno. Il rischio di tumore al fegato, infatti, è tre
volte più alto del normale in presenza dell'infezione asintomatica. Lo rivela uno studio italiano, pubblicato
sulla rivista 'Gastroenterology', che ha scoperto gli effetti negativi del virus anche quando si 'nasconde'
all'interno delle cellule e non causa danni all'organismo. Secondo Giovanni Raimondo, del Policlinico
Universitario di Messina, i dati raccolti mettono fine ai dubbi sugli effetti dell'epatite B 'occulta', quella in
cui il virus sembra limitarsi a rimanere 'addormentato'. Finora, infatti, non era chiaro se queste forme di
epatite B, circa il 65-70% di tutti casi, influissero sul rischio di cancro al fegato. Lo studio, in
collaborazione con le Università di Palermo, Padova, Torino e Trieste, ha consentito di esaminare i tessuti
di 107 pazienti con tumore epatico e di 192 pazienti con epatite cronica. Nessuno di loro pensava di avere
avuto l'epatite B e tutti risultavano negativi al test contro l'antigene virale. Tuttavia, le analisi genetiche
hanno rivelato che il virus si era 'annidato' nel Dna delle cellule epatiche del 63,5% dei pazienti con
cancro al fegato e nel 33% di quelli con epatite cronica. Ulteriori calcoli, che hanno eliminato fattori
'confondenti', come età, sesso, o, contemporanea infezione da epatite C, hanno permesso di concludere
che l'epatite B asintomatica aumenta di 3,6 volte il rischio di tumore al fegato. Inoltre, le osservazioni
hanno mostrato che il genoma virale, anche se inserito nel Dna del paziente, non è quiescente perché
riesce, comunque, a controllare la sintesi di alcune proteine virali. I ricercatori suggeriscono che, per
questo motivo l’infezione da epatite B, anche se non produce sintomi clinici, può, comunque, facilitare lo
sviluppo di tumori epatici.
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02. AL VIA TEST SULL’ EFFICACIA PREVENTIVA DELL’ASPIRINA
A fine dicembre è partito in Gran Bretagna un vasto trial clinico per testare le proprietà preventive
dell'aspirina contro il cancro. Sotto la guida di Janusz Jankowski della Leicester University in 11 ospedali
del Regno Unito l'aspirina sarà somministrata per verificare il suo effetto in particolare contro il cancro
all'esofago. che, come reso noto su BBC on-line, è indotto principalmente da una condizione patologica
nota come esofago di Barrett. I ricercatori sperano che con l'aspirina si possa evitare sul nascere questo
fattore scatenante e, quindi, prevenire il cancro. L'esofago di Barrett è la complicanza più importante della
malattia da reflusso gastroesofageo. I suoi sintomi sono gli stessi del reflusso: bruciore di stomaco e
rigurgito. Ma in qualche caso non è presente alcun sintomo ed il disturbo è accompagnato invece dalla
comparsa di cellule modificate (situazione definita di metaplasia intestinale) considerate una condizione
precancerosa. Il trial, che coinvolgerà tra gli altri l'Aberdeen Royal Infirmary, il Queen Margaret Hospital di
Dunfermline e il Wishaw General, servirà quindi a vedere se l'aspirina sia o meno in grado di scongiurare
l'esofago di Barrett, anticamera del tumore che in Gran Bretagna negli ultimi anni fa registrare un
aumento consistente di casi. L'aspirina per i suoi effetti anti-infiammatori, ricorda Jankowski, è già stata
eletta più volte in precedenti cicli sperimentali come sostanza protettiva contro alcuni tipi di tumore indotti
da infiammazione.
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03. FUNZIONA SU TOPI E CONIGLI UN POSSIBILE VACCINO ANTICANCRO
Un vaccino sperimentale anti-cancro ha funzionato su topi e conigli senza essere tossico. Gli scienziati
sperano di arrivare ad una strategia preventiva, cioè un vaccino da somministrare a tutti coloro che sono
a rischio di sviluppare un certo tumore. Il vaccino, messo a punto dall'equipe di Ursula Wiedermann
dell'Università di Vienna e, come riferito sulla rivista International Journal of Cancer, si basa su una
proteina che è over-prodotta nel 20-30% dei tumori al seno e alla prostata. Usando questa proteina, Her2/neu, i ricercatori hanno sintetizzato composti che inducono nel corpo delle cavie il rilascio di anticorpi
con attività anti-tumorale. Gli scienziati hanno cioè costruito peptidi, corti filamenti proteici, somiglianti a
frammenti di Her-2/neu e li hanno poi iniettati negli animali. Qui i peptidi si sono presentati alle cellule di
difesa del corpo che hanno prodotto anticorpi specifici contro di loro. Poiché le cellule malate espongono
come una bandiera di riconoscimento Her-2/neu, gli anticorpi anti-Her-2/neu sono in grado di rintracciare
il tumore, per questo il vaccino potrebbe anche servire, insieme a chemioterapici tradizionali, per
eliminare le metastasi. Il vaccino, che è anche stato testato in vitro dimostrando la capacità di inibire la
crescita del tumore, potrebbe essere somministrato per via topica, sostiene infine la Wiedermann, cosa
che ne renderebbe ideale e semplice l'uso.
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04. STUDI SULLA SALUTE DEI DUE SESSI PER CURE SU MISURA
Cure su misura per uomini e per donne: a questo potrebbe arrivare la ricerca medica che intende trovare
terapie diverse che rispondano alle esigenze differenti dei due sessi. Al Centro Medico della Georgetown
University è nato un centro per scoprire le differenze tra uomini e donne in termini di salute e tendenza a
sviluppare determinate malattie, ma anche per capire le differenti reazioni a una stessa malattia e per
svelare il segreto della maggiore longevità femminile. Lo ha annunciato in una nota il suo primo direttore
Kathryn Sandberg, battezzandolo Center for the Study of Sex Differences in Health, Aging, and Disease
(CSD). “Non ci sono dubbi che il vostro sesso genetico influenzi in maniera preponderante le vostre
esperienze mediche, dalla culla alla tomba - sostiene la Sandberg - abbiamo creato questo centro per
scoprire le radici biologiche di queste differenze”. Saranno molteplici i filoni di ricerca di cui si occuperanno
gli esperti del centro, anticipa la scienziata, a cominciare dal capire perché, a parità di condizioni di
assistenza medica, le donne vivono mediamente 4-5 anni in più degli uomini. Ma si proverà anche a far
luce sui motivi delle differenti reazioni allo stesso farmaco puntando ad una ricerca farmaceutica sesso
specifica. Poi c'è la prevenzione, aggiunge la Sandberg, anche in questo ambito della ricerca medica ci
sono ancora molti misteri da risolvere. Per esempio, ricorda l'esperta, perché i sintomi premonitori
dell'attacco cardiaco sono così diversi tra uomo e donna e perché sono soprattutto molto più evidenti nel
sesso forte? Infine ci sono le malattie a cui le donne sono più predisposte dell'uomo e viceversa.
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CERCASI ONCOLOGO AD AOSTA
Riceviamo dal dott. Di Vito e volentieri pubblichiamo.
L’Unità di Oncologia Medica dell’Ospedale di Aosta cerca un medico, specialista in oncologia o in
ematologia, che sia interessato ad un lavoro di tipo clinico assistenziale.
L’Oncologia di Aosta svolge attività di tipo oncologico clinico generale: vengono trattate con terapia
medica le diverse forme tumorali, anche di tipo ematologico con prestazioni di ricovero ordinario (17 letti),
di day hospital (6 letti) e di ambulatorio.
Offre possibilità di lavoro ad un medico formato, inizialmente con un contratto di convenzione (salario pari
a quello del dirigente medico neo-assunto) e con successiva attivazione di concorso pubblico per contratto
a tempo indeterminato.
Chi è interessato può rivolgersi al dr. Francesco DI VITO, Direttore dell’UB Oncologia Medica, U.S.L. Valle
D’Aosta - Ospedale Regionale - V.le Ginevra 3, 11100 Aosta.
Telefoni (0165): Reparto 543263, Fax 543622 - Ambulatorio e Day Hospital 543608, Fax 543301.
E-mail: [email protected]
Ricordiamo che la newsletter è aperta al contributo di tutti gli associati. Invitiamo quindi gli
scritti all’AIOM a segnalarci eventuali lavori clinici pubblicati o in fase di pubblicazione, oppure
iniziative del proprio centro che possano interessare anche la comunità degli oncologi.
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AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio
CORSI AIOM-SIMG SULLA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Elenchiamo le prossime date dei corsi organizzati dall’Aiom in collaborazione con la Società italiana di Medicina
Generale. Alcune date sono provvisorie e potrebbero subire modifiche.
Ricordiamo che i coordinatori regionali Aiom sono invitati a portare il loro saluto all’apertura dei corsi.
Trieste – 28 gennaio (prof. Giorgio Musatacchi)
Messina – 7 febbraio (prof. Vincenzo Adamo)
I PERCORSI DELLA RICERCA CLINICA
10 anni di attività del Southern Italy Cooperative Oncology Group
Istituto Tumori di Napoli – Aula Romolo Cerra
Napoli 16-17 gennaio 2004
Info: [email protected]
Il programma e le informazioni sono disponibili sul sito www.aimgroup/2004/10sicog
Si invitano gli oncologi a comunicare alla redazione gli appuntamenti del 2004.
Supplemento ad AIOM Notizie – Dir. Resp. Mauro Boldrini – Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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