comunicato stampa - Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

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COMUNICATO STAMPA
XXXVI congresso nazionale SITO, Società Italiana trapianti d’Organo
24-26 settembre
Santa Maria della Scale e centro didattico AOUS
Sono circa 1.200 i trapianti eseguiti al policlinico Santa Maria alle Scotte in questi anni. Grazie a
questo risultato, Siena è stata scelta come sede del XXXVIII congresso nazionale della SITO Società Italiana trapianti d’Organo, che si terrà dal 24 al 26 settembre, al Santa Maria alla Scala e al
centro didattico delle Scotte. “La designazione della nostra città, quale sede dell’evento – afferma il
professor Mario Carmellini, presidente del congresso e direttore UOC Chirurgia trapianti di rene
dell’AOUS - rappresenta un riconoscimento importante per le diverse professionalità che sono
impegnate nella medicina dei trapianti. Di questo sono grato ai membri della S.I.T.O. che hanno
così dimostrato un tangibile riconoscimento per le attività di trapianto di cuore, rene e polmone che
si svolgono da molti anni all’interno della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Dall’inizio
dell’attività trapiantologica, sono stati effettuati 696 trapianti di rene, 369 di cuore e 109 di
polmone”. Al congresso interverrà anche Reginald Green che decise di donare gli organi del figlio
Nicholas, morto tragicamente venti anni fa sulla Salerno-Reggio Calabria. Durante le due giornate
si svolgeranno sessioni plenarie, riunioni di gruppi di studio, sessioni intersocietarie e altre parallele
di comunicazioni per presentare alla comunità scientifica e all’opinione pubblica lo stato attuale
dello sviluppo della trapiantologia italiana. In particolare la prima giornata si svolgerà presso il
complesso Museale Santa Maria alla Scala e si aprirà con gli interventi di Bruno Valentini, sindaco
di Siena, Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università di Siena, Pierluigi Tosi, direttore generale
dell’AOUS e Ranuccio Nuti in qualità di direttore del Dipartimento di Scienze Mediche,
Chirurgiche e Neuroscienze, insieme a una lettura magistrale del professor Mauro Barni.
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