NEXUS N°50
EDIZIONE ITALIANA GIUGNO-LUGLIO 2004
- NONI - LA PANACEA TROPICALE -
di Jenny Hawke © 2003 Nexus Magazine
PO Box 30 Mapleton, Qld 4560
Australia Email: [email protected]
Il noni, pianta usata tradizionalmente nell'area Asia Pacifico e, più di recente, nel mondo
occidentale, è apprezzato per le sue proprietà terapeutiche nella cura di qualsiasi malanno,
dall'artrite alle ferite.
Digitando il termine noni su un motore di ricerca di Internet si riceverà una pletora di
informazioni sul suo succo, considerate una soluzione miracolosa a pressochè qualsiasi
problema medico, e qualcuno potrebbe considerarlo niente di più che una disgustosa frode
aggressivamente commercializzata. Un esame più approfondito, tuttavia rivela una pianta
utilizzata da secoli nei rimedi medicinali in tutta 1'area dell'Asia-Pacifico e che più di
recente ha conseguito una certa credibilità sia negli ambiti medici che in quelli olistici.
La Morinda Citrifolia (Rubiacee) e una pianta tradizionalmente impiegata nell'area del
Pacifico, in particolare in Polinesia, comunemente nota col nome di noni, ma anche con
altre denominazioni quali mora Indiana, ba ji tian, nono, nonu, frutto del formaggio e nhau
(Wane et al.. 2002. p. 1128).
L'albero o arbusto cresce sino a 3-6 metri di altezza ed ha grandi foglie lucide: il frutto e di
colore giallo chiaro, lungo 5-10 centimetri e del diametro di 3-4 centimetri (sito web della
CTAHR/University of Hawaii) e, quando maturo, ha "un odore ed un sapore disgustoso"
(Wang et al., 2002, p. 1128). II frutto e formato da sezioni esagonali; in ciascuna delle quali
prima cresceva un fiore (Armstrong). Un albero di noni può produrre frutti entro 9-12 mesi
dal momento della messa a dimora, e nei climi caldi come quello delle Hawaii può
fruttificare per tutto 1'anno. La pianta si trova nelle aree costiere sino a 500 metri s.l.m. e
tollera la salsedine e l 'acqua salmastra. (CTAHR)
Sulle Origini del noni esistono varie teorie, alcune delle quali sostengono che sia originario
dell'area del Pacifico mentre altre asseriscono che sia stato trasportato dal sud-est asiatico
dagli esseri umani: si dice anche che sia originario dell'Australia (CTAHR) e vi sono
riscontri a indicare che la pianta proviene dalla Nuova Caledonia (McClatchey, p. 110). Dal
momento che a un'estremità il seme contiene una sacca d'aria, è possibile che la pianta si
sia distribuita in modo naturale in tutta la Polinesia. Verso la fine del 17001'esploratore britannico James Cook rilevo che a Tahiti si mangiava il noni, mentre una pubblicazione britannica del secolo seguente annotava la stessa prassi per le isole Figi; secondo fonti
successive, la Morinda Citrifolia veniva consumata "nelle isole del Pacifico, nel sud-est
asiatico, in Australia e in India" e, a quanto riferito, gli aborigeni australiani nutrivano "una
vera passione" per tale frutto. I Birmani impiegavano il noni nelle salse al curry oppure lo
mangiavano crudo condito con sale. (Wang et al., 2002, p. 1128)
USI TRADIZIONALI POLINESIANI DEL NONI
Will McClatchey in forza al Dipartimento di Botanica e Ricerca sul Cancro dell'Universita
delle Hawaii, ha dedicate un certo periodo di tempo a fare ricerche sul noni a Rotuma
un'isola a nord delle Figi e la cui comunità, secondo il suo punto di vista, era la più isolata e
rispettosa delle tradizioni con cui egli sia mai venuto a contatto nell'area del Pacifico. La
Morinda Kitrifolia o, nel linguaggio locale, 'Ura (Kura), viene utilizzata in una varietà di
modi ed e la pianta medicinale comunemente più diffusa (McClatchey, pp. 114-115).
Foglie
Dopo essere state riscaldate sul fuoco, le foglie diventano autoadesive e quindi possono
essere impiegate come bendaggi; sminuzzate e macerate esse vengono anche poste sulle
ferite nonché applicate direttamente per curare scottature e per fare massaggi alla testa in
caso di emicrania o febbre.
In caso di necessita i neonati vengono avvolti in esse per facilitare la respirazione e le neomadri vengono ricoperte da una mistura di foglie di 'ura (Kura) bollite in olio di cocco e
miscelata con polvere di curcuma per "stimolare un salutare stato post-parto della madre".
Le foglie di noni vengono inoltre applicate direttamente sulla cute quando un osso
fratturato o slogato viene sistemato prima di essere immobilizzato con delle stecche. II
succo estratto dalla foglia viene applicato, dopo una soluzione disinfettante, per fermare le
emorragie provocate da punture di spine di pesce, mentre un miscuglio contenente foglie di
noni si adopera nella cura di affezioni cutanee quali infezioni fungine.
Le foglie vengono inoltre impiegate come cura per 1'avvelenamento da aculei di pesce
pietra. Si pestano delle foglie fresche assieme a piante di Usogo pulite e quindi si
avvolgono in un panno con 1'aggiunta di olio di cocco; il panno viene quindi avvolto in due
foglie di noni e, riscaldato sul fuoco. Dopo aver allargato la ferita con un coltello, si riversa
il succo estratto dalle foglie direttamente sulla zona interessata e inoltre si massaggia 1'area
circostante; 1'intero processo, dalla preparazione al mitigarsi del dolore, richiede circa
un'ora.
Radici
Le radici di noni vengono utilizzate anch'esse nella cura dell'avvelenamento da aculei di
pesce pietra. Sempre dopo aver allargato la zona colpita con un coltello, si avvolgono delle
raschiature di radice pulita di 'ura (Kura) in un ununu (un tipo di tessuto ricavato dalla
fibra di cocco) e si applica con rapidi tocchi della linfa estratta dalla foglia di una pianta di
rnajila; la soluzione di succo di noni viene quindi riversata nella ferita. Si dice che il dolore
scompaia entro cinque minuti dall'applicazione e che 1'area infiammata ritorni alla sua
condizione ordinaria nel giro di alcune ore; tutti i rimasugli della miscela impiegata in tale
procedura vengono eliminati in mare.
Anche i tagli seriamente infetti vengono curati con la radice di 'ura (Kura), preparata in
base alle stesse modalità impiegate per le punture di spine di pesce e riversata direttamente
sulla ferita; in questo caso si manifestano delle bollicine, ritenute indizio del fatto che
l'infezione sta scomparendo dall'area interessata.
Frutto
II succo del frutto verde o non ancora giunto a maturazione viene impiegato in
combinazione con altri medicamenti; oppure da solo per la cura di piaghe attorno alla
bocca e per alleviarne il dolore. Per quelle all'interno della bocca, si racchiude una miscela
di succo di noni ed olio di cocco in una foglia di ununu ed una di banano e quindi la si
riscalda; il succo viene spremuto e quindi ingerito. Quando viene ritenuto necessario, in
situazioni quali infezioni della gola, per espellere muco, etc., si somministrano ai bambini
dosi più consistenti della medesima soluzione per indurre il vomito. I frutti maturi triturati
si adoperano nella cura di piedi screpolati e sbucciati (McClatchey, p. 115).
Gli abitanti di Rotuma inoltre utilizzano i frutti di noni pestati e mischiati ad acqua come
sciroppo per la tosse destinato ai bambini, mentre i foruncoli si curano tramite foglie
inzuppate d'olio (United Nations University).
Le tradizionali modalità hawaiane di impiego dei frutti di noni hanno compreso
applicazioni locali per la cura di affezioni cutanee, a volte con 1'aggiunta di sale o
sottoposti a riscaldamento; il frutto veniva integrate ad altri medicamenti ed ingerito per
ripulire L’organismo, purificare il sangue e curare la tubercolosi. A quanto viene riferito, il
succo diluito e stato adoperato per curare il diabete, problemi cardiaci e pressione alta; si
ricoprivano i seni delle donne con foglie di noni riscaldate e si recitava un'orazione per
stimolare la lattazione (McClatchey, p. 116), mentre per la cura della tricofizia si
impiegavano estratti di scorza (McClatchey, p. 112). Per tingere gli abiti si usavano
tradizionalmente un pigmento rosso presente nella corteccia ed uno giallo derivato dalle
radici; si lavavano i capelli con olio estratto dal noni con finalità antiparassitarie mentre i
frutti di noni assolvevano alla funzione di "cibo da carestia". (CTAHR)
Gli aborigeni australiani impiegavano tradizionalmente la Morinda citrifolia come
antisettico e medicamento per le ferite, nonchè per curare raffreddori e diarrea; dalle radici
estraevano una tintura gialla (Lindsay).
IL NONI E LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Wang et al. annotano che "[in] virtù degli scarsi dati scientifici, la teoria dello Yin/Yang
potrebbe rivelarsi il modo migliore per spiegare i benefici effetti della pianta di noni,
tramite la regolazione dell'equilibrio fra Yin e Yang".
L'equilibrio fra yin e yang è necessario ad un organismo in buono stato di salute. Secondo i
parametri della medicina tradizionale cinese, il noni "...è in grado di tonificare il
Qi,.eliminare febbri e tossine e rinvigorire il sangue. Le caratteristiche di questa pianta
sono dolce, puzzolente e incolore. II noni penetra nei meridiani dei polmoni, della milza,
del fegato e dei reni". Questo significa che la Morinda Citrifolia può essere utilizzata per
curare molte malattie (Wang et al., 2002, pp. 1137-1138).
LA RICERCA RELATIVA ALLE PROPRIETA’ BIOCHIMICHE DEL NONI
Una delle più comuni affermazioni commerciali relative al noni e riportate in Internet e che
la sua straordinaria efficacia è dovuta al fatto che esso contiene una sostanza nota col nome
di xeronina.
II Dr. Ralph Heinicke ha identificato tale enzima nel periodo in cui stava studiando i
pompelmi e cercando un ingrediente ignoto scoperto nel bromelain; egli denomino il nuovo
alcaloide xeronina ed il suo precursore proxeronina, e noto che sebbene "i frutti del noni
presentino una quantità trascurabile di xeronina libera, contengono quantitativi apprezzabili
del precursore della xeronina stessa". Heinicke consiglia di assumere il noni a stomaco
vuoto, poichè altrimenti il pro-enzima potrebbe non venire attivato in modo appropriato e
quindi non raggiungere l'intestino. Egli nota che per "dimostrare in modo convincente la
modalità di funzionamento della xeronina a livello molecolare in una cellula" sono
necessari "anni di ricerca". (Heinicke, 2002)
II Dr. Neil Solomon spiega il lavoro di Heinicke affermando che il noni agisce come
adattogeno. e mette le cellule deboli o malate nella condizione di riacquistare una
condizione ottimale; egli fornisce un esempio di come tale processo può verificarsi citando
il caso di una tiroide iperattiva o non sufficientemente tale, spiegando che "un adattogeno
quale è il noni, potrebbe contribuire ad aumentare la produzione dell'ormone della tiroide
da parte dell’organismo e riportare quest'ultimo all'omeostasi, ovvero un equilibrio
normale". (Solomon. 2002)
McClatchey cita il primo rapporto di Heinicke sulla xeronina, pubblicato sul Pacific
Tropical Botanical Garden Bulletin, sottolineando che tale rapporto e privo di riferimenti.
"E’ curioso che questo rapporto di genere apparentemente biochimico venga pubblicato sul
bollettino di un orto botanico, dal momento che avrebbe potuto trovare una collocazione
più adeguata nella 'Rivista dei Risultati Irriproducibili'. Nonostante molti risultati vengano
esaminati senza una chiara indicazione delle ricerche scientifiche da cui sono desunti, non
viene fornita alcuna struttura chimica dell’"alcaloide xeronina." Inoltre McClatchey
sottolinea di "non aver individuate alcuna successive pubblicazione che riporti la struttura
della xeronina nè della proxeronina, sebbene sotto il profilo chimico sia stato svolto molto
lavoro": egli ritiene che se le cose stanno in questi termini "il rapporto di Heinicke
dovrebbe essere messo in discussione. Se, d'altra parte, la xeronina viene definita, allora
questo aspetto potrebbe fornire sostegno alle sue altre scoperte e spianare la strada alla
produzione di specifici prodotti commerciali".
Una nota dell'editore che accompagna il lavoro di McClatchey afferma che nell'ambito di
ampie ricerche svolte in svariati database scientifici xeronina e proxeronina non sono state
individuate. (McClatchey, 2002. pp. 116. 117,120)
II Tree of Health, fornitore australiano di succo di noni, ha incaricato il Centro di
Fitochimica della Southern Cross University del Nuovo Galles del Sud di "svolgere
ricerche sul succo e sulla polvere del frutto del noni allo scopo di stabilire le caratteristiche
di base dei composti presenti nel noni"; i risultati hanno rilevato la presenza di una sostanza
nota con il nome di scopoletina, la quale agisce come antiossidante, abbassa il colesterolo e
presenta proprietà vasodilatatrici. Poichè la scopoletina e in grado di far dilatare i vasi
sanguigni ristretti, "la pressione alta può essere riportata ad uno stato normale mentre il
sistema cardiovascolare subisce un minore logoramento". Si e riscontrata la presenza di
composti glucosidici uno dei quali, conosciuto col nome di asperuloside, viene comunemente utilizzato per ridurre ritenzione idrica, infiammazioni, vene varicose e flebiti.
Polisaccaridi quali acido glucuronico, galattosio, arabinoso, ramosio, glucosidi ed estere di
acidi grassi trisaccaridi hanno dimostrato di possedere effetti immunostimolatori,
immunomodulatori, antibatterici ed antitumorali (Russell 2003).
Helen Russell, fondatrice di Tree of Health, nota: "La ricerca del futuro si propone di
identificare componenti che abbiano la capacità di favorire un buono stato di salute, nonchè
di concentrare 1'attenzione sulle proprietà anticancerogene dei glucosidi presenti nel noni.
II nostro scopo è quello di essere in prima linea nel produrre ricerche plausibili a sostegno
dei riscontri aneddotici del noni relativi ad un'ampia gamma di malattie". (Russell, 2003,
pp. 1-2)
Nel 2000 la rivista Scientific American ha riferito che alcuni chimici filippini
dell'Università di Santo Tomas avevano rilevato nella foglia del noni alcuni composti
capaci di "uccidere il batterio che provoca la tubercolosi". Gli steroidi dell'estratto della
foglia "hanno ucciso l'89% degli organismi esposti del Mycobacteriitm tubercolosis". La
struttura dello steroide rilevato e risultata assai diversa da quella impiegata in tutti i farmaci
antitubercolosi e, secondo quanto riferito, il ricercatore capo Jonel Saludes ha detto, "Spero
che le aziende farmaceutiche prestino la debita attenzione a queste ricerche ed analizzino la
pianta di noni come potenziale fonte di medicinali". (Leutwyler, 2002)
Ad ogni modo, se le aziende farmaceutiche brevetteranno le sostanze presenti nelle piante
vi saranno ripercussioni sulla biodiversità.
I ricercatori dell'Università francese di Metz hanno riscontrato che gli effetti analgesici del
noni comunemente riportati sono stati comprovati sui topi. Gli animali in questione sono
stati testati in vari modi dopo che erano state somministrate loro elevate dosi di estratto
acquoso di radici della Morinda Citrifolia; la ricerca ha rilevato che "questi risultati
indicano proprietà sedative", mentre non si e riscontrato alcun effetto tossico. (Younos et
al.)
Joseph Betz, ricercatore chimico della Divisione Prodotti Naturali del Centre Sicurezza
Alimentare e Nutrizione Applicata dell'FDA (Ente statunitense preposto al controllo
alimentare e farmacologico. ndt) ha riferito che il noni era "stato testato per una serie di
attività biologiche negli animali e per studi anti-microbici". II frutto essiccato ha dimostrato
di possedere "azione di stimolazione dei muscoli lisci ed effetti istaminergici". (Wang et
al., 2002, p. 1129)
LE PROPRIETA’ ANTICANCEROGENE DEL NONI
A seguito delle affermazioni secondo cui il noni presenta proprietà anticancerogene sono
stati effettuati svariati test.
I ricercatori della University of Hawaii e della Rutgers University hanno svolto lo studio in
questione, rilevando che il noni era "una delle più efficaci piante medicinali utilizzate dai
nativi hawaiani, per una serie di malattie, fra cui la cura del cancro al seno in almeno una
comunità polinesiana"; essi inoltre commentano l'impiego moderno del noni nelle Hawaii
come "la seconda etnobotanica più comunemente impiegata, principalmente per la cura di
cancro, ipertensione e diabete". Estratti del frutto del noni sono stati testati sul carcinoma al
seno, dove hanno prodotto una "inibizione della crescita delle cellule cancerogene" (Fong
et al.. 2001)
Un altro studio, condotto presso il Chicago College of Medicine della University of Illinois,
doveva verificare 1'ipotesi "che la Morinda Citrifolia possiede un effetto di prevenzione del
cancro nella fase iniziale della carcinogenesi". II succo del noni tahitiano (TNJ) è stato
testato su ratti affetti da lesioni epatiche indotte da un agente cancerogeno del fegato, ed i
ricercatori hanno tratto la conclusione che "i risultati suggeriscono come la prevenzione
della formazione addotta da DNA cancerogeno e 1'azione antiossidante del TNJ possono
contribuire all'effetto preventivo anticancro della Morinda Citrifolia". (Wang & Su, 2001;
Wang et al.. 2002. p. 1134)
Liu et al. (2001) hanno scoperto che due nuovi glucosidi estratti dal succo del frutto di noni
e somministrati a dei topi "...hanno significativamente protratto la durata della
sopravvivenza di topi affetti da tumore polmonare di Lewis congenito. II succo di noni
contenente una sostanza ricca di polisaccaridi conosciuta con il nome di 'noni-ppt' e stato
indicate come responsabile dell'arresto della crescita del tumore grazie alla sua azione di
regolazione del sistema immunitario ospite".
Brian Issell, della University of Hawaii, sta attualmente conducendo uno studio biennale
sugli effetti del noni sui malati di cancro, e verificando 1'ipotesi "che, sotto il profilo della
tossicità, specifici dosaggi di noni sortiscano per i malati di cancro benefici sufficienti a
risultare utili in chiave terapeutica". Gli obiettivi dello studio sono:
"1. Determinare la massima dose tollerata di capsule contenenti 500 mg di estratto di frutto
di noni liofilizzato. 2. Definire i gradi di tossicità associati all'ingestione del noni. 3.
Raccogliere informazioni preliminari sull'efficacia del noni in rapporto alle sue proprietà
antitumorali e di controllo dei sintomi allo scopo di contribuire alla selezione di particolari
malati che verranno coinvolti nella fase II degli studi. 4. Individuare i componenti chimici
dell'estratto che possono essere utilizzati per qualificare la biodisponibilità e la
farmacocinetica dell'integratore alimentare a base di noni." (The Noni Study,
www.hawaii.edu/crch/CenStudyNoni.htm)
RISCONTRI ANEDDOTICI DEI BENEFICI DEL NONI
Nel suo libro dal titolo The Noni Phenomenon, il Dr. Neil Solomon descrive le sue estese
ricerche sugli effetti del noni, nel1'ambito delle quali ha intervistato 50 fra medici e
professionisti del settore sanitario in rappresentanza di oltre 10.000 individui che hanno
assunto il succo del noni; una media pari al 78% di costoro ha riscontrato effetti positivi di
qualche tipo, mentre la percentuale più elevata, ovvero quella del 92% di essi, ha riferito di
accresciuti livelli di energia. Altri rapporti relativi all'assunzione di succo di noni
riportavano una diminuzione di sintomi allergici, artrite, forme tumorali, depressione,
affezioni cardiache, pressione alta e dolori di vario genere; si affermava inoltre che
contribuisse a contrastare 1'invecchiamento mentre si riscontravano miglioramenti riguardo
a problemi respiratori, diabete (tipi I e II), digestione, chiarezza di ragionamento, stato di
salute dei reni, prontezza di riflessi, sessualità, sonno, stress e benessere in generale. A
quanto viene riferito il succo contribuiva anche al rafforzamento dei muscoli, al
dimagrimento e ad alleviare i sintomi dei colpi apoplettici; il minore tasso di successo e
stato riscontrato riguardo ai metodi per smettere di fumare, ambito nel quale il 58% degli
individui implicati ha riferito che il noni era stato di qualche aiuto. Si sottolineava che i
risultati in questione rappresentavano una "percentuale complessiva di individui i quali,
dopo aver assunto il noni, avevano riscontrato un miglioramento oggettivo e/o soggettivo
dei propri sintomi". II Dr. Solomon inoltre fa presente che il noni può essere assunto in
concomitanza con altre medicine e che, delle persone che lo hanno usato, una percentuale
inferiore al 5% ha reagito negativamente ad esso, manifestando sintomi quali "vomito di
esigua entità, dissenteria, allergia o...lievi eruzioni cutanee". (brani di Solomon espunti
dalla California Academy of Health, 2003)
Di recente il Dr. Solomon ha anche condotto uno studio sull'impiego del noni in veste di
"Viagra® naturale". Dei 1.545 individui coinvolti,"1'88% ha dichiarato che dopo
1'assunzione del noni la propria vita sessuale e migliorata". II Dr. Solomon presume, che
ciò possa essere dovuto al fatto che il noni contiene arginina — una sostanza che si ritiene
migliori la circolazione ed aumenti il conteggio e la motilità degli spermatozoi negli
uomini, e che accresca la produzione di ossido nitrico nelle donne, determinando una
"migliorata congestione e lubrificazione che sfocia in una risposta sessuale più naturale ed
intensa". (comunicato stampa INCC, 2003).
Riguardo al noni il distributore australiano Tony Mastop riceve positivi riscontri ed ha
constatato personalmente i benefici effetti del succo; egli, massaggiatore terapeutico
sofferente di dolori alla schiena, ha iniziato ad assumere il noni come antinfiammatorio ed
analgesico; inizialmente ha avuto esiti positivi ma, dopo aver cambiato tipo di succo, il
dolore e ricomparso. "Non tutti i tipi di noni sono uguali", spiega Tony, "1'efficacia varia e
per i miei dolori lombari ho avuto bisogno del tipo più potente". Ad ogni modo, dal
momento che il succo più forte può avere effetti avversi sullo stato di salute di coloro che
ritengono il ferro nel proprio organismo, per costoro il noni meno potente potrebbe rivelarsi
1'opzione più sicura.
II succo del noni può contribuire ad alleviare anche i sintomi del morbo di Parkinson. II
nonno di un'amica, Eloise Brock, assume il noni e trova che esso gli dia un considerevole
sollievo. "Quando prende il noni sta decisamente meglio", dice Eloise. "Poichè rileva
quanto la sua vita migliori quando assume il noni, la nonna vorrebbe che lo prendesse su
base continuativa". Sfortunatamente, il costo elevato del succo di noni può renderlo
proibitivo per alcuni.
Gnit Fa, nativo di Tahiti, ingerisce succo di noni quotidianamente verso le 6:30 del mattino
e lo trova assai benefico, constatandone gli effetti positivi persino la sera. "Quando assume
altri tipi di vitamine (europee o cinesi), non mi sento altrettanto in forma. Con il noni mi
sento più vitale; anche i miei muscoli si rivelano più tonici". Comunque non tutti in
famiglia hanno riscontrato effetti positivi; alcuni hanno imputato al noni i denti cariati e la
dissenteria. Gnit Fa afferma che circolano voci sull'apertura di un nuovo impianto di
produzione di noni a Tahiti, .che produrrà succo, sapone ed altri prodotti a base di noni.
Determinati individui non hanno riportato dal noni alcun reale effetto benefico, e le aziende
che commercializzano il prodotto suggeriscono che esso dovrebbe essere assunto come
minimo per tre mesi poichè "alcuni riportano esiti nell'arco di alcuni giorni mentre altri non
notano
alcun
cambiamento
se
non
a
distanza
di
vari
mesi"
(http://www.Noniland.com).
I PRODOTTI A BASE DI NONI E LO STATUS ALIMENTARE
II noni e disponibile in svariate forme. II succo puro al 100% si estrae collocando il frutto
mature su grandi crivelli; il liquido quindi cola sino a confluire in mastelli sistemati al di
sotto (International Noni Communication Council). Nelle Hawaii il succo del noni ottenuto
con metodi tradizionali viene estratto tramite gocciolamento. quindi fatto fermentare ed
invecchiare, senza essere adulterate; il succo ottenuto con metodi non tradizionali viene
spremuto fresco, filtrate e non fermentato (CTAHR).
Una volta imbottigliato, il succo risulta di colore marrone scuro e "a causa del sue tipico
sapore forte può risultare sgradevole al palato"; il noni è disponibile anche in forma di
passato e, dal momento che spesso contiene estratti aromatizzanti, può essere più
gradevole, aspetto che tuttavia implica che esso è meno potente. II noni e disponibile anche
in compresse e in capsule ma "poichè vi è scarsità di ricerche scientifiche sul noni essiccato
o disidratato, la sua efficacia in tale forma e in gran parte sconosciuta". L'altra alternativa è
il succo polverizzato che, a quanto si dice, ha un buon sapore; tuttavia, essendo ricavato dal
noni disidratato. per esso valgono le stesse perplessità di compresse e capsule. (INCC)
In molti paesi, fra cui Australia e Stati Uniti, il succo di noni rientra nella categoria degli
alimenti o degli integratori alimentari, anche se la PDA ne raccomanda la pastorizzazione
onde eliminare la presenza di qualsiasi batterio dannoso durante la fase di raccolta o
imbottigliamento; si sa comunque che la pastorizzazione uccide gli enzimi, ed alcuni
ritengono che determinati enzimi presenti nel noni siano gli elementi attivi che favoriscono
lo stato di salute.
II 5 giugno 2003 l'Unione Europea ha approvato la commercializzazione del succo di noni
in quanto "nuovo alimento", termine con cui la UE definisce "alimenti o ingredienti
alimentari che non sono stati utilizzati in modo significative all'interno dell'Unione prima
del 15 maggio 1997". Per ottenere questo status, devono essere eseguite valutazioni di
sicurezza ed il regolamento consente al succo di noni di essere impiegato nel territorio della
UE nelle bevande alla frutta pastorizzate. (Midday Express, 10 giugno 2003)
UN FUTURO ALTERNATIVO
II Ministero hawaiano degli Affari, Syiluppo Economico e Turismo, nel suo rapporto del
settembre 2002 concernente le strategie economiche delle Hawaii, cita il noni; si afferma
che i cittadini statunitensi fanno largo uso della medicina alternativa, e ci si riferisce al noni
come ad "un notevole esempio di tale nuovo assegnamento sulle terapie alternative". Per di
più presso la University of Hawaii e stato costituito un nuovo Dipartimento di Medicina
Alternativa e Complementare (CAM), destinato a "diventare il leader nella ricerca e
istruzione medica, con 1'integrazione delle pratiche di medicina occidentale e alternativa".
II rapporto afferma che il nuovo dipartimento CAM ha già prodotto promettenti risultati
preliminari relativi alle proprietà medicinali del noni.
Anche se il noni può non rivelarsi adatto a chiunque, molte persone riferiscono di rilevanti
benefici derivati dalla quotidiana assunzione del succo, Gli studi scientifici relativi alla
Morinda Citrifolia sono promettenti, soprattutto in rapporto all'utilità del noni
nell'inibizione di determinati tipi di cancro. Nel settore industriale molti riconoscono la
necessita di ulteriori studi scientifici, volti a dimostrare quello che coloro che impiegano il
noni sanno da secoli ovvero che il noni presenta rilevanti benefici per la salute e possiede
proprietà medicinali.
A proposito dell'Autrice:
Jenny Hawke ha una laurea di primo grado in Scienze della Comunicazione ed e in forza al
personale della redazione australiana di NEXUS. II suo articolo "La storia agrodolce della
stevia" e stato pubblicato sul N.47 di NEXUS.