AIOM NEWS
NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini
Anno III – numero 57 – 1 marzo 2005
Il sondaggio
Cari colleghi,
abbiamo già ricevuto numerosi questionari sull’utilizzo della talidomide in oncologia.
Non sono ancora sufficienti, però, per avere un quadro esaustivo della situazione.
Vi invito quindi a continuare nella compilazione del modulo predisposto nella home page del nostro sito
www.aiom.it
Confido, confidiamo, nel vostro impegno.
Roberto Labianca
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01. PROSTATA, VACCINO ALLUNGA SOPRAVVIVENZA MALATI
02. UN MODELLO MATEMATICO PER STABILIRE LA FREQUENZA DELLE MAMMOGRAFIE
03. LEUCEMIA MIELOIDE, BENE I PRIMI TEST DEL VACCINO ITALIANO
News
04. PROSTATA, PRIMO CHEMIOTERAPICO CHE RIDUCE MORTALITA'
Regioni
05. A NAPOLI TEAM MEDICO PER STUDIO GAMBERO ANTI-CANCRO
06. TORINO, CANCRO ASPORTATO CON UNA NUOVA TECNICA ALLE MOLINETTE
Concorsi e Bandi
Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom
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01. PROSTATA, VACCINO ALLUNGA SOPRAVVIVENZA MALATI
In una sperimentazione clinica senza precedenti un vaccino terapeutico contro il cancro alla prostata ha
aumentato del 18% la sopravvivenza dei pazienti in stadio avanzato della malattia. A presentare il
successo in occasione del Simposio sul Cancro alla Prostata in corso a Orlando è stato Eric Small
dell'Università della California, a San Francisco School of Medicine che ha testato il vaccino su 82 pazienti
confrontandone gli effetti con 45 malati che hanno ricevuto un preparato inerte. Tutti i 127 pazienti erano
in stadio avanzato di malattia, non curabili con i trattamenti standard ed in stadio metastatico. Il vaccino
si chiama 'APC8015' e si ottiene isolando le cellule immunitarie dei malati e addestrandole a riconoscere
ed attaccare il cancro. L'addestramento avviene 'mostrando' loro un antigene specifico del tumore stesso,
la proteina PAP (fosfatasi acida prostatica), presente sul 95% delle cellule malate. Il preparato così
ottenuto viene iniettato endovena nei pazienti in tre dosi nell'arco di due settimane. I risultati sono
notevoli: la sopravvivenza media del gruppo trattato è di 25,9 mesi contro i 22 del gruppo placebo. Inoltre
a tre anni dal vaccino sopravvive il triplo di pazienti trattati rispetto ai pazienti nel gruppo placebo. Ciò
significa che il vaccino, che è ben tollerato e dà scarsi effetti collaterali, al più un po' di febbre, aumenta la
sopravvivenza del 18%. Queste sperimentazioni di fase III, ha concluso Small, hanno dato risultati senza
precedenti; di fatto APC8015 rappresenta il primo trattamento immunologico cui si può attribuire un
vantaggio in termini di sopravvivenza per quel che riguarda il cancro alla prostata. I risultati supportano
l'utilità di usarlo su pazienti in stadio molto avanzato della malattia.
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02. UN MODELLO MATEMATICO PER STABILIRE LA FREQUENZA DELLE MAMMOGRAFIE
Quanto spesso le donne dovrebbero sottoporsi al test mammografico? Un gruppo di ricercatori del DanFaber Cancer Institute di Boston ha messo a punto un modello matematico che mette in relazione la
frequenza della mammografia al numero di vite salvate da una diagnosi precoce di tumore. Il modello
statistico è stato presentato in un incontro dell'American Association for the Advancement of Science e si
basa sull'analisi dei dati statistici sui tumori e di numerosi trial clinici sullo screening mammografico
condotti in passato. Dallo studio risulta che uno screening annuale, per donne tra i 50 e i 79 anni, riduce
la mortalità del 37%, rispetto al 30% di riduzione effettuando il test ogni due anni, e al 26% ogni tre anni.
Per chi invece si sottopone a una mammografia a 40 anni, il rischio si riduce solo del 5%, poiché
l'incidenza di cancro nelle donne più giovani è molto bassa. Tuttavia, sottolineano gli autori della studio
Sandra Lee e Marvin Zelen, lo screening tra i 40 e i 50 anni è importante in quanto il tumore può essere in
questi casi più aggressivo. Se le donne si sottopongono a una mammografia ogni due anni a cominciare
dai 40 anni d'età, e ogni anno a partire dai 50, la riduzione della mortalità si calcola sia pari al 33%. Il
modello del Dana-Faber suggerisce quindi che solo all'aumentare del rischio con l'età, occorre associare
un aumento della frequenza del test: questo metodo, che individua una soglia per un aumento della
frequenza dei test, prevede che tra i 40 e i 79 anni le donne si sottopongano a 18 mammografie, con una
riduzione stimata della mortalità complessiva pari al 26%. Il modello matematico è anche in grado di
fornire una sorta di tabella di marcia 'personalizzata' a seconda del rischio: le donne che hanno una storia
familiare a rischio dovrebbero sottoporsi alla mammografia precocemente e, a seconda dei fattori di
rischio che presenta il loro caso specifico, con il modello è possibile stabilire la frequenza consigliata con la
quale sottoporsi al test mammografico. Lo studio americano ha effettuato anche un calcolo dei costi
relativi a diverse frequenza di screening e per questo rappresenta anche un'importante riferimento per le
decisioni in politica sanitaria. Attualmente l'American Cancer Society raccomanda che le donne che hanno
compiuto 40 anni si sottopongano al test ogni anno. Diverso invece il caso del Regno Unito, dove il
National Health System copre i costi delle mammografie solo a un intervallo di tre anni ed esclusivamente
per le donne con più di 50 anni. Secondo gli autori della ricerca, il modello matematico proposto può
essere un utile strumento per eliminare test non necessari laddove il rischio di tumore è ragionevolmente
basso e, viceversa, per incrementare le diagnosi precoci nel caso in cui il rischio sia invece più alto,
tenendo conto però, allo stesso tempo, del fatto che un falso positivo può essere traumatico per una
donna e condurre a biopsie non necessarie che aumentano ingiustificatamente la spesa sanitaria.
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03. LEUCEMIA MIELOIDE, BENE I PRIMI TEST DEL VACCINO ITALIANO
Un vaccino terapeutico contro la leucemia mieloide cronica messo a punto in Italia ha passato con
successo i primi test su pazienti e si appresta ad entrare nelle successive fasi di sperimentazione.
L'annuncio è dato stato questa settimana da Monica Bocchia dell'Università di Siena sulla rivista The
Lancet. Somministrato insieme ai farmaci tradizionali contro questa leucemia, il vaccino, a base di una
proteina tumorale, è riuscito a dare la completa remissione dalla malattia in cinque dei 16 pazienti su cui
è stato testato mentre negli altri ha permesso una significativa riduzione della malattia residua. Contro la
leucemia mieloide cronica oggi vengono usati il Gleevec (IMATINIB) e l'interferone. Non sempre però
queste molecole da sole ce la fanno a portare il malato in fase di remissione, ovvero alla scomparsa delle
cellule tumorali e, quindi, all'impossibilità di rilevare la presenza del cromosoma 'Philadelphia', la struttura
genomica aberrante alla base di questa neoplasia. Inoltre molti pazienti diventano resistenti al
trattamento con Gleevec e, mentre molte case farmaceutiche sono in corsa per mettere a punto molecole
di nuova generazione per ovviare al problema della resistenza al farmaco, un vaccino terapeutico
potrebbe essere una soluzione concreta alla neoplasia. La sperimentazione del vaccino è avvenuta su 16
pazienti che prendevano o Gleevec o interferone ed erano in condizioni di stabilità ma ancora con
malattia. Il vaccino, basato su una proteina tumorale che insegna alle difese del corpo ad attaccare le
cellule malate, è stato iniettato, una dose ogni due settimane, per sei volte ed ha permesso la progressiva
riduzione della malattia residua in tutto il gruppo fino alla completa remissione per cinque pazienti. “I
nostri dati preliminari - ha dichiarato Bocchia entusiasta - indicano che il vaccino insieme alle cure
convenzionali potrebbe favorire la scomparsa della malattia residua”; data la facilità di somministrazione e
la sua non tossicità e i primi indizi di efficacia è ragionevole compiere ulteriori ricerche su questo vaccino.
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News
04. PROSTATA, PRIMO CHEMIOTERAPICO CHE RIDUCE MORTALITA'
Gli oncologi italiani hanno un'arma in più contro il cancro della prostata, soprattutto quando la malattia
non risponde più al trattamento ormonale, il che purtroppo accade alla maggioranza dei pazienti dopo un
periodo di trattamento fra 1 e 4 anni. E' un chemioterapico a base di docetaxel, già utilizzato da molti anni
per i tumori metastatici del seno e del polmone, che ha dimostrato la sua efficacia in termini di riduzione
del rischio di morte da carcinoma prostatico in due studi su un totale di 1800 pazienti. Questo farmaco,
approvato con questa nuova indicazione dall' FDA nel maggio e dall'EMEA nell'ottobre scorsi, è stato
accolto con molto interesse dagli oncologi italiani, come afferma il prof. Luigi Dogliotti, professore di
oncologia medica all'Università di Torino. Il fatto è - come spiega l'oncologo - che questo farmaco “è il
primo che dimostra, oltre che un miglioramento della qualità di vita, anche di riuscire ad allontanare il
rischio di morte” nel periodo del trattamento. “Prima del docetaxel - dice il prof. Dogliotti - c'era un solo
chemioterapico registrato per il carcinoma prostatico: il mitoxantrone. Un altro vecchio farmaco usato era
l'estramustina, un cocktail di chemio più estrogeni. Entrambi sono poco usati in Europa in quanto, pur
avendo dimostrato qualche vantaggio sulla qualità di vita e sulla riduzione del dolore, non ne hanno
alcuno sui tempi di sopravvivenza”. Inoltre, il nuovo chemioterapico è il primo a essere stato testato su un
numero grande di pazienti. Di particolare rilevanza il primo studio 'Tax 327' su 1006 pazienti studiati per
due anni in 240 Centri oncologici di 24 Paesi. Secondo lo studio, pubblicato sul New England Medical
Journal of Medicine, il farmaco ha dimostrato di ridurre del 24% il rischio di morte nel periodo osservato e
ha evidenziato una risposta al trattamento (calcolata come diminuzione del Psa superiore al 50%) fino
all'85%, un incremento della sopravvivenza libera da malattia del 27% e un'efficacia sul dolore del 59%.
Al trattamento chemioterapico - ha spiegato il docente - si ricorre dopo l'intervento chirurgico di
asportazione del tumore prostatico e dopo che, a una ripresa della malattia, i pazienti non rispondono più
al trattamento ormonale antiandrogeno. Questo trattamento ormonale, infatti, e' in grado di bloccare la
malattia, ma purtroppo, a causa di un sopravvenuto cambiamento della struttura del recettore degli
ormoni androgeni, accade che dopo 2-3 anni il tumore diventa refrattario alla cura. E questo si verifica
così di frequente che oncologi e urologi hanno pensato a un utilizzo del docetaxel che anticipi questa
eventualità.
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Dalle Regioni
05. A NAPOLI TEAM MEDICO PER STUDIO GAMBERO ANTI-CANCRO
Un piccolo gambero verde del Mediterraneo è stato al centro di un incontro internazionale che si è tenuto
alla stazione zoologica ‘A Dohrn’ di Napoli nella speranza che diventi un’arma efficace contro il cancro. Il
crostaceo, Hippolyte inermis, ha, infatti, la capacita' di distruggere selettivamente intere colonie di cellule
senza che questo comporti il minimo danno per il suo organismo. “E' come se le spingesse al suicidio spiega il prof. Valerio Zupo, responsabile scientifico del progetto - e questo accade durante una sua
particolare fase di crescita quando l'animale subisce un'inversione sessuale”. L'obiettivo dei ricercatori,
provenienti dalla Spagna e da Israele, è quello di riuscire a dirigere questa capacità del gamberetto verso
target diversi allo scopo di distruggere a scopo medico linee cellulari selettive come quelle del cancro o
dell'Alzheimer. Il progetto sul gamberetto anti-cancro è stato finanziato con 600.000 euro dall'UE e sarà
coordinato dalla Stazione Zoologica ''A. Dohrn''.
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06. TORINO, CANCRO ASPORTATO CON UNA NUOVA TECNICA ALLE MOLINETTE
Una tecnica endoscopica altamente innovativa, mai usata prima nel mondo occidentale, ha consentito a
un uomo di 44 anni di Bergamo di guarire da un tumore maligno del giunto esofago gastrico. A un anno di
distanza dall' operazione, ne da notizia l' equipe delle Molinette di Torino che lo ha avuto in cura. Il
paziente, che non ha dovuto ricorrere alla chemioterapia, sta bene e non è stato colpito da metastasi. La
comunicazione sull' esito dell' intervento - spiega l' ospedale - è stata data dopo che una serie di
accertamenti clinici ne hanno dimostrato l' efficacia. Si tratta di una tecnica mininvasiva praticata, ma in
rari casi, in Giappone. Chiamata mucosectomia endoscopica consente di evitare la resezione di parte
dell'esofago e dell'intero stomaco, come altri ospedali avevano consigliato di fare nel caso del paziente di
Bergamo che aveva una diagnosi istologica ed endoscopica di cancro maligno all'altezza del giunto che
unisce l'esofago allo stomaco. Nel marzo 2004 il malato è stato sottoposto a un intervento combinato di
asportazione del tumore gastrico mediante mucosectomia endoscopica eseguita dal dottor Alessandro
Repici dell'equipe del professor Mario Rizzetto e di asportazione per via laparoscopica dei linfonodi del
distretto gastrico, eseguita dall' equipe del professor Mario Morino. Entrambi gli interventi sono stati
realizzati con un ricovero di due giorni e alla seconda giornata il paziente è stato dimesso ed era già in
grado di mangiare quasi regolarmente. Successivi controlli a cadenza trimestrale, hanno permesso di
accertare che non sono subentrate metastasi.
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Concorsi e bandi
PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA GESTIONE
DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE
Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia di età non
superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese.
I premi saranno dell’importo di 5.000 € cadauno.
Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema di
miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia neuroendocrina.
I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in
Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca, Prof.
G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda.
Scadenza 30 giugno 2005
Scarica il Bando
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MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell’Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento “Il
Management in Oncologia”. Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la
formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove
terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049.8215804. E-mail:[email protected]
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AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
ANTEPRIMA DEL FILM “HITCH, LUI SI CHE CAPISCE LE DONNE”
Roma, 10 marzo 2005 – ore 21 – Cinema Universal (Via Bari 18)
Di Andy Tennant, con Will Smith (USA 2005)
L’iniziativa è curata da Ryder Italia ONLUS, Associazione per l’assistenza domiciliare gratuita ai malati
oncologici, in collaborazione con l’Associazione Dopo Lavoro Ferroviario di Roma.
Il ricavato della serata sarà interamente devoluto all’Associazione per l’acquisto di ausili sanitari
Per informazioni e prenotazioni: 06.3294323 – 06.3292316
GIORNATA AIOM –AIRO LOMBARDIA
Milano, 11 marzo 2005 - Casa di cura del Policlinico - Via Dezza a Milano
La giornata sarà articolata in due parti: durante la mattinata verranno approfonditi tre temi riguardanti i
trattamenti integrati di chemioradioterapia (microcitoma polmonare, ca dell'esofago, sarcomi delle parti
molli) attraverso soluzione di casi clinici e letture magistrali, sia dal punto di vista dell'oncologo che del
radioterapista. Nel pomeriggio verranno invece visti e interpretati Highlights dell'ESMO e dell'ESTRO.
La giornata si prefigge di ottimizzare sempre di più le risorse attraverso l'integrazione delle due figure
professionali. La partecipazione è gratuita e la giornata è stata accreditata al ministero per gli ECM.
All'organizzazione della giornata è stato coinvolto il WG Giovani Oncologi.
Il programma è disponibile sul sito http://www.aiom.it/news/news.asp
3RD INTERNATIONAL CONFERENCE
FUTURE TRENDS IN THE TREATMENT OF BRAIN TUMORS
Padova, 11-12 Marzo 2005 - Aula Morgagni , Policlinico Via Giustiniani, 2
Chairperson: Alba A. Brandes, GICNO - Gruppo Italiano Cooperativo Neuro-oncologia
Segreteria organizzativa: Studio E. R. Congressi: 051.4210559 [email protected]
Per scaricare la locandina clicca qui
BREAST CANCER IN THE OLDER WOMAN
Bologna, 20-22 Marzo 2005 - Royal Hotel Carlton
Presidenti: Andrea Martoni, Domenico Cucinotta (Azienda Ospedaliera Policlinico S. Orsola – Malpighi)
Segreteria Scientifica: E. Piana, F. Di Fabio, N. Cacciari, G. Savorani
Tel. 051.6362204 - Fax 051.6362508 - e-mail: [email protected]
Segreteria organizzativa: Studio E.R. Congressi-Gruppo Triumph
Tel. 051.4210559 - Fax 051.4210174 - e-mail: [email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
X CONFERENZA AIOM: IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Genova, 17-19 aprile 2005 - Cotone Centro Congressi
Presidenti:Riccardo Rosso, Marco Venturini
Segreteria Scientifica: Aiom – Tel. 02.70630279 - [email protected]
Segreteria Organizzativa: E.R. Congressi – Tel. 051.4210559 [email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
CORSO DI FORMAZIONE IN PSICONCOLOGIA
Perugia, 14 marzo 2005 – Giò Hotel Arte e Vini
Aiom Umbria in collaborazione con Società Italiana di Psiconcologia
Info: 075/5731100
Per scaricare il programma clicca qui
1° Incontro Aiom Umbro Marchigiano
EARLY BREAST CANCER: What’s New From St. Gallen Cancer Conference 2005?”
Perugia, 8-9 aprile 2005 – Park Hotel (Ponte San Giovanni – Sala Grifo)
Segreteria scientifica: Regione Marche (Stefania Gori – Tel. 075/5784212)
Segreteria scientifica: Regione Umbria (Rosa Rita Silva – Tel. 0732/707447)
Segreteria organizzativa: Visetur – Tel. 075.59794302-3
Per Scaricare il programma clicca qui
8° Corso Nazionale di Formazione al Management e alla Comunicazione per il Team oncologico
ASSOCIAZIONE PER IL MANAGEMENT E LA QUALITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI PER LA SALUTE
ROMA – Hotel Villa Torlonia (28/29/30 aprile - 26/27/28 maggio - 30 giugno/1/2/luglio)
Direttore del corso Dr. Salvatore Palazzo (Cosenza) e Prof. Ercole De Masi (Roma)
Info: Gamma Congressi srl – Via della Farnesina, 136 – Roma - fax 06.3290694, e-mail:
[email protected]
Per Scaricare il programma clicca qui
9° Congresso Nazionale Società Italiana di Psico-Oncologia
VERSO L'ECCELLENZA DELLE CURE NEI CENTRI ONCOLOGICI
Rende (Cs) 16/18 Giugno 2005
Info: www.oncologia-cosenza.org
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi - 00194 Roma - Via della Farnesina, 136
Tel. 06.36300769 - Fax 06.3290694 - [email protected]
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CORSO DI FORMAZIONE IN PSICONCOLOGIA
Perugia, 10 giugno 2005 – Giò Hotel Arte e Vini
Aiom Umbria in collaborazione con Società Italiana di Psiconcologia
Info: 075/5731100
Per scaricare il programma clicca qui
2° CONGRESSO NAZIONALE DI ONCOLOGIA GERIATRICA
Casale Monferrato, 10-11 ottobre 2005-02 - Hotel Candiani
Ssegreteria organizzativa: M&B – 011.4730433
Per scaricare il programma clicca qui
ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA
http://www.aiom.it/news/news.asp
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Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica “A” Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O.
Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute