Progetto regionale cuori artificiali:ottimi i risultati presentati a Firenze

Cuori artificiali: risultati del programma regionale attivato a Siena
I pazienti festeggeranno il terzo compleanno con un viaggio in Cina
E’ un compleanno importante quello festeggiato dai pazienti che hanno ricevuto il cuore artificiale
in Toscana, grazie al programma regionale attivo a Siena, presso l’AOU Senese – policlinico Santa
Maria alle Scotte. Per festeggiare i primi tre anni di vita nuova, i pazienti hanno deciso di fare un
viaggio in Cina e partiranno ad ottobre, aggiornando amici, parenti e sostenitori tramite un blog. Il
bel traguardo è stato raggiunto grazie al progetto “cuori artificiali” che vede la Toscana capofila in
Italia per gli ottimi risultati conseguiti. Si tratta infatti di una scelta fortemente sostenuta dalla
Regione Toscana attraverso la rete cardiologica regionale dello scompenso avanzato, diretta dal
professor Gianfranco Gensini, coordinata dal professor Guido Sani direttore dell’unità operativa
Terapie Avanzate per lo Scompenso Cardiaco dell’AOU Careggi di Firenze.
Il progetto è stato realizzato a Siena nella AOU Santa Maria alle Scotte, dove ha sede il centro
regionale Toscano per i Trapianti di Cuore e per le Assistenze Ventricolari, diretto dal dottor
Massimo Maccherini.
A Siena l’unico centro trapianti di cuore e polmone della Toscana
Il programma Trapianti di Cuore in Toscana, 338 trapianti di cuore effettuati dalla sua attivazione
nel 1994, opera all’interno della UOC Chirurgia del Cuore e grossi Vasi diretta dal prof Giuseppe
Gotti, nel Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, diretto da Roberto Favilli, con il fondamentale
supporto della Terapia Intensiva Cardiotoracica, diretta da Bonizella Biagioli e della Cardiologia
Universitaria diretta dal professor Sergio Mondillo.
Dopo i 65 anni di età, il trapianto di cuore è difficilmente realizzabile, ancor più se coesistono
ulteriori fattori di rischio, inoltre mentre il numero dei donatori disponibili è notevolmente elevato
nella nostra regione, da sempre ai vertici mondiali per tasso di donazioni, il trapianto di organi
toracici è in relativa sofferenza per l’età media molto alta di tali donatori; con l’utilizzo di sistemi di
assistenza ventricolare sinistra (L-VAD – Jarvik 2000) le possibilità di cura dei pazienti
scompensati aumentano notevolmente e trovano infine una possibile alternativa realistica.
Che cos’è il L-VAD
Si tratta di una sofisticata turbina meccanica che può essere applicata con due finalità diverse: una
sostitutiva della parte sinistra del cuore, come soluzione alternativa e permanente al trapianto per
tutti i pazienti che non sono candidabili all’intervento, e una detta di “ponte”, perché in questo caso
il VAD viene inserito solo come condizione momentanea in attesa della disponibilità di un organo
per il trapianto vero e proprio. Come si procede con l’intervento?
“Inseriamo una turbina dall’apice del ventricolo sinistro – spiega il cardiochirurgo responsabile
Maccherini – che pompa il sangue spingendolo nell’aorta, sostituendo di fatto la funzione del
ventricolo sinistro, lasciando l’organo del paziente in sede e a riposo. A Siena abbiamo un tasso di
sopravvivenza all’intervento del 100% e del 60% a 3 anni. La prospettiva è quindi di avere una
sopravvivenza di vita comparabile con il trapianto a 5 anni”. Questo sistema permette di
raggiungere tre risultati importanti: garantire la sopravvivenza del paziente, mettere a disposizione
una pompa di potenza simile a quella fisiologica dell’organo, offrire un’alternativa alla carenza di
donazioni di cuori trapiantabili. “Il sistema VAD Jarvik 2000– prosegue Maccherini – utilizza
un’alimentazione elettrica, unica al mondo, tramite uno spinotto collegato all’orecchio, del tutto
impermeabile e asettico garanzia di una elevata qualità di vita”.
Risultati e investimenti
Questo programma dell’Area Cuore dell’AOU Senese ha ricevuto da parte della Regione Toscana,
una particolare attenzione nell’arco degli ultimi anni, che si è tradotta in un costante incremento
delle risorse messe a disposizione per il potenziamento e lo sviluppo delle specifiche attività svolte.
I risultati raggiunti dal progetto Regionale VAD a Siena sono rilevanti. In poco più di tre anni
dall’inizio dell’attività ne sono stati impiantati 16.
Il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare senese, nell’ultimo triennio, ha ricevuto più risorse grazie
alla Regione Toscana, con un incremento di circa il 7% per l’acquisto di beni di consumo, per un
importo complessivo nel 2011 di oltre € 11 milioni; 700 mila euro in più rispetto al 2009,
concretizzatosi in modo particolare nell’incremento di defibrillatori e pace-makers da impiantare,
nell’introduzione di nuovi stents e materiali protesici ad alto costo di emodinamica, così come
nell’introduzione degli impianti VAD al costo di circa € 82mila cadauno.
Con l’attività trapiantologica, sia di polmone che di cuore, si è rilevato un incremento del numero di
interventi effettuati in Circolazione Extra-Corporea con una crescita di oltre il 10% dei casi, passati
da 408 nel 2009 a 455 nel 2011.
Il sostegno dell’Associazione Cardiotrapiantati
Gli importanti traguardi ottenuti sia nel settore del trapianto di cuore che in quello dei cuori
artificiali sono stati fortemente sostenuti anche dall’ACTI – Associazione Cardiotrapiantati Italiani,
che da sempre supporta con risorse assistenziali, quali la “Casa Accoglienza”, il percorso dei
pazienti in scompenso cardiaco avanzato. "Cerchiamo di fare tutto il possibile – spiega Dario
Malquori, presidente della sezione senese della onlus e uno dei primi cardiotrapiantati delle Scotte –
per aiutare i familiari delle persone ricoverate in attesa di trapianto o che hanno subìto un intervento
complesso e hanno bisogno di molto tempo per recuperare forze e salute. Sappiamo cosa vuol dire e
cerchiamo di metterci nei panni del prossimo per rendere l’esperienza della malattia meno
traumatica e dare una mano".
Il viaggio in Cina
Accompagnati dalla cardiochirurgo dell’AOU Senese Sonia Bernazzali, i nostri pazienti, oltre a
visitare alcune città cinesi, si recheranno al centro cardiochirurgico del professore Chen Kuntang
dell’Università di Canton che è stato tra i “visitor professor” del programma di Cooperazione
Internazionale con la Cina attivato alle Scotte dall’Assessorato al Diritto alla Salute della Regione
Toscana, e con cui è stata concordata una collaborazione scientifica dopo il suo interessamento
attivo al programma di trapianti e assistenze ventricolari di Siena.