5. Modalità di accesso degli Utenti

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CENTRO DIURNO DEMENZE
(CDD)
♦
RESIDENZA FELICE PULLE’
COMUNE DI RICCIONE
Introduzione
ALL. A)
Il Centro Diurno Demenze ha una ricettività di 12 posti,
dislocato all’interno della struttura Residenza Felice Pullè, contenente anche un Reparto di Casa Protetta
e un Reparto di RSA, quest’ultimi con ognuno una ricettività di 30 posti letto.
Il CDD è dunque integrato con i reparti suindicati
fornendo alcuni dei suoi servizi interni (alberghieri, amministrativi, manutenzione impianti e aree verdi,
parrucchiera, barbiere, etc.) attraverso una organizzazione centralizzata che consente un contenimento
dei costi e nel contempo una maggiore flessibilità di prestazione.
1. Definizione
Il Centro Diurno Demenze integrato alla Residenza Felice Pullè, si rivolge ad Utenti con vario grado di
non autosufficienza, dove la compromissione dominante sul quadro clinico riguarda l’area cognitiva e/o
l’area comportamentale.
Il Centro Diurno Demenze è una risorsa significativa per il mantenimento della qualità di vita
dell’anziano, ponendosi come occasione intermedia tra il disagio legato all’istituzionalizzazione e la
serenità che l’utente può mantenere conservando il proprio domicilio.
Tale servizio è configurato come parte della rete socio-sanitaria dei servizi per utenti anziani affetti da
demenza.
L’ammissione è autorizzata dall’AUSL territorialmente competente, d’intesa con il Comune di residenza,
previa valutazione dell’Ospite da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica territoriale (UVG). La stessa
UVG, in accordo con l’équipe del Centro Diurno Demenze, fissa gli obiettivi di cura e verifica e
periodicamente accerta l’andamento del progetto di assistenza individualizzato (P.A.I.).
Il compito generale del Centro Diurno Demenze è quello di fornire un sostegno integrato alla vita
quotidiana, orientata alla valorizzazione delle funzioni residue, agli interventi di tipo occupazionale ed alla
animazione.
In particolare il CDD svolge metodiche assistenziali ispirate alla “gentle care” da parte di tutti gli operatori
o comunque di metodologie assistenziali che tengano conto delle moderne acquisizioni sul corretto
approccio ai pazienti con deficit cognitivi e/o disturbi comportamentali.
All’interno del CDD vengono inoltre svolte le prestazioni sanitarie che la fragilità e le patologie degli
Ospiti richiedono sia per il loro trattamento cronico che per le attività funzionali, motorie, occupazionali e
cognitive.
Il CDD ha anche lo scopo di impedire l’isolamento dell’ospite, favorire le relazioni interpersonali,
promuovere una rete di relazioni con il mondo esterno. Soprattutto viene mantenuto costante il rapporto
con la famiglia garantito anche da un elevato livello di informazioni e occasioni di confronto.
Il Centro Diurno Demenze, come già enunciato, essendo destinato ad anziani di vario grado di non
autosufficienza, affetti da forme psico-involutive cerebrali severe, presenta le seguenti caratteristiche
strutturali-organizzative :
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gli aspetti organizzativi ed ambientali hanno carattere specifico rispetto alla tipologia di utenti, in
relazione ai problemi della sicurezza e dell’autonomia e una organizzazione quotidiana per piccoli gruppi
di attività che riproduce la vita familiare;
le prestazioni assistenziali generali sono attuate con una metodologia che tiene conto delle specifiche
modalità di approccio e comunicazione del paziente con disturbi cognitivi. A tal fine, assume particolare
importanza la formazione del personale nell’ambito specifico;
il Centro Diurno Demenze rappresenta la sede ideale di attuazione di metodologie di riabilitazione
cognitiva sia formali che informali ed in esso sono possibili anche modelli di assistenza sperimentali (es.
pet-therapy, musicoterapica e percorsi di training sensoriale o di riabilitazione cognitiva, etc.);
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nel CDD è prevista un’attività psicologica della quale si possono avvalere sia gli operatori che i familiari;
è auspicabile il coinvolgimento del volontariato che costituisce un valore aggiunto all’organizzazione
ordinaria delle attività, sebbene sia opportuna anche per queste figure una formazione specifica;
il CDD è inserito nella rete dei servizi per la Demenza ed in particolare, in accordo con il medico di
medicina generale, utilizza, in caso di Ospiti affetti da Alzheimer, l’Unità di Valutazione Alzheimer (UVA),
o il CEDEM in caso di Ospite affetto da altre patologie di demenza, al fine di avere riferimenti importanti
per progetti assistenziali o per valutazioni del paziente che presenta problemi emergenti.
2. Localizzazione
Il CDD rimane integrato ad altri due reparti (uno di Casa Protetta e uno di RSA), è collocato in V. Toscana,
62 Riccione (RN), vicino all’unità ospedaliera e ai confini del Centro abitato, è facilmente raggiungibile
con mezzi pubblici.
3. Capacità ricettiva
Il Centro Diurno è articolato in un Nucleo da 12 Ospiti.
Il Nucleo deve essere omogeneo per tipologia di assistiti e rappresenta un’unità formata da ospitioperatori-ambiente in cui l’attività quotidiana viene comunque articolata anche in gruppi di piccole
dimensioni.
4. Destinazione
Il CDD ospita anziani ultrasessantacinquenni affetti da diverse forme di Demenza, il cui grado di non
autonomia è determinato principalmente da un deterioramento cognitivo. In questa categoria sono quindi
inclusi anche i pazienti con disturbi comportamentali.
Al Centro Diurno Demenze accedono dunque ospiti, con esigenze sociosanitarie e correlato bisogno
assistenziale.
4.1 Definizione di Demenza:
con il termine Demenza si intende una sindrome clinica caratterizzata da perdita delle funzioni cognitive,
tra le quali invariabilmente la memoria, di entità tale da interferire con le usuali attività sociali e
lavorative del paziente. Oltre ai deficit cognitivi sono presenti disturbi che riguardano la sfera della
personalità, l’affettività, l’ideazione e la percezione, le funzioni vegetative, il comportamento.
4.2 Finalità del CDD:
La ricerca medica e scientifica ha raggiunto importanti risultati nel corso degli ultimi decenni, anche se
lungo resta il percorso da compiere sia per quanto riguarda la definizione dell’eziologia delle forme
primarie che per la messa a punto di efficaci terapie.
Attualmente inguaribili (ad eccezione delle forme reversibili), le Demenze sono curabili, nel senso che
molto è possibile fare per “prendersi cura” del soggetto demente nel suo percorso di progressione della
malattia. E’ perciò possibile attivare interventi diversi, non esclusivamente sanitari, interventi che posti in
essere ritardano la progressione della malattia migliorando la gestione e la qualità della vita dell’anziano e
dei familiari.
Il CDD vuole offrire agli utenti affetti da Demenza interventi sia sanitari sia sociali per assicurare il più
alto livello di benessere possibile. Fornire riconoscimento e sostegno al ruolo delle Famiglie di utenti
affetti da Demenza. I Familiari hanno un ruolo centrale nella gestione del paziente demente.
Il CDD riconosce dunque il ruolo fondamentale dei familiari in qualità di soggetti dell’attività di cura e
ritiene di importanza strategica la diffusione di programmi di educazione e di sostegno dei familiari, per
realizzare nuove forme di “alleanza terapeutica” tra operatori professionali e caregiver informali.
Nell’ambito delle forme di collaborazione ed integrazione è necessario che la rete dei servizi riconosca la
“soggettività” e l’iniziativa dei familiari, non soltanto “oggetto” di attenzione e sostegno ma attori decisivi
del processo di cura.
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4.3 Obiettivi del CDD:
Garantire una diagnosi adeguata e tempestiva
Migliorare la qualità delle cure e della vita degli anziani dementi e dei loro familiari
Favorire il mantenimento a domicilio degli anziani colpiti da sindromi demenziali
Adeguare, espandere e specializzare la rete dei servizi socio-sanitari nella “presa in carico” e “cura” di
soggetti dementi
Modificare la relazione tra servizi/anziani/famiglie, rendendo la rete dei servizi istituzionali capace di
sostenere le famiglie e le reti di aiuto informali, valorizzando l’apporto delle associazioni del territorio
locale
Qualificare i processi assistenziali interni garantendo un livello di cura adeguato al soggetto demente.
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5. Modalità di accesso degli Utenti
L’accesso avviene attraverso i servizi distrettuali sanitari e sociali ed è autorizzato dall’AUSL
territorialmente competente, d’intesa con il Comune di residenza, previa valutazione dell’unità di
valutazione geriatria territoriale (UVG).
L’accesso è accompagnato dal programma dell’Unità di Valutazione Geriatria (UVG), che in accordo con
l’équipe del CDD fissa gli obiettivi di cura e, verifica periodicamente l’andamento del progetto
assistenziale individualizzato (PAI).
L’équipe del Centro provvede, al momento dell’ingresso dell’Ospite, alla compilazione di una scheda di
valutazione multidisciplinare, al fine di definire il fabbisogno assistenziale dell’ospite, le dinamiche
annesse e aspetti rilevanti della famiglia.
Successivamente (mediamente dopo 15 gg. dall’ingresso), in linea con gli obiettivi prefissati, viene
formulato un Piano Individualizzato Assistenziale (PAI), sottoposto a verifiche periodiche (mediamente
ogni 2/3 mesi), inoltre attraverso il monitoraggio dell’evoluzione e delle modifiche intervenute viene
mantenuta sotto controllo la disabilità.
L’accesso al CDD in relazione alle patologie con prognosi e indicazioni terapeutiche, richiede inoltre che
gli Ospiti siano stati valutati prima dell’ingresso da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica territoriale.
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6. Prestazioni del Centro Diurno Demenze
Assistenza alberghiera diurna:
pulizia e riordino quotidiano dei locali;
vitto comprendente 1^ colazione, pranzo e merenda pomeridiana, con la garanzia di diete personalizzate;
dotazione e lavaggio della biancheria alberghiera
Assistenza diretta alla persona anziana:
Assistenza agli ospiti nell’espletamento delle normali attività e funzioni quotidiane (assistenza
nell’alimentazione, nell’idratazione, nell’igiene personale, nella vestizione e cura dei propri effetti
personali);
Fornitura di materiale di consumo: presidi per incontinenti, prodotti di igiene e cura personale;
Pedicure e Manicure;
Servizi di Barbiere e Parrucchiera;
Organizzazione di attività di mobilizzazione, riabilitazione individuali e/o di gruppo miranti ad ostacolare
e/o rallentare il decadimento psico-fisico;
Controllo dei parametri biologici, trattamenti farmacologici, medicazioni e altre prestazioni sanitarie che
la fragilità e le patologie degli ospiti richiedono.
Organizzazione di attività educativo-didattiche, sociali, culturali e occupazionali miranti al mantenimento
delle capacità psico-fisiche residue e degli interessi degli Utenti;
Percorsi di training sensoriali e di riabilitazione cognitiva su consulenza da parte di personale
specializzato;
Sostegno psico-sociale e orientamento alla famiglia.
Servizio Trasporto:
Viene garantito un servizio di trasporto agli utenti che non hanno una rete familiare in grado di
provvedere autonomamente.
Il trasporto dal domicilio al CDD e viceversa, viene effettuato da personale competente e con mezzi
idonei al trasporto delle carrozzine.
Tutti gli interventi vengono garantiti nell’ambito di un progetto individualizzato (PAI) di percorso
orientato alla tutela ed al miglioramento dei livelli di autonomia, al mantenimento degli interessi
personali ed alla promozione del benessere generale dell’utente.
Il percorso assistenziale e socio-sanitario viene attivato in collaborazione con il SAA, il CEDEM o in
caso di Ospiti affetti da Alzheimer con l’Unità di valutazione Alzheimer (UVA) sempre dell’Azienda USL
territoriale.
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7. Organigramma del Centro Diurno Demenze:
n° 1 Coordinatore e Responsabile di Struttura per 12 ore sett.li;
n° 1 Amministrativo per 12 ore sett.li;
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n° 1 Responsabile delle Attività Assistenziali (RAA) per 18 ore sett.li;
n° 4 operatori socio-assistenziali (con qualifica ADB/OSS) a tempo pieno (per un complessivo di 139 ore
sett.li)
n° 1 Infermiere a n. 12 ore sett.li;
n° 1 Fisiokinesiterapista per n. 8 ore sett.li;
n° 1 Psicologo per n° 8 ore mensili;
n° 1 Animatore a 10 ore sett.li;
n° 1 Parrucchiera per 3,5 ore sett.li;
n° 1 Barbiere per 2 ore sett.li;
n° 1 Addetto agli impianti e al trasporto per 12 ore sett.li;
n° 1 Addetto alle aree verdi per 6 ore sett.li.
Per quanto riguarda la dotazione di personale sanitario (Infermieri, Fisiokinesiterapista, psicologo), il
CDD acquisisce tali figure professionali attraverso apposita convenzione fra l’Azienda USL e l’Ente
Gestore.
Mentre per quanto riguarda alcuni servizi quali ad es. il Servizio Assistenziale di base, il coordinamento di
struttura e l’amministrativo, questi sono gestiti in modo diretto da parte della Pubblica Amministrazione.
E’ importante che i servizi di coordinamento e controllo siano a capo dell’Ente Locale, al fine di avere in
continuità una gestione complessiva coerente con gli indirizzi aziendali.
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8. Formazione e Aggiornamento
Il principale strumento per migliorare la “cura” dei soggetti dementi è la formazione dei caregiver
professionali e informali. Le caratteristiche delle demenze sono tali da impedire un corretto approccio ad
esse in mancanza di una preparazione adeguata, specifica e permanente che garantisca:
comprensione dei meccanismi neuropsicologici alla base della stessa;
individuazione di comportamenti e atteggiamenti professionali idonei a contenere e/o contrastare i
disturbi comportamentali del malato, a prevenire e monitorare gli eventi patologici concomitanti e a
stimolare la funzionalità residua;
la capacità di interiorizzare il processo di decadimento ed involuzione delle demenza mantenendo però
vivo l’obiettivo di recupero/riabilitazione;
l’integrazione fra le figure professionali e tra queste e i caregiver non professionali.
La formazione ha carattere continuativo ed è programmata sulla base degli indirizzi regionali, d’intesa tra
l’A.U.S.L. e l’Ente Locale.
Inoltre la formazione rientra tra i criteri di accreditamento.
9. Requisiti strutturali, strumentali, funzionali e di personale per l’autorizzazione al
funzionamento
Si ritiene importante sottolineare che gli aspetti architettonici strutturali sono fondamentali per la qualità
del servizio e condizionanti sia il lavoro degli operatori che la possibilità di attuare realmente gli obiettivi
del CDD.
Si sottolineano in premessa alcune linee guida di indirizzo strutturale in quanto gli standard sono intesi
come requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento, ma non sono da intendersi come regole per
la realizzazione ottimale di un CDD.
Il CDD ha caratteristiche architettoniche, organizzative degli spazi e degli arredi che richiamano la
residenza familiare, è evitato uno stile ospedaliero. Gli spazi comuni sono suddivisi in “angoli” che
consentono la formazione di piccoli gruppi per attività differenziate.
L’arredamento ha inoltre caratteristiche che favoriscono il coinvolgimento degli ospiti, per quanto
consentito dalle loro capacità residue, nelle attività quotidiane comuni, quali muoversi con discreta
autonomia all’interno degli spazi, attingere a materiali disponibili, prendendoli autonomamente dai suoi
contenitori e/o scaffalature a misura di anziano demente, etc., consentendogli di vivere l’ambiente in
modo funzionale alla sua disabilità e con possibili margini di interattività.
Uno spazio è riservato per attività di piccolo gruppo per percorsi di training specifici di riabilitazione
cognitiva (ROT, training sensoriale, etc), che possono contrastare l’evoluzione della malattia intervenendo
sul piano socio-relazionale.
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Tutto il Centro è organizzato per la non autosufficienza: corrimano, eliminazione delle barriere
architettoniche in generale, bagni attrezzati, attrezzature/ausili anch’esse utili all’impiego delle proprie
autonomie residue, segnalazione grafica con funzioni di guida sull’uso degli spazi, etc.
Sono valutate con attenzione le misure deputate a mantenere l’orientamento spazio-temporale quali scelta
dei colori, presenza di grandi orologi, cartelloni con data etc.
Nel CDD è prevista la presenza di elementi di “facilitazione ambientale”, al fine di stimolare lo
spostamento autonomo dell’Ospite, nei diversi locali, realizzando eventuali spazi appositi per i soggetti
con tendenza al “wandering”.
L’organizzazione degli spazi è quindi anche caratterizzata da condizioni di sicurezza tali che, pur non
limitando le possibilità di movimento e evitando la contenzione fisica, tutela l’incolumità psico-fisica
dell’Ospite.
Viene posta attenzione agli arredi che devono essere antiribaltamento, possibilmente a bordi arrotondati e
rivestiti di materiale soffice, con maniglie in morbida gomma, termosifoni senza spigoli e con forme di
protezione.
Per quanto riguarda l’apertura di porte e finestre sono previsti gli stessi dispositivi di sicurezza disposti
per le strutture per pazienti psichiatrici.
Il CDD dispone di aree verdi, in particolare di uno spazio esterno adeguatamente protetto e usufruibile
dagli ospiti con percorso suggerito, ma libero senza punti ciechi od incroci e con punti di seduta e
conversazione.
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Il CDD è dotato di impianti di sonorizzazione, deodorizzazione, condizionamento e areazione degli
ambienti, inoltre il Centro è dotato di attrezzature, di ausili e di arredi quali:
n° 4 carrozzine pieghevoli per situazioni di emergenza o per brevi escursioni in piccoli gruppi
n° 1 Sollevapersone per bagno assistito
n° 1 Box Doccia per non autosufficienti per bagno assistito
n° 1 Carrello per l’Igiene per bagno assistito
n° 1 Cassetta Pronto Soccorso
n° 3 Carrelli a cestello con ruote autobloccanti
n° 1 Portavassoi per servizio Pranzo
n° 1 Carrello termico porta vivande per servizio Pranzo
n° 5 vassoi termici per servizio Pranzo
n° 1 TV ad almeno 32 pollici LCD per zona riposo
n° 1 TV da almeno 28 pollici LCD per zona attività
n° 4 chaise longue articolabili meccanicamente per zona riposo
n° 8 Letti autoarticolati elettronicamente per zona riposo
n° 1 Mobile sospeso a parete per zona riposo
n° 12 Comodini regolabili in altezza con portavassoio per zona riposo
n° 12 Mobiletti ad una anta per zona ingresso
n° 1 Mobile con vetrina per zona pranzo
n° 2 Mobili per soggiorno sospesi a parete
n° 2 Pannelli estensibili di divisione ambiente per Zona Pranzo e Zona Riposo
n° 1 Libreria
n° 6 Tavoli quadrati regolabili in altezza con piano reclinabile per sala Pranzo e per Attività occupazionali
e didattico-educative
n° 1 Mobile a schedario porta PAI per guardiola
n° 1 Scrivania con cassetti per guardiola
n° 1 Mobile uso ufficio per guardiola
n° 1 Armadio portafarmaci
n° 2 Scaffalature per deposito materiale didattico
Gli arredi sono confortevoli/funzionali al contesto e con design simile a quello domestico.
La Sala Pranzo è dotata di biancheria e stoviglieria (i piatti, i bicchieri e le posate se necessario, sono in
plastica colorata e antiurto).
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a) Requisiti edilizi di struttura
Il CDD è in possesso dei requisiti edilizi, urbanistici, igienico sanitari, prevenzione incendi, sicurezza,
abbattimento delle barriere architettoniche, previsti dalla normativa vigente.
La struttura “Residenza Felice Pullè” è articolata su tre Piani (Piano primo, Piano Terra e Piano
Seminterrato), contenente tre reparti: un reparto destinato all’uso di Casa Protetta con n° 30 posti letto
(con le sue funzioni principali collocate al Piano Terra), un reparto ad uso di Residenza Sanitaria
Assistenziale (RSA) con n° 30 posti letto (con le sue funzioni principali collocate al Piano Primo) e un
Reparto di Centro Diurno Demenze (CDD) con n° 12 posti (con le sue funzioni principali collocate al
Piano Primo).
Più esattamente il CDD si articola come segue:
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-
-
Piano Terra
Ingresso con accesso carrabile esterno, privo di barriere architettoniche;
Reception con area attrezzata di divanetti e tavolini con espositori per documentazione della struttura;
Servizio Igienico;
Area aperta per momenti di aggregazione sociale
Ascensore montalettighe;
Vano di piccola dimensione per interventi mirati e interpersonali con Ospite e/o Familiari
Cucina centralizzata, attrezzata in base alla normativa vigente, per la preparazione e distribuzione dei
pasti per i tre Reparti annessi (CDD, RSA, CP);
Primo Piano
Spazio dedicato alla prima accoglienza degli Ospiti attrezzato di mobili di accesso diretto dell’ospite e del
familiare per depositare all’arrivo i propri effetti personali (cappotto, scarpe…), con annesso corridoio;
Servizio Igienico;
All’interno del Salone polifunzionale, vi è uno spazio congruo per la ristorazione, attrezzato di tavoli di
forma quadrata o triangolare, regolabili in altezza di colori pastello, con armadio con vetrina per la
biancheria e la dotazione di Sala Pranzo;
Il Salone polifunzionale contiene poi uno spazio per le attività di socializzazione, occupazionali, didatticoeducative, di dimensione proporzionale al numero degli utenti;
Spazio riservato al riposo, separato dalla zona Pranzo e zona Attività, adeguatamente attrezzato sia di letti
elettronicamente autoarticolati, sia di chaise longue meccanicamente autoarticolate con comodini
regolabili in altezza, attrezzati di portavassoio, il tutto in colori pastello e materiali piacevoli al tatto. Il
Vano dedicato al riposo è dotato di una TV a parete di almeno 32 pollici LCD;
Servizio igienico idoneo alla mobilizzazione con carrozzella, dotato di box-doccia per non-autosufficienti,
carrello per l’igiene e sollevapersone;
Zona Culto;
Vano guardiola di solo accesso al Personale socio-sanitario, attrezzato di scrivania, schedario con
serratura per le gestione dei PAI, Armadio con serratura omologato per farmaci;
Vano deposito per materiale dell’animazione, attrezzato di scaffalature e di Carrelli per la gestione
differenziata del materiale didattico;
Servizio igienico per il personale di Nucleo;
Palestra attrezzata di lettino di statica, cyclette passive e attive, tatami, spalliera, specchio quadrettato,
etc.
La Palestra è completa di attrezzature per fornire un servizio ad uso comune ai Reparti Casa Protetta e
RSA e C.D.D.
Piano seminterrato
Locale dispensa alimenti
Locale deposito bottiglie
Locale deposito presidi per incontinenti e prodotti di igiene
Disimpegno
Spogliatoio per il personale
Servizio igienico per il personale
Servizio doccia per il personale
b) Requisiti funzionali
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Il Centro Diurno ha una ricettività di n° 12 Utenti a nucleo omogeneo di Anziani di vario grado di nonautosufficienza affetti da forme psico-involutive cerebrali severe;
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Il Centro è aperto 12 mesi all’anno per 6 giorni alla settimana con orario di accoglienza, decorrente dal
Lunedì al Venerdì dalle 7:30 alle 18:30 mentre per il Sabato dalle 7:30 alle 17:00 (chiuso la Domenica).
Il Centro rimane chiuso nelle seguenti Festività: 1° Gennaio, 25 Aprile, 1° Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, 1°
Novembre, 25 e 26 Dicembre, per un tot. di 8 Festività.
Il Centro Diurno Demenze pur condividendo servizi e dotazione personale comune agli altri reparti,
conserva una propria autonomia organizzativa.
Il CDD utilizza Linee Guida, Processi, Protocolli, Piani di Lavoro, quaderni della consegna, tutti strumenti
indispensabili per una corretta gestione, in linea con gli indirizzi della Regione E.R. e l’Azienda USL.
Tutta l’Attività del CDD viene elaborata e programmata all’interno dell’équipe di Nucleo (assemblee,
gruppi di lavoro, collettivi, etc..) nei quali si analizzano problemi e dinamiche, si programmano interventi
progettuali generali, si analizzano procedure e protocolli, si relazionano i PAI, si svolgono momenti di
confronto e di indirizzo con i familiari, etc..
Il Centro organizza delle Attività nel rispetto dei normali ritmi di vita degli ospiti e attiva differenti gradi
di intensità assistenziale in relazione ai reali bisogni degli ospiti, avvalendosi di figure qualificate in
relazione alle caratteristiche e ai bisogni dell’utenza ospitata;
Giornalmente il Centro tiene registrazione delle presenze degli ospiti;
E’ prerogativa principale del Centro attivare il Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI) per ciascun
ospite, con definiti obiettivi da raggiungere, contenuti, modalità di intervento e piano di verifica;
Inoltre il Centro svolge iniziative di promozione e mantenimento delle occasioni di incontro/confronto
con le famiglie;
Il Centro si avvale della collaborazione di organizzazioni di volontariato ed è in connessione con i centri
sociali per anziani autosufficienti;
Il Centro è dotato della Carta dei Servizi Sociali del Comune di Riccione.
E’ in fase di elaborazione il nuovo Regolamento di Struttura con una articolazione interna divisa per
reparti.
c) Requisiti di personale e funzioni delle figure professionali nel Centro Diurno Demenze
Il personale coinvolto nella cura e accompagnamento dell’ospite, deve essere in possesso di alcune
caratteristiche e capacità specifiche tra cui le corrette modalità di approccio e di comunicazione con i
pazienti con disturbi cognitivi oltre ad alcune conoscenze teoriche sugli aspetti clinici delle demenze.
o
Coordinatore e Responsabile di Struttura
Il Coordinatore e responsabile di struttura è la figura professionale nell’ambito socio-sanitario, che
garantisce la piena responsabilità per le funzioni richieste dalla tipologia del centro. Si occupa in
particolare del coordinamento tra le varie figure professionali (RAA, Addetti all’Assistenza, Infermieri,
Terapisti della Riabilitazione, Animatore) ed è il garante della loro integrazione professionale finalizzata al
benessere e alla qualità della vita dell’anziano residente. E’ il referente per i familiari degli utenti, per tutte
le informazioni di carattere amministrativo-burocratico e relative alla gestione generale, oltre che per un
supporto nelle pratiche di segretariato sociale (pratiche di invalidità, rapporti con la rete dei servizi
territoriali, ecc)..
E’ responsabile attraverso la figura del RAA, della presa in carico integrata dell’ospite e della gestione in
équipe del suo piano assistenziale individualizzato (PAI), con copertura di servizio di 12 ore settimanali;
o
Terapista della Riabilitazione o Fisiokinesiterapista (TdR o FKT)
Il Terapista della riabilitazione è la figura professionale che, in accordo con il Medico Fisiatra e il Medico
di reparto, definisce e attiva il programma di riabilitazione psicomotoria individuale.
o
Infermiere
L’Infermiere lavora in costante rapporto ed integrazione con le figure che erogano l’assistenza di base,
garantendo una assistenza socio-sanitaria integrata.
Questi inoltre organizza le visite specialistiche presso le strutture sanitarie esterne, cura la gestione dei
farmaci e la somministrazione delle terapie farmacologiche prescritte dal medico.
I familiari possono rivolgersi agli infermieri per tutte le informazioni di ordine sanitario.
Tale figura deve essere fornita, tramite convenzione, dall’AUSL competente per territorio. L’Infermiere è
impiegato per 12 ore sett.li;
o
Psicologo
Lo Psicologo deve essere di supporto professionale per competenze specifiche all’interno dello équipe di
Nucleo, al fine di programmare attraverso il PAI interventi mirati di sostegno psicologico-socialerelazionale, per percorsi di training sensoriale o di riabilitazione cognitiva a favore dell’utente Demente.
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Inoltre la consulenza dello psicologo è in funzione anche di attività di supporto e di orientamento alle
Famiglie.
Lo Psicologo opera per un minimo di n. 8 ore mensili.
o
-
Animatore
L’Animatore secondo la Direttiva Regionale E.R. 1378/99 l’Animatore ha qualifica funzionale riconosciuta
dalla Provincia e dalla Regione E.R. oppure deve aver svolto esperienza pluriennale nel settore.
L’Animatore è l’operatore che, in accordo con l’équipe assistenziale/sanitaria progetta, coordina e sostiene
le attività educativo-didattiche, socio-culturali e di animazione in genere. Collabora nelle diverse fasi di
analisi dei bisogni, di individuazione delle priorità di intervento, di sostegno e coinvolgimento delle figure
professionali presenti, sempre in coerenza con gli obiettivi definiti in équipe e in collaborazione con la
Direzione del Centro.
L’animatore ha padronanza nella conduzione e gestione di gruppi, conosce stili relazionali interpersonali
produttivi, ha capacità pratico operative per attività tecniche di vario tipo con l’utilizzo di materiali
strutturati, semi-strutturati e non strutturati; l’Animatore svolge anche iniziative relazionali di sostegno e
di orientamento nei confronti dei Familiari.
L’Animatore è impiegato nel CDD per 10 ore sett.li.
o
Il Responsabile delle Attività Assistenziali (RAA) Come previsto dalla direttiva regionale Emilia
Romagna 560/91, il RAA sinteticamente presidia, organizza e gestisce le risorse umane e materiali
attribuite al proprio Nucleo, promuove la qualità della vita degli Anziani residenti in struttura, risponde
dei risultati del servizio svolto.
Il RAA programma e coordina i PAI attraverso il lavoro di équipe, accerta che gli obiettivi prefissati
vengano perseguiti e verificati.
Su indicazione dell’Amministrazione Comunale, avendo la Struttura in dotazione n. 2 RAA, un RAA svolge
il suo monte orario suddiviso fra due Reparti.
Il RAA del CDD svolge 18 ore sett.li.
o
Operatori di assistenza (ADB/OTA/OSS)
Operatori di assistenza. Operatore Socio-sanitario (OSS), nonché, fino alla completa riqualificazione,
possono essere utilizzate Assistenti di Base (ADB) o Operatore Tecnico dell’Assistenza (OTA).
L’operatore di assistenza eroga direttamente l’assistenza agli utenti: provvede all’igiene, all’alimentazione,
all’idratazione, all’abbigliamento, alla mobilizzazione, alla socializzazione, alla tutela e alla sorveglianza
diurna e notturna.
Ogni ADB/OTA/OSS ha anche funzioni di Tutor nei confronti di alcuni Ospiti, indicativamente n. 3, per i
quali dovrà essere un punto di riferimento importante anche per i suoi familiari. L’Assistente Tutor deve
controllare caratteristiche, bisogni ed esigenze dell’Ospite e deve accertarsi non solo del perseguimento
dell’obiettivo del PAI ma anche che venga garantita una assistenza personalizzata.
Gli ADB/OTA/OSS sono presenti in numero di due nel Turno nel Mattino e in numero di due nel Turno
del Pomeriggio.
-
Servizi Alberghieri
I Servizi Alberghieri come i Servizi amministrativo, manutenzione impianti e aree verdi sono organizzati
in modo centralizzato e vengono prestati proporzionalmente alle necessità di reparto.
La dotazione complessiva di personale addetto ai servizi alberghieri è la seguente:
n° 4 Cuoche a 36 ore sett.li
n° 5 Operatori addetti alle pulizie locali e lavaggio e rigoverno stoviglie a 36 ore sett.li
Il Servizio Lavanderia nel CDD è richiesto solamente per la biancheria della Sala Pranzo, e viene fornito
da terzi.
Tutto il personale è dotato di cartellino di riconoscimento riportante fotografia, nome e cognome e
qualifica professionale.
10. Associazioni di Volontariato
Risorsa fondamentale nei Servizi Socio-Assistenziali sono le organizzazioni di Volontariato.
Con la Legge 11 Agosto 1991 n° 266 l’Ente Locale può stipulare convenzione con le organizzazioni di
volontariato iscritte da almeno sei mesi nei registri di cui all’art. 6 e che dimostrino capacità ed attitudine
operativa.
Nella specifica realtà del Centro Diurno Demenze confluiscono le Associazioni di volontariato quali Ass.ne
Anni D’Argento Amici di Casa Serena e Ass.ne A.V.U.L.S.S. con sede a Riccione le quali in collaborazione
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con la Direzione della struttura costituiscono forti risorse materiali e professionali capaci di sostenere e
supportare attività ed iniziative a favore degli Anziani.
11. Servizio di Volontariato Civile
Da alcuni anni il Comune di Riccione aderisce al progetto nazionale del Volontariato Civile. Attraverso la
collaborazione con l’ARCI di Rimini il CDD fruisce di n° 1 Volontario per complessive 25 ore sett.li, il
quale svolge attività di supporto al servizio assistenziale alla persona demente.
Anche gli operatori di volontariato civile sono coinvolti in un percorso formativo preventivo, capace di
fornire al cognizioni minime essenziali per sapersi rapportare e saper comprendere i bisogni dell’anziano
demente.
12. Rete integrata
Nell’attuale situazione, la rete dei Servizi socio-sanitari si fa carico di parte dei problemi assistenziali e di
cura delle persone dementi.
Una parte degli anziani colpiti da demenza nei diversi stadi della malattia è ospite dei servizi residenziali
per non autosufficienti. Degli anziani con demenza che risiedono a domicilio, solo una parte usufruisce
delle rete dei servizi (Centri Diurni, Assistenza Domiciliare Sociale , Assistenza Domiciliare Integrata,
Assegni di Cura).
Attualmente il maggior peso assistenziale grava sulla famiglia.
E’ fondamentale che la rete dei servizi socio-sanitari venga adeguata ai bisogni complessi e specifici dei
soggetti dementi e delle loro famiglie, migliorando lo standard di offerta, in una prospettiva di sempre
maggiore integrazione territoriale, professionale e sociale.
Nella nostra realtà regionale, con l’impegno congiunto di Enti Locali, Aziende Unità Sanitarie locali, IPAB,
privato sociale e soggetti privati è stata costruita una rete di servizi per gli anziani non autosufficienti
diffusa ed articolata. Questa rete al di là delle carenze che presenta ancora su alcuni territori, si è orientata
in questi anni ad offrire risposte ai bisogni degli anziani non autosufficienti, soprattutto per quanto
riguarda le compromissioni funzionali e le condizioni sanitarie cronico-degenerative.
Nel corso degli ultimi anni si sono sviluppate esperienze in alcuni servizi per qualificare l’assistenza per i
dementi.
E’ necessario che l’intera rete in ogni suo punto sia messa in condizione di migliorare la propria offerta,
sviluppando in modo diffuso le “competenze” per prendersi cura adeguatamente dei soggetti dementi. Il
Progetto demenze mette a disposizione strumenti ed opportunità per la diffusione generalizzata di un
processo di qualificazione dell’assistenza nei diversi servizi.
La costruzione, a livello distrettuale di un chiaro e condiviso percorso assistenziale (dal sospetto
diagnostico alla diagnosi, dalla definizione e gestione del Piano di Assistenza e al follow up necessario) è la
precondizione per garantire “la continuità assistenziale”, che nel caso delle demenze assume connotati
particolari in conseguenza del periodo prolungato del ciclo della malattia.
13. Retta Giornaliera
La Retta Giornaliera è fatta in ragione di Centri Diurni che operano in regime convenzionale o di
accreditamento con l’AUSL e Comuni e quindi in un ottica di compartecipazione per un servizio integrato
dei comparti sanitario e sociale.
Il CDD come sopra esposto ospitando Persone con vario grado di non autosufficienza con prevalente
disturbo cognitivo, disporrà di una tariffa giornaliera che sarà quantificata dalla Giunta, (oltre agli
oneri sanitari previsti che l’Azienda USL di Rimini dovrà corrispondere al Comune di Riccione).
Nel caso l’utente abbia difficoltà economiche (a sostenere i costi della Retta) accertate le condizioni di
reddito secondo l’applicazione dell’I.S.E.E, l’Ente Locale di residenza provvede alla relativa integrazione.
Il trasporto non è compreso nei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) socio-sanitari, ma è garantito dal
Centro Diurno, pur non essendo compreso nel costo della Retta Giornaliera; lo stesso verrà attivato
nell’ambito dei progetti all’interno del fondo regionale per la non-autosufficienza, e per chi ne
usufruisce la tariffa sarà fissata dalla Giunta;
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14. Riferimenti normativi
L.R. n. 5/94 “Tutela e valorizzazione delle persone anziane. Interventi a favore di anziani non
autosufficienti”;
DGR E.R. n. 1378/99 “Direttiva per l’integrazione di prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo sanitario
a favore di anziani non-autosufficienti assistiti nei servizi integrati socio-sanitari di cui all’art 20 della L.R.
5/94”;
DGR n. 2581/99 “Progetto regionale demenze: approvazione linee regionali e primi interventi attuativi.
Assegnazione finanziamenti Aziende Unità sanitarie Locali”;
DGR E.R. n. 564/00
“Direttiva regionale per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali
per minori, portatori di handicap, anziani e malati di AIDS, in attuazione delle L.R. n. 34/98”;
Legge quadro n.328/00 per la realizzazione del Sistema
integrato di interventi e servizi sociali”;
D.L. n. 267/00 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” con particolare riferimento
alle forme di gestione dei servizi sociali;
L.R. E.R. n. 2/03 “Norme per la promozione della cittadinanza Sociale e per la realizzazione del Sistema
integrato di interventi e servizi sociali”;
DGR E.R. n. 183/03 “Integrazioni e modifiche della DGR 1378/99” in particolare l’Allegato 2
integrando: la predisposizione e l’utilizzo di nuovi Protocolli assistenziali formalizzati; l’adozione di
programmi volti alla riduzione dell’uso terapeutico di presidi di restrizione fisica, di miglioramento della
qualità di vita delle persone affette da demenza in linea con le indicazioni tecniche regionali del Piano
regionale Demenze; l’attivazione di programmi di miglioramento e di strumenti di monitoraggio per la
valutazione del rischio e della stadiazione delle lesioni da decubito;
Legge n. 675/96 e D.Lgs. n. 196/03 “Disciplina in materia di Privacy”,
e loro successive modifiche e integrazioni normative.