Contratto a termine scheda sintetica La legge italiana prevede che normalmente il contratto di lavoro sia stipulato a tempo indeterminato. Può essere quindi apposto un termine (una scadenza) ad un contratto di lavoro solo in presenza di casi particolari. Fino al 2001 l’assunzione con contratto a termine era regolata dalla Legge 230/1962 e dalla Legge 56/1987. Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 6 settembre 2001 n. 368, tale normativa è stata ampiamente modificata. In ogni caso, perché l’assunzione a termine sia legittima, sono necessari alcuni requisiti fondamentali; è quindi necessario prestare particolare attenzione alla forma del contratto e alla lettera di assunzione. Il primo dei requisiti fondamentali che legittimano il ricorso all’assunzione a termine è la motivazione (o causale) che deve essere dettagliatamente specificata nella lettera di assunzione pena l’inefficacia del termine apposto al contratto. La causale di ricorso al contratto a termine deve inoltre avere il carattere di temporaneità; deve cioè essere concretamente verificabile una esigenza oggettiva di carattere transitorio che legittima il ricorso ad un contratto a termine anziché a tempo indeterminato. La legge definisce inoltre una durata massima del contratto a termine, sia per quanto attiene la durata di un singolo contratto che in caso di successione di più contratti. Il contratto a termine, infatti, può essere prorogato solo a precise condizioni, oltre la quale si ha la trasformazione del contratto a tempo indeterminato. La trasformazione automatica si ha anche in caso in cui il lavoratore venga trattenuto in servizio dopo la scadenza del termine, così come in caso di riassunzione entro un determinato periodo dopo la scadenza del contratto. Una particolarità degna di nota riguarda il caso di assunzione a termine per ragioni sostitutive, sia per quanto riguarda l'indicazione della persona da sostituire, sia per il caso in cui questa risolva anticipatamente il proprio rapporto di lavoro. Inoltre la legge sancisce regole particolari per l’assunzione a termine in specifici settori, tra cui quello del trasporto aereo e dei servizi aeroportuali ed in quello del turismo e dei pubblici esercizi. Regole particolari segue anche l’assunzione a termine per alcune figure specifiche, quali i dirigenti, così come l’assunzione di lavoratrici o lavoratori assunti dalle liste di mobilità per i quali vige un regime specifico. La legge prevede, a determinate condizioni, un diritto di precedenza nell’assunzione a tempo indeterminato presso la stessa azienda di un dipendente già in servizio a tempo determinato. E’ importante ricordare che il rapporto di lavoro a termine non prevede possibilità di interruzione del contratto prima della scadenza naturale se non in presenza di particolari condizioni. Ciò vale soprattutto per il datore di lavoro che non può licenziare il lavoratore se non in presenza di giusta causa; tuttavia un meccanismo analogo vale anche per il lavoratore, il quale non può risolvere con dimissioni il contratto se non per ragioni analoghe. Alcune ultime considerazioni riguardano il ruolo della contrattazione collettiva. Il D. Lgs. 368/2001, infatti, contiene alcuni importanti rinvii alla contrattazione che devono essere attentamente presidiati. Inoltre, sempre su questo tema, attenzione particolare deve essere prestata alle cd. “clausole di contingentamento”, cioè ai limiti che la contrattazione può porre in termini quantitativi alle assunzioni con contratto a termine.