Saranno schedati i bambini che useranno psicofarmaci

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Saranno schedati i bambini che useranno psicofarmaci
Allarme degli esperti: sono medicine che provocano effetti collaterali
Ma l'Istituto di Sanità rassicura: la privacy sarà tutelata
TORINO È in via d'attuazione il decreto governativo che istituisce il registro nazionale
dei bambini trattati con psicofarmaci, ma non sarà una schedatura lesiva della loro
privacy: lo ha assicurato Pietro Panei, dell'Istituto superiore di sanità, al convegno
organizzato a Torino dall'associazione GiùleManidaiBambini. «Non facciamo la guerra
agli psicofarmaci - ha detto - ma all' uso che se ne fa. Devono essere l'ultima risorsa,
perchè non curano nulla». E' stata la stessa associazione a porre, durante il dibattito,
il problema del rischio che il registro diventi una sorta di schedatura dei piccoli
pazienti. Le critiche hanno riguardato anche la scheda sui farmaci per il consenso
informato sottoposte ai genitori dei bambini che assumono antipsicotici. Secondo
l'associazione, in queste schede vengono omesse molte controindicazioni.
Pietro Panei, che è responsabile del progetto Adhd sul registro nazionale, ha
assicurato che saranno apportate integrazioni alla scheda, che vi saranno tre livelli di
diagnosi prima della somministrazione iniziale, che avverrà in ambiente protetto e che
le famiglie avranno una settimana di tempo per prendere in esame le controindicazioni
del farmaco. «Il registro - ha poi precisato Panei - verrà aggiornato per due anni dall'
attivazione. Ma tengo a precisare che non saranno riportati i dati sensibili dei pazienti.
Non sarà una schedatura, solo uno strumento per evitare abusi». «Alle Regioni - ha
continuato - è demandata la decisione di accreditare dei centri che provvedano alle
cure farmacologiche, come integrazione a quelle comportamentali».
GLI ESPERTI: EFFETTI COLATERALI - È allarme per la dimensione della
somministrazione di psicofarmaci ai minori. A lanciarlo è Luca Poma, portavoce della
campagna nazionale «Giù le mani dai bambini», al convegno «Psicofarmaci e bambini:
nuova emergenza sanitaria» organizzato ieri a Torino. «In Italia, un bambino su dieci
soffrirebbe di malattie di mente da curare con gli psicofarmaci», ha detto Poma
aggiungendo che «secondo l' istituto Mario Negri di Milano 30 mila bambini assumono
ogni giorno antidepressivi che possono indurre al suicidio e stando a una ricerca del
ministero della Salute 340 mila bambini avrebbe sindromi trattate con gli
psicofarmaci».
Nell'aula magna delle Molinette, tra l'altro, l'associazione ha espresso preoccupazione
per la prossima reintroduzione sul mercato italiano di un farmaco che era stato ritirato
nel 1986 proprio per la sua tendenza a indurre al suicidio. L'antipsicotico, che stimola
il sistema nervoso centrale, viene prescritto ai bambini affetti dalla sindrome da
iperattività e deficit dell' attenzione (Adhd). In Italia secondo uno screening del
ministero ne sarebbero affetti 170 mila bambini. E sugli effetti collaterali di un
antipsicotico ha parlato anche il padre di un giovane autistico pugliese: «Mio figlio
Francesco - ha raccontato il padre Stefano - è morto per una sindrome neurolettica
maligna, segnalata come effetto collaterale del farmaco solo nel foglietto illustrativo
della confezione americana».
29/05/2005
da: La Gazzetta del Mezzogiorno
Tratto dalla rassegna stampa di www.giulemanidaibambini.org
Campagna sociale nazionale
contro gli abusi nella prescrizione
di psicofarmaci a bambini ed adolescenti
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